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Leviedelfool presentano “YORICK [Reloaded] – un Amleto dal sottosuolo”. al Teatro Biblioteca Quarticciolo

Leviedelfool presentano YORICK [Reloaded] – un Amleto dal sottosuolo, il 30 novembre alle ore 21.00 e il 1 dicembre alle ore 18.00 al Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Una linea che divide il cervello in due emisferi. Una linea che separa il bene dal male, il sano dal malato, ciò che è consentito dire e ciò che è meglio tacere.

C’è una linea che è confine e divide le onde del mare: una linea che è frontiera.

E’ una linea che separa il presente dal ricordo e c’è un confine in ognuno di noi che separa l’abisso dell’irrazionale dalle fortezze costruite dalla ragione.

C’è una linea che separa i vivi dai morti. Amleto, atto V scena I. Un cimitero qualsiasi in Danimarca.

Scavando la fossa per Ofelia viene ritrovato il teschio che un tempo fu Yorick, il buffone di corte di re Amleto.

Svegliato dal “lungo sonno”, interpellato dal dramma, Yorick assiste dal sottosuolo allo spettacolo che si sta svolgendo proprio sopra di lui e intanto ci racconta il sottosuolo,

il non visibile, ciò che si nasconde alla ragione umana, ciò che di solito riemerge nei sogni.

Il sottosuolo di Yorick è uno spazio abitato dall’immaginazione, da un pensiero che è obliquo più che retto, da quei poeti definiti pazzi dall’altra versione dei fatti.

Il sottosuolo si nutre dello scorrere eterno del dramma in superficie. Non è più il luogo della morte, ma quello della follia, dello sguardo sull’abisso.

C’è una linea. Il tempo passa e i significati aldilà delle linee cambiano: quello che per un greco antico era un “invasato dal dio”, per un medievale un “posseduto dal demonio”, per la scienza psichiatrica diventa un “malato”.

Il tempo passa e i matti che una volta venivano allontanati via mare e affidati all’acqua, vengono rinchiusi.

Il mare, metafora dell’instabile e dell’inquietante, diviene pozzanghera della terra e le sue onde divise in acque territoriali per delimitare anche sull’instabile le proprietà dell’uomo.

L’inconscio, eterna creazione di forme, diviene landa deserta da conquistare e civilizzare e la follia, figura cosmica, trasformata in difetto della ragione.

Così in questo orizzonte reso piatto e arido dalla psicoanalisi e dalla psichiatria con il loro vano tentativo di codificare l’anima attraverso un balbettìo di schemi, sintomi ed elenchi, ci sono ancora poche imbarcazioni che hanno l’ardire di salpare oltrepassando confini come se questi non esistessero realmente.

Sono matti, poeti o semplicemente immigrati clandestini.

Sono navi che trasportano anime pericolose perché a comandarle è una voce interiore che esce da un altoparlante di bordo.

La voce di un teschio che si dice che un tempo fosse in grado di farci vedere dentro a quel fondo inesplorato e capace di scherzare su tutto, persino sulla morte.

Crediti

Leviedelfool in collaborazione con Teatro del Carretto

YORICK [Reloaded] – un Amleto dal sottosuolo

uno spettacolo di LEVIEDELFOOL

drammaturgia e regia Simone Perinelli

con Simone Perinelli

aiuto regia e organizzazione Isabella Rotolo | musiche originali Massimiliano Setti e al violoncello Luca Tilli | disegno luci e scene Fabio Giommarelli | tecnico del suono Marco Gorini | costumi Labàrt Design di Laura Bartelloni | foto e grafica Manuela Giusto | Si ringrazia per la collaborazione artistica Roberta Nicolai

Teatro Biblioteca Quarticciolo Via Ostuni 8 – Roma

Direzione artistica Veronica Cruciani

Info e prenotazioni tel  06 69426222 – 0669426277 promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it

Botteghino feriali ore 18-21.30, festivi ore 16-18.30

Biglietti: intero 12 euro; Ridotto 10 euro (over 65, under 24, possessori Bibliocard)

Acquisto on line  http://www.biglietto.it/newacquisto/titoli.asp?ide=1802

www.teatrobibliotecaquarticciolo.itwww.teatriincomune.roma.it

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Leviedelfool presentano “YORICK [Reloaded] – un Amleto dal sottosuolo”. 30 novembre, ore 21.00 e 1 dicembre, ore 18.00 al Teatro Biblioteca Quarticciolo


Leviedelfool presentano YORICK [Reloaded] – un Amleto dal sottosuolo, il 30 novembre alle ore 21.00 e il 1 dicembre alle ore 18.00 al Teatro Biblioteca Quarticciolo.

C’è una linea che divide il cervello in due emisferi. Una linea che separa il bene dal male, il sano dal malato, ciò che è consentito dire e ciò che è meglio tacere.

Una linea che è confine e divide le onde del mare: una linea che è frontiera. C’è una linea che separa il presente dal ricordo e c’è un confine in ognuno di noi che separa l’abisso dell’irrazionale dalle fortezze costruite dalla ragione.

C’è una linea che separa i vivi dai morti. Amleto, atto V scena I.

Un cimitero qualsiasi in Danimarca. Scavando la fossa per Ofelia viene ritrovato il teschio che un tempo fu Yorick, il buffone di corte di re Amleto.

Svegliato dal “lungo sonno”, interpellato dal dramma, Yorick assiste dal sottosuolo allo spettacolo che si sta svolgendo proprio sopra di lui e intanto ci racconta il sottosuolo.

Il non visibile, ciò che si nasconde alla ragione umana, ciò che di solito riemerge nei sogni.

