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Cinema: incetta di riconoscimenti per “L’idea malvagia” di Campanella: idea tutt’altro che… malvagia! Al “Terra di Siena Film Festival”

P. Campanella, riconoscimenti al “Terra di Siena Film Festival”. Dopo il grande successo ottenuto alla proiezione-evento presso l’Isola del Cinema a Roma, l’inquietante cortometraggio noir “L’idea malvagia”.

Cortometraggio diretto da Pierfrancesco Campanella con la produzione di Angelo Bassi, ha fatto vincere al suo autore il premio come miglior regista al prestigioso “Terra di Siena Film Festival”.

P. Campanella, riconoscimenti al “Terra di Siena Film Festival”. Nella stessa occasione, la protagonista femminile Elisabetta Pellini ha trionfato come migliore attrice.

P. Campanella, riconoscimenti al “Terra di Siena Film Festival”. Ma non è finita qui.

Al Festival cinematografico tenutosi ai Castelli Romani nei giorni scorsi, con la direzione artistica di Antonio Flamini e l’organizzazione di Marco Di Stefano per Punto e Virgola, “L’idea malvagia” ha portato a casa il premio speciale attribuito dalla giuria del pubblico, ed inoltre l’altra protagonista Nadia Bengala è stata insignita del premio quale migliore attrice nella sezione corti.

thumbnail Pierfrancesco Campanella e Nadia BengalaLa finale del “Castelli Romani Film Festival” si è svolta presso Palazzo Chigi di Ariccia, nel corso di una serata di gala che ha visto sfilare numerosi importanti ospiti del mondo dello spettacolo.

Presentati da una spigliatissima Emanuela Tittocchia, si sono succeduti sul palco artisti come Maria Grazia Cucinotta, splendida madrina della serata, il cantautore Amedeo Minghi, che ha ricevuto una targa alla carriera.

Ed ancora Elena Russo, Gianni Franco, Max Nardari, Francesca Rettondini, Gianni Mammolotti, Antonella Ponziani, Daniela Giordano, Massimo Spano, Giancarlo Scarchilli, Gaia De Laurentiis, Alex Partexano e tanti altri.

Tra gli ospiti di riguardo anche il regista e scrittore Emanuele Pecoraro che, con la produzione esecutiva di Pierfrancesco Campanella, ha appena finito di realizzare il corto “La goccia maledetta”, tratto da un racconto del “parrucchiere del brivido” Roberto Ricci.

“L’idea malvagia” è già distribuito in dvd, grazie a CG Entertainment, in abbinamento al cult-movie “Bugie rosse” dello stesso

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Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”.

Applausi calorosi in terra di Campania per il cinema “disturbante” di Marco Ferreri

Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”. Il docufilm di Campanella, dedicato al grande regista milanese, stupisce e commuove gli spettatori alla settima edizione dell’AIFF

Si è tenuta in questi giorni ad Ariano Irpino la settima edizione della prestigiosa rassegna “Ariano International Film Festival”, dove il regista Pierfrancesco Campanella ha portato “I love… Marco Ferreri”, un sentito e commosso omaggio all’irriverente collega scomparso ventidue anni fa.

Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”.
Campanella dedica a Marco Ferreri un docufilm “I love… Marco Ferreri”.

Un’opera così particolare, che riporta alla luce una tipologia di film “sopra le righe” e “politicamente scorretti” come quelli di Ferreri, rischiava di apparire fuori contesto in territorio irpino, vista anche la massiccia presenza di un pubblico di giovanissimi, abituati alle commediole e ai kolossal americani in voga oggi, e che forse ignorano persino l’esistenza stessa di un cineasta di così grande levatura.

E invece il coraggio di Pierfrancesco è stato premiato e “I love… Marco Ferreri” è piaciuto moltissimo, lasciando decisamente il segno nell’ambito della riuscita manifestazione.

Il lavoro di Campanella non può essere considerato un vero e proprio documentario, ma piuttosto “un film nel film”, alla luce dell’originalissima struttura narrativa che alterna fiction, interviste, testimonianze e spezzoni di pellicole “ferreriane”, in un cocktail davvero sorprendente.

A valorizzare “I love… Marco Ferreri” la preziosa presenza di due attori straordinari come Michele Placido e Piera Degli Esposti, che, con ironia e devozione, ricordano le rispettive esperienze lavorative con il regista di capolavori come “Come sono buoni i bianchi” o “Storia di Piera”.

Da segnalare gli autorevoli contributi video con Fabio Melelli, docente universitario di Storia del Cinema, Orio Caldiron, noto critico cinematografico, Franco Mariotti, apprezzatissimo operatore culturale, Mario D’Imperio, esperto d’arte, Emanuele Pecoraro, scrittore e a sua volta regista, Lorenzo De Luca, sceneggiatore di film di grande successo.

In molti hanno chiesto a Pierfrancesco Campanella, dopo la proiezione alla sala Auditorium di Ariano Irpino, cosa lo abbia spinto a realizzare un progetto così particolare e rischioso.

