Articoli

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri. Il progetto e le forme di un Cinema Politico/4



“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri. Mercoledì 9 e Giovedì 10 dicembre 2020 Diretta streaming dalle ore 15:00 sui canali di AAMOD e FONDAZIONE GRAMSCI

Facebook:

https://www.facebook.com/archivioaamod

https://www.facebook.com/fondazionegramsci

Youtube:

https://www.youtube.com/user/AAMODAAMOD

Saranno in collegamento:

Pietro Montani, Daniele Vicari, Giovanni Spagnoletti, Andrea D’Ambrosio, Alice Rohrwacher, Marco Maria Gazzano, i ragazzi di Scomodo, Dario Cecchi, Alma Mileto, Stefano Savona, Paola Columba, Pasquale Scimeca, Emiliano Morreale, Ermanno Taviani

Entra nel vivo la manifestazione IL CINEMA DEI MOVIMENTI, quarta edizione del “progetto e le forme di un cinema politico” organizzato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Fondazione Gramsci in collaborazione con Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca NazionaleCasa del Cinema di Roma,  Istituto Luce CinecittàSapienza Università di Roma e Università Roma Tre.

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.

La manifestazione ha l’obiettivo di provare ad esaminare la portata e il significato di tutti quei quei momenti collettivi a carattere politico-sociale (i movimenti per la pace e i movimenti  ambientalisti, Genova G8, “i girotondi”, il movimento delle donne, fino all’attuale movimento Fridays for future, per l’ambiente e per la salvezza del pianeta) che nel corso degli ultimi decenni hanno coinvolto migliaia di persone e, parallelamente, evidenziare il protagonismo di nuovi soggetti della comunicazione, dell’informazione e del cinema nel suo complesso.

Nell’individuazione dei movimenti sono stati presi in considerazione quelli che hanno manifestato una loro intenzione di raccontarsi in modo alternativo rispetto alle narrazioni dei media ufficiali.

Lo sguardo della rassegna è concentrato essenzialmente sull’Italia, ma ricordando anche alcuni significativi riferimenti internazionali, come la protesta a Seattle con il famoso film di Stuart Townsend La battaglia di Seattle (Nessuno li può fermare), le primavere arabe, il World Social Forum di Porto Alegre e di Firenze.

In particolare, il movimento che esplose a Genova durante il G8 sarà studiato come momento fondamentale di una nuova presa di coscienza di masse giovanili e, contestualmente, della transazione tra la pellicola e le nuove tecnologie audiovisive portatili e dunque più in generale, tra tecnica e politica nell’epoca dell’immagine digitalizzata.

IL CINEMA DEI MOVIMENTI avrà luogo mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre, in diretta streaming a partire dalle ore 15:00, sul canale YouTube dell’AAMOD e sulla pagina FB ufficiale di AAMOD e FONDAZIONE GRAMSCI: in tale ambito, è stato selezionato un numero limitato di film – fiction e documentari – particolarmente emblematico, che ha offerto la possibilità di costruire intorno ad ognuno, un’occasione di confronto e di riflessione.

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.

Di seguito il programma:

Mercoledì 9 dicembre 2020

Vincenzo Vita, Presidente AAMOD, Saluti e presentazione iniziativa

Coordinamento Aurora Palandrani

Proiezione Biùtiful Cauntri, (1h19′- 2017) di Andrea D’Ambrosio, Esmeralda Calabria, P. Ruggiero. Colloquio dei registi con Giovanni Spagnoletti

Proiezione di Omelia contadina (8′ -2020), di Alice Rohrwacher

Colloquio della regista con G. Spagnoletti

Proiezione La strada dei Samouni(2h’8- 2018), di Stefano Savona

Colloquio del regista con Alma Mileto

Introduzione di Pietro Montani
Presentazione di Daniele Vicari

Proiezione Diaz, non pulite questo sangue (2h7′- 2012), di Daniele Vicari

Giovedì 10 dicembre 2020

Vincenzo Vita, Presidente AAMOD, Saluti e presentazione seconda giornata

Coordinamento Paola Scarnati

Proiezione Resistencia en la linea negra (1h3′ – 2011), di Amado Villafana Chaparro-Inedito, sottotitolato in italiano a cura di Manuel Eduardo Valiente Quevedo

Colloquio del curatore con Marco Maria Gazzano

Proiezione Notti scomode: Flaminio (30′-2020), di Lorenzo Vitrone

Colloquio di Dario Cecchi con il regista e il responsabile della sezione-video di Scomodo Daniele Gennaioli

Proiezione Femminismo!(52′ – 2016) di Paola Columba (h.17,20/18,10)

Colloquio della regista con Maria Jovine

Proiezione Placido Rizzotto (1h’40 – 2000), di Pasquale Scimeca

Colloquio con Emiliano Morreale

Proiezione Va pensiero, storie ambulanti (52’- 2009), di Dagmawi Ymer

Là-bas, educazione criminale (1h’38), di Guido Lombardi

Colloquio dei registi con Ermanno Taviani

ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

Telefono +39  06 57305447 – e-mail   eventi@aamod.it

Sito web: https://www.aamod.it/

Ufficio stampa AAMOD: Elisabetta Castiglioni

+39 3284112014 – info@elisabettacastiglioni.it

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/wp/2020/12/04/mimi-berte-due-vinili-inediti-rari-e-introvabili/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/mia-martini-due-vinili-inediti-di-una-giovanissima-mimi-berte/

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.
“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram. Una grande narrazione estetica e corale del cibo, dei piaceri e della cultura della tavola.


“Food Social Night” contest fotografico su Instagram. Prende il via su Instagram il contest fotografico promosso da

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram. Associazione Italiana Chef e Artix, un racconto leggero e aperto che mette in palio l’esperienza di un pranzo in un ristorante stellato.

Una volta al mese, per i prossimi sei mesi, Food Social Night accompagnerà il ritorno alla convivialità e alla voglia di stare insieme.

Prima tappa venerdì 11 dicembre. Parole d’ordine: Creatività, Design, Emozione

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

Sociale e social: una radice comune per un ritorno all’origine, due termini che si riuniscono per uno storytelling fotografico aperto a tutti in cui il cibo, visto in ogni dimensione, contesto, clima, situazione e geografia, è protagonista assoluto.

Nel tempo del distanziamento forzato, la tecnologia diventa il driver per una nuova condivisione di progetti, di sentimenti e di emozioni, e nella mancanza di poter godere della convivialità a tavola.

L’Associazione Italiana Chef e Artix fanno diventare Instagram una grande tavola comune, dove tutti i partecipanti a Food Social Night potranno dare vita a un suggestivo racconto corale per immagini dei propri piatti preferiti.

Cultori del cibo, appassionati di cucina, chef professionisti, amanti della food photography, cuochi della domenica sono avvisati: Per una sera al mese dei prossimi sei mesi la sfida è aperta sulla grande tavola di Food Social Night, luogo collettivo, rito comune, invito alla leggerezza per mettersi alla prova, concorrere all’assegnazione dell’Award e vincere una cena in un ristorante stellato.

“In un periodo di grande difficoltà per le persone, le famiglie e le imprese – dichiara Marco Panella, presidente di Artix – vogliamo dare il nostro contributo per tornare al pensiero leggero, al piacere dello stare insieme e della conversazione, un piacere di cui la tavola e il cibo sono simboli, artefici e protagonisti.

Food Social Night promuove uno storytelling estetico del mangiare, fatto di creatività, di disegno e di emozioni, fatto di amore messo in trasparenza perché preparare da mangiare, per sé o per altri, è sempre un atto d’amore.

Food Social Night è un racconto corale al quale tutti possono partecipare e nel quale tutti possono lasciare un segno con l’emozione di uno scatto, con un piatto preparato da sé oppure semplicemente mangiato, in famiglia, da amici o al ristorante.

In un’occasione di festa, in un pasto quotidiano, in un appuntamento di lavoro, in una cena preludio di una storia, in un momento da ricordare.

