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Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia”

Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia”. Un nuovo allestimento apre la stagione 2020/21dell’Opera di Roma, dirige Daniele Gatti, alla regia Mario Martone.


 Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia”. La terza opera in forma scenica realizzata in chiave anti-Covid dal Teatro dell’Opera tornerà in onda su Rai 5 a Capodanno

Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia”. Con una produzione “cinematografica” e il Teatro Costanzi trasformato in un set, il Lirico romano presenta il suo nuovo progetto anti-Covid.

La stagione 2020/21 del Teatro dell’Opera di Roma si inaugura con un nuovo allestimento de Il barbiere di Siviglia, certamente il titolo più famoso e rappresentato di Gioachino Rossini.

Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia”. Alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera il suo direttore musicale Daniele GattiMario Martone firma regia e scene.

Dopo il Rigoletto al Circo Massimo e Zaide al Costanzi, Il barbiere di Siviglia è la terza produzione d’opera in forma scenica pensata in chiave anti-Covid dal Teatro dell’Opera.

In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio del 3 novembre, lo spettacolo sarà realizzato a porte chiuse, in assenza di pubblico ma con gli artisti in presenza, e sarà trasmesso da Rai Cultura su Rai 3 sabato 5 dicembre.

Al Teatro dell’Opera di Roma si torna in scena grazie al nuovo allestimento ideato e realizzato in questo momento difficile che permetterà agli artisti di esibirsi in presenza e al pubblico di seguire da casa.

Sono molto orgogliosa di questa modalità inedita grazie alla quale la stagione teatrale 2020/21 potrà essere portata avanti.

L’Opera a Roma non si ferma, così come non si è fermata nei mesi scorsi con l’apertura straordinaria del Teatro al Circo Massimo.

Adesso, grazie a Rai Cultura che trasmetterà il capolavoro di Rossini, potremo tornare idealmente a sederci a Teatro e ammirare i protagonisti dello spettacolo, i dettagli dei costumi, delle scenografie e delle luci ascoltando i brani eseguiti dall’Orchestra.

Una sfida vinta in attesa di ritornare nelle sale dei teatri italiani ad applaudire i nostri grandi artisti”, ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi, presidente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.

Potrà essere un’occasione straordinaria per allargare la platea del Costanzi e raggiungere un nuovo pubblico. La regia di Mario Martone sarà realizzata come per un film.

Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia”

Il nostro bellissimo Teatro, vuoto e senza spettatori, sarà la scena dove si ambienterà quest’opera tanto amata, con un uso del tutto innovativo degli spazi del teatro.

Una rappresentazione dell’opera certamente unica, come il tempo nel quale stiamo vivendo” – spiega il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes.

Che aggiunge: “Sono certo che la Prima di Stagione con questo nuovo Barbiere di Siviglia potrà affascinare e sorprendere i molti spettatori di Rai 3 che la guarderanno”.

Il nuovo allestimento dell’opera su libretto di Cesare Sterbini, dalla commedia omonima di Beaumarchais, avrà i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Pasquale Mari.

Il barbiere e factotum Figaro avrà la voce di Andrzej FilończykRuzil Gatin vestirà i panni del Conte d’Almaviva, Vasilisa Berzhanskaya quelli di Rosina.

Ancora nel cast Alessandro Corbelli (Don Bartolo), Alex Esposito (Don Basilio), Patrizia Biccirè (Berta) e Roberto Lorenzi (Fiorello).

Dirige il Coro del Teatro dell’Opera di Roma il maestro Roberto Gabbiani.

Dopo la messa in onda su Rai 3 del 5 dicembre, lo spettacolo sarà trasmesso su Rai 5 la notte di Capodanno.

Per informazioni: operaroma.it

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

Ufficio Stampa

cosimo.manicone@operaroma.it

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Teatro Digitale dell’Opera di Roma

Teatro Digitale dell’Opera di Roma. Tre nuovi titoli in streaming gratuito, un’Opera , un Balletto e una nuova creazione


Teatro Digitale dell’Opera di Roma. Ancora tre nuovi titoli per la stagione di “Teatro Digitale” dell’Opera di Roma – di cui due prime visioni in assoluto – programmati nell’ultima settimana di maggio sul sito e sul canale You Tube ufficiale del Teatro:

Teatro Digitale dell’Opera di Roma. l’opera La damnation de Faust, il balletto Lo schiaccianoci e la creazione Waiting for the Sibyl.

