La Voce della Terra. Nonostante alcune modifiche subite in corso d’opera in seguito alle restrizioni anti Covid-19, il programma, concepito dall’Associazione Visioninmusica con la direzione artistica di Silvia Alunni.
La Voce della Terra. Con il supporto del MIBACT, Regione Umbria e comuni locali, si svolgerà regolarmente con quattro diversi appuntamenti.
L’iniziativa affonda le sue radici nella manifestazione “Il jazz per le terre del Sisma”, che nel corso del 2018 ha lasciato il posto a “La voce della Terra”:
Questa nuova edizione si pone l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla Valnerina e sui suoi borghi, in particolare quelli colpiti dal terremoto, aprendo al contempo lo sguardo su nuovi orizzonti di sviluppo responsabile e maggior qualità nell’offerta turistica integrata.
Con un occhio puntato sull’innovazione e un altro sulla contaminazione tra i generi musicali – come nelle scelte artistiche compiute da oltre diciassette anni da Visioninmusica.
La manifestazione sarà un’occasione per promuovere, raccontare e valorizzare le risorse di un intero territorio, dove la natura autentica e vigorosa è anche bellezza, spiritualità e opportunità, nell’eredità di una storia preziosa e antica.
Si comincia il primo agosto alle ore 21:30, nella piazza principale di Scheggino, con il concerto di Accordi Disaccordi, una formazione “hot Italian swing” che trae ispirazione dal celebre chitarrista Django Reinhardt riproponendo in chiave moderna i classici del jazz manouche degli anni Trenta; l’ingresso è gratuito.
Il giorno successivo, 2 agosto, protagonista è invece il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco che offrirà l’opportunità di una visita guidata in questo luogo di incontro, scambio di pratiche e trasmissione di competenze sul progetto tessile.
Un progetto tra tecnica e tecnologia; per esigenze legate alle misure anti Covid-19, è necessario presentarsi al botteghino del museo 15 minuti prima dell’inizio della visita; biglietto di ingresso €2)).
La stessa sera, sulla piazza di Scheggino, alle ore 19:30 e sempre a ingresso gratuito, si esibiranno i Rebel Bit, un gruppo di musicisti “ribelli” il cui quadro sonoro combina vocalità tradizionale e sperimentazione elettronica e il cui stile è frutto di molteplici contaminazioni che spaziano dalla musica classica al pop.
Ci sarà da aspettare il 4 settembre, invece, per vedere esibirsi nel centro storico di Spoleto la Fantomatik Orchestra, una marching band nata sullo stile delle street band americane che mescola funky, soul e rhythm’n’blues, ad influenze etno, pop e dance.
Gran finale il 2 ottobre al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” con i Neri per caso nel nuovo progetto “We love the Beatles”.
Con le voci di Ciro, Gonzalo e Domenico Caravano, Mario Crescenzo, Massimo De Divitiis e Daniele Blaquier rendono omaggio in chiave “a cappella” al repertorio dei quattro ragazzi di Liverpool (biglietti numerati a 20 Euro disponibili sul circuito Vivaticket)
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