Food Social Night ci accompagnerà una volta al mese per i prossimi sei mesi, raccoglierà suggestioni e, nelle nostre intenzioni, racconterà quello che ci aspettiamo essere il ritorno alla normalità.

La normalità delle cose che abbiamo sempre conosciuto, del nostro ritrovarci in casa e al ristorante, del nostro ritorno al viaggio.

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

Un viaggio che non è una stazione ferroviaria, un aeroporto o un casello autostradale, è un viaggio che si chiama vita.

Continua Daniela Galdi, presidente Associazione Italiana Chef:

“La food photography è diventata un mezzo sempre più inclusivo in grado di azzerare distanze.

E assaporare un piatto soltanto guardandolo sembra diventata la nuova missione (compiuta) di addetti ai lavori e amatori.

AIC vuole premiare questo slancio creativo ed emozionale che vede il cibo protagonista con un Contest nuovo che si pone come un’iniziativa che non ha confini se non quelli di un piatto”.

Si comincia venerdì 11 dicembre: tra le ore 18.00 e le ore 24.00 chiunque potrà scattare e condividere le migliori   foto   a   tema  “cibo”   come   post   sul   proprio   Instagram,   taggando   obbligatoriamente @associazioneitalianachef e aggiungendo l’hashtag #foodsocialnight.

Queste menzioni permetteranno a una giuria qualificata, formata da chef ed esperti del settore, di selezionare 30 foto che saranno pubblicate sulla pagina Instagram dell’Associazione Italiana Chef (https://www.instagram.com/associazioneitalianachef/), nella sezione “Stories”, a partire dalle ore 13 del 12 dicembre e per 24 ore: durante questo periodo saranno gli utenti con un profilo Instagram ad avere la possibilità di votare.

Il risultato ottenuto da ciascuna foto finalista, trasparente e popolare, sarà visibile sulla piattaforma social, sulla landing page del contest (www.foodsocialnight.com) e sul sito dell’AIC (https://www.associazioneitalianachef.it/) a partire dalle ore 14.00 del 13 dicembre.

La fotografia con il maggior numero di like sarà nominata con il Food Social Night Award di dicembre e vincerà un pasto-degustazione (pranzo o cena) per due persone in un ristorante stellato, il più vicino rispetto al luogo di residenza del vincitore.

Le prime cinque fotografie per numero di approvazioni in modalità sondaggio sulle storie instagram “AIC” riceveranno invece una Menzione Speciale e saranno pubblicate sul sito dell’Associazione Italiana Chef e di quello del contest.

Per maggiori informazioni: https://www.foodsocialnight.com/

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

LA GIURIA BRITTA B BATTOGTOKH AMBASCIATRICE DELLA CUCINA SOSTENIBILE NEL MONDO

Dopo aver frequentato un corso di formazione professionale, a seguito di un tirocinio prestigioso e della sua grande passione e conoscenza per il food internazionale diventa ambasciatrice della cucina healthy.

DANIEL CAVUOTO CAMPIONE ITALIANO CATEGORIA ‘CUCINA INTERNAZIONALE’

Classe ’83, dopo aver iniziato la carriera in Italia all’età di 19 anni, parte e fa esperienza in cucine di prestigio in Spagna, Francia e Inghilterra.

Ex allievo di Pierre Gagnaire, Daniel torna in Italia, prima a Roma e poi a Bari, a dirigere le cucine dei ristoranti giapponesi Hagakure, che hanno da poco aperto il Noh Samba, giusto di fronte al Teatro Petruzzelli.

Esperto e grande conoscitore della cucina asiatica-fusion con influenze italiane, pugliesi e francesi, per assaporare il mondo in una sola cena.  

FABRIZIO D’ALESSANDRO  CAMPIONE ITALIANO CATEGORIA ‘FORMAZIONE’

Nasce a Roma nel 1980 ma le sue origini sono abruzzesi. Inizia il suo viaggio nella ristorazione per caso in una pasticceria come lavapiatti ed è li che si è scatena la “scintilla”. 

Si diploma nel ’99 presso la scuola alberghiera di Tor Carbone e da comincia a girare per varie strutture, in italia e all’estero.

Tra queste Jolly hotels, NH hotels group, hotel Aldrovandi Palace, giusto per citarne alcune, passando a fare esperienze in Inghilterra, Francia, Spagna e Australia, dove può confrontarsi con altre realtà.

Circa 6 anni fa comincia una nuova fase della sua vita in cui sente la necessità di continuare a imparare, facendo corsi specializzati di cucina moderna, food cost, fermentazioni, lieviti, chimica degli alimenti fino ad arrivare a fare il docente presso Italian Chef Academy.

Tuttora continua nell’attività di insegnamento senza però tralasciare il suo lavoro in cucina.

ANDREA GOLINO CAMPIONE ITALIANO CATEGORIA ‘FINGER FOOD’

Comincia a cucinare da bambino ma ne fa una professione che è già un uomo. Venti anni fa diventa il primo Personal Chef a Roma. Scrive libri di cucina ed è protagonista di numerosi programmi televisivi per il Gambero rosso (“Oro liquido”, “Margherita e le sue sorelle”, “Golfinger”).

Dopo tante esperienze nazionali e internazionali, apre il suo primo locale nella Capitale:

Un bistrot dove esprimere il proprio amore per la tradizione gastronomica italiana e un’identità di cuoco ben precisa, che lo vede sempre raccontarsi in prima persona:

Un romano, di padre napoletano e madre bolognese.

L’imprinting lo consegue in Emilia Romagna: piadina, tagliatelle e ragù.

Successivamente, subisce il fascino della grande cucina napoletana e ne apprende i segreti:

la Genovese, il Sartù di riso, la Pastiera, la Pizza, giusto per citare alcuni suoi piatti di punta.

Ma non ama di meno la cucina popolare romana e regionali in generale: tra le sue passioni pane e panelle, canederli, frico e burrata.

MARCO PANELLA PRESIDENTE DI ARTIX

Autore, content strategist e storyteller, ha curato le mostre “Il Cibo Immaginario.

1950-1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola” e “Pranzo di famiglia. Una storia italiana”, firma la rubrica di cibo e costume “Il Cibo Immaginario sul magazine digitale “MoondoMangiare”.

STEFANO SAVI VICE-PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CHEF

Una passione che inizia nel 1979 e che non si è mai spenta perché ancora oggi mette sempre la stessa voglia in cucina.

Ha avuto la fortuna di girare il mondo attraverso il suo magnifico mestiere e quando parla con i ragazzi lo presento come una missione più che come un lavoro.

ALESSANDRO VASSALLO CHEF ACCADEMICO MAESTRO LIEVITISTA

Chef formatore con un’esperienza di lungo corso per importanti realtà ristorative e alberghiere e maestro panificatore e lievitista.

Il format FOOD SOCIAL NIGHT è un marchio condiviso e di proprietà dall’Associazione Italiana Chef & Artix. L’iniziativa è promossa e organizzata da Associazione Italiana Chef e Artix

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

LEGGI IL REGOLAMENTO

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/mia-martini-due-vinili-inediti-di-una-giovanissima-mimi-berte/

https://www.buonaseraroma.it/wp/2020/12/04/mimi-berte-due-vinili-inediti-rari-e-introvabili/

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.
Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. Secondo lancio sul mercato digitale di vinili rari e introvabili.


Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. Nella ricca offerta spuntano anche due “provini” inediti di una giovanissima Mia Martini.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. In occasione della sua seconda uscita digitale che vede riportare alla luce e all’ascolto universale e multigenerazionale una serie di brani appartenenti a vinili rari, introvabili e dimenticati.

Dall’avvento del CD, SUAN Edizioni è lieta di fornire un nuovo entusiasmante elenco di canzoni che anche i giovanissimi, abituati unicamente alle nuove tecnologie apprezzeranno.

Ma c’è di più: Christian Calabrese e Francesco Coniglio, curatori dell’iniziativa, presentano per la prima volta due inediti di Mia Martini, ovvero dell’allora Mimì Berté.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. Scritti per la cantante da Giorgio Calabrese, compianto autore musicale e padre di Christian, datati 1965.