Tre lavori che rispecchiano a pieno le linee guida che hanno segnato le ultime stagioni: Roma Opera aperta, un teatro capace di rappresentare il meglio del teatro musicale internazionale di oggi con aperture a grandi produzioni e novità contemporanee, senza dimenticare il repertorio.

Si parte con La damnation de Faust di Hector Berlioz che ha aperto la stagione operistica 2017-18.

Grazie alla collaborazione con Rai Play sarà possibile ammirare l’allestimento con cui il Teatro dell’Opera di Roma ha vinto il Premio Abbiati della critica musicale italiana come miglior spettacolo del 2017.

Damiano Michieletto firma la regia di una messa in scena in pieno accordo con la direzione musicale di Daniele Gatti, dal taglio cinematografico tra salti temporali e immagini oniriche lontane da attualizzazioni e realismo.

Del resto il mito di Faust raccontato da Goethe nell’idea musicale originaria di Berlioz non era stato concepito per il teatro, bensì come “leggenda drammatica” cioè un’opera da concerto e in questa forma vide la sua prima rappresentazione assoluta nel 1846.

Un’opera in cui tutto è simbolico e i personaggi non sono delineati così nettamente come nel melodramma.

Protagonisti sul palco sono Pavel Černoch nel ruolo di Faust, Alex Esposito in quello di Méphistophélès, Veronica Simeoni come Marguerite e Goran Jurić come Brander.

Le scene sono firmate da Paolo Fantin e i costumi da Carla Teti.

Teatro Digitale dell’Opera di Roma. Giorni di programmazione: martedì 26 e venerdì 29 maggio.

Dalle 20.00 di mercoledì 27 maggio sul canale You Tube del Teatro dell’Opera verrà trasmesso lo spettacolo tradizionale delle feste di fine anno e non solo, Lo schiaccianoci.

Balletto che dal debutto a oggi ha conosciuto diverse versioni.

Libretto e struttura si prestano a una libertà di interpretazione che ha ispirato anche il regista e coreografo italiano Giuliano Peparini che con questa sua rilettura contemporanea, dal forte taglio teatrale, ha inaugurato la stagione di balletto della stagione 2015-16.

Partendo dal racconto di E.T.A. Hoffmann, Peparini è riuscito a trasformare questo spettacolo tradizionale del repertorio classico in un vero e proprio fenomeno generazionale, grazie alla capacità di parlare in maniera diretta agli spettatori di ogni età, registrando incassi da record.

La partitura musicale di Pëtr Il’ič Čajkovskij è affidata al direttore David Coleman, le scene a Lucia D’Angelo e Cristina Querzola, i costumi a Frédéric Olivier, la video grafica a Gilles Papain e le luci a Jean-Michel Désiré.

Oltre alla magnetica étoile Alessandra Amato nei panni della Regina dei fiocchi di neve, una fresca e dolce Rebecca Bianchi è Marie, un elegante e raffinato Michele Satriano è il nipote di Drosselmeyer e un intenso Claudio Cocino è lo Zio Drosselmeyer.

Teatro Digitale dell’Opera di Roma. Giorni di programmazione: mercoledì 27 e sabato 30 maggio.

L’ultimo appuntamento della settimana è con una novità assoluta: Waiting for the Sibyl, commissionata dal Teatro dell’Opera all’artista sudafricano William Kentridge, con piena libertà di ideazione e di scelta.

Andata in scena al Teatro Costanzi lo scorso settembre con un lavoro di un altro grande artista moderno, Work in Progress di Alexander Calder, potrà essere visto in streaming sul canale You Tube del Teatro dalle 20.00 di giovedì 28 maggio.

«Ampliare i confini del teatro musicale è una delle sfide che vuole lanciare il Teatro dell’Opera di Roma.

Il sovrintendente Carlo Fuortes dichiara – È per questo che abbiamo chiesto a William Kentridge, uno dei maggiori artisti contemporanei, di ideare, dandogli carta bianca, una sua “Opera d’arte”.».

Sul palcoscenico campeggia un grande testo, costruito con collage, proiezioni, dipinti.

