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Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’. Festival franco italiano di jazz e musiche improvvisate – XXVI edizione, Cittadella della Musica Auditorium, Venerdì 27 ottobre 2023 H 21.00

LOVE STROLL . Elena Paparusso voce, Francesco Caligiuri sassofoni, Francesco Poeti basso. Produzione originale SALISSOLO Antonello Salis solo fisarmonica

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’. Venerdì 10 novembre 2023 H 21.00

NOE’ CLERC solo fisarmonica

Prima nazionale – Jazzmigration

‘NRG BRIDGES’ 

Gianluigi Trovesi clarinetto alto e piccoloAdalberto Ferrari clarinetto, clarinetto basso, Andrea Ferrari clarinetto basso

Venerdì 17 novembre 2023 H 21.00

THOMAS DE POURQUERY sassofono / TATIANA PARIS chitarra  
Prima nazionale

‘La sottile meraviglia. J.S. Bach e l’invenzione estemporanea’ Ludus Gravis4

Daniele Roccato contrabbasso, Rocco Castellani contrabbasso, Yvonne Scarpellini contrabbasso, Giacomo Piermatti contrabbasso

Produzione originale

Venerdì 24 novembre 2023 H 21.00

‘Amori difficili’

Maria Laura Baccarini voce, testi di Italo Calvino, Luca Aquino tromba Paolo Damiani contrabbasso, Antonio Jasevoli chitarra
Produzione originale 
in collaborazione con I-Jazz

Il festival di jazz e musiche improvvisate Una striscia di terra feconda, nato nel 1998, giunge nel 2023 alla ventiseiesima edizione ed e’ organizzato dall’associazione Teatro dell’Ascolto.

Ormai da anni si svolge a Roma alla Casa del Jazz e in Auditorium Parco della Musica, grazie all’accordo con la Fondazione Musica per Roma, mentre altrettanto significative sono le produzioni pensate ad hoc per Civitavecchia, nello splendido spazio della Cittadella della Musica, in collaborazione con ATCL, l’associazione teatrale fra i Comuni del Lazio.

Inoltre- avendo vinto l’Avviso Pubblico ‘’ Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro’’ emanato di recente dal Dipartimento Attività’ Culturali del Comune di Roma- alcuni concerti saranno realizzati a Ostia presso il Teatro del Lido e nello Spazio Rossellini. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

I direttori artistici Paolo Damiani e Armand Meignan difendono da sempre e valorizzano con convinzione il jazz europeo, condividendo la stessa poetica: Meignan fondò nel 1980 l’Europajazz, primo in assoluto ad aver immaginato nuovi percorsi per il jazz europeo di ricerca. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.
Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.

Damiani nel 1981 ha creato Rumori Mediterranei a Roccella Jonica, progettando per oltre trent’anni inedite sperimentazioni a partire dalle nostre radici etniche, legate al canto popolare e ai suoni e silenzi del Mezzogiorno.

La rassegna è dedicata ad artisti italiani e francesi spesso invitati a suonare insieme; questa idea di festival implica ben altri rischi rispetto al semplice scritturare gruppi in tour, come avviene nella maggioranza di manifestazioni apparentemente simili. Bisogna infatti far provare gli artisti per qualche giorno composizioni originali concepite ad hoc, e proporre quindi al pubblico qualcosa di incognito, mai ascoltato prima.

Oppure programmare giovani sconosciuti di talento, con la consapevolezza di non poter in tal caso contare su adeguata affluenza di spettatori. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Non dovrebbero tuttavia essere queste alcune delle principali funzioni di ogni festival?

Crediamo nella funzione sociale della rassegna franco -italiana, alla sua missione di incentivare le conoscenze di tutti attraverso programmi fondati sul rischio e sull’originalità.

La commissione di nuove composizioni e le molte prime assolute o nazionali rappresentano da sempre la principale caratteristica di Una striscia di terra feconda.

Molte categorie sono coinvolte, non solo artisti ma anche docenti, produttori, distributori, tecnici, studenti, e soprattutto un pubblico sempre più curioso e disponibile.