Si tratta di PER SEMPRE RESTERO’ CON TE e SOLI AD AMARCI, provini registrati con sola voce, chitarra e batteria che verranno immessi sulle principali piattaforme digitali in due momenti.

A dicembre il primo brano, a gennaio il secondo.

Per i cultori dell’occasione, dalla lacca dei brani verrà anche stampato un vinile in edizione limitatissima la cui data di uscita sarà annunciata nelle prossime settimane e la cui copertina è stata ideata e disegnata dalla sorella dell’artista, Olivia Berté.

“Reputo geniale questa iniziativa – afferma Olivia – L’aver recuperato tra i cassetti del maestro Calabrese questa lacca che è un vero e proprio reperto storico non può che riempirmi di gioia.  

La prima volta che ho ascoltato i brani è stato un tuffo al cuore nonché un ritorno al nostro passato remoto, dove la sua voce era estremamente fresca, cristallina e pura.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.
Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.

Considero questo ritrovamento strategico un’altra casella significativa nella trasmissione della nostra memoria sonora e un pezzo che si aggiunge alla nostra più bella storia culturale italiana di cui sia Mimì che il grande Giorgio Calabrese hanno fatto parte”.

“Questi due brani ritrovati nello scrigno dell’archivio di Giorgio Calabrese – ricorda Coniglio – dimostrano la genialità del Maestro Carlo Alberto Rossi che individuò per primo il talento di Mia Martini, ma anche la sua grande insicurezza come discografico.

Invece di affidarle dei pezzi suoi originali come questi ritrovati, la fece esordire nel 1963 con delle cover yè-yè di moda in quel periodo, come You Can never stop me loving you di Johnny Tillotson e I want to stay here di Eydie Gorme.

Come mandare al macello la voce jazzata di Mimì, che infatti riuscirà a riprendersi e a ripartire alla grande solo nel 1971, sprecando ben otto anni!

I brani in questioni sono i classici provini dell’epoca: voce, pianoforte (che quello non manca mai), spazzole (o “pennelli”) bene in evidenza e basso.

Come veniva, veniva. Ma se il cantante o la cantante erano bravi, sembrava già “disco”. Come in questo caso.”

Nel catalogo invece delle proposte viniliche in digitale in uscita a metà dicembre ci saranno oltre un centinaio di brani, tra cui “chicche natalizie” che vanno da Tony Dallara a Mike Bongiorno, da Milva a Bruno Nicolai, da Renato Rascel a Joe Sentieri, da Gianni Meccia a Tony Del Monaco.

Un’operazione unica nel suo genere che ha il doppio obiettivo di stimolare emotivamente l’immaginario sonoro collettivo delle generazioni più avanti negli anni come anche quello di far conoscere ai più giovani.

Proprio grazie attraverso i potenti mezzi internet-tecnologici che utilizzano oggi per ascoltare musica una memoria significativa del nostro “made in Italy” discografico (e non solo).

Una carezza entusiastica necessaria e positiva (nel senso giusto del termine) in questi tempi virali!

GIORGIO CALABRESE E MIMI’ BERTE – Incontri

Fino agli inizi degli anni Novanta, quando internet non aveva ancora preso piede, i cantanti e gli autori (e le loro rispettive case discografiche) facevano migliaia di provini all’anno, con canzoni che poi quel determinato cantante non avrebbe mai inciso e che sarebbe stato successivamente registrato da un suo collega (per la famosa teoria del “non si butta mai niente”).

Il campo era frequentato anche da autori così prolifici che dimenticavano di aver scritto brani che per ragioni varie non erano stati ancora pubblicati e che – per altrettante ovvie ragioni – rimanevano inedite.

Come in questo caso: i due pezzi scritti per (l’allora) Mimì Bertè sono canzoni che non sono mai state proposte a quanto pare, a nessun’altra interprete, da quel lontano 1965.  

Altrimenti non parleremmo di ritrovamento!

Le canzoni furono scritte da mio padre Giorgio Calabrese, uno dei parolieri più attenti e raffinati. Basti ricordare titoli come E SE DOMANI o DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO e decine di altri racchiusi negli album dei più grandi artisti italiani e non.

Basti pensare che il suo PIANO inciso da Mina nel 1960 fu poi tradotto in tutto il mondo col titolo di SOFTLY AS I LEAVE YOU e cantato dai più grandi quali Elvis Presley, Frank Sinatra, Shirley Bassey, Michael Bublè etc.

All’epoca Mia Martini aveva già inciso con Calabrese INSIEME, una canzone orchestrata dal M° Enzo Ceragioli che era in realtà la traduzione di un brano cantato in originale da Billy Fury.

I due, in tanti anni di vita professionale, si incontrarono molte volte per lavoro (e per il piacere di vedersi) ma l’ambito lavorativo li aveva accumunati solo per progetti televisivi, anche in periodi meno facili per la cantante di Bagnara Calabra, che Calabrese considerava un “portafortuna”.

Dal suo show personale MIA del 1975, girato tra Ostia e il quartiere Prati con la regia di Enzo Trapani, ai vari FANTASTICO, DOMENICA IN, ADESSO MUSICA, SENZA RETE, EUROPA EUROPA etc.

Calabrese avrebbe dovuto essere l’autore de “LA COMPAGNIA STABILE DELLA CANZONE” sempre con la regia di Enzo Trapani (ma anche per la presenza nel cast di Gino Paoli con il quale lavorava assiduamente per la tv) ma nell’estate del ’75, mentre stava lavorando in radio, ebbe un incidente automobilistico e dovette rifiutare.

Perché Calabrese e Mimì Berté non hanno più lavorato insieme discograficamente?

Perché i cantanti avevano attorno a loro sia un entourage di autori e produttori creato ad hoc dalla casa discografica, che pescava in seno ai loro maestri compositori, parolieri, produttori, funzionari, sia le edizioni musicali, che erano poi il passaggio più importante per monetizzare. 

C’era poco spazio per gli “esterni”.

E comunque Mia Martini era sicuramente ben servita sia alla Ricordi che alla CIV che alla Warner.

Questo ritrovamento, in un periodo così arido di talenti e canzoni con la C maiuscola, non può che far piacere.

Nonostante siano solo “provini”.  E cioè voce, piano e batteria.

Ma quando c’è la classe, non serve altro.

Nella foto: Giorgio e Christian Calabrese

Christian Calabrese

SUAN EDIZIONI

pagina FB ufficiale:

https://www.facebook.com/suanedizionimusica

mail: info@suanedizioni.it

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/wp/2020/12/03/mercatino-degli-artisti-presso-ellington-club/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/fuga-lultimo-rifugio-della-compagnia-egribiancodanza/

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.
Giorgio e Christian Calabrese
Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza.

Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza. Il 5 dicembre, alle ore 19:00, ospite del penultimo appuntamento di Paesaggi del Corpo Festival Internazionale di Danza Contemporanea.


Roberto Zappalà, fondatore dell’omonima compagnia, dialogherà, in diretta streaming sul canale YouTube di Paesaggi del Corpo, con la Direttrice Artistica del Festival Patrizia Cavola in un incontro moderato da Ornella Rosato, caporedattrice della testata giornalistica Theatron 2.0.

Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza. Un imperdibile appuntamento per approfondire l’estetica e la poetica di una delle più rilevanti formazioni coreutiche del panorama nazionale, riconosciuta e apprezzata per un repertorio ampio e articolato.

Frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò e dei danzatori che negli anni ha permesso la realizzazione di oltre 80 produzioni di diversa tipologia, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale.

Un incontro digitale, in cui alla parola si alterneranno contenuti e testimonianze video, per scoprire e apprezzare tutte le straordinarietà legate alla storia e alle opere della Compagnia Zappalà Danza.

La Direzione Artistica comunica che, a causa delle restrizioni in atto per l’emergenza sanitaria da Covid-19 e del conseguente rischio sanitario che comporterebbe la mobilità degli artisti, lo spettacolo Romeo E Giulietta 1.1 La sfocatura dei corpi è rimandato all’edizione 2021 del Festival.

