Hernán Genovese “La Voce del Tango”.

Hernán Genovese “La Voce del Tango”. Martedì 4 luglio ore 21.00, nell’ambito di sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo, III EDIZIONE. Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo

Spazio alla musica, alla grande tradizione del tango, vibrante, appassionato e tragico con Hernán Genovese, uno dei cantanti, autori e compositori più importanti dell’attuale scena Argentina.

Hernán Genovese “La Voce del Tango”. Per la prima volta a Roma direttamente da Buenos Aires, appositamente per sotto l’Angelo di Castello, Genovese in LA VOCE DEL TANGO sarà accompagnato martedì 4 luglio ore 21.00 dai grandi musicisti argentini Roger Helou (pianoforte) e Damian Foretic (bandoneon).

Insieme a loro balleranno i Maestri e ballerini Paola Palaia e Marco Evola.

La terza edizione di sotto l’Angelo di Castello, rassegna di danza, musica e spettacolo, crea geometrie di relazioni inusuali offrendo spazi di creazione artistica e percorsi di fruizione inaspettati che cattureranno il pubblico in racconti di fascinazione e bellezza.

Il progetto di valorizzazione del sito della Direzione Musei statali della città di Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, diretti da Mariastella Margozzi, presenta in questa edizione della rassegna molti progetti site-specific che metteranno in relazione e dialogo il luogo e la sua storia con la creazione contemporanea. Il risultato sarà tutto da vivere.

Il progetto culturale sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo è stato curato e organizzato, nell’ambito delle attività della Direzione Musei statali della città di Roma, da Anna Selvi. Hernán Genovese “La Voce del Tango”

Il suo repertorio è composto sia da opere classiche che da canzoni proprie, e spazia dal tradizionale tango cittadino a canti con radici folcloristiche, iscrivendosi nella tradizione di quello che viene definito “cantante nazionale”. Hernán Genovese “La Voce del Tango”

La sua formazione di poeta e drammaturgo, pur riconoscendo molteplici influenze, è profondamente radicata nell’universo poetico del tango e della canzone creola. Le sue opere -di grande cura formale e stilistica- si caratterizzano per l’originalità delle immagini e per il senso del ritmo.

Hernán Genovese ha studiato canto con il Maestro Ricardo Catena (Teatro Colón), recitazione con Lizzie Waisse (Teatro Colón) e chitarra con gli insegnanti Graciela Testa e Rafael Del Pino.

Nel 2005 ha vinto il 1° Premio al Concorso Hugo del Carril, organizzato dal Governo della Città di Buenos Aires, nella categoria Canto Maschile e nel 2006 è stato finalista al concorso Pre Cosquín (nel quale ha ottenuto il 2° posto).

Da allora si è esibito nei più importanti locali di tango di Buenos Aires (Café Homero, Esquina Homero Manzi, Clásica y Moderna, Torquato Tasso, Café de los Angelitos, El Viejo Almacén, Los 36 Billares, tra gli altri).

Si è esibito anche insieme alla Buenos Aires Tango Orchestra e alla Juan de Dios Filiberto Argentine National Music Orchestra, e in numerosi programmi radiofonici e televisivi. Hernán Genovese “La Voce del Tango”

Nel corso del 2007 ha pubblicato il suo primo CD da solista: Barajando, a cui hanno partecipato Raúl Garello, Atilio Stampone, Bartolomé Palermo, Colacho Brizuela.

Si è esibito come solista nei più importanti teatri e festival del paese e all’estero, e ha effettuato diverse tournée in America Latina ed Europa (Teatro Presidente Alvear, Teatro Avenida, Teatro Nazionale Cervantes, Teatro Libertador de Córdoba, Teatro Roma de Avellaneda Teatro, spagnolo di La Plata, ecc.

Festival all’estero: Siviglia, Albacete, Tolosa, Medellín, Montevideo, Montpellier, Bruxelles, Tarbes, Nimes, Messico Festival Argentina: Buenos Aires, Rosario, La Falda, Justo Daract, Zárate, Bariloche, General Belgrano, ecc.)

Dal 2010 realizza lo spettacolo Tango a 3 Bandas insieme a Jesús Hidalgo e Esteban Riera. Nel 2011 è co-protagonista nello spettacolo De Lanús al Colón con il tenore Leonardo Pastore. Hernán Genovese “La Voce del Tango”

Hernán Genovese “La Voce del Tango”.
Hernán Genovese “La Voce del Tango”.

Ha suonato e registrato con grandi maestri del genere tango come Leopoldo Federico, Nicolás Ledesma, Ernesto Baffa, Horacio Ferrer, Fabián Bertero e Ramiro Gallo, oltre ai già citati Atilio Stampone e Raúl Garello. Hernán Genovese “La Voce del Tango”

Ha scritto e tenuto le seguenti conferenze in Argentina e all’estero: Homero Manzi, lettere per uomini, Aníbal Troilo o l’estetica infallibile, Il tango cantato: storia ed evoluzione stilistica.

Come autore e compositore, ha pubblicato una ventina di opere. Nel 2012 presenta il suo secondo CD da solista, intitolato De púa y corazón, dedicato all’opera cantabile di Roberto Grela, in cui intervengono come ospiti i Maestri Horacio Ferrer, Raúl Garello, Leopoldo Federico, Fabián Bertero e Rudi Flores. v

Questo lavoro ha ottenuto il Primo Premio del National Endowment for the Arts come miglior progetto di registrazione di tango 2011.

Dal 2010 ad oggi è stato chiamato a numerosi festival musicali internazionali per tenere corsi e allestire spettacoli (sia come solista che in collaborazione con altri artisti).

Nel 2015 ha presentato il suo terzo CD da solista Lo que soñamos – Tangos de autor, composto esclusivamente da sue opere, in una serie di concerti presso il Centro Culturale Torquato Tasso.

Nel giugno 2015 è stato convocato (per la seconda volta) al Festival Internazionale di Tango di Medellín in omaggio all’80° anniversario della morte di Carlos Gardel.

Ha inoltre partecipato a due concerti in omaggio al suddetto artista insieme all’Orchestra Nazionale di Musica Argentina Juan de Dios Filiberto. Hernán Genovese “La Voce del Tango”

Nel 2016 ha pubblicato la sua opera La vida en Tango, presentata in anteprima nell’agosto dello stesso anno al Festival di Tarbes, in Francia. Nel 2017 presenta il suo quarto cd da solista: En vivo en Francia. Dal 2017 presenta lo spettacolo Distancia, insieme al pianista Roger Helou, con numerosi concerti in America, Europa e Asia.

Nel 2017 è stato l’artista scelto per chiudere il Campionato Mondiale di Danza della Città di Buenos Aires.

Nel 2020 ha presentato il suo spettacolo Concierto en un patio de Buenos Aires, insieme a Ramiro Gallo e Adrián Enríquez, trasmesso in streaming per tutto il mondo in piena pandemia.

Nel 2020 ha pubblicato il suo quinto CD: Placer y Locura, con una grande orchestra, e nel 2022 il suo sesto: Distancia.

Info e biglietti http://www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo

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Ufficio Promozione e Comunicazione dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it

Ufficio stampa AGTW, ufficiostampa@agtw.it  Emanuela Rea emanuelarea.mail@gmail.com; 3338537295; Maurizio Quattrini maurizioquattrini@yahoo.it 3388485333

L’ingresso agli spettacoli è consentito ai visitatori fino ad esaurimento dei posti disponibili ed è incluso nel costo del biglietto del Museo richiedendo, al momento dell’acquisto, la formula “museo + spettacolo”. 

È possibile acquistare i biglietti sia online al sito http://www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo, che tramite call center Ticketone allo 06/32810 o direttamente al botteghino del Museo

Intero € 12,00

Ridotto € 2,00 per i cittadini europei tra i 18 ed i 25 anni 

Gratuità di legge

Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo – Roma, Lungotevere Castello, 50

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Bioparco di Roma è nata un’Otaria.