Il festival ha creato nel tempo decine di nuove formazioni, orchestre di giovani, coproduzioni e ormai si distingue sia per la propria storia che per la ‘missione’, mai tradita: quella della ricerca del nuovo: ricerca che deve svilupparsi nel medio e lungo termine, per un’azione efficace e profonda ci vuole tempo e fiducia negli artisti e nel pubblico.

Nella sua versione “OltreRoma”, quest’ anno Una Striscia di Terra Feconda fa tappa a Civitavecchia nella Cittadella della Musica, grazie alla collaborazione con il Comune di Civitavecchia e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC Ministero della Cultura e Regione Lazio.

Il programma presenterà: venerdì 27 ottobre, uno doppio appuntamento, in apertura, il progetto originale, Love Stroll, con Elena Paparusso, voce, Francesco Caligiuri, sassofoni e Francesco Poeti, basso. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Love Stroll vuole essere un progetto dedicato alle variopinte avventure descritte da Calvino in alcune delle sue novelle da “Gli Amori Difficili” a vari racconti come “Prima che tu dica pronto”.

Le storie descritte sono spesso statiche, volte alla narrazione di un movimento interiore, più che esteriore.

Il titolo “stroll”, passeggiata, ammicca ironicamente all’assenza di un moto concreto esteriore e ci indica la possibilità di descrivere attraverso la musica gli angoli interiori delle sensibilità indagate in questi racconti che invece sembrano mutare continuamente.

I brani, introdotti da frammenti dei racconti da cui traggono spunto, vogliono, inoltre, ricostruire una trama tra i fili di versi composti da autori contemporanei. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.
Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.

Italo Calvino ci aiuta a tessere un nuovo racconto tra le pagine di differenti poeti, anche lontani tra loro,

grazie alle composizioni originali, i cui testi sono ispirati a diversi poeti contemporanei. Ridisegnare la mappa dei propri desideri sacri, per stabilire un nuovo magnetismo con la poesia contemporanea. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Un’occasione per creare un ascolto più profondo di testi, adattamenti per liriche di brani originali, che ci ricollegano con un sentire spesso anestetizzato dalla frenesia che ci circonda.

Il trio vuole creare un tempo sospeso, attraverso l’utilizzo di raffinate armonie, melodie inattese e testi provenienti da diverse culture.

Le sfumature sonore che ne derivano desiderano dischiudere nuove possibilità di avvicinarsi alla musica e ai testi, in uno scenario dell’immaginazione dai contorni duttili ed accoglienti. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

A chiudere questo primo appuntamento, l’esplosivo concerto di Antonello Salis, in Salissolo.

I giochi, i numeri, il virtuosismo mai fine a se stesso.

La forza, la provocazione, l’impeto puro. Antonello Salis ha sempre abituato il suo pubblico a uno show dal vivo veramente efficace, emotivamente coinvolgente.

Antonello è la musica, nel suo corpo c’è musica, riempie ogni spazio, sovrasta ogni rumore superfluo.

 Suona la fisarmonica, la percuote, la possiede come fossero un corpo.

Il repertorio è il più misto possibile e immaginabile: si va da sue composizioni originali a tracce che vanno dal jazz rock all’avanguardia più totale, dai Beatles a tanto altro. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Il tutto condito con una dose massiccia di improvvisazione, che per Antonello è una regola d’arte, molto più della composizione. Stordisce il solo di Antonello Salis.

Stordisce chi spera di ascoltare una fisarmonica in stile jazz; stordisce ancora di più chi crede di conoscere bene il musicista, sardo di nascita e romano di adozione.

Salis è un pianista e fisarmonicista jazz, però usate questa definizione soltanto se andate a cercare i suoi dischi nei negozi, altrimenti rischiate non vi creda nessuno.

Compone, esegue, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia.

Venerdì 10 novembre, sempre un doppio appuntamento, in apertura, in prima nazionale, il fisarmonicista Noè Clerc. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Ecco un fisarmonicista, un musicista che probabilmente occuperà un posto speciale sulla scena jazz negli anni a venire.