Per prenotarsi e ricevere il link per assistere all’incontro è necessario inviare una email a info@paesaggidelcorpo.it

paesaggidelcorpo.it

facebook | instagram: paesaggidelcorpo

info@paesaggidelcorpo.it

Ufficio Stampa

Edoardo Borzi | Theatron 2.0

stampa.theatron@gmail.com | 331 2344833

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/la-protesta-silenziosa-di-daniele-frontoni/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/dalla-biennale-di-venezia-al-teatro-vascello/

Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza.
Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza.
Romeo e Giulietta negli Ater: un amore popolare.

Romeo e Giulietta negli Ater: un amore popolare, presentato da Progetto Goldstein, regia e adattamento di Leonardo Buttaroni


Romeo e Giulietta negli Ater: un amore popolare. A Roma, in periferia, rinasce il teatro popolare. Contro le minacce della pandemia, il teatro possibile.

Romeo e Giulietta negli Ater: un amore popolare. Uno Shakespeare da guardare affacciati alle finestre, nei cortili dei palazzi popolari dell’ATER dal 10 al 13 dicembre 2020.

10 e 11 dicembre ore 17.00  Ater Quarticciolo,

12 e 13 dicembre ore 17.00  Ater Primavalle, 

E online su www.facebook.com/lacittaideale

Il teatro dove il teatro non arriva. Il teatro nelle periferie e “ai margini”, come negli anni Settanta.

Un teatro da guardare affacciati alle finestre, per portare l’arte lì dove di solito non se ne fa: ai confini di Roma, nei cortili dei palazzi popolari dell’ATER.

Questo è il nuovo progetto di La Città Ideale che dal 10 al 13 dicembre propone Romeo e Giulietta negli ATER: un amore popolare, regia di Leonardo Buttaroni.

Nei cortili dei palazzi popolari dei quartieri di Primavalle e Quarticciolo, per regalare un assaggio di bellezza al territorio, trasformando l’affaccio di ogni privata abitazione nel palchetto in prima fila di un inedito teatro all’italiana.

Fare teatro durante una pandemia:

E’ possibile? Fabio Morgan, curatore del progetto, sa che è possibile portare in questo periodo un po’ di bellezza ai margini della città, nelle periferie romane, così tanto citate e così tanto abbandonate.

“L’idea nasce durante una passeggiata per il quartiere del Quarticciolo” spiega Fabio Morgan.

“Su un muro c’era una scritta recente che diceva:

La quarantena in 20 mq non si può fare! Non era semplicemente una scritta ma un vero e proprio grido di dolore e di attenzione.

Era il momento di inventare qualcosa che potesse intrattenere e mettere insieme, pur non potendo stare insieme.

Nei momenti di crisi chi ci rimette di più sono sempre le persone che vivono situazioni già molto delicate.

Un’artista ha il compito di inventare nuove forme per cercare di non lasciare sole queste persone.

Il compito di coinvolgerle e farle sentire che qualcuno si occupa di loro, che qualcuno si prende l’onore e l’onore di fargli passare un paio di ore in modo diverso.

E’ bastato osservare da vicino il quartiere e studiare la conformazione dei vari lotti di case popolari presenti a Roma, per vedere che in tutti ci sono grandi cortili attorniati da palazzi:

Ecco l’idea! Far diventare il cortile per un giorno un palcoscenico.

Invitare i vari condomini dei palazzi ad affacciarsi alle finestre per vedere lo spettacolo, ognuno nella sua abitazione, tutti uniti nella visione di Romeo e Giulietta”.

L’amore alla fine non paga e se paga, paga poco.

L’amore che te sarva la vita, se lo trovi costa caro. Così, il regista Leonardo Buttaroni ha scelto lo spettacolo di Romeo e Giulietta:  “…la storia di due ragazzi, che per destino e fato avversi, si ritrovano a vivere un amore impossibile.

Tra mille ostacoli e sospinti dagli eventi navigheranno verso il tragico finale.

Tra battute folcloristiche, converse, musicassette e canzoni degli anni 80, ho incastonato la nostra storia, ho immaginato come un romano D.o.c. di quei tempi, me l’avrebbe raccontata, come avrebbe esaltato con sontuose iperboli la parte comica e come avrebbe affondato il coltello nella tragedia.”

Un’esibizione piena di emozioni, in punta di piedi nelle case del popolo e nei loro balconi, nelle finestre e nelle terrazze. “Tutto per ricordare non quello che eravamo, ma quello che per sempre saremo. 

Perché la Roma che conosco, non perderà mai il vizio di essere… POPolare”, conclude Buttaroni.

Shakespeare negli ATER è l’ultimo progetto ideato da La Città Ideale e vede la co-realizzazione di un classico del teatro nelle corti interne degli ATER, strutture di edilizia popolare della Regione Lazio.

Il progetto nasce nel periodo di lockdown, a teatri chiusi, e insiste sulla natura collettiva (e conviviale) del processo produttivo.

Il progetto nasce dalla riflessione sulla qualità della relazione umana negli spazi di edilizia popolare, ponendosi come obiettivo la creazione di un evento che sia esperienza condivisa e momento di connessione “tra i diversi balconi”.

Il teatro torna una realtà, in un modo diverso rispetto a quello in cui eravamo abituati a concepirlo.

Romeo e Giulietta negli Ater: un amore popolare è una produzione di Progetto Goldstein con il sostegno della Regione Lazio.

Si ringrazia Fortezza Est.

Romeo e Giulietta negli Ater: un amore popolare.

regia e adattamento Leonardo Buttaroni

con Tiziano Caputo, Matteo Cirillo, Ilario Crudetti, Chiara Davis, Alessandro Di Somma, Ermenegildo Marciante, Diego Migeni, Emiliano Morana, Riccardo Viola

scene e costumi Alessandra Muschella
disegno luci Martin Emanuel Palma

foto di Manuela Giusto

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Matteo Glendening press@hf4.it 391.13.70.631

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/dalla-biennale-di-venezia-al-teatro-vascello/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/la-protesta-silenziosa-di-daniele-frontoni/

Romeo e Giulietta negli Ater: un amore popolare.
Dalla Biennale di Venezia al Teatro Vascello.

Dalla Biennale di Venezia al Teatro Vascello. Gli appuntamenti andranno IN SCENA IN DIRETTA Streaming 4 5 6 dicembre 2020 ore 21.00 Live Streaming


Dalla Biennale di Venezia al Teatro Vascello. La nuova drammaturgia contemporanea dalla Biennale di Venezia al Teatro Vascello di Roma.

Dalla Biennale di Venezia al Teatro Vascello. Tre serate dedicate a tre artisti che hanno attraversato negli ultimi anni la Biennale Teatro nelle edizioni dirette da Antonio Latella.

Dei tre, inseriti con i loro spettacoli nel programma del Teatro Vascello, solo Leonardo Manzan è riuscito a presentare il suo lavoro; Martina Badiluzzi e Fabiana Iacozzilli purtroppo a causa dell’emergenza sanitaria hanno visto forzatamente cancellata la loro presenza.

Il Teatro Vascello per dare comunque spazio questi giovani artisti ha deciso di dedicare ad ognuno di loro una serata. 

I tre avranno “carta bianca” e la possibilità di presentare il loro lavoro in live streaming dal palcoscenico del Teatro Vascello; un happening d’arte di un’ora circa per dare voce agli artisti in un momento così difficile.

Dalla Biennale di Venezia al Teatro Vascello.

venerdì 4 dicembre ore 21.00 in Live streaming

Martina Badiluzzi presenta Rumori

un progetto di Martina Badiluzzi

con Martina Badiluzzi

Musiche/editing voce: Samuele Cestola

Rumori è un progetto ibrido, generato dalla contaminazione di una raccolta di racconti, inizialmente pensati per la carta, e la musica.

Prenotati per il live streaming a promozioneteatrovascello@gmail.com

Link di invito: https://zoom.us/j/8371827431

sabato 5 dicembre ore 21.00 in Live streaming

Leonardo Manzan, presenta una riflessione performativa sulla dimensione del Teatro in questo particolare momento. Romano di origine, milanese di formazione, classe 1992, nel 2018 si è aggiudicato il bando Biennale College Registi Under 30 con Cirano deve Morire presentato poi nel programma ufficiale 2019; nuovamente invitato alla Biennale 2020 con Glory Wall ha vinto il premio come Miglior spettacolo.