Bioparco di Roma è nata un’Otaria. Una gioia infinita al Bioparco di Roma per la nascita di una piccola Otaria della Califonia.

Bioparco di Roma è nata un’Otaria. I genitori sono Samantha e Boomer, la coppia presente nella grande area dedicata a questi vivaci pinnipedi, e la mamma è colma di amore, attenzioni, verso il suo primo cucciolo del quale ancora non si conosce il sesso.

Bioparco di Roma è nata un’Otaria. “Le otarie, conosciute anche come leoni marini, si distinguono dalle foche perché hanno il padiglione auricolare esterno, spiega la Presidente della Fondazione Bioparco Paola Palanza, etologa e si muovono meglio sulla terraferma grazie alla rotazione in avanti delle pinne posteriori e alla capacità di sollevarsi da terra sui quattro arti”.

Bioparco di Roma è nata un’Otaria.
Bioparco di Roma è nata un’Otaria.

“Questi mammiferi, come tanti altri animali marini, sono ambasciatori della salute del mare.

I conflitti con l’uomo per la pesca, il bracconaggio, l’intrappolamento nelle reti e soprattutto l’inquinamento – sottolinea Palanza – sono causa di mortalità per la specie.

I rifiuti di natura plastica che si riversano negli oceani rappresentano una delle principali minacce per questa specie e, in generale, per gli ecosistemi marini.

L’innalzamento del livello dei mari dovuto al surriscaldamento globale completa, infine, il quadro dei rischi ambientali che oggi minacciano molte specie di mammiferi marini, compresa l’otaria della California”.

Decisamente importante il lavoro svolto dal Bioparco che prosegue con attenzione e dedizione nei progetti di ricerca per la protezione degli animali.

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Ischia Global Fest “Giovani e Cinema”,

Ischia Global Fest “Giovani e Cinema”, Ed Intelligenza Artificiale

Partirà il 9 luglio, giorno di apertura ufficiale della 21 esima edizione di Ischia Global Film & Music Fest, il Forum sul futuro del cinema, della musica e dell’arte in generale.

Ischia Global Fest “Giovani e Cinema”. Alla luce delle più avanzante realtà dell’intelligenza artificiale.

Ad inaugurare il format sulle nuove realtà tecnologiche che in qualche modo condizioneranno il futuro di tanti giovani artisti e creativi saranno:

il regista Mike Figgis (chaiman dell’Ischia Cinema Forum 2023), l’artista multimediale Rosey Chan, il professor Giulio Maira (tra gli scienziati più addentro allo studio del cervello umano) e il maestro Pupi Avati (premio Ischia Truman Capote leggenda Award 20 23).

Con loro, un gruppo di talenti internazionali e italiani che giungeranno sull’isola verde per essere premiati, mostrare le loro opere ed anche per partecipare alla master class dell’acting coach Bernard Hiller.

Ischia Global Fest “Giovani e Cinema”,
Ischia Global Fest “Giovani e Cinema”,

I primi ad aver confermato l’adesione al Forum sono: Francesco di Leva (che riceverà il premio “Ischia Social Award” per il lavoro svolto con i giovani di quartieri “difficili” partenopei con l’associazione Nest – Napoli Est Teatro);

la popstar Sofia Carson (che ritirerà “Ischia Global Music Award” per l’interpretazione di “Applause” la canzone scritta da Diane Warren per il film “Tell It Like a Woman” candidata all’Oscar 2023).

E ancora: Brady Corbet, “Ischia Global Filmmaker of the Year Award”; Frances O’Connor, “Ischia European Filmmaker of the Year Award” (autrice del recente film “Emily” e coprotagonista del film “A.I.” di Steven Spielberg);

Ethan Berger, “Ischia Breakout Director of the Year Award” (autore del film “The Line” atteso in anteprima al festival);

Andrea Scarduzio, “Ischia Global Breakout Actor of the Year Award” (tra i protagonisti dell’ultimo “Mission Impossible” e del prossimo “The Equalizer 3”);

Francesca Tizzano, “Ischia Global Breakout Actress of the Year Award” (tra i protagonisti di “Double Soul” di Valerio Esposito, in anteprima mondiale al Ischia Global).

E ancora, Christopher Abbott, “Ischia Working Actor of the Year Award”;

Selene Caramazza, “Ischia Working Actress of the Year Award”;

Alex Wolff, “Ischia Working Filmmaker of the Year Award”; Niccolo’ Falsetti, “Ischia Italian Breakout Director of the Year Award”;

Vincenzo Crea, “Ischia Italian Breakout Actor of the Year Award”; Giulia Ando’, “Ischia Italian Breakout Actress of the Year Award”;

Aaron Diaz e Lola Ponce, “Friends of Ischia Award”; Vicoolia Y Saida, “Ischia Art Award” (Photography);

Anastasia Kuzmina, “Ischia Art Award” (Dance)  

PRESS OFFICE. 

Maridi Vicedomini

Maridì Vicedomini

mob: 338/2259860 – 333/9921506

maridyvicedomini@gmail.com

www.maridicommunication.com

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Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Casa Del Jazz “I concerti nel parco”, 2 luglio – 6 agosto 2023 ore 21.00. Tra musica e teatro, danza, letteratura, satira, talking.

Casa Del Jazz “I concerti nel parco”. La storica rassegna dell’Estate Romana, giunta alla sua 33°edizione, presenta il suo programma unico, ogni anno sempre più innovativo.

Casa Del Jazz “I concerti nel parco”. Rassegna in costante evoluzione, ed alla ricerca di nuovi stimoli per andare incontro alle esigenze di un pubblico curioso ed esigente  

Il Festival, I Concerti nel Parco, Estate 2023, giunto alla sua trentatreesima edizione si svolgerà a Roma, nel parco della Casa del Jazz dal 2 luglio al 6 agosto 2023

La XXXIII edizione del Festival I Concerti nel Parco, Estate 2023 è sostenuta dal MiC Ministero della Cultura Direzione generale dello Spettacolo e si è in attesa di conoscere gli esiti della richiesta di contributo della Regione Lazio, Direzione Generale Cultura, per Furs 2023/2025.

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

L’edizione 2023 è realizzata in collaborazione con Casa del Jazz – Fondazione Musica per Roma. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Dodici eventi nella splendida cornice del Parco della Casa del Jazz: spettacoli che propongono musica, senza barriere di genere, ma anche la parola scritta o recitata, la satira, la danza e talking.

Due prime assolute e molte prime o date uniche a Roma, una programmazione sempre più innovativa, in costante evoluzione e esplicitamente multidisciplinare, che ha ancora una volta l’obiettivo di arrivare ad ogni tipo di pubblico.                   

I Concerti nel Parco inaugura domenica 2 luglio con lo spettacolo “Omeophonie”                             

Casa Del Jazz “I concerti nel parco”
Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Favole omeopatiche per adulti di ARIANNA PORCELLI SAFONOV, otto favole in musica con l’obiettivo di esorcizzare la decadenza contemporanea. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Otto microcosmi ricchi di sensazioni umanissime, otto piccole storie che disegnano caratteri potenti e psicotici, otto sfoghi quotidiani scritti ed interpretati da Arianna Porcelli Safonov, impreziositi dalle musiche di due giovani compositori crossover molto apprezzati in ambito nazionale, Renato Cantini e Michele Staino.

Come tanto tempo fa, quando le fiabe venivano cantate “Omeophonie” è un piccolo scrigno consegnato a chi ascolta, un forziere musicale denso di voci e di pulsioni febbricitanti, di cinismi e di morali profonde che oggi suonano come ingiurie alla modernità ma che un tempo, alla fine del racconto insegnavano qualcosa di grande ed imperituro.

La morale torna ad insegnare facendo ridere e così si dimostra curativa. Come le fiabe.

La rassegna prosegue lunedì 3 luglio con una nuova produzione del festival, “Giovannin senza paura” spettacolo presentato in Prima assoluta a Roma. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

E’unreading musicale su una selezione “Fiabe Italiane” di ITALO CALVINO con le voci narranti di STEFANO FRESI   e LUCIA MASCINO.