Tutto canta nella musica di Noé Clerc, perché questo giovane non è solo un singolare strumentista, ma anche un compositore che sa che senza una vera melodia, le improvvisazioni più belle rischiano di perdersi.

Nato nel 1996, Noé Clerc è un fisarmonicista poliedrico. Si è formato al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi, ha studiato musica classica e contemporanea poi jazz e musica improvvisata. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Si esibisce e registra dischi con gruppi molto diversi in Francia e all’estero: in gruppi di jazz e world music, con l’ensemble franco-serbo Undectet Band e Magic Malik; con il suonatore di oud israeliano Habib Shehadeh Hanna nel suo progetto Our Story, che mescola jazz e musica araba; e con l’ensemble di musica balcanica Kosmopolitevitch Orchestar.

Invitato dall’associazione Kalasetu, ha collaborato in India con il suonatore di tabla Zaheen Khan e il cantante Ujwal Nagar. Lavora contemporaneamente con orchestre classiche e gruppi di musica da camera, come l’Opéra national de Lorraine, la Symphonie de Poche e l’Orchestra Regionale della Normandia. Accompagna lo spettacolo Pasolini in forma di rosa dell’attore Antonio Interlandi. Appassionato e curioso, è sempre alla ricerca di nuove avventure

 A seguire, ‘NRG BRIDGES con GIANLUIGI TROVESI clarinetto alto e piccolo, ADALBERTO FERRARI clarinetto, clarinetto basso, ANDREA FERRARI clarinetto basso. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

L’incontro sinergico fra due mondi musicali paralleli realizza un’atmosfera positiva fin dai primi suoni condivisi, anzi fin dalle prime idee e parole scambiate.

Intenti espressivi e comunicativi a tal punto vicini da sentirsi immediatamente a proprio agio nel realizzare la propria espressività.

Tutto questo ha contribuito, unitamente alle riconosciute qualità solistiche di Trovesi e per le ormai consolidate qualità musicali del duo dei fratelli Ferrari (NovoTono www.novotono.com), alla nascita questo Trio. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Il presente progetto nasce nel 2018 fra le due uscite discografiche di NovoTono, “Overlays” pubblicata da Parmafrontiere e “Wood (Winds) at Work” pubblicato dalla berlinese Aut Records, accolte con vero entusiasmo dai musicisti, dal pubblico e dalla critica nazionale.

L’idea per il trio NRG Bridges è quella di creare un ponte espressivo fra i singoli musicisti, un interplay che diventi unico suono intrecciato, utilizzando composizione e improvvisazione, uno scambio di energie comunicative.

Il repertorio mette in risalto esattamente queste peculiarità, lo scambio, la compartecipazione e l’originalità sia delle singole personalità che della formazione.

In questo senso fra il pubblico che assiste alle performances e il trio si crea quello speciale “filo di collegamento”, ponte, che aumenta e consolida quella speciale “eNeRGy” (NRG) che dà il nome al progetto.

Venerdì 17 novembre, altro doppio appuntamento. In apertura, in prima nazionale, THOMAS DE POURQUERY, sassofono e TATIANA PARIS, chitarra. Thomas, di Pourquery, leader dell’emblematico gruppo Supersonic, sassofonista e cantante riconosciuto internazionalmente, si riunisce con la sua amica chitarrista Tatiana Paris, figura della scena musicale improvvisata europea, già da anni al fianco di Sandra Nkaké, Seb Martel ed Eve Risser.

Il loro duo combina musica in gran parte improvvisata e canzoni altamente scritte; un gioioso ping pong dove lo ying viene a nutrire lo yang che a sua volta torna a nutrire lo ying. Improvvisazione, canto, giorno, notte, sì, no, pienezza, brivido vuoto, cosa c’è di più meraviglioso dell’attrazione degli opposti?