Prenotati per il live streaming a promozioneteatrovascello@gmail.com

Link di invito: https://zoom.us/j/8371827431

domenica 6 dicembre ore 21.00 in Live streaming

Fabiana Iacozzilli presenta Performare l’archivio

Dopo il debutto alla Biennale di Venezia Una cosa enorme sarebbe dovuto andare in scena dal 13 novembre al Teatro Vascello.

In questa sua Performance la regista farà un passo indietro alla ricerca del punto dal quale era partita, condividendo e rielaborando alcune tra le interviste e le testimonianze raccolte in questo anno di lavoro, uno spettacolo che riflette su un tema intimo e personale come quello della maternità.

Come assistere al Live Streaming:

Accessi consentiti massimo nr.100

Il Live Streaming del Teatro Vascello è un servizio gratuito

Gli utenti prenotati per accedere alla piattaforma ZOOM e per assistere al Live Streaming, trovano il link e le credenziali qui di seguito:

Streaming su Piattaforma ZOOM

Teatro Vascello.

Link di invito: https://zoom.us/j/8371827431

ID Riunione 837 182 7431

Credenziali sempre valide per tutti i giorni e per tutti gli spettacoli è necessario effettuare sempre la prenotazione indicando la data a promozioneteatrovascello@gmail.com

Istruzioni

1 – Cliccare sul link che vi è stato inviato.

2 – Vi si chiederà di aprire Zoom per chi lo ha, oppure di scaricare il software per chi non lo ha. (scaricare e seguire le istruzioni).

3 – Vi verrà chiesto di attendere di essere accettati alla riunione in diretta

4 – Una volta ammessi vedrete l’immagine e vi verrà chiesto di entrare con l’audio del vostro computer

5 – Date ok e vedrete il video. In caso non sentiate l’audio in basso a sinistra vedrete un segnale con scritto “connettiti all’audio”, cliccandolo dovreste sentire l’audio.

6 – Attendere che inizi la diretta.

Se vuoi sostenere l’attività del Teatro Vascello puoi fare una donazione di qualsiasi cifra alla Coop. La Fabbrica dell’Attore (ONLUS) mediante bonifico bancario IBAN  IT89V0306905078100000003842  indicando: sostenitore del Vascello

Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

Vi aspettiamo a presto !

Teatro Vascello

Programma completo su: https://www.teatrovascello.it/

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

Sostieni la Cultura : Dona

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/teatro-tor-bella-monaca-variazioni-enigmatiche/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/la-protesta-silenziosa-di-daniele-frontoni/

La Protesta Silenziosa di Daniele Frontoni.

La Protesta Silenziosa di Daniele Frontoni continua con il video omaggio dedicato al nonno Enzo Cerusico, a 29 anni dalla scomparsa dell’attore che ha recitato accanto a Gigi Proietti nel celebre Meo Patacca


La Protesta Silenziosa di Daniele Frontoni. La Storia de “Er Meno”

Video omaggio a mio nonno, attore dimenticato Enzo Cerusico

A ENZO CERUSICO | ALLO SPETTACOLO | ALLA RISTORAZIONE

La Protesta Silenziosa di Daniele Frontoni. Video: Maurizio Rinaldi Videomaker |Realizzato in collaborazione con: OFF/OFF Theatre

Daniele Frontoni Enzo Cerusico collage

LINK AL VIDEO: https://www.facebook.com/io.sono.frontoni/videos/688035185460013

 #lamiaprotestasileziosa #vendicheremoigiornitristi #iosonofrontoni

Un video lega il mondo della cultura a quello della ristorazione, entrambi ostaggio dell’emergenza Covid

Dopo il DPCM che ha chiuso locali, luoghi della cultura e punti di riferimento, il pizzaiolo Daniele Frontoni ha iniziato una vera e propria protesta silenziosa e artistica, che diffonde sulla rete collezionando consensi dal popolo del web.

Azioni artistiche svolte dal ristoratore a sostegno dei ristoratori. Teatro, cinema, cultura e buon cibo.

Perché anche il cibo è cultura. Due anime che convivono insieme e che sono alla base di valori come la condivisione e la socialità.

Dal palcoscenico dell’OFF/OFF Theatre, proprio in quella storica via dove Gigi Proietti nacque e crebbe con la smania per la recitazione, il pizzaiolo ricorda nonno Enzo Cerusico, attore dimenticato, a quasi trent’anni dalla sua morte.

Lo fa con le parole di un immortale Meo Patacca e con i ricordi e le considerazioni di chi all’interno della situazione che stiamo vivendo si sente stretto.

Se in principio la protesta si è rivelata con una campagna fotografica di 12 scatti, in cui Daniele è ritratto da solo all’interno della sua pizzeria, l’ultima idea è un poetico video ricordo dedicato a suo nonno. (Link al Video:

https://www.facebook.com/io.sono.frontoni/videos/688035185460013). 

https://www.facebook.com/watch/?v=688035185460013

Le riprese svolte all’interno dell’OFF/OFF Theatre di Roma, sono realizzate insieme al videomaker Maurizio Rinaldi e mettono in relazione il mondo della cultura con quello della ristorazione.

Frontoni continua a non scendere in piazza – e non giudica chi lo fa – ma, a suo modo, da seguito a un grido sordo che manifesta tutto il suo disagio e la sua difficoltà, sentimenti comuni all’intera categoria a cui appartiene che, come quella dell’intrattenimento culturale, è resa ostaggio della pandemia di Covid-19.

Nel video, il pizzaiolo e creativo è ripreso per la maggior parte all’interno dei locali del prestigioso teatro in Via Giulia, mentre ricorda il nonno-attore protagonista del nuovo capitolo della sua protesta.

Daniele Frontoni Enzo Cerusico La Protesta Silenziosa di Pizzeria Frontoni
Daniele-Frontoni_Enzo-Cerusico

«L’arte è il motore del mondo e noi siamo gli ingranaggi», racconta Daniele, ricordando le parole di nonno Enzo e, prosegue dicendo, «A No’, qualcosa qui è cambiato.

St’ingranaggi se so’ inceppati e tutto s’è bloccato»

Parole che scuotono intimamente e che raccolgono il consenso anche del direttore artistico del teatro Silvano Spada che, con lo spazio di Via Giulia ha partecipato alla realizzazione e diffusione della clip.

«Il video girato da Daniele è molto poetico.

È bello che il nipote abbia riportato alla luce i ricordi di Cerusico, della sua maestria e della capacità che aveva di far divertire il pubblico», afferma Spada, da sempre attento alle giovani proposte ed ai talenti in erba, una presenza costante all’interno delle stagioni teatrali dell’OFF/OFF Theatre.

Come i ristoranti, teatri e cinema attendono di conoscere la sorte che li aspetta nel prossimo DPCM, che sarà reso noto nella prima settimana di dicembre 2020.

UFFICIO STAMPA CARLA FABI E ROBERTA SAVONA
Carla: carlafabistampa@gmail.com , 338 4935947 – Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789
FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/?hl=it

SOCIAL MEDIA PIZZERIA FRONTONI

FB: https://www.facebook.com/PizzeriaFrontoni – IG: https://www.instagram.com/pizzeriafrontoni/

Paolo: paolo.dicaprio@gmail.com – 333 7763341 / Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789

GLI ALTRI VIDEO DI DANIELE FRONTONI:

“MESSAGGIO ALLA NAZIONE”: https://www.facebook.com/PizzeriaFrontoni/videos/370182194241377

“SIAMO TORNATI, NON SIETE SOLI”: https://www.instagram.com/tv/CAftpHMluEM/

“A NONNA… MEJO COSì”: https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=826370944525913&id=330799874508900

“LE COSE CHE NON SI VEDONO”: https://www.instagram.com/tv/CFbsjdDl1BI/

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/il-trac-residenze-digitali-compagnie-e-artisti-pugliesi/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/napoli-nel-cuore-dedicato-alla-cultura-napoletana/

La Protesta Silenziosa di Daniele Frontoni.
“Voci da Contamina” Festival di arti performative.

