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“Un Grido di Pace” Efren Lopez con il suo strano strumento
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 “Un Grido di Pace” Musica e Spiritualità per l’Armonia Universale

“Un Grido di Pace” Musica e Spiritualità per l’Armonia Universale. Il 27° Concerto di Santo Stefano nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli celebra la pace.

Concerto di Santo Stefano: “Un Grido di Pace” nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli

Il 26 dicembre 2024, alle ore 11, “Un Grido di Pace” Musica e Spiritualità, un evento unico per celebrare la multiculturalità e l’arte come messaggio di pace universale.

Giovedì 26 dicembre 2024, la Basilica di Santa Maria in Aracoeli a Roma ospiterà la 27ª edizione del Concerto di Santo Stefano, un evento straordinario diretto dal maestro Luigi Cinque. I

nfatti, questo appuntamento è diventato uno dei momenti più attesi nella Capitale, noto per la sua capacità di coniugare musica, poesia e spiritualità.

In particolare, il concerto si intitola “Un Grido di Pace”, riflettendo il suo obiettivo di promuovere pace e cooperazione tra i popoli.

Un cast cosmopolita per un messaggio universale,”Un Grido di Pace”

“Un Grido di Pace” Antonello Salis fisarmonicista
“Un Grido di Pace” Musica e Spiritualità per l’Armonia Universale

Come ogni anno, il cuore dell’evento è rappresentato dalla performance della Hypertext O’rchestra, un ensemble cosmopolita che ha già suonato per l’ONU in diverse occasioni, ad esempio in Libano, Libia, Kenya e Brasile.

Per questa edizione, il cast include artisti internazionali di altissimo livello:

  • Urna Chahar Tugchi, cantante mongola dalla voce unica con un’estensione di quattro ottave.
  • Efren Lopez, maestro di oud modale e ghironda.
  • Kelly Thoma, riconosciuta come la regina mondiale della Lyra cretese.
  • Gabriele Mirabassi e Marco Colonna, clarinettisti di fama internazionale.
  • Giovanna Famulari, al violoncello.
  • Antonello Salis, fisarmonicista di talento.
  • Il griòt senegalese Badara Seck e il poeta siciliano Melo Zuccaro.

Inoltre, saranno presenti strumenti tradizionali come la gaida, la zampogna e la tammorra, oltre al celebre ensemble vocale femminile Faraualla.

Di conseguenza, il pubblico assisterà a una fusione unica di stili e culture.

“Un Grido di Pace”. Un flusso continuo di musica e meditazione

Gli artisti si alterneranno sul palco, creando un incessante flusso di suoni e narrazioni.

In particolare, il programma spazia dalla musica antica del Seicento europeo, con riferimenti a Monteverdi, fino a compositori contemporanei come Ligeti e John McLaughlin.

Inoltre, l’evento integra elementi di tradizioni musicali indiane, etniche e popolari, trasformando il concerto in una meditazione musicale.

Infatti, il tema della pace è tessuto attraverso melodie e testi sacri, evocando un senso di spiritualità universale.

“Un Grido di Pace” le quattro Faraualla
“Un Grido di Pace” Musica e Spiritualità per l’Armonia Universale

Luigi Cinque: Maestro dell’innovazione artistica

Non a caso, Luigi Cinque è considerato uno degli artisti più innovativi della scena contemporanea.

In effetti, la sua carriera si distingue per la capacità di superare i confini dei generi artistici, integrando musica, cinema, poesia e videoarte.

Pertanto, il concerto riflette la sua visione artistica, che si adatta costantemente ai cambiamenti del mondo.

Secondo il MOMA di New York, Luigi Cinque è stato un precursore dell’ibridazione artistica sin dagli anni Ottanta, anticipando molte delle tendenze contemporanee.

“Un Grido di Pace”. Un luogo simbolico per un evento unico

Inoltre, la Basilica di Santa Maria in Aracoeli, situata nel cuore di Roma, è una cornice perfetta per un evento che combina arte, cultura e spiritualità.

Infatti, questo luogo storico, simbolo di Cristianità e resistenza culturale, dona al concerto un’atmosfera sacra e suggestiva.

Come ha detto Peter Gabriel, il Concerto di Santo Stefano è “il respiro sacro di Roma”, un momento di festa mediterranea e di rituale.

“Un Grido di Pace” Kelly Toma con il suo strumento
“Un Grido di Pace” Musica e Spiritualità per l’Armonia Universale

Un progetto sostenuto da Roma Capitale

D’altra parte, l’evento è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023-2024”.

Inoltre, è organizzato in collaborazione con LEA, SIAE e MRF 5, nell’ambito di Incontri Festival.

Grazie a questo supporto, il concerto rimane accessibile a tutti, con ingresso libero e gratuito.

Informazioni pratiche

  • Data e orario: Giovedì 26 dicembre 2024, ore 11.00.
  • Luogo: Basilica di Santa Maria in Aracoeli, Piazza del Campidoglio, Roma.
  • Ingresso: Libero e gratuito.
  • Contatti:

Come raggiungere la Basilica:

  • Autobus: 30, 51, 81, 83, 85, 87, 118, 130F, 160.
  • Metro B: Fermata Colosseo.
  • Accessibilità: Su richiesta, l’ascensore del Museo adiacente può essere reso disponibile.

Conclusione

In sintesi, il Concerto di Santo Stefano rappresenta un’esperienza unica, dove musica, arte e spiritualità si fondono per diffondere un messaggio di pace universale.

Pertanto, non perdete l’occasione di partecipare a questo evento straordinario, che celebra la bellezza della diversità culturale e l’arte come strumento di unione tra i popoli.

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Adriano Di Benedetto

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