  A seguire,la produzione originale, ‘La sottile meraviglia. J.S. Bach e l’invenzione estemporanea’ Ludus Gravis4 con DANIELE ROCCATO, contrabbasso, ROCCO CASTELLANI, contrabbasso, YVONNE SCARPELLINI, contrabbasso e GIACOMO PIERMATTI, contrabbasso.

A chiudere Una Striscia di Terra Feconda “OlreRoma”, venerdì 24 novembre, la roduzione originale in collaborazione con I-Jazz, ‘Amori difficili’ con MARIA LAURA BACCARINI voce, testi di Italo Calvino, LUCA AQUINO, tromba, PAOLO DAMIANI, contrabbasso e ANTONIO JASEVOLI chitarra.

Gli amori difficili. 

Amore, è una parola facilmente pronunciata, sfruttata, fraintesa, millantata, ma Calvino ne fa altro… in queste istantanee letterarie così magistralmente scattate, ritrae semplicemente e con l’immancabile ironia del suo sguardo personale, esseri umani nelle loro imprese quotidiane, alla ricerca di una risposta impossibile, di un assoluto a cui non potranno mai dare soddisfazione. 

Abbiamo scelto due storie: L’avventura di un fotografo e L’avventura di una moglie.

Miniature di drammaturgia che prendono vita, voce e musica, Un viaggio intenso, leggero, in un passato che riconosciamo bene come nostro, anche nelle sue premonizioni di un futuro del quale siamo testimoni e interpreti, noi tutti uomini e donne del nostro tempo. 

Una striscia di terra feconda, si caratterizza inoltre per l’inedita sinergia non solo ideale ma anche di risorse economiche che si è venuta a creare tra partner pubblici del massimo prestigio che in questi anni lo hanno finanziato:

il Ministero della Cultura (MiC), il Ministero Francese della Cultura, SIAE, Comune di Roma- Assessorato alle Politiche Culturali Regione Lazio, ATCL, l’associazione teatrale fra i Comuni del Lazio, Comune di Civitavecchia, la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz, l’Institut Francais,

l’Ambasciata di Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, Midj (associazione musicisti di jazz), l’INPS fondo PSMSAD.

E inoltre: I-Jazz, AJC (association Jazzé Croisé), CNM (Centre National de la Musique), SACEM, SPEDIDAM, ADAMI, SPPF, BNP Parisbas, CCP.

Cittadella della Musica, via D’Annunzio – Civitavecchia

INFO: 0766 679621

Biglietto unico 10 euro

Biglietteria del Teatro Traiano, Corso Centocelle 1 – Civitavecchia

Tel. 0766 370011

Aperta dal lunedì al sabato negli orari: 9 – 13 / 15 – 19

nei giorni di spettacolo negli orari: 9.00 – 13.00 / 15.00 – 20.30

Chi acquista il biglietto su Ticketone può ritirare il biglietto presso il Teatro Traiano fino a mezz’ora prima dello spettacolo. Dopo direttamente presso la Cittadella della Musica.

www.atcllazio.it

ATCL: ufficio stampa Emanuela Rea, rea@atcllazio.it; tel. 06 45426982; 3805882657

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Auditorium Parco della Musica Rita Marcotulli "La femme d'à côté".

Una striscia di Terra Feconda all’Auditorium Parco della Musica con Rita Marcotulli in “La femme d’à côté”

Auditorium Parco della Musica Rita Marcotulli "La femme d'à côté".
Auditorium Parco della Musica Rita Marcotulli “La femme d’à côté”.