Voci da Contamina è un documentario diretto da Mattia Mura, regista e filmmaker che ha raccontato il festival di arti performative svoltosi a Piombino dal 30 luglio al 1 agosto, sostenuto dall’assessorato alla cultura, organizzato dall’associazione Lotus con la direzione artistica di Chiara Migliorini


“Voci da Contamina” Festival di arti performative. Il festival ha rappresentato uno dei primi momenti, a livello nazionale, di incontro tra artisti, pubblico e istituzioni dopo il lockdown ed è stato occasione di confronto, discussione e scambio di opinioni all’interno dei dibattiti che ogni giorno hanno preceduto i momenti di spettacolo.

“Voci da Contamina” Festival di arti performative ha rappresentato l’occasione, dal vivo, per portare alla luce le problematiche che riguardano i lavoratori della cultura e dello spettacolo che si sono ritrovati in una situazione di emergenza senza tutele, per confrontarsi sulla loro definizione nel mondo, sulle mancanze del passato e del presente.  

“Voci da Contamina” Festival di arti performative.

“Voci da Contamina” Festival di arti performative. La riflessione della condizione degli artisti in Italia ha radici lontane e l’emergenza Covid 19 ha inaugurato un processo di risveglio e di messa in connessione tra regioni, realtà e artisti provenienti da esperienze diverse. 

La recente chiusura tuttavia, insieme allo stop di molte attività collegate alla cultura, all’arte e allo spettacolo, come il teatro, la danza e la musica, hanno fatto sì che quelle reti, nate in primavera per cercare un terreno solido, si frantumassero di nuovo. 

L’attuale situazione di emergenza e la mancanza di una tutela che possa comprendere sotto uno stesso cappello una parte più ampia di lavoratori dello spettacolo in cui rientrano attori, tecnici, registi, operatori e molti altri, hanno generato una nuova frammentazione, anche tra gli stessi addetti ai lavori. 

“Il mondo dell’arte è variegato e troppo spesso nell’immaginario collettivo circoscritto alle superstar che riempiono le prime pagine dei giornali, c’è invece un intero mondo di operatori culturali e maestranze che l’emergenza Covid 19 ha palesato.

La pandemia, come la sabbia negli ingranaggi di una macchina, ha bloccato il mondo che rotolava indisturbato da secoli portando a galla vizi e virtù dell’uomo e da questo tempo sospeso, da questa bassa marea indotta, che ha portato a galla un mondo sommerso.

L’idea alla base del festival Contamina, che come assessore alla cultura del comune di Piombino ho sposato, perché ci sono momenti storici che vanno colti, momenti dove le coscienze sono più scoperte e gli uomini più ricettivi”, così commenta Giuliano Parodi, vicesindaco e assessore alla cultura.

Il documentario racconta i giorni del festival e raccoglie le riflessioni di chi ne ha fatto parte, con contributi di artisti del panorama nazionale come Francesca Della Monica, Claudio Collovà, Teatro nelle foglie, gli Omini, Agita Teatro e le musiche dei Melody Laughters, giovani artisti del territorio piombinese. 

Si tratta di una importante testimonianza per salvare il mondo dello spettacolo indipendente, per permettergli di esistere, evolvendosi, trasformandosi e inserendosi in nuovi spazi e nuove fruizioni. 

Per non lasciare che muoia. 

Il documentario, distribuito in collaborazione con Theatron 2.0, è disponibile sul canale YouTube del festival Contamina al seguente link: https://bit.ly/VociDaContamina

Contamina

Performance Arts Festival

Teatro Musica Circo Conferenze

Ideato e organizzato da Lotus Associazione Culturale

Con il sostegno del Comune di Piombino

Assessorato alla Cultura

Pagina FB e IG: Contamina Festival

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/il-trac-residenze-digitali-compagnie-e-artisti-pugliesi/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/napoli-nel-cuore-dedicato-alla-cultura-napoletana/

“Voci da Contamina” Festival di arti performative.
ASSOLO Folkpolitik “Festival Popolare italiano”.

ASSOLO “Festival Popolare italiano”. Canti e corde mantici e ottoni su TVP online 28 novembre – ore 15


ASSOLO Folkpolitik “Festival Popolare italiano”. Stefano Saletti & Barbara Eramo “Folkpolitik Canti di libertà del Mediterraneo”

ASSOLO Folkpolitik “Festival Popolare italiano”. Un viaggio nella memoria per riscoprire le tante musiche che hanno raccontato le sofferenze e le passioni dei popoli mediterranei.

Dalla cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna, alla diaspora palestinese, dall’inno sardo figlio della rivoluzione francese contro lo strapotere dei baroni, fino ad arrivare a quegli autori che avevano scritto musiche e ballate spesso dolcissime ed erano stati oggetto di persecuzioni, arresti, violenze da parte del potere politico.

Una lotta per la libertà che oggi unisce idealmente le due sponde del Mediterraneo e dimostra ancora una volta la forza della musica popolare come voce del popolo.

Barbara Eramo.

Cantante e autrice, negli anni ’90 collabora con Claudio Passavanti nel duo Eramo & Passavanti con il quale vince il Premio della critica nella sezione Giovani del Festival di Sanremo, il Premio Afi e il “Premio Volare” per la migliore performance del festival assegnato da Michael Nyman, presidente della giuria.

Collabora con vari artisti e musicisti, da Luis Bacalov a Giancarlo Giannini, da Nicola Piovani a Giorgio Albertazzi per colonne sonore cinematografiche e spettacoli teatrali.

Dal 2005 è la voce solista della Banda Ikona con la quale ha effettuato numerose tournée in Italia e all’estero.

Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato insieme al musicista produttore francese Hector Zazou e a Stefano Saletti.

Insieme con Saletti realizza da anni workshop, seminari e laboratori sulle musiche del Mediterraneo.

Nel 2020 è uscito il suo nuovo cd solista “Emisferi”.

Stefano Saletti.

Musicista e compositore, suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, saz, mandola).

Già fondatore dei Novalia, è il leader della Banda Ikona con la quale ha registrato 4 album cantati in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo.

Ha diretto diversi ensemble internazionali: la 7 Sóis Orkestra, Les Voix du 7 Sòis e la Med Arab Jewish 7 Sois Orkestra.

Nel 2014 ha dato vita all’ensemble Cafè Loti, insieme a Nando Citarella e Pejman Tadayon con i quali ha registrato i cd “Cafè Loti” e “In Taberna”.

Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato con il musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo.

Ha scritto numerose colonne sonore per il cinema e il teatro collaborando con Massimo Popolizio, Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pamela Villoresi, Omero Antonutti, Predrag Matvejevic e molti altri.

L’ultimo disco della Banda Ikona “Soundcity” è stato finalista al Premio Tenco e al 4. posto della classifica mondiale della World Music.

E’ l’ideatore e direttore del “Festival Popolare Italiano”

Il Festival Popolare Italiano non è solo una rassegna di musica dal vivo, ma anche un laboratorio di idee.

Diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival, nel nome dell’incontro e dello scambio, si è affermato come una vera e propria officina creativa della Capitale in cui artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world.

E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Nella precedenti edizioni (la prima si era tenuta al Baobab di Roma, luogo che nasceva come centro di accoglienza per immigrati per poi trasformarsi anche in un centro policulturale)  si sono alternati alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare italiana, tra i quali:

Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni,  Fink e Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, Agricantus, Kabìla, Lavinia & Semilla,

Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Banda Ikona, Le Romane, Têtes de Bois, Lamorivostri, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Cafè Loti, Luisa Cottifogli & Youlook, Giuliano Gabriele,

Clara Graziano, Fanfara Station, Giuseppe De Trizio & Radicanto, Eleonora Bordonaro, Susanna Buffa, Vanessa Cremaschi & Giovanna Famulari, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Elva Lutza & Ester Formosa, Raffaella Misiti & Stefano Scatozza

Assolo è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Stefano Saletti
e rientra in Romarama, il programma culturale promosso da Roma Capitale.