Per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino (1923 – 2023) si portano in scena alcune delle celeberrime “Fiabe Italiane” riedite dallo scrittore per Einaudi negli anni ’50.

Per interpretare questi piccoli capolavori sono stati scelti due degli attori italiani più amati e seguiti dal grande pubblico, Stefano Fresi e Lucia Mascino, perfetti come physque du rôle, che narrano le favole a due voci, palleggiandosi le storie, in un continuo, divertente e spiazzante scambio di ruoli e situazioni, senza mai discostarsi dagli originali testi di Calvino. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

La narrazione è parte integrante di un canovaccio musicale, dove i suoni commentano mirabilmente gli stati d’animo di tutti protagonisti, dialogando con la parte recitata.

La musica interpretata da Massimo Mercelli al flauto e Cecilia Berioli, violoncello, si fonde con il live electronics con Giacomo Vezzani, e le voci dei due attori, in un quadro unico di grande impatto emotivo.

Giovedì 6 luglio, una nuova produzione I Concerti nel Parco, lo spettacolo “#Giovani artisti X  una musica senza tempo” con la NUOVA ORCHESTRA PAPILLON diretta da Roberto Nobilio. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Il concerto rientra nel progetto più ampio di ospitalità annuale sul palco del festival di una orchestra giovanile italiana, con l’obiettivo di sottolineare la necessità ed il dovere da parte delle istituzioni di dare un futuro professionale alle nuove generazioni di musicisti italiani L’orchestra Papillon è nata nel 2005 con l’obiettivo di formare alla grande musica colta le giovani generazioni tramite l’approccio dello studio dello strumento in età infantile e giovanile.

Il gruppo orchestrale affianca agli allievi più avanzati anche i bambini ai primi mesi di studio, e da un iniziale organico di quindici elementi si è arrivati all’attuale di cinquanta orchestrali e dieci docenti, tra fondatori e ospiti. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Il concerto sarà preceduto da un laboratorio aperto a bambini dai 5 agli 11 anni dal titolo “Violinista in un’ora”, condotto dalla violinista e docente Karen Velasquez.

Gli stessi bambini/ragazzi al termine del laboratorio saranno in grado di produrre sullo strumento una melodia di stile e senso musicale compiuto, facendo così il primo passo verso l’apprendimento musicale a 360°.

Casa Del Jazz “I concerti nel parco”
Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Venerdì 7 luglio è la volta di “Er Corvaccio e li morti” Una “spoon river” romanesca tratta dai “Sonetti” di Graziano Graziani con LINO GUANCIALE e con la musica dal vivo di Gabriele Coen al sax soprano e clarinetto e Stefano Saletti al bouzouki e chitarra, un progetto a cura di Lisa Ferlazzo Natoli, una produzione Teatro Vascello La Fabbrica dell’Attore. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Il Corvaccio è il custode di un cimitero immaginario e si rivolge direttamente agli spettatori – con le parole aspre, strascicate e tronche del dialetto romano – invitandoli a fare un viaggio di vivacità irrefrenabile tra le tombe e le storie che vi sono seppellite.

Il robivecchi, la portiera, il magistrato, la barbona, il graffitaro, la libraia, ascolteremo le vite, non sempre esemplari, raramente concluse in gloria, di personaggi sboccati e malinconici che salutano la vita con irriverenza. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Il Corvaccio le documenta con pazienza come chi si concede una chiacchiera amichevole con questo “piccolo racconto dell’umano”.  Abbiamo scelto di estrarre da questa Spoon River romanesca – ci racconta la regista Lisa Fernazzo Natoli – 7 movimenti o capitoli, come variazioni intorno a temi, storie e figure, piccoli nuclei di senso, con squarci improvvisi, omaggi e riflessioni.

Così da comporre un andamento, una geografia di ricordi, “modi” e affezioni da cui emergono, tra le lapidi e il terreno smosso, mentre la luce inclina, le tante facce di Roma.

Lino Guancialeè il grande interprete di questa galleria di personaggi, un attore che non ha bisogno di presentazioni e che nel 2015 ha ricevuto il Premio Flaiano come Personaggio rivelazione dello spettacolo italiano.

Due musicisti di grande esperienza in ambito teatrale come Gabriele Coen e Stefano Saletti firmano l’accompagnamento musicale, creato ad hoc, che apre la passeggiata musicale de Er Corvaccio con canzoni tradizionali romanesche per poi muoversi verso suggestioni più libere, inframmezzate da scritture originali, fino a re-immergersi nella tradizione in altro modo. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Un viaggio tra i generi e un gioco dei modi – come loro stessi lo definiscono – un gioco musicale con le scale nel quale cambiando di due semitoni, ci si sposta geograficamente e nel tempo tra Roma e Napoli, la Spagna e il Mediterraneo profondo, attraverso la scala dorica ucraina per arrivare nel commiato, alla scala frigia, l’araba Hijaz.

 Ecco allora La campana a tocchi a tocchi, Sinnò me moro L’ortolano dal repertorio romano più consueto, Tutte le notti in sogno stornello di fine ‘700 o Nina si voi dormite quasi una romanzainsieme a l’Esercito dell’Ebbro riscritto da una celebre canzone della guerra civile spagnola, e a Il segreto di Isabella, valzer tratteggiato sull’ambiguità armonica del finto allegro.

Domenica 9 luglio, in Prima a Roma “Avvenne a Napoli” Passione per voce e piano, lo spettacolo che segna il ritorno di un grande artista come EDUARDO DE CRESCENZO, accompagnato da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte. Eduardo De Crescenzo interpreta per la prima volta la Canzone Classica Napoletana del periodo tra il 1800 e il 1950. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Fenesta vascia, Era de maggio, Luna nova, ‘A vucchella, I’ te vurria vasa’, Uocchie c’arraggiunate, Voce ‘e notte, Passione, Serenata napulitana, Silenzio cantatore, Maria Mari’… sono perle del repertorio che ha contribuito all’evoluzione della sua personalità musicale in quello stile “unico” che lo rende un artista riconoscibile, un napoletano riconoscibile.

Un progetto per raccontare alle nuove generazioni un miracolo che avvenne a Napoli, quando musicisti pregevoli e grandi poeti intrecciarono i loro talenti e la canzone si fece “Arte”, quando inventarono la “forma canzone” così come la pratichiamo ancora oggi.

Un omaggio musicale di pregio che vuole liberare queste perle musicali dalle croste del tempo, da contaminazioni inopportune, per restituirle all’atemporalità dei classici. Introduce all’ascolto Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale, autore cinematografico e teatrale, napoletano.

Lunedì 24 luglio tappa a Roma del Tour Europeo del “ CELLO SAM3A TRIO” con JACQUES MORELENBAUM al violoncello, Rafael Barata alla batteria e Lula Galvão alla chitarra, in un Tributo a Ryuichi Sakamoto con il graditissimo ritorno dopo anni di assenza da Roma di  PAULA MORELENBAUM. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Come  special guest Il samba è lo stile che meglio rappresenta la vasta diversità culturale del Brasile: un perfetto mix tra influenze africane, europee e native brasiliane, ricco di fascino e sensualità, grazia melodica e raffinatezza armonica.

Da Heitor Villa Lobos in poi, il violoncello, con il suo timbro dolce e romantico, l’incredibile somiglianza la voce umana e la sua naturale flessibilità, pur essendo uno strumento di origine europea, ha assunto un’identità molto brasiliana, tanto da essere molto utilizzato dai grandi compositori brasiliani.

Morelenbaum con il suo CelloSam3aTrio porta nel samba un sapore intimo di musica da camera e ci offre una visione panoramica del samba, dalle sue radici ai giorni nostri, interpretando composizioni di Dorival Caymmi, Jacob do Bandolim, Antonio Carlos Jobim, Newton Mendonça, Carlos Lyra, João Gilberto, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Egberto Gismonti, nonché opere di una nuova generazione di compositori, come Luisão Paiva e Lula Galvão.