Auditorium Parco della Musica Rita Marcotulli “La femme d’à côté”. Festival Franco-Italiano di Jazz e Musiche Improvvisate 2019 XXII edizione, direzione artistica Paolo Damiani e Armand Meignan

 Auditorium Parco della Musica Rita Marcotulli “La femme d’à côté”. Giovedì 12 settembre ore 21,00 Auditorium Parco della Musica-Teatro Studio 

 RITA MARCOTULLI

Auditorium Parco della Musica. ‘La femme d’à côté’, estratti da film di Francois Truffaut

 RITA MARCOTULLI,pianoforte,

MICHEL BENITA,contrabbasso,

LUCIANO BIONDINI,fisarmonica/

JAVIER GIROTTO,sax baritono e soprano

AURORA BARBATELLI,arpa celtica,

ROBERTO GATTO,batteria

regia Maria Teresa De Vito

 A SEGUIRE

ADA MONTELLANICO QUINTET

ospite

 MICHEL GODARD

‘WeTuba’

Ada Montellanico voce, testi, musiche

Michel Godard, musiche, tuba, serpentone

Simone Graziano pianoforte

Francesco Diodati chitarra

Francesco Ponticelli contrabbasso

Produzione originale

 L’ultima serata di “Una striscia di terra feconda”, festival franco-italiano di jazz e musiche improvvisate, presenta, giovedì 12  settembre, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in apertura di serata, Rita Marcotulli, con il progetto ‘La femme d’à côté’, estratti da film di Francois Truffaut.

Con la pianista romana sul palco: Michel Benita, contrabbasso, Luciano Biondini, fisarmonica, Javier Girotto, sax baritono e soprano, Aurora Barbatelli, arpa celtica e Roberto Gatto, batteria. Regia Maria Teresa De Vito.

L’intento di Rita Marcotulli (recentemente nominata Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, dal Presidente Sergio Mattarella), qui alla testa di una band stellare, è quello di tradurre in musica le emozioni che nascono dai film di Truffaut, le cui immagini, con la regia di Maria Teresa De Vito, vengono proiettate sullo schermo alle spalle dei musicisti.

Le musiche, composte dalla stessa Marcotulli, hanno lo scopo di “trovare qualche nesso di comunicazione tra immagini, parole e musica”, come ha dichiarato l’artista: uno scopo ambizioso e raggiunto in pieno con questo spettacolo, in cui le immagini in bianco e nero si amalgamano perfettamente con le agili e versatili note dell’ensemble.

La bravura tecnica ed esecutiva di questi musicisti è pari solo alla loro intensità e partecipazione.

La comunanza di ispirazioni e sensazioni tra il regista francese e la pianista romana è innegabile: la lirica malinconia, la poesia delle piccole cose, la nostalgia per l’infanzia, il desiderio di fuga, le contraddizioni dell’amore e il romanticismo nostalgico e mai scontato, oltre alla capacità di saper raccontare storie come pochi, sono presenti e fondamentali in entrambi.

A seguire, e quindi a chiedere la ventiduesima edizione di “Una striscia di terra feconda”, Ada Montellanico con il suo quintetto con ospite Michel Godard, con la produzione originale “We Tuba”.

Da anni Ada Montellanico, cantante e compositrice tra le più importanti e originali del panorama italiano, nelle sue varie formazioni predilige gli ottoni, strumenti verso cui nutre particolare attrazione e affinità.

In questo nuovo progetto sceglie al suo fianco Michel Godard, artista poliedrico e grande sperimentatore, uno dei più importanti e straordinari tubisti e in assoluto unico suonatore di serpentone.

In questo speciale progetto WeTuba ideato per il festival Una striscia di terra feconda, Ada Montellanico oltre a Godard si è avvalsa della presenza di tre musicisti che attualmente rappresentano la più innovativa espressione del giovane jazz italiano, Simone Graziano al pianoforte, Francesco Diodati alla chitarra e Francesco Ponticelli al contrabbasso.

Un organico originale che nella scelta di non utilizzare la batteria vuole, attraverso la scrittura di nuove composizioni, enfatizzare la costruzione e l’intreccio delle linee melodiche dei vari strumenti. Brani appositamente scritti per questo progetto e cantati prevalentemente in italiano, in un percorso di seducente ricerca.

 INGRESSO: 10 euro

Ufficio stampa “ Una Striscia di Terra Feconda” Maurizio Quattrini 338/8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

 Ufficio stampa Musica per Roma tel. 06-80241203 – 228 – 583

ufficiostampa@musicaperroma.it

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