Per seguire gli aggiornamenti sui social #Romarama e #laculturaincasa” Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/

Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/napoli-nel-cuore-dedicato-alla-cultura-napoletana/https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/il-trac-residenze-digitali-compagnie-e-artisti-pugliesi/

“TRAC” Residenze digitali Compagnie e Artisti pugliesi.

IL TRAC è un Centro teatrale diffuso nato dalla sinergia tra le periferie della Regione Puglia, che si fonda su questo assunto di partenza:


“IL TRAC” Residenze digitali Compagnie e Artisti pugliesi. La pratica e la ricerca artistica sono strumenti che incidono sulla qualità della vita di un territorio, così come la specificità di un territorio e della comunità che lo abita incidono sulla qualità della pratica e della ricerca artistica.

“IL TRAC” Residenze digitali Compagnie e Artisti pugliesi. In questo particolare momento storico, dominato da un’emergenza sanitaria che sta diventando progressivamente emergenza economica, sociale e culturale.

Sentiamo ancora più urgente la nostra mission tanto nei confronti delle nostre comunità di riferimento, quanto nei confronti di un sistema dello spettacolo dal vivo che ha mostrato tutta la sua fragilità.

Di cui – come Residenze – siamo forse l’anello meno coriaceo, ma certamente il più elastico (e quindi con maggiore capacità di rispondere al presente).

Crediamo che uno degli obiettivi principali dell’arte in questo momento sia di sopperire al distanziamento fisico con la vicinanza sociale, e crediamo sia importante rafforzare la qualità di prossimità.

A tal proposito nasce, come prima azione del neo riconfermato TRAC, il bando per residenze digitali rivolto a compagnie, artisti e performer pugliesi.

Le compagnie Bottega degli Apocrifi, Tra il dire e il fare/La luna nel letto, cooperativa teatrale CREST, Factory Compagnia Transadriatica, Principio Attivo Teatro, che nel 2018 hanno dato vita al TRAC_Centro di Residenza Pugliese.

Queste compagnie promuovono un bando al fine di individuare 5 progetti artistici presentati da compagnie, artisti e performer residenti e operanti in Puglia, che saranno ospitati in Residenza digitale tra dicembre 2020 e marzo 2021.

TRAC, in sede di valutazione, si riserva di considerare come elementi di premialità ai fini dell’individuazione dei vincitori del bando:

Progetti di spettacolo destinati alle nuove generazioni; progetti di spettacolo rallentati o bloccati a causa dell’emergenza sanitaria in atto; progetti di spettacolo di soggetti cosiddetti trampolino, ovvero non precedentemente scritturati da altre realtà.  

Per partecipare al bando, artisti e compagnie dovranno candidarsi entro e non oltre la mezzanotte del 10 dicembre 2020. Requisiti e modalità di partecipazione al bando sono consultabili sul sito http://www.tracresidenzeteatrali.it nella sezione dedicata ai bandi.

Responsabile Ufficio Stampa Theatron 2.0

Edoardo Borzi | 331 234 4833  

Assistente Ufficio Stampa

Roberta Figliola | 349 837 9056

ufficiostampatheatron@gmail.com

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/napoli-nel-cuore-dedicato-alla-cultura-napoletana/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/festival-popolare-italiano-canti-e-corde-mantici-e-ottoni/

“TRAC” Residenze digitali Compagnie e Artisti pugliesi.
Jimmy Johnson #MojoFest “Lockdown Edition”.

Jimmy Johnson #MojoFest “Lockdown Edition”. Sedicesima edizione del #MojoFestLockdown Edition”.


Jimmy Johnson #MojoFest “Lockdown Edition”. Dopo l’eccezionale risultato della sessione di aprile 2020 con oltre 100K visualizzazioni, nuovo appuntamento in live streaming il prossimo sabato 28 novembre 2020, con la leggenda del Chicago Blues, Jimmy Johnson.

Jimmy Johnson #MojoFest “Lockdown Edition”. Distanti, ma uniti

Jimmy Johnson #MojoFest “Lockdown Edition”. Va in scena il XVI #MojoFest nella giornata di sabato 28 novembre 2020.

Il principale festival di african/american music della città di Roma, nonché uno dei primi tre a livello nazionale.

Nonostante i tragici eventi legati alla pandemia da Covid-19, il #MojoFest prosegue con la propria attività con concerti di livello internazionale.

Tenendo sempre ben chiaro come riferimento lo slogan “la cultura non si ferma” coniato dal Ministero per i beni e le attività culturali, #MojoFest si pone nuovamente all’avanguardia dei festival italiani di settore.

Dopo il clamoroso successo dell’edizione di aprile 2020, con oltre 100.000 visualizzazioni delle sette ore di diretta andate in onda sulla pagina FB di riferimento.

#MojoStationBluesFestival il #MojoFest rilancia ulteriormente. Sabato 28 novembre 2020 sarà la volta del leggendario Jimmy Johnson, icona vivente del Chicago Blues.

Sarà una serata straordinaria, in cui il musicista afroamericano festeggerà i suoi 92 anni portati splendidamente, assieme alla sua band, all’interno del #MojoFest.

Il concerto è organizzato assieme alla storica Delmark Records, label discografica mondiale per le pubblicazioni blues e jazz.

Il concerto avrà una messa in onda mondiale: rilanciando il valore della comunicazione digitale in epoca di pandemia, il Festival sarà svolto in collaborazione con prestigiosi partners internazionali che dalle loro piattaforme condivideranno l’evento.

Il #MojoFest Lockdown Edition con Jimmy Johnson, sarà quindi condiviso Negli Stati Uniti dalla label Delmark di Chicago, dal Jazz Museum di New Orleans,

Dal Blues de Santos Club di San Paolo in Brasile e da Back To The Roots Magazine, la principale rivista di blues in Belgio.

Si tratta della prima partnership mondiale digitale in ambito blues mai realizzata prima d’ora, circostanza che pone il #MojoFest in prima fila non solo a livello italiano, ma planetario.

Una risposta concreta al bisogno d’arte e cultura per pubblico e musicisti negli anni della pandemia.

Direzione artistica a cura del Mojo Station Blues Festival, kermesse facente parte dell’associazione nazionale di settore Italian Blues Union, nonché affiliata alla

Blues Foundation di Memphis, Tennessee.

#MojoFest // A Year Long Festival

Artwork by Andromalis. Photo Report by Luca Prospero & Marco Mancini.

Programma 16° #MojoFest Lockdown Editio

Live Streaming dalla pagina FB :/MojoStationBluesFestival

H 21:00 JIMMY JOHNSON

Evento Gratuito: per sostenere l’artista

PAYPAL Donations are accepted through PayPal: jjblueboy@msn.com

#MojoFest – XVI Edizione

18 Sabato 2020 | presso FB :/MojoStationBluesFestival

Info: Mail info@mojostation.net

Ufficio Stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333| maurizioquattrini@yahoo.it

Info Web:

Key Word FB/Insta/YouTube/Twitter: MojoStation

Hashtag: #MojoStation #MojoFest #laculturanonsiferma #iorestoacasa #onecommunity

http://www.mojostation.net

https://www.facebook.com/MojoStationBluesFestival

twitter.com/mojostationhttps

https://www.instagram.com/mojo.station

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/napoli-nel-cuore-dedicato-alla-cultura-napoletana/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/festival-popolare-italiano-canti-e-corde-mantici-e-ottoni/

Jimmy Johnson #MojoFest “Lockdown Edition”.
Jimmy Johnson
“Napoli nel Cuore” dedicato alla cultura napoletana.

“Napoli nel Cuore” dedicato alla cultura napoletana. L’ottava edizione della rassegna benefica dedicata alla cultura napoletana si farà online!