Martedì 25 luglio, “B.L.U.E” L’improvvisazione con effetti collaterali, con I BUGIARDINI, un musical completamente improvvisato, uno spettacolo estemporaneo ispirato alle atmosfere, alla musica e alla narrazione tipica dei musical di Broadway. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

In ogni spettacolo i Bugiardini, una delle più note compagnie di improvvisazione teatrale in Italia, e i musicisti che li accompagnano dal vivo, trasformano i suggerimenti del pubblico in un musical letteralmente mai visto prima, infatti viene chiesto al pubblico di suggerire un luogo dove ambientare il musical e il titolo di un nuovo musical mai scritto prima.

Con questi soli suggerimenti, gli attori in scena creeranno all’istante il musical suggerito dal pubblico, supportati dalla band che improvviserà insieme a loro.

Storie emozionanti, personaggi memorabili, battute esilaranti, canzoni appassionanti e coreografie: ogni cosa sarà creata sul momento o, come dicono gli anglosassoni, “out of the blue”.

Venerdì 28 luglio, in Prima a Roma “Comizi d’Amorecontemporanei con PAOLO CREPET accompagnato al pianoforte da Marcello Mazzoni. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Una riflessione ma anche una proposta di confronto aperto con il pubblico, di Paolo Crepet sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori tra cui Arvo Pärt, Michael Nyman, Philip Glass, Eric Satie.

“Tutto parte dalla ricerca della felicità – afferma lo stesso Crepet – e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità.

Sono convinto che la psichiatria abbia più a vedere con l’arte che con altro”.

Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale.

Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità…”.

Sabato 29 luglio è la volta di “StraMorgan Live” Morgan canta Battisti, Battiato, Modugno Bindi, con MORGAN che, in questa Data unica a Roma, porta sul palcoscenico i contenuti di “StraMorgan”, Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

la trasmissione in quattro seconde serate trasmesse da RaiDue in cui ha trascinato il pubblico in un mondo sublime raccontando la grande musica italiana e i grandi interpreti, creando interessanti parallelismi: Domenico Modugno-Elvis Presley, Umberto Bindi-Freddie Mercury, Franco Battiato-Brian Eno e Lucio Battisti-David Bowie.

Con la stessa genialità si esibirà live, sviscerando il senso di ogni brano, di ogni composizione, di ogni nota, di ogni singola parola accompagnandoci per mano nella magia di quelle canzoni e rendendoci protagonisti di storie che hanno donato grandi emozioni.

Lo fa con competenza, magistralmente, da grande critico musicale e interprete accompagnato dalla sua storica band, Le Sagome – Marco Carusino alla chitarra, Lele Battista alle tastiere, Megahertz polistrumentista, Sergio Carnevale alla batteria.

Martedì 1 agosto una nuova produzione de I Concerti nel Parco in Prima Assoluta, lo spettacolo “Malvarosa” con il gruppo FLAMENCO TANGO NEAPOLIS e la VAT BALLET COMPANY. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Il gruppo Flamenco Tango Neapolis unisce l’Italia, la Spagna e l’Argentina attraverso la musica, la danza ed il teatro, facendo incontrare la Canzone Napoletana, culla di storia, cultura e tradizioni con il Flamenco ed il Tango argentino, in un’originale contaminazione di stili.

La malvarosa, a cui si ispira questo nuovo spettacolo, è una pianta perenne e molto resistente, spirito libero, vistosa, presenta una fioritura spettacolare e, soprattutto, ama il sole: rappresenta l’energia e le emozioni dei “Sud del mondo” (Napoli, l’Andalusia e l’Argentina) che sono raccontati, attraverso la musica e la danza, in questo nuovo spettacolo scritto e diretto da Salvo Russo.

L’incontro delle tre culture è raccontato anche dalla danza attraverso la passione del flamenco, l’eleganza del tango argentino e la libertà espressiva della danza contemporanea, con la Compagnia VAT Ballet Company. Casa Del Jazz “I concerti nel parco”

Grande chiusura per I Concerti nel Parco, all’insegna del ritmo e della festa, domenica 6 agosto conDancefloor” il mondo in pista, con l’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO, uno show dedicato al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni, per raccontare la storia di un’utopia diventata realtà, quella dell’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ensemble multietnico unico nel panorama mondiale, fondato nel 2002, con l’idea di creare un’orchestra stabile di musicisti provenienti da diversi paesi e culture.

Un progetto che ha ridefinito il concetto stesso di World Music, ispirando decine di esperienze analoghe in Italia e nel mondo, e facendo dell’orchestra il segno tangibile di una scommessa possibile: tenere insieme continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia.

“Dancefloor” passerà in rassegna questo entusiasmante percorso, partendo dalla musica tradizionale, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, e toccando generi e sonorità per lo più sconosciute al grande pubblico che OPV ha portato in giro per il mondo.

Dal folk al jazz, dalle tablas agli archi, dai tamburi ai fiati, la serata sarà un viaggio tra Paesi, culture e linguaggi: le atmosfere sensuali della cumbia boliviana, le danze berbere, la sacralità del canto Sufi, la musica delle Ande, l’Afro Beat e la scanzonata allegria del reggae arabo.

Relazioni con la stampa:

Marina Nocilla 338 7172263; marinanocilla@gmail.com

Maurizio Quattrini: 338 8485333; maurizioquattrini@yahoo.it

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Info tel. 06.5816987 | 339.8041777
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LUOGO: CASA DEL JAZZ

INDIRIZZO: Viale di Porta Ardeatina, 55 – 00153 Roma

ORARIO SPETTACOLI ORE 21:00

BIGLIETTI

Da €35 a 10 dp inclusi

RIDUZIONI

Veli elenco dettagliato sul sito www.iconcertinelparco.it

PREVENDITE INTERNET                                                

www.ticketone.it

PREVENDITE TELEFONICHE                                                

Telefono TicketOne: 892.101

(dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 21:00 e il sabato dalle 9:00 alle 17:00)

Prenotazione posti spettatori diversamente abili

Se interessati, gli spettatori diversamente abili e loro accompagnatori possono effettuare la prenotazione dei posti disponibili scrivendo a info@iconcertinelparco.it entro 3 giorni dalla data dell’evento.

VENDITA IN LOCO

La biglietteria a Casa del Jazz è aperta al pubblico dalle ore 18:30 fino a 40 minuti dopo l’inizio dello spettacolo Si consiglia arrivare con congruo anticipo per adempiere alle prescrizioni sanitarie post Covid_19

PARCHEGGIO

La Casa del Jazz è servita da un parcheggio adiacente alla villa, in via Cristoforo Colombo angolo viale di Porta Ardeatina

Arrivare in Bus

Utilizzare la Linea 714, frequenza ogni 6 minuti, fermata Colombo/Marco Polo

Arrivare in Metro

Utilizzare la Linea B, fermata Piramide

DOVE MANGIARE

Ristorante -Pizzeria Bo.Bo all’interno del parco di Casa del Jazz

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JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”.

JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”. Venerdì 30 giugno ore 21,30, Francesco Bearzatti sax & clarinetto, Luca Mannutza organo, Sasha Mashin batteria

JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”. Sabato 1° luglio ore 21,30 AVANT GARDEN TRIO

JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”. Francesco Bearzatti sax & clarinetto, Makar Novikov contrabbasso, Roberto Gatto batteria

Jazz& Image, nello splendido scenario del Parco del Celio, a due passi dal Colosseo, a cura dell’Associazione Culturale Suond Image, con la direzione artistica dell’Alexanderplatz di Eugenio Rubei, presenta, il 30 giugno e il 1° luglio, due progetti con protagonista una dei più creativi musicisti del panorama jazz italiano, Francesco Bearzatti, Three Little Birds e Avant Garden Trio.

Three Little Birds, vedrà sul palco, Francesco Bearzatti, sax e clarinetto, Luca Mannuzza, organo e Sasha Mashin, batteria.

Organ trio di recente costituzione improntato su musiche di Bearzatti Wayne Shorter.