Sulla scena in cui è rappresentata anche la Sibilla del Paradiso di Dante, nove artisti, tra danzatori e cantanti, realizzano un intenso e poetico lavoro di trentacinque minuti.

Saranno accompagnati dalla musica registrata di uno dei maggiori pianisti sudafricani, il compositore Kyle Shepherd con gli arrangiamenti vocali di Nhlanhla Mahlangu.

Suddivisa in otto brevi scene, interrotte da cadute di sipario, Waiting for the Sibyl è una creazione priva di parole.

L’argomento è però rivelato attraverso sentenze, frasi, enigmi, proiettati sia sullo schermo sia come ombre.

Teatro Digitale dell’Opera di Roma. Giorni di programmazione: giovedì 28 e domenica 31 maggio.

Sui profili social del Teatro, oltre a interviste-video ai direttori, registi e interpreti, lunedì 25 sarà possibile riascoltare la Lezione di Opera di Giovanni Bietti per conoscere meglio il capolavoro di Berlioz.

Le due puntate della rubrica “Opera in pillole” saranno invece dedicate a Richard Wagner.

Mercoledì 27 conosceremo meglio “Il Leitmotiv di Wagner”, mentre nell’appuntamento di sabato 30 si approfondirà l’influenza di Wagner nell’opera italiana di fine Ottocento e inizio Novecento.

Per informazioni: operaroma.it

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

Ufficio Stampa

cosimo.manicone@operaroma.it

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Idomeneo ph Javier del Real Teatro Real 2019 2361 MD

Dall’8 novembre al Costanzi l’Idomeneo di Mozart: sul podio Michele Mariotti al suo debutto all’Opera alla regia torna Robert Carsen

La “prima” di venerdì 8 novembre, ore 19.30, sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3

Sarà in scena al Teatro dell’Opera di Roma dall’8 al 16 novembre Idomeneo, re di Creta, raro titolo mozartiano che unisce il nitore classico del mito greco a un linguaggio teatrale aperto alle riforme operistiche del secondo Settecento.

Un ritorno molto atteso perché nel nostro teatro Idomeneo era stato rappresentato una sola volta nel 1983 diretto da Peter Maag e con la regia di Luciano Damiani.

A dirigerlo questa volta sarà Michele Mariotti che debutta così all’Opera di Roma.

“Idomeneo è il primo capolavoro di Mozart, – spiega il direttore – certamente la prima opera in cui si scava così a fondo nella definizione psicologica dei personaggi.

Al di là dell’amore tra Ilia e Idamante, è un’opera in cui le solitudini di ognuno dei personaggi si evidenziano drammaticamente”.

Dopo avervi debuttato lo scorso marzo con uno straordinario Orfeo ed Euridice, il regista Robert Carsen torna per la sua seconda regia in questa stagione:

Lo strabiliante e provocatorio Idomeneo di Mozart, opera sulla responsabilità personale e la moralità, ambientata in un contesto di guerra, è una delle composizioni più intense e potenti mai scritte”.

Idomemeo Anett Fritsch Ilia David Portillo Idamante ph Javier del Real Teatro Real 2019 MD 1643Il mar Mediterraneo, nella trama dell’Idomeneo, ha un ruolo centrale: dopo la fine di Troia gli abitanti sconfitti, come pure i greci vincitori, ne percorrono le rotte, lunghe e pericolose.

A Creta si rifugiano Ilia, figlia del re troiano Priamo, ma anche Elettra, figlia del “vincitore” Agamennone: con loro i profughi dei due schieramenti in guerra, vittime spesso di naufragi, come quello nel quale è coinvolta la flotta del re di Creta, Idomeneo.

“L’idea registica di Robert Carsen – dichiara il sovrintendente Carlo Fuortes è stata di immaginare questa grande storia di guerra, e poi di pace nel Mediterraneo, come una metafora dell’oggi.

Da qui l’idea del nostro Teatro di coinvolgere nella produzione dell’opera la Comunità di Sant’Egidio, un’eccellenza della nostra città e anche sul piano internazionale: proseguiamo così l’itinerario di apertura e di collaborazione con diverse realtà romane.

Oltre al cast dei cantanti, i protagonisti che numerosi interpretano l’azione drammatica sono davvero migranti e rifugiati, che fanno parte dei progetti di inserimento della Comunità di Sant’Egidio.

