Al Teatro Brancaccio “SANTO PIACERE” di e con Giovanni Scifoni, regia Vincenzo Incenzo, balla Anissa Bertacchini.
Supervisione artistica Daniele Monterosi, costumi Clelia De Angelis, lighting design Luigi Della Monica, supervisione tecnica Maurizio Gigante, capo elettricista Alessio Mangiapelo, segreteria di produzione Silvia Manelfi, amministratore di compagnia Antonio di Marca.
Oltre 6000 biglietti venduti senza canali pubblicitari tradizionali, solo attraverso il passaparola e sui social dove Scifoni imperversa con i suoi video clikkati da centinaia di migliaia di fan.
Santo Piacere è il nuovo fenomeno che fa impazzire atei e credenti, bigotti e mangiapreti”. Al Teatro Brancaccio con una replica Virale il 10 aprile.
Tutti dobbiamo fare i conti con la nostra carne e troppo spesso i conti non tornano.
Anima e corpo sono in guerra da sempre, alla ricerca di una agognata indipendenza. Come in tutte le guerre, nel tempo mutano le strategie e i rapporti di forza.
Ma noi, credenti, bigotti o atei incalliti, continuiamo ad inciampare nelle nostre mutande, tra dubbi e desideri.
Scifoni ha un piano: porre fine all’eterno conflitto tra Fede e Godimento e fare luce su una verità definitiva e catartica, dove l’anima possa ruzzolarsi sovrana nel sesso e il corpo finalmente abbracciare l’amore più puro, in grazia di Dio.
Sequestra così per un’ora e mezzo il pubblico e lo pone al centro di un esperimento unico e irresistibile, avventurandosi tra vizi, ragioni e sentimenti della fauna umana, oscillando come un esilarante pendolo tra gli estremi del sesso e della Fede.
La metamorfosi continua tra i suoi personaggi, il morigerato Don Mauro schiavo di un catechismo improbabile, e l’illuminato Rashid, pizzettaio musulmano modernista.
In un flusso di coscienza tempestoso e irresistibile, alto e comico al contempo, Scifoni fa rimbalzare Papi e martiri, santi e filosofi, scimmioni primitivi e cardinali futuribili, anni ’80 e Medioevo.
Dribblando continuamente la tentazione di un meraviglioso e furastico corpo femminile che incombe sulla scena a intervalli regolari per saggiare l’effettiva disintossicazione da sesso del pubblico; liberandosi di pregiudizi, luoghi comuni e vestiti,
Scifoni ci trascina seminudo a riva con l’ultimo sorprendente quadro, che sembra mettere finalmente d’accordo Piacere e Santità: un ballo lento degli affetti e dei ricordi che ci farà uscire, dopo tante risate, con le lacrime della commozione.
10 aprile 2019 ore 21,00
TEATRO BRANCACCIO di Roma
VIA MERULANA 244, 00185 ROMA · TEL 06 80687231/2 · TEATROBRANCACCIO.IT
prezzi: da 25 a 17 euro
lo spettacolo ha vinto l’edizione 2017 de “I TEATRI DEL SACRO”
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