L’ Avant Garden Trio, formato invece da Francesco Bearzatti sax e clarinetto, Makar Novikov, contrabbasso e Roberto Gatto, batteria.

Avant Garden è un laboratorio di musica libera che era già stato proposto anni fa al festival di Trento e che ora vede l’innesto del talento Makar Novikov. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

Narratore innamorato delle parole e capace di prodigiose innovazioni, straniero sempre e ovunque eppure profondamente italiano, musicista all’eterna ricerca dell’altro, attirato irresistibilmente dai processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli e non rigidi, Francesco Bearzatti ha trascorso l’infanzia nella provincia friulana.

Con i coetanei ha condiviso i primi amori musicali, ascolti da rockettaro vero: Led zeppelin, Deep Purple, poi è arrivato il punk, Ramones, Sex Pistols e tutti gli altri.

Diplomato in clarinetto al Conservatorio di Udine, Francesco approfondisce gli studi alla Jazz Mobile di New York con George Coleman.
Per molti anni si dedica alla musica rock e pop, per diverso tempo si esibisce nelle discoteche locali anche nelle vesti di dj e incide alcuni progetti di musica elettronica che segnano profondamente la sua corsa musicale: “ho suonato molta musica pop specie quando ero molto giovane.

Ho suonato per cinque anni in discoteca, più o meno tutte le sere, lavorando con vari dj , e mi è capitato di registrare anche molta musica elettronica. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

Questo tipo di situazioni rappresenta un’influenza ancora oggi molto evidente: fa parte del mio background e quando penso ai miei progetti, mi viene naturale andare a pescare anche nel mio passato extra-jazzistico”.

Tra le prime e più importanti esperienze formative è certamente il disco “live at vartan” – e conseguente tournée negli stati uniti – a nome del trombettista russo Valery Ponomarev nel quale si ritrova a suonare con il batterista Ben Riley, storico partner di Thelonious Monk. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”.
JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”.

Forma nel 1994 il Kaiser Lupowitz trio, formazione legata al periodo veronese e composta da Enrico Terragnoli alla chitarra e Zeno De Rossi alla batteria, che prende il nome da un investigatore privatore, personaggio inventato da Woody Allen per una short story, cui viene dato l’incarico di trovare Dio. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

Di chiara ispirazione newyorkese, specie per quell’avanguardia che si stava consumando all’interno della Knitting Factory, il trio si contraddistingue per una profonda spinta folk, con mescolamenti vari con il klezmer e la musica indiana.

Insieme registrano un paio di dischi: “Dommage” gode anche della partecipazione di Kurt Rosenwinkel alla chitarra; “you don’t!”, inciso al systems two studio di Brooklyn, vede affacciarsi Josh Roseman al trombone.

Il primo disco da leader è intitolato “Suspended Steps”, inciso per la Caligola Records in quartetto con Paolo Birro al pianoforte, Marc Abrams al contrabbasso e Max Chiarella alla batteria.

Il disco, pubblicato nel ’98 e formato da repertorio quasi totalmente originale, gode di un buon consenso di pubblico e della critica specializzata (in particolare sul magazine francese jazzman).

Tuttavia, il periodo seguente, gli anni trascorsi in Francia, a Parigi, segnano per Francesco l’apice della sua corsa artistica. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

Stringe un’ottima amicizia con aldo romano e partecipa alle registrazioni di “Because of Bechet”. Proprio in quell’occasione incontra Emmanuel Bex, virtuoso suonatore di organo.

I tre formano il Bizart Trio capeggiato da francesco e registrano “Virus” per l’Auand Records di marco valente (2002) e replicano due anni più tardi con “Hope” nel quale compare anche Enrico Rava.

Nel 2003 viene votato miglior nuovo talento al top jazz indetto dalla rivista specializzata musica jazz.
Tra le molte collaborazioni, sicuramente di rilievo è quella con Giovanni Mazzarino.

Francesco prende parte a diverse incisioni sia del quartetto che del quintetto del pianista siciliano, da “plays ballads” del 1999 a “live allo spasimo” del 2003, suona con T. Harrell, R. Brecker e molti altri.

Prende parte al nuovo disco di Gianluca Petrella “indigo 4” per la Blue Note ed è tra i protagonisti del quintetto di Stefano Battaglia con il quale ha già inciso un disco-tributo a Pier Paolo Pasolini.

Sempre per Auand Records incide con i Sax Pistols “Stolen Days” (formazione nella quale lo affiancano Stomu Takeishi al basso elettrico e Dan Weiss alla batteria.

Dopo aver partecipato al secondo disco dell’indigo 4, nel febbraio del 2008 viene pubblicato dalla parco della musica records il disco “tinissima”, lavoro interamente dedicato alla figura di tina modotti e concepito con la tromba di Giovanni Falzone e la ritmica formata da Danilo Gallo e Zeno De Rossi, questo è considerato uno dei lavori più interassanti del 2008.

Vince nell’ambito del referendum top jazz 2009, indetto dalla rivista musica jazz, il premio come `strumentista dell’anno sezione ance“.
Miglior musicista europeo 2011 accademie jazz francaise. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

Nel 2010 “x (suite for malcolm)“ viene premiato come “miglior disco dell’anno“ nel top jazz 2010 e come miglior album in italia da jazzitaward.

Miglior ancia 2011 referendum musica jazz e miglior sax tenore jazz it awards. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

In Francia collabora con Luis Sclavis, J.Pierre Como ed entra a far parte del 5tetto di Henri Texier con il quale incide Canto Negro.

Nel 2011 esce per CAM Jazz il disco Monknroll che in Francia avrà un enorme successo e portera il 4tetto in tour mondiale.

Esce 4 anni dopo “This Machine Kills Facists”, omaggio a Woody Ghutrie e nell’ Ottobre 2020 esce per CamJazz l’album “Zorro”: nel centenario della creazione di Zorro, il sassofonista Francesco Bearzatti e il suo tinissima Quartet presentano l’ultimo contributo al vasto e spettacolare panorama jazz.

Zorro è una favolosa Suite in cui trovano posto grandi temi di respiro cinematografico, interludi romantici, ampi paesaggi e inseguimenti movimentati.

Nel 2022 è uscito l’album “Potrait of Tony” (Parco della Musica Records), dedicato a una leggenda del jazz dalla vita irrequieta e avventurosa: il clarinettista, sassofonista e pianista di origine siciliane Tony Scott. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

Nel 2023 Bearzatti sarà in tour con il suo nuovo progetto (seguirà un album per Cam Jazz) dal titolo P.A.Z – POST ATOMIC ZEP in cui affronta il repertorio dei Led Zeppelin in maniera assolutamente personale.

Con lui sul palco due musicisti straordinari quali Danilo Gallo al basso e Stefano Tamborrino alla batteria. JAZZ & IMAGE “Three Little Birds”

Progetto, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024, curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Inizio concerti ore 21,30

A PAGAMENTO: Ingresso € 15 inclusa consumazione, che

verranno detratti in caso di prenotazione al tavolo per la cena.

INGRESSO GRATUITO dalle ore 12,00 e per la fascia aperitivo dalle 18,00 alle 20,00

Info e prenotazioni:

Telefono fisso+39 06 86 78 12 96

Cellulare whatsapp +39 349 977 0309

E‐mail info eventi.alexanderplatz@gmail.com

E‐mail prenotazioni prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

Acquisto biglietti c/o il botteghino della manifestazione.

Max 199 personeIngresso

Info:06 86781296

Cellulare whatsapp +39 349 977 0309

E-mail prenotazioni prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

Acquisto biglietti c/o il botteghino della manifestazione

Parco del Celio (Colosseo)
(tratto Viale Parco del Celio e Via Celio Vibenna

Ufficio stampa: MaurizioQuattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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Claudio Orfei album d’esordio “My Wonderland”

Claudio Orfei album d’esordio “My Wonderland”. L’album racconta ogni singola sfaccettatura del mio essere, dalla mia disabilità visiva che da limite si trasforma in uno strumento per esplorare il mondo.

Claudio Orfei album d’esordio “My Wonderland”. Alle suggestioni sonore che si intrecciano a tematiche su cui volevo portare l’attenzione come il supporto delle minoranze e le diversità da rileggere come punti di incontro”

“My Wonderland”, l’album d’esordio del cantautore e compositore romano Claudio Orfei, è uno dei cinque dischi d’esordio più belli dell’annata secondo gli oltre 300 giornalisti musicali che ogni anno attribuiscono le Targhe Tenco.

Il disco compare, infatti, nella cinquina finalista del prestigioso riconoscimento riservato alla canzone d’autore. 

Si tratta di un concept album, composto da dieci tracce inedite, che racconta di un viaggio intorno al mondo, tra realtà e fantasia.

“È una gioia immensa – commenta Claudio Orfei – ricevere la nomina per le targhe Tenco.

In My Wonderland sono racchiusi i miei desideri, la mia storia e i miei segreti e sono commosso dal fatto che siano stati accolti così bene.

L’album racconta ogni singola sfaccettatura del mio essere, dalla mia disabilità visiva che da limite si trasforma in uno strumento per esplorare il mondo, alle suggestioni sonore che si intrecciano a tematiche su cui volevo portare l’attenzione come il supporto delle minoranze e le diversità da rileggere come punti di incontro.

Sono, inoltre, felice che l’omaggio alla figura della donna, realizzato insieme a tutte le preziose ospiti che si sono unite a me, sia stato apprezzato e che su tali questioni ci sia sempre un faro acceso. Claudio Orfei album d’esordio “My Wonderland”

“My Wonderland” è un disco autoprodotto, dunque questa nomina mi rende ancora più orgoglioso: essere il produttore di me stesso mi ha reso libero, pagando però il prezzo dell’attesa e dell’ossessione per ogni singola nota e parola”.

In questo album si intrecciano otto lingue, diverse culture e vari generi musicali: “il jazz diventa un paio d’occhiali da indossare – spiega ancora il cantautore – la world music si trasforma in colori con cui dipingersi il viso, la canzone d’autore è una rosa che il cantautore coltiva con cura, le cui radici si intrecciano con il contrappunto classico degli archi e il teatro diviene una grande stanza dei giochi in cui creare con libertà e fantasia”.

Dieci tracce in tutto per un album di grande impatto ed eterogeneo per scelta; Orfei, in questa opera, scrive e canta in italiano e inglese, si tratta di testi che sono il frutto di un lungo lavoro di adattamento con amici madrelingua, che toccano anche l’arabo, il francese, il portoghese, lo spagnolo, il romanesco e il napoletano.

Attraverso la maschera del Cappellaio Matto e altri riferimenti fiabeschi rivisitati in chiave moderna e adulta, Claudio Orfei inizia a scrivere storie, partendo dalla propria, raccontando delle varie facce dell’amore, di canti di resistenza e libertà, di danze invisibili intorno all’universo e di limiti che diventano opportunità.

Una serie di ospiti, tutta al femminile accompagna il cantautore, che con questo disco vuole anche omaggiare il lavoro delle artiste stesse e più in generale, la figura della donna, nella musica come nella società. Claudio Orfei album d’esordio “My Wonderland”

Maria Pia De Vito, Susanna Stivali, Elisabetta Antonini, Raffaela Siniscalchi, Raffaella Misiti, Barbara Eramo e Giulia Annecchino, impreziosiscono questo album, interpretando le voci di amanti, di anime fraterne, di madri e tutti i colori di cui si tinge l’essere umano, in ogni sua sfumatura e genere, per parlare di supporto delle minoranze e delle diversità che diventano punti di incontro tra singoli e tra culture, contro ogni forma di discriminazione.

Claudio Orfei album d’esordio “My Wonderland”
Claudio Orfei album d’esordio “My Wonderland”

CHI E’ CLAUDIO ORFEI

Claudio Orfei, classe 1992, è un cantautore e compositore, nato a Vicovaro, nella provincia di Roma.

Nel suo lavoro mescola passione e ricerca, intrecciando generi e lingue, trattando tematiche sociali e personali che derivano dal suo modo di esplorare e rileggere il mondo.

A sei anni compaiono i primi segni di quella che solo dopo circa un decennio scoprirà essere una rara malattia genetica alla retina che lo porterà a essere ipovedente.

In quel periodo, grazie a una maestra delle scuole elementari, si avvicina al teatro e alla musica, iniziando a studiare e appassionarsi a varie discipline, guidato dall’interesse per la voce.

Durante le scuole medie e il liceo studia canto, pianoforte, teoria e armonia.

Negli anni studia con preziose docenti e voci del panorama internazionale, tra cui Raffaella Misiti, Elisabetta Antonini e Raffaela Siniscalchi, ora colleghe, da cui imparare però ancora molto, con cui condivide il suo primo album “My Wonderland”, insieme ad altre ospiti, signore della canzone e del jazz, come Maria Pia De Vito, Susanna Stivali e Barbara Eramo.

Dopo l’esame di maturità la strada da intraprendere era chiara: nel 2012 è ammesso in Conservatorio, dove approfondisce il suo interesse per lo strumento voce, per la scrittura e la composizione.

Nel 2015 vince la borsa di studio del programma Erasmus che lo porta a Manchester per consolidare la lingua inglese e proseguire i suoi studi musicali alla University of Salford.

Nascono proprio tra quelle strade inglesi alcuni dei brani che si appresta a presentare oggi nel suo primo disco.

Dal 2016 inizia la sua attività di docente di canto e altre discipline musicali in diverse accademie di musica della capitale, dando spazio così alla sua passione per l’insegnamento.

Nel 2018 si aggiudica un banco nella sezione Canzone dell’Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini, diretta da Tosca.

E’ laureando presso il corso magistrale del DAMS dell’università di Roma Tre in “Didattica e nuove tecnologie”, con una tesi dedicata alla canzone.

Intanto dall’età di 16 anni porta avanti la sua attività live, in diverse formazioni e progetti, sia come interprete che come cantautore.

Tra le varie esperienze artistiche è stato finalista al Premio nazionale delle Arti con sue composizioni, è stato voce principale nello spettacolo teatrale “Odissey” a Manchester e ha partecipato all’Indigeno Fest 2018.

LINK

Spotify: https://open.spotify.com/artist/17XHbn3BKlPNrXQEvEBgxe?si=Ki_st9akT1ugoIxeZ6TTvw

Altre piattaforme per l’ascolto: https://music.imusician.pro/a/6KxiiJJN/

Instagram: https://www.instagram.com/claudioorfei.music/

Facebook: https://www.facebook.com/ClaudioOrfei.music

Youtube: https://m.youtube.com/@claudioorfei2385

Daniela Esposito strategie.de@gmail.com 

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Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel

Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel. Emio Greco e Pieter C. Scholten WE, the Angel. Dal 29 giugno al 1° luglio 2023, nell’ambito di sotto l’Angelo di Castello danza, musica, spettacolo, III EDIZIONE

Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel. Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo

Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel. Questo spettacolo è dedicato ad Ada D’Adamo e Daria

Sotto l’Angelo di Castello apre il 29 giugno con un appuntamento d’eccezione: WE, the Angel, un viaggio di danza creato appositamente per Castel Sant’Angelo da Emio Greco e Pieter C. Scholten, autori di produzioni di danza di successo internazionale e fondatori nel 2009 della ICK Dans Amsterdam.

La terza edizione di sotto l’Angelo di Castello, rassegna di danza, musica e spettacolo, crea geometrie di relazioni inusuali offrendo spazi di creazione artistica e percorsi di fruizione inaspettati che cattureranno il pubblico in racconti di fascinazione e bellezza fino al 21 settembre.

Il progetto di valorizzazione del sito della Direzione Musei statali della città di Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, diretti da Mariastella Margozzi, presenta in questa edizione della rassegna molti progetti site-specific che metteranno in relazione e dialogo il luogo e la sua storia con la creazione contemporanea.