“Napoli nel Cuore” dedicato alla cultura napoletana. Da sabato 28 Novembre ore 20:30 sul sito http://www.napoli-nel-cuore.it/

“Napoli nel Cuore” dedicato alla cultura napoletana. Con l’amichevole partecipazione in video di (in ordine alfabetico)

Pino Ammendola, Edoardo Bennato, Fabio Massimo Colasanti, Giobbe Covatta, Enzo De Caro, Maurizio De Giovanni, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti con Chano Dominguez, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista con Alessandro Preziosi, Mario Maglione, Cinzia Tedesco con Pino Jodice, Alessandra Tumolillo, Vittorio Viviani

Un progetto ideato e condotto da Fabrizio Finamore

La raccolta delle donazioni volontarie andrà direttamente alla

Comunità di Sant’Egidio di Napoli

Non poteva fermarsi, neanche in questi difficili tempi pandemici, una delle manifestazioni benefiche più significative degli ultimi anni, quella che con spirito di solidarietà e condivisione culturale e umanitaria Fabrizio Finamore.

Fabrizio organizza dal 2013, in ricordo del padre Mario; il suo quarantennale impegno in Rai, in cui la sua Napoli era sempre presente, è il caso di molti napoletani nel mondo da sempre ambasciatori della propria cultura in pectore.

E così, dopo aver ospitato le performance di Renzo Arbore, Enrico Montesano, Mariano Rigillo, Tosca, Alex Britti, Teresa De Sio, Nino D’Angelo e tanti altri.

Anche quest’anno Napoli nel cuore prosegue con il contributo di numerosi artisti che hanno amichevolmente supportato l’evento attraverso un proprio particolarissimo contributo video.

L’ottava edizione dell’iniziativa che vuole raccontare quell’universo sociale e culturale che Napoli ha espresso nella storia e che fa sì che alla cultura napoletana si rimanga profondamente, visceralmente legati, andrà in onda dal 28 Novembre alle 20,30 sul sito ufficiale http://www.napoli-nel-cuore.it/.

“Nonostante i vari stimoli che ci suggerivano di fermarci, vista l’emergenza Covid – afferma Finamore – siamo stati spronati a proseguire dalla situazione di bisogno segnalataci dagli amici di Sant’Egidio di Napoli, un aiuto necessario al sostentamento basilare di molte famiglie che in questo particolare periodo hanno visto aggravare la propria condizione.

Così, grazie al sostegno morale e pratico di molti, siamo riusciti a realizzare una vera e propria mini-maratona culturale online con contributi registrati di storici amici di ‘Napoli nel cuore’ e nuovi rilevanti nomi della musica e della cultura.”

L’iniziativa è infatti finalizzata a raccogliere fondi per la comunità di Sant’Egidio di Napoli che hanno sottolineato le urgenti necessità attuali con questa lettera:

L’emergenza coronavirus ha subito generato un’emergenza socio-economica drammatica in un tessuto sociale come quello napoletano.

Tantissime sono le richieste di aiuto giunte da persone che non potevano usufruire degli aiuti dello Stato o avevano perso il lavoro. 

Tante famiglie, italiane e straniere, si sono rivolte a noi per ricevere un aiuto alimentare, pagare una bolletta o l’affitto di casa, superando la vergogna e l’orgoglio personale.

Dall’inizio dell’emergenza, durante il lockdown, abbiamo preso in carico 2.500 nuclei familiari e distribuito circa 30.000 spese alimentari. 

Tra i più colpiti gli anziani, vittime dell’isolamento, della povertà e degli esiti peggiori del virus.

Sant’Egidio per loro è il superamento della solitudine: consegne a domicilio di viveri, medicine, telefonate sono alcuni dei modi con cui è stato infranto il muro dell’isolamento. 

Non ci siamo mai fermati grazie ad una grande rete solidale fatta di volontari e di generosi donatori.

Oggi distribuiamo circa 1000 spese a settimana in vari quartieri di Napoli. Tuttavia, a causa del prolungarsi dell’epidemia le richieste sono in continuo aumento.

Serve l’aiuto di tutti, perché solo insieme ne possiamo uscire. Come ripete Papa Francesco “Nessuno si salva da solo!” Mai come in questo tempo ne abbiamo avuto conferma”.

Le donazioni volontarie potranno essere effettuate in ogni momento tramite bonifico bancario (Comunità di Sant’Egidio ACAP Napoli onlus – IBAN IT82V0200803443000400482192 Causale: Napoli nel cuore) bollettino postale o Paypal direttamente a Sant’Egidio con la causale “Napoli nel cuore”.

Anche quest’anno dagli spazi romani di Officina Pasolini, che ne ha ospitato l’intervento di presentazione, Finamore introdurrà e coordinerà le esibizioni arrivate dagli artisti che amalgameranno il jazz alla tradizione classica partenopea, il cantautorato al ricordo dei grandi del passato, l’ironia al racconto, in nome della Napoli più vera, obliando per un momento il suo confinamento in zona rossa.

La vocalist Cinzia Tedesco e il pianista Pino Jodice interpreteranno il brano “Che mm’è ‘mparato a ‘ffa”, omaggio alla grande Sophia Loren.

Maurizio De Giovanni, scrittore e tra i più acuti conoscitori della cultura partenopea parlerà sul tema “Napoli culla di culture diverse”.

Il duo formato da Petra Magoni alla voce e Ferruccio Spinetti al contrabbasso, insieme al pianista Chano Dominguez, proporrà una versione jazz del medley “Io so che ti amerò-anema e core”. 

Nicky Nicolai e il grande sassofonista Stefano Di Battistaaccompagnati da Daniele Sorrentino al piano e con un ospite a sorpresa, Alessandro Preziosi, saranno invece protagonisti di una delle canzoni napoletane più belle e antiche.

“Fenesta Vascia”, mentre Enzo De Caro ricorderà i tempi de La Smorfia e del suo sodalizio umano e artistico con Massimo Troisi.

Da segnalare ancora l’ironia sempre acuta di Giobbe Covatta, le musiche originali di Fabio Massimo Colasanti e, in particolare per il pubblico dei giovani, la presenza in video del fenomeno web Alessandra Tumolillo che proporrà la sua versione di “Abbracciame” di Andrea Sannino (firmato Sannino, Spenillo, Seno), brano divenuto un simbolo di speranza, cantato da balcone a balcone a Napoli durante il primo lockdown.

A sposare la causa di “Napoli nel cuore” quest’anno è anche uno dei più grandi protagonisti della nostra canzone italiana, capace come pochi di raccontare in musica l’Italia degli ultimi 40 anni senza ipocrisie e retorica: Edoardo Bennato.

L’artista regalerà agli internauti in collegamento un piccolo gioiello che è anche la descrizione di un momento come quello che stiamo vivendo di smarrimento, in cui le nostre convinzioni crollano all’improvviso e occorre molta forza per riprendersi e per andare avanti: la sua storica “Un giorno credi”.

Immancabili, infine, tre ospiti che da anni hanno visto crescere la manifestazione partecipando a quasi tutte le edizioni con le performance di assoluta originalità degli attoriPino Ammendola e Vittorio Viviani, e la voce di Mario Maglione, considerato l’erede del grande Murolo, accompagnato dal maestro Lorenzo de Panama al pianoforte.

Nel corso degli anni e attraverso l’entusiasmo, l’amore e la generosità di tutti coloro che hanno creduto nel progetto, come la Production Group, con “Napoli nel cuore” sono arrivati aiuti concreti a comunità, associazioni e famiglie bisognose. Sul sito della manifestazione è possibile ripercorrerne la storia e le testimonianze attraverso foto, commenti, video e rassegna sia delle serate teatrali che degli eventi di consegna degli scorsi anni.

Si ringrazia per l’ospitalità il

Teatro Eduardo De Filippo

di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini

Laboratorio creativo e HUB culturale della Regione Lazio

NAPOLI NEL CUORE

Direzione artistica: Fabrizio Finamore

Sito ufficiale: http://www.napoli-nel-cuore.it/

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.ithttp://www.elisabettacastiglioni.it/

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/valentina-valentini-presenta-il-libro-bill-viola/

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/gau-gallerie-urbane-arte-urbana-a-cielo-aperto/

“Napoli nel Cuore” dedicato alla cultura napoletana.