Campanella ha spiegato di essere partito dalla considerazione che il cinema di Ferreri è stato dimenticato troppo in fretta, nonostante molte delle sue opere siano state dei “campioni d’incasso”.

Il docufilm parte quindi con l’intento di scoprire le ragioni di questo inspiegabile “oblìo”.

La conclusione è che Marco Ferreri era troppo “avanti”, troppo “fuori dal coro”, troppo “caustico” per poter sopravvivere in un’epoca di mediocrità, di appiattimento culturale, di imbarbarimento di valori umani e civili.

Pierfrancesco Campanella ha dichiarato di essere rimasto molto soddisfatto della sua presenza al Festival di Ariano Irpino, ringraziando apertamente gli organizzatori che hanno avuto la sensibilità di accogliere in cartellone la sua opera, un’operazione certamente stimolante ma di non facile ricezione.

Dal canto suo il bravo regista di ”Bugie rosse” e “Cattive inclinazioni” ha dichiarato di aver molto apprezzato “Vicino al mare”, tra gli eventi speciali dell’evento in Irpinia, delicato e commovente  film diretto da Carlo Martucci, prodotto da Alessandro Perrella ed interpretato dalla bravissima attrice napoletana Imma Piro.

“Cattive inclinazioni” in home-video

A suo tempo “Cattive inclinazioni” suscitò un’ondata di polemiche e di perplessità.

“Cattive inclinazioni” in home-video: dopo oltre quindici anni diventa “pellicola di culto”!. Il film di Pierfrancesco Campanella, realizzato nel 2003 ed appena rieditato in dvd dalla CG Entertainment, sta incredibilmente ottenendo un grosso riscontro di pubblico, oltre a un forte interesse mediatico.

“Cattive inclinazioni” in home-video: dopo oltre quindici anni diventa “pellicola di culto”!. Uscito sugli schermi distribuito dalla potente major americana Columbia Tristar, venne lanciato come thriller che omaggiava la tradizione dei gialli all’italiana degli anni settanta, quelli diretti da veri e propri maestri del settore come Dario Argento, Lucio Fulci, Umberto Lenzi, Sergio Martino e molti altri.

Un genere che faceva realizzare grandi incassi a fronte di budget spesso modesti e soprattutto che veniva facilmente esportato nel mondo, a differenza delle “commedie” che generalmente non oltrepassano mai i confini nazionali.

“Cattive inclinazioni” in home-video
“Cattive inclinazioni” in home-video

In realtà “Cattive inclinazioni” si rifà a quel filone noir entrato nella storia del cinema, anche perché nobilitato e rivalutato dalle dichiarazioni in anni recenti di Quentin Tarantino, ma lo fa in modo assolutamente personale, spingendo volutamente l’acceleratore sulla chiave trash.

In pratica Campanella prende in giro in modo plateale il thriller tradizionale, sparigliando le carte e giocando la cifra stilistica del tono grottesco e dell’atmosfera surreale.

Già dall’insolita arma del delitto (una squadra metallica da disegno) ai nomi buffi dati ai personaggi, al cast piuttosto “eterogeneo”, per non parlare del fatto che non ci sia un “unico” assassino, oltre alla divertita rappresentazione dell’ambiente televisivo, assetato di sangue a fini di share di ascolto.

Tutto rende evidente l’intenzione del regista di affrontare l’operazione con divertita autoironia.

Ironia che evidentemente manca a molti intellettualoidi ipercritici, che forse si prendono troppo sul serio e che non hanno compreso la sottile follia che pervade la trama di questo film, additando a difetti quello che invece dovrebbe essere un pregio:

l’assoluta originalità di un prodotto anticonformista e fuori dagli schemi.

Che può piacere o meno ma che non può essere “additato” a priori per il solo fatto che sia esageratamente poco verosimile, non assecondando la liturgia tradizionale del giallo puro.

Il film di Campanella, a dispetto di alcuni suoi feroci “detrattori”, ha comunque regalato molte soddisfazioni al suo autore: grande successo di vendita e noleggio in versione videocassetta, a ridosso dell’uscita cinematografica, e in seguito programmato a tappeto con successo su Sky.

Per poi essere teletrasmesso su RaiDue.

 Ma soprattutto è stato il mercato internazionale a rispondere positivamente, in particolar modo quello USA, dove il film è approdato in edizione doppiata in lingua inglese col titolo “Bad inclination”.

Oggi la riscoperta in edizione dvd, con arricchimento di interessanti contributi extra, ha portato alla “rivalutazione” a posteriori di un’opera forse non perfetta ma insolita e coraggiosa.

Il cast artistico è composto da Eva Robin’s, Mirca Viola, Elisabetta Cavallotti, Elisabetta Rocchetti, Florinda Bolkan e Franco Nero, quest’ultimo in un curioso cameo.

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