Il risultato sarà tutto da vivere. Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel

Il progetto culturale sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo è stato curato e organizzato, nell’ambito delle attività della Direzione Musei statali della città di Roma, da Anna Selvi.

WE, the Angel è una performance dislocata nello spazio basata sull’angelo e in particolare sull’Angelus Novus: un’immagine di un angelo creato da Paul Klee che, nell’interpretazione del filosofo Walter Benjamin, affronta il passato.

Le sue ali spiegate catturano il vento del paradiso e la tempesta che cresce spinge l’angelo in un’avventura incerta.

Eccoci arrivati: ritorno al futuro. Apriamo le nostre ali. La tempesta si alza. Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel

Il lavoro, in vari spazi di Castel Sant’Angelo, con 10 performer, di cui 8 ballerini e 2 percussionisti, fa parte del WE-Cycle, una serie con cui i due coreografi vogliono mostrare la meraviglia del corpo in rivolta e il modo in cui può ispirarci

(Tre repliche al giorno: 29 giugno ore 18.30 – 19.30 – 20.30; 30 giugno e 1 luglio ore 19.30 – 20.30 – 21.30).

Spettacolo itinerante per 30 spettatori a recita.

In collaborazione con l’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi

Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel
Roma, Castel Sant’Angelo WE, the Angel

ICK DANS AMSTERDAM

L’International Choreographic Arts Centre è una piattaforma per la danza contemporanea sotto la visione di Emio Greco | Pieter C. Scholten.

ICK Dans Amsterdam si basa su tre pilastri inseparabili: ICK-Company, che comprende la junior company ICK-Next (che produce spettacoli di danza internazionali), ICK-Artist Space (casa di produzione per nuovi creatori) e ICK-Academy (che stimola progetti di formazione e ricerca). ICK ha sede nello Space for Dance Art, dove vengono presentati spettacoli, conferenze, workshop e simposi.

EMIO GRECO | PIETER C SCHOLTEN

Emio Greco e Pieter C. Scholten lavorano insieme alla ricerca di nuove forme di danza dal 1995.

Nel 1996 hanno presentato il loro primo lavoro comune: l’assolo Bianco, che è diventato la prima parte della trilogia Fra Cervello e Movimento. Oltre a creare produzioni di danza di successo internazionale, Greco e Scholten hanno spinto i confini della loro compagnia di danza con l’opera, la musica e il cinema.

Hanno ricevuto diversi premi internazionali e portano in tournée i loro spettacoli in tutto il mondo.

Nel 2009 Greco e Scholten hanno unito tutte le loro attività nella piattaforma internazionale di danza ICK.

Dal 2014 al 2018 sono stati anche direttori del Ballet National de Marseille (BNM), lavorando a un intenso partenariato europeo tra le due istituzioni.

Al centro del lavoro dei due direttori artistici c’è l’eloquenza del corpo che comunica con il pubblico a diversi livelli.

I movimenti sono fluidi ma esigenti, la direzione dei gesti è proiettata dal diaframma, l’energia sembra illimitata.

Greco e Scholten lavorano in modo intuitivo, ma ritmo, tempo e dinamica sono orchestrati con la precisione di un maestro d’orchestra. Fin dall’inizio della loro collaborazione i due hanno giocato con l’attrito, con i processi intermedi: tra istinto e disciplina, tra libertà e restrizione, tra la maestria della danza accademica e la deriva disinibita della carne. 

I PREMI

Per le loro produzioni di danza di successo internazionale, Emio Greco | Pieter C. Scholten hanno ricevuto numerosi premi, tra cui due volte il “Cigno” come migliori produzioni di danza: per La Divina Commedia: HELL (2006) e ROCCO (2011).

Nel 2021 hanno ricevuto un terzo” Cigno d’Oro” dal Ministro della Cultura olandese, in segno di apprezzamento per il loro grande contributo alla danza olandese. 

2022 Premio Danza & Premio Danza Coreografi 2021

2021 Premio VSCD “Gouden Zwaan” per un contributo distintivo alla danza olandese

2012 ROCCO – Premio VSCD “Zwaan” per la migliore produzione di danza 

2011-2012 2011 you PARA | DISO – Dioraphte Dance Award per il forte posizionamento internazionale

2011 you Para | DISO – nominato per il premio VSCD ‘Zwaan’ per la migliore produzione di danza 2010-2011

2007 HELL – Premio VSCD ‘Zwaan’ per la migliore produzione di danza 2006-2007 

2006 HELL -Sindacato professionale della critica di teatro, musica e danza, Parigi per il miglior spettacolo di danza

2004 Double Points: One & Two – Premio Time Out Live, Londra

2003 Premio Danza & Danza, Italia 2002 Extra Dry – Premio Teatro del Mundo, Argentina 

2002 Nomination per il Premio Nijinsky, Monaco 

2001 Serie Double Points – Premio Sonia Gaskell, Amsterdam 

2001 Double Points: One & Two – Premio Herald Angel, Edimburgo 

1999 Premio Philip Morris Arts, Amsterdam

Info e biglietti http://www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo

Pagina FB http://www.facebook.com/MuseoCastelSantAngelo

Instagram http://www.instagram.com/castelsantangelo

Canale YouTube http://www.youtube.com/c/DirezioneMuseiStatalidellaCittàdiRoma

http://www.castelsantangelo.beniculturali.it/

https://www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it/

Ufficio Promozione e Comunicazione dms-rm.comunicazione@cultura.gov.it

Ufficio stampa AGTW, ufficiostampa@agtw.it  Emanuela Rea emanuelarea.mail@gmail.com; 3338537295; Maurizio Quattrini maurizioquattrini@yahoo.it 3388485333

L’ingresso agli spettacoli è consentito ai visitatori fino ad esaurimento dei posti disponibili ed è incluso nel costo del biglietto del Museo richiedendo, al momento dell’acquisto, la formula “museo + spettacolo” 

È possibile acquistare i biglietti sia online al sito http://www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo, che tramite call center Ticketone allo 06/32810 o direttamente al botteghino del Museo

Intero € 12,00

Ridotto € 2,00 per i cittadini europei tra i 18 ed i 25 anni 

Gratuità di legge

Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo – Roma, Lungotevere Castello, 50

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Teatro Documenti “Esculapio al neon”.

Teatro Documenti “Esculapio al neon”. Un padre musicista, una madre costumista e una figlia regista, va in scena una storia di famiglia di Ennio Porrino

Teatro Documenti “Esculapio al neon”. Un padre, una madre e una figlia, tre artisti, tempi diversi e distanti tra loro che si incontrano nello spazio di un teatro e ritornano un tutt’uno.

Al Teatro di Documenti va in scena “Esculapio al neon”.

Il 29 giugno e il 2 luglio la regista Stefania Porrino fa rivivere tra le mura suggestive del teatro l’opera del 1958, composta dal padre, Ennio Porrino, compositore di musica sinfonica, cameristica e operistica, insieme al librettista Luciano Folgore.

La madre della regista, Màlgari Onnis, fu la scenografa e costumista della prima messa in scena nel 1972.

I costumi originali, ora di proprietà della regista e restaurati per l’occasione da Valeria Maruzzi e Alessia Pisani, allieve del Corso di Costume dello spettacolo tenuto dalla prof.ssa Carla Ceravolo presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, calcheranno il palcoscenico: un regalo dal valore inestimabile per il pubblico. Sul palco gli allievi del Conservatorio di musica “Licinio Refice” di Frosinone dove la regista insegna.

La preparazione musicale dell’opera è stata curata dal M° Luigi Mastracci che accompagna gli interpreti al pianoforte. Teatro Documenti “Esculapio al neon”

La messinscena sarà un’occasione preziosa per conoscere la storia di una famiglia di artisti che è stata e continua a essere protagonista del “teatro italiano” e di cui è possibile consultare la documentazione presso il Fondo Onnis Porrino della Biblioteca Museo Teatrale SIAE.

Argomento dello spettacolo è la contrapposizione tra la vecchia e la nuova medicina, tra i benefici delle erbe medicinali, esaltati dalla fattucchiera Anfissa, e il potere risolutore di vitamine, ormoni e cortisone, esaltato dalla signora della Pubblicità, altresì chiamata Grancassa per il suo modo fragoroso di entrare in scena sempre seguita dal suo fedele servitore Megafono.

Oggetto del contendere sono Cordelia, fanciulla romantica, e il malatissimo principe Rovello. Teatro Documenti “Esculapio al neon”

Teatro Documenti “Esculapio al neon”.
Teatro Documenti “Esculapio al neon”.

I due si sono innamorati per corrispondenza e desiderano ardentemente conoscersi di persona.

Anfissa e suo fratello Papasso, rispettivamente madre e zio di Cordelia, sono però molto preoccupati dallo stato di esaurimento della povera ragazza che, più che affidarsi agli antichi rimedi proposti dalla madre e dallo zio, preferisce confidare le sue pene d’amore a Madama la Luna la quale scende addirittura dal cielo per confortare l’infelice fanciulla.

Come introduzione dell’opera, per rendere omaggio ai due autori della musica e del libretto,si ascolterà anche un duetto tratto da un’altra opera di Ennio Porrino, “L’organo di bambù”,due liriche cameristiche sempre dello stesso autore e un collage di poesie in stile futurista diLuciano Folgore. Teatro Documenti “Esculapio al neon”

Sempre presso il Teatro di Documenti nei giorni lunedì 3 luglio, alle 20,45, e martedì 4 luglio alle 18,45, gli allievi dei Corsi di Canto dei prof. Susanna Anselmi, Silvia Ranalli e Danilo Serraiocco si esibiranno anche nell’interpretazione di un’opera di repertorio, “La Bohème” di Giacomo Puccini, accompagnati al pianoforte da Mirko Mancini, allievo del Biennio di Maestro collaboratore del prof. Luigi Pecchia.

La regia è affidata a Giuseppe Pestillo, laureando del Biennio di Regia del Teatro musicale tenuto dalla prof. Stefania Porrino presso il Licinio Refice di Frosinone, uno dei soli quattro Conservatori in tutta Italia ad aver istituito questo nuovo corso di studi che, prima del 2004, non esisteva in nessuna scuola statale italiana. Teatro Documenti “Esculapio al neon”

Teatro Documenti “Esculapio al neon”.
Teatro Documenti “Esculapio al neon”.

ENNIO PORRINO (Cagliari, 20 gennaio 1910 – Roma, 25 settembre 1959). Teatro Documenti “Esculapio al neon”

Allievo di Mulè, Dobici e Respighi, Porrino ebbe un’intensa attività di compositore, insegnante, critico e direttore d’orchestra. Accademico di Santa Cecilia a soli ventinove anni e dell’Accademia Luigi Cherubini di Firenze, dopo aver insegnato composizione a Napoli e a Roma, fu nominato nel ’56 direttore del Conservatorio e dell’Ente Lirico di Cagliari.

Si fece conoscere nell’ambiente musicale romano nel ’33, con l’ouverture per orchestra Tartarin de Tarascon e, nel ’34, con il poema sinfonico Sardegna, diretti entrambi da Bernardino Molinari all’Auditorium dell’Augusteo. Teatro Documenti “Esculapio al neon”

Sardegna diventò negli anni la sua composizione più eseguita e più nota per le numerose esecuzioni avvenute sia in Italia che all’estero sotto la guida dei più prestigiosi direttori dell’epoca, come Stokowski, Previtali, Gui, La Rosa Parodi, ecc.

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Nepi,”Festival Internazionale della Danza”

Nepi,”Festival Internazionale della Danza”. Settima edizione dal 6 all’8 luglio 2023. Castello Forte dei Borgia – Nepi

Nepi,”Festival Internazionale della Danza”. Numerosi ospiti durante le tre serate:

Nepi,”Festival Internazionale della Danza”. Beppe Menegatti, Alma Manera, l’Etoile Giuseppe Picone, Pupi Avati

I primi ballerini del Teatro dell’Opera e del Balletto di Stara Zagora della Bulgaria, Ileana Citaristi, Mvula Sungani, Kristian Cellini, Roberta Beccarini,Juan Manuel Acosta, Alessandro Egger, Tove Villför.

La madrina Giusy Versace, la partecipazione di Rossella Erra e tanti altri

IL 7 LUGLIO, IN ANTEPRIMA MONDIALE, “LA PIZZA CON ODE BARBARA. OMAGGIO ALLA REGINA MARGHERITA DI SAVOIA!”, UNA CREAZIONE DI BEPPE MENEGATTI CON PROTAGONISTA ALMA MANERA

Giovedì 6 luglio si dà inizio a Nepi, alla settima edizione del Festival Internazionale della Danza e delle Danze, fondato da Paolo Tortelli e Maria Pia Liotta, organizzato da Alta Classe Accademia dello Spettacolo, sotto la direzione artistica di Maria Pia Liotta e con il patrocinio del Comune di Nepi, della Regione Lazio, dell’AFI (Associazione Fonografici Italiana), della Proloco di Nepi e dell’ICAS (Intergruppo Parlamentare Cultura Arte Sport).  

Giorni di grandi esibizioni con ospiti prestigiosi e rappresentanti autorevoli del mondo tersicoreo e dello spettacolo.

La serata di giovedì 6 luglio è riservata, per la prima volta, alla Milonga, infatti la direttrice artistica del Festival Internazionale della Danza e delle Danze Maria Pia Liotta, ha deciso, per questa edizione, di dedicare una intera serata al Tango, regalando momenti di apprendimento, grande spettacolo e divertimento a tutti i partecipanti appassionati di questa disciplina. Il tutto con i maestri Roberta Beccarini e Pablo Garcia.

Una serata del Festival dedicata interamente al Tango Argentino, con lezioni e a seguire serata danzante con le selezioni musicali dj Andrea Dedo.

Le coppie che prenderanno parte alla milonga del giovedì saranno invitate a partecipare con un tango improvvisato sul prestigioso palcoscenico dove si esibiranno gli artisti ospiti del Festival Internazionale della Danza e delle Danze sabato 8 luglio.

Grande attesa, invece, per la seconda serata del Festival, venerdì 7 luglio, che quest’anno, sempre in onore di Carla Fracci, da sempre sostenitrice e madrina del Festival, sin dalla sua prima edizione, verrà presentata, “La Pizza con Ode Barbara. Omaggio alla Regina Margherita di Savoia!”, una creazione in anteprima mondiale del maestro Beppe Menegatti con protagonista Alma Manera e la partecipazione di Gianaugusto Bongiovanni.

Al pianoforte Kozeta Prifti. I costumi di scena, saranno due affascinanti abiti da sposa, creazioni della stilista Sonia Verelli. E afine rappresentazione pizza margherita per tutti, anche per gli attori in palcoscenico, specialità prodotta dal maestro pizzaiolo Matteo Vari, una eccellenza italiana.

La serata continua, poi, con i danzatori della Experience Dance Company di Matteo Addino e con i primi Ballerini del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Stara Zagora diretto da Sylvia Tomova.

Come ormai da tradizione, durante la seconda serata, ritorna lo spazio dedicato al cinema con la consegna del premio “Lo Schiaccianoci d’oro” sezione “Visioni in Movimento”, alla presenza di una giuria prestigiosa e del Presidente di Giuria il produttore Sergio Giussani e dal Presidente Onorario Fabrizio Del Noce.

Special Guest della serata Pupi Avati.  

La Direzione Creativa del Concorso è affidata a Alma Manera mentre la Direzione Organizzativa a Francesco Innocenzi.

Novità assoluta di questa settima edizione è una nuova Sezione dedicata alle Arti Visive e Figurative, a completamento di un percorso, quanto afferma la direttrice artistica Maria Pia Liotta che declina tutte le espressioni dell’Arte della Cultura e della Bellezza.

A curare questa nuova Sezione è il critico d’arte Francesca Barbi Marinetti.

Ospite eccellente di questa prima Edizione è l’