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“Napoli Eden” il Docufilm di Annalaura Di Luggo

Il Docufilm “Napoli Eden”. Presentato il Docufilm di Annalaura Di Luggo agli Studios De Paolis di Roma.


“Napoli Eden”. Tra gli ospitiPaolo Ruffini, Antonio Saccà, Pierfrancesco Pingitore, Eugenio Bennato e Tony Esposito

“Napoli Eden” il Docufilm di Annalaura Di Luggo. Inaugurato l’Arena Estiva Adriano-Studios presso gli STUDIOS De Paolis in Via Tiburtina con il docufilm“Napoli Eden”, di Bruno Colella con Annalaura di Luggo, e curato da Francesco Gallo Mazzeo.  

“Napoli Eden” il Docufilm di Annalaura Di Luggo. Il primo evento cinematografico post Covid è stato a tema ‘rinascita’ e l’arena è stata allestita con 2 delle 4 opere d’arte in alluminio riciclato di Annalaura di Luggo artista e protagonista del film.

La serata si è aperta con una spettacolare sfilata di abiti scultura in alluminio riciclato creati per il docufilm dagli Studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma e coordinati da Graziella Pera.

A seguire “Grido per un Nuovo Rinascimento” una performance artistica corale da un’idea di Elena Sofia Ricci:

Con Massimo Ghini, Stefano Fresi, Claudia Gerini, Anna Foglietta, Massimiliano Gallo, Paolo Genovese, Vittoria Puccini, Tosca D’Aquino e moltissimi altri.

E’ poi partita la proiezione del docufilm Napoli Eden che vede la città di Napoli teatro di un progetto volto a sensibilizzare, attraverso il linguaggio dell’arte, sull’importanza della tutela dell’ambiente e dell’inclusione sociale dei ragazzi dei quartieri spagnoli.

Il Soprintendente ai beni culturali della città di Napoli Luciano Garella, Francesco Gallo Mazzeo, Eugenio Bennato, Nino Frassica, il produttore Stanley Isaacs, Enzo Gragnaniello, Patrizio Rispo

“Napoli Eden”. Sono alcuni dei nomi che hanno prestato la loro immagine nel docufilm volto a valorizzare la città di Napoli.

Napoli Eden ha già riscosso vari riconoscimenti festivalieri con un premio come miglior documentario a L’Age d’Or International Arthouse Film Festival (West Bengal India) ed è entrato nelle selezioni ufficiali dei prossimi Festivals:

The Impact Docs Awards (San Diego) The New Fest -True Stories (Los Angeles) The Scene Festival (Washington) On Art Film Festival (Varsavia – Polonia) Social world Film Festival (Vico Equense)

Nell’arena sotto le stelle lista di inviti blindatissima con un parterre d’eccezione di 280 ospiti selezionati dagli organizzatori Daniele Taddei amministratore Unico degli Studios e Giorgio Ferrero Direttore di Ferrero Cinemas.

Tra gli intervenuti: Blasco Giurato, direttore della Fotografia di Napoli Eden, il maestro Eugenio Bennato che ha realizzato le musiche del film, Francesco Gallo Mazzeo, curatore artistico di Annalaura di Luggo accompagnato dalla figlia Clementina, 

Tony Esposito con Eleonora Salvadori che ha preso parte al film, Olindo Preziosi marito di Annalaura e presenza di riferimento nel racconto di Napoli Eden, 

e ancora Paolo Ruffini,  Antonio Saccà, Filippo Patroni Griffi, Mons. Lucio Adrian Ruiz, Manuela Taddei, Marta Capello Ferrero, Riccardo Monti, Francesco Pingitore, Angelo Bassi, Derio di Pumpo.

Buon lavoro,

Francesco Fusco

Ufficio stampa

3384980862

www.francescofuscopress.com 

francesco.fusco81@gmail.com

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Festa del Cinema 6

Festa del Cinema “Cecchi Gori. Una Famiglia Italiana”

Carlo Verdone e Valeria Marini alla premiere mondiale del docufilm prodotto da Lepore “Cecchi Gori. Una Famiglia Italiana” di Isola e Spagnoli alla Festa del Cinema.

Proiezione affollatissima, in occasione della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, quella del docufilm “Cecchi Gori – Una Famiglia Italiana”, con un tappeto rosso ricco di volti noti del cinema e della televisione.

Nessuno, infatti, è voluto mancare al tributo dedicato a Vittorio Cecchi Gori, produttore premio Oscar per pellicole del calibro de Il Postino e La Vita è Bella.

Il docufilm è un viaggio alla scoperta della storia della Cecchi Gori, del suo immenso catalogo, delle storie degli uomini e delle donne che hanno fatto grande il cinema italiano, dei film fatti e di quelli mai realizzati, delle avventure, delle sfide in prima persona.