Migranti e rifugiati che in scena rivivono, non senza emozione, momenti e azioni di cui sono stati vittime o protagonisti”.

“Nell’ambito della produzione teatrale, Robert Carsen rappresenta senza dubbio uno dei registi d’opera tra i più richiesti, accreditati e innovativi del momento.

Nell’Idomeneo di Mozart parte dal mito per raccontare di guerre dei nostri tempi con un linguaggio assolutamente contemporaneo che concilia perfettamente la tradizione con la modernità” ha commentato la Sindaca di Roma Virginia Raggi.Prove Idomeneo Michele Mariotti e Robert Carsen ph Yasuko Kageyama Opera di Roma 2018 19 5096 WEB

“Novità assoluta di questa particolare regia sarà la presenza, tra i protagonisti dell’opera, di circa 30 migranti e rifugiati della Comunità di S. Egidio che con il Teatro dell’Opera si fa portavoce.

Un coinvolgimento del tutto nuovo, dello spirito inclusivo della nostra città che è e vuole continuare ad essere una comunità di persone capaci di dialogare conservando quello spirito di umanità che è linguaggio universale” ha concluso la Sindaca.

Il regista Robert Carsen firma le luci con Peter van Praet e le scene con Luis F. Carvalho.

Quest’ultimo cura anche i costumi, mentre i movimenti coreografici sono di Marco Berriel, i video di Will Duke.

Nel ruolo del titolo canterà Charles Workman, Joel Prieto sarà Idamante, Rosa Feola e Adriana Ferfecka (14 novembre) avranno il ruolo di Ilia, Miah Persson sarà Elettra, Alessandro Luciano Arbace e Oliver Johnston Gran Sacerdote.

Nel cast anche un talento di “Fabbrica” Young Artist Program, il baritono Andrii Ganchuk (una voce).

Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal Maestro Roberto Gabbiani.

Questa edizione di Idomeneo è dedicata a Paolo Grassi, nel centenario della nascita.

Dal libretto di Idomeneo, che racconta un’immaginaria vicenda accaduta subito dopo la fine della guerra di Troia, un Mozart venticinquenne ricava un ampio lavoro ricco di arie, pagine corali e danze.

Se l’argomento mitologico preludeva a una classica opera seria italiana settecentesca, la musica si apre invece all’esempio dell’opera francese e al nuovo disegno drammatico proposto da Gluck.

Insieme a questi elementi, Mozart propone per la prima volta la caratterizzazione musicale dei singoli personaggi e una grande attenzione alla loro psicologia: due aspetti che avrebbero definito il suo teatro musicale.

Nel cammino del compositore, e più ancora nella sua biografia, Idomeneo segna inoltre una tappa fondamentale:

il trionfo dell’opera a Monaco nel 1781 diede a Mozart il coraggio di abbandonare il posto di musicista di corte nella natia Salisburgo e di trasferirsi a Vienna come libero professionista, per l’ultimo folgorante decennio della sua vita.

Val la pena di ricordare che per il debutto a Monaco il ruolo maschile di Idamante fu affidato a una voce acuta, il giovane castrato italiano Vincenzo Dal Prato:

nella edizione del 1983 al Teatro dell’Opera venne infatti interpretata dal contralto Claire Powell.

Per la ripresa viennese del 1786 il ruolo fu invece interpretato da un tenore ed è questa la scelta dell’edizione che sarà ora in scena, con la partecipazione dello spagnolo Joel Prieto.

 Il nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma è una coproduzione con il Teatro Real di Madrid, Den Kongelige Opera di Copenhagen e la Canadian Opera Company di Toronto.

Dopo la “prima” di venerdì 8 novembre (ore 19.30), Idomeneo verrà replicata domenica 10 (ore 16.30), martedì 12 (ore 19.30), giovedì 14 (ore 19.30) e sabato 16 (ore 18.00).

Per informazioni operaroma.it

Mercoledì 6 novembre (ore 19.00) l’appuntamento al Costanzi sarà con l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni.

Per informazioni e prenotazioni: 0648160/312/532/533;

promozione.pubblico@operaroma.it; dipartimento.didattica@operaroma.it

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Renato Bossa

Ufficio Stampa – Responsabile Opere e Concerti

Cell. + 39 366 6973749

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Idomeneo re di Creta ph Javier del Real Teatro Real febbr 2019 4363