Il sottosuolo di Yorick è uno spazio abitato dall’immaginazione, da un pensiero che è obliquo più che retto, da quei poeti definiti pazzi dall’altra versione dei fatti.

Il sottosuolo si nutre dello scorrere eterno del dramma in superficie. Non è più il luogo della morte, ma quello della follia, dello sguardo sull’abisso.

C’è una linea.

Il tempo passa e i significati aldilà delle linee cambiano: quello che per un greco antico era un “invasato dal dio”, per un medievale un “posseduto dal demonio”, per la scienza psichiatrica diventa un “malato”.

Il tempo passa e i matti che una volta venivano allontanati via mare e affidati all’acqua, vengono rinchiusi.

Il mare, metafora dell’instabile e dell’inquietante, diviene pozzanghera della terra e le sue onde divise in acque territoriali per delimitare anche sull’instabile le proprietà dell’uomo.

L’inconscio, eterna creazione di forme, diviene landa deserta da conquistare e civilizzare e la follia, figura cosmica, trasformata in difetto della ragione.

Così in questo orizzonte reso piatto e arido dalla psicoanalisi e dalla psichiatria con il loro vano tentativo di codificare l’anima attraverso un balbettìo di schemi.

Sintomi ed elenchi, ci sono ancora poche imbarcazioni che hanno l’ardire di salpare oltrepassando confini come se questi non esistessero realmente.

Sono matti, poeti o semplicemente immigrati clandestini.

Sono navi che trasportano anime pericolose perché a comandarle è una voce interiore che esce da un altoparlante di bordo.

La voce di un teschio che si dice che un tempo fosse in grado di farci vedere dentro a quel fondo inesplorato e capace di scherzare su tutto, persino sulla morte.

Crediti

Leviedelfool in collaborazione con Teatro del Carretto

YORICK [Reloaded] – un Amleto dal sottosuolo

uno spettacolo di LEVIEDELFOOL

drammaturgia e regia Simone Perinelli

con Simone Perinelli

aiuto regia e organizzazione Isabella Rotolo | musiche originali Massimiliano Setti e al violoncello Luca Tilli | disegno luci e scene Fabio Giommarelli | tecnico del suono Marco Gorini | costumi Labàrt Design di Laura Bartelloni | foto e grafica Manuela Giusto | Si ringrazia per la collaborazione artistica Roberta Nicolai

Teatro Biblioteca Quarticciolo Via Ostuni 8 – Roma

Direzione artistica Veronica Cruciani

Info e prenotazioni tel  06 69426222 – 0669426277 promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it

Botteghino feriali ore 18-21.30, festivi ore 16-18.30

Biglietti: intero 12 euro; Ridotto 10 euro (over 65, under 24, possessori Bibliocard)

Acquisto on line  http://www.biglietto.it/newacquisto/titoli.asp?ide=1802

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Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”.

Sabato 5 ottobre ore 11:30 – ingresso 7 euro Teatro Villa Pamphilj

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”. Pazzo ad Arte frammenti di vita che ci “ri-guardano” liberamente tratto da alcune scene dell’Amleto di William Shakespeare, di Alessandra Niccolini e Giuseppe Pestillo con Giuseppe Pestillo

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”. Azione scenica per un solo attore.

L’attore diventa, di volta in volta, personaggi diversi del dramma: Amleto, Laerte, Polonio, Claudio, il becchino… scegliendo tra il pubblico i suoi interlocutori: Laerte, Ofelia, Rinaldo, Gertrude…

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”. Polonio: “A quale scopo ?”

Rinaldo: “Certo lo vorrei sapere, mio Signore!”

Lo scopo è quello di accorciare le distanze tra un testo “sacro” del teatro e la nostra vita, immergendolo nel quotidiano della convivialità.

Un attore da solo cosa può fare dell’Amleto di Shakespeare? Solo i monologhi ?

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”.

Ci siamo divertiti, invece, a trasformare alcuni dialoghi in monologhi, in cui il personaggio, pur rivolgendosi ad una persona, pare che non ascolti l’interlocutore, e di fatto, sembrano monologhi… come tutti sperimentiamo nella quotidianità quando siamo noi a trattare il nostro amico come “due orecchie” per i nostri soliloqui e viceversa.

Per rendere più accessibile il testo sono stati fatti adattamenti e qualche piccola attualizzazione.

PERSONAGGI

AMLETO: figlio del defunto Re Amleto e di Gertrude

LAERTE: figlio di Polonio OFELIA: figlia di Polonio POLONIO: consigliere di corte RINALDO: servo di Polonio

GERTRUDE: madre di Amleto, Regina di Danimarca, vedova del Re defunto e ora moglie di Claudio

CLAUDIO: fratello del defunto Re Amleto, ora Re di Danimarca

UN BECCHINO

Alessandra Niccolini

Docente di Metodo Mimico. Allieva e collaboratrice del Maestro Orazio Costa Giovangigli.

Dal 1993 al 2004 insegna all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, Silvio d’Amico, di Roma e negli stessi anni tiene seminari alla Scuola Europea per l’Arte dell’Attore di San Miniato.

Attualmente è insegnante alla Scuola Orazio Costa del Teatro della Pergola di Firenze.

Giuseppe Pestillo

Attore diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. La sua attività, in Italia e Spagna, si divide tra Teatro, Cinema, Televisione e Radio.

Inoltre si occupa dell’ideazione e sviluppo di progetti culturali come direttore artistico e produttore.

Teatro Villa Pamphilj

Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a,  00152 ROMA 

Orario segreteria: dal martedì alla domenica  dalle 10,00 alle 18,00

Info e prenotazioni teatro: tel. 06 5814176  dal martedì alla domenica – promozione@teatrovillapamphilj.it

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