All’anteprima mondiale del docufilm nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica sono arrivati, per primi, i due registi e autori, Simone Isola con Valeria Gavaglia e Marco Spagnoli con Orsola Severini Darot,

il produttore Giuseppe Lepore con Simonetta Ingrosso, che hanno accompagnato – assieme al press agent Emilio Sturla Furnò che ha collaborato con Lepore al soggetto – Vittorio Cecchi Gori, in elegante abito blu della stilista Maria Laurenza.

Con loro, sul red carpet, alcuni amici del produttore che hanno partecipato al film: Carlo Verdone, Valeria Marini – in un sensuale abito in pizzo nero e trasparenze, Maria Grazia Buccella – indimenticabile protagonista di Basta Guardarla in elegante tailleur rosso carminio, Tonino Pinto, Osvaldo De Micheli, il direttore della fotografia Mauro John Capece con Corinna Coroneo, l’autore delle musiche Max Di Carlo e del montaggio Jacopo Reale.

Tanti gli ospiti presenti, tra cui il Senatore Francesco Rutelli accompagnato dalla moglie Barbara Palombelli, l’Onorevole Alberto Michelini, il dott. Biagino Costanzo, il Generale Armando Tremigliozzi, Sue Eccellenze Iztoc Mirosic e Tina Kokalj.

Il Professor Francesco Landi, la conduttrice TV Federica Peluffo, l’artista Edelweiss, l’attrice e modella Ileana Macri, Beppe Convertini, Graziano Scarabicchi, Gabriele Martino, Eleonora Ivone con il marito Angelo Longoni, Fanny Cadeo, in abito bon ton in pizzo blu.

Milena Miconi, la neo eletta Miss Universe Italy Sofia Marilù Trimarco, il Direttore Generale di Interflora Luca Iannarone, le giornaliste RAI Mariella Anziano, Josephine Alessio, l’attore Marco Galli, l’agente letteraria Rosa Gargiulo, l’ufficio stampa Roberto Ruggiero.

Il premio Oscar per “Bastardi senza gloria” Mark Ulano, il Presidente del Centro Sperimentale Felice Laudadio, la sceneggiatrice già candidata all’oscar per “Il Postino” Anna Pavignano ed ex compagna di Massimo Troisi, il presidente di 20th Century Fox Paul Zonderland, l’artista Giovanni Albanese, l’attrice Chiara Martegiani.

Il documentario prende le mosse dalla ricchissima collezione privata di fotografie della famiglia Cecchi Gori – un patrimonio di circa 8000 fotografie – e si ripromette di restituirle agli studiosi di cinema e a tutto il pubblico.

Da quella immensa raccolta sono stati scelti gli scatti più significativi per l’omonima mostra allestita nel foyer della Sala Sinopoli per tutto il periodo della Festa del Cinema e per il catalogo dedicato.

Nell’esplorare il percorso umano ed artistico della famiglia Cecchi Gori, il documentario si avvale delle testimonianze illustri di alcuni personaggi-chiave nella storia produttiva del Gruppo Cecchi Gori: Carlo Verdone, Roberto Benigni, Leonardo Pieraccioni, Giuseppe Tornatore, Marco Risi, solo per citare alcuni nomi.

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Festa del Cinema 2

Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”.

Applausi calorosi in terra di Campania per il cinema “disturbante” di Marco Ferreri

Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”. Il docufilm di Campanella, dedicato al grande regista milanese, stupisce e commuove gli spettatori alla settima edizione dell’AIFF

Si è tenuta in questi giorni ad Ariano Irpino la settima edizione della prestigiosa rassegna “Ariano International Film Festival”, dove il regista Pierfrancesco Campanella ha portato “I love… Marco Ferreri”, un sentito e commosso omaggio all’irriverente collega scomparso ventidue anni fa.

Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”.
Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”.

Un’opera così particolare, che riporta alla luce una tipologia di film “sopra le righe” e “politicamente scorretti” come quelli di Ferreri, rischiava di apparire fuori contesto in territorio irpino, vista anche la massiccia presenza di un pubblico di giovanissimi, abituati alle commediole e ai kolossal americani in voga oggi, e che forse ignorano persino l’esistenza stessa di un cineasta di così grande levatura.

E invece il coraggio di Pierfrancesco è stato premiato e “I love… Marco Ferreri” è piaciuto moltissimo, lasciando decisamente il segno nell’ambito della riuscita manifestazione.

Il lavoro di Campanella non può essere considerato un vero e proprio documentario, ma piuttosto “un film nel film”, alla luce dell’originalissima struttura narrativa che alterna fiction, interviste, testimonianze e spezzoni di pellicole “ferreriane”, in un cocktail davvero sorprendente.

A valorizzare “I love… Marco Ferreri” la preziosa presenza di due attori straordinari come Michele Placido e Piera Degli Esposti, che, con ironia e devozione, ricordano le rispettive esperienze lavorative con il regista di capolavori come “Come sono buoni i bianchi” o “Storia di Piera”.

Da segnalare gli autorevoli contributi video con Fabio Melelli, docente universitario di Storia del Cinema, Orio Caldiron, noto critico cinematografico, Franco Mariotti, apprezzatissimo operatore culturale, Mario D’Imperio, esperto d’arte, Emanuele Pecoraro, scrittore e a sua volta regista, Lorenzo De Luca, sceneggiatore di film di grande successo.

In molti hanno chiesto a Pierfrancesco Campanella, dopo la proiezione alla sala Auditorium di Ariano Irpino, cosa lo abbia spinto a realizzare un progetto così particolare e rischioso.

Campanella ha spiegato di essere partito dalla considerazione che il cinema di Ferreri è stato dimenticato troppo in fretta, nonostante molte delle sue opere siano state dei “campioni d’incasso”.

Il docufilm parte quindi con l’intento di scoprire le ragioni di questo inspiegabile “oblìo”.

La conclusione è che Marco Ferreri era troppo “avanti”, troppo “fuori dal coro”, troppo “caustico” per poter sopravvivere in un’epoca di mediocrità, di appiattimento culturale, di imbarbarimento di valori umani e civili.

Pierfrancesco Campanella ha dichiarato di essere rimasto molto soddisfatto della sua presenza al Festival di Ariano Irpino, ringraziando apertamente gli organizzatori che hanno avuto la sensibilità di accogliere in cartellone la sua opera, un’operazione certamente stimolante ma di non facile ricezione.

Dal canto suo il bravo regista di ”Bugie rosse” e “Cattive inclinazioni” ha dichiarato di aver molto apprezzato “Vicino al mare”, tra gli eventi speciali dell’evento in Irpinia, delicato e commovente  film diretto da Carlo Martucci, prodotto da Alessandro Perrella ed interpretato dalla bravissima attrice napoletana Imma Piro.

A Casa Cecchi Gori un brindisi con Franco Nero alla fine delle riprese.

Si sono ritrovati nel salotto-set per un brindisi al docufilm e annunciare l’inizio del montaggio di “CECCHI GORI – di Vizi e di Virtù”.

A Casa Cecchi Gori un brindisi con Franco Nero alla fine delle riprese. Il progetto diretto da Simone Isola e Marco Spagnoli, prodotto da Giuseppe Lepore ed incentrato sulla storia unica ed irripetibile della famiglia Cecchi Gori.

A Casa Cecchi Gori un brindisi con Franco Nero alla fine delle riprese. Al cocktail allestito nella terrazza di Monti Parioli con vista mozzafiato, tanti giornalisti ma anche un amico a sorpresa che ha voluto salutare il vincitore di tra Premi Oscar tra cui La vita è Bella: Franco Nero.

Nel corso della serata sono state mostrate le prime clip in anteprima durante un incontro condotto da Laura Delli Colli con i protagonisti del progetto.

A Casa Cecchi Gori un brindisi con Franco Nero alla fine delle riprese.
A Casa Cecchi Gori un brindisi con Franco Nero alla fine delle riprese.

Al fianco del padrone di casa Vittorio Cecchi Gori, Marco Spagnoli, Simone Isola, il produttore Giuseppe LeporeEmilio Sturla Furnò – tutti e quattro autori del docufilm – e gli amici Tonino Pinto e Osvaldo De Micheli.

Cocktail dai profumi mediterranei e per finire con il taglio della torta dedicata al docufilm.

Le riprese sono terminate a Roma a gennaio e la storica residenza privata della famiglia Cecchi Gori di via dei Monti Parioli – sede della presentazione del 6 giugno – è stata il vero e proprio set del docufilm.

Si ratta di un lavoro storiografico a tutti gli effetti: il documentario prende le mosse dalla ricchissima collezione privata di fotografie della famiglia Gori – un patrimonio di circa 8000 fotografie – e si ripromette di restituirle agli studiosi di cinema e a tutto il pubblico.

Nell’esplorare il percorso umano ed artistico della famiglia, il documentario si avvale delle testimonianze illustri di alcuni personaggi-chiave nella storia produttiva del Gruppo Gori: Carlo Verdone, Roberto Benigni, Leonardo Pieraccioni, Giuseppe Tornatore, Marco Risi, solo per citare alcuni nomi.

Una riflessione sul potere che tiene conto degli ambiti della politica e dello sport, tenendo però sempre il cinema in primo piano.

“La storia dell’Italia è la storia del cinema e la storia del cinema è la storia dell’Italia” – per riportare le parole dello stesso Vittorio Cecchi Gori.

Photo di Michela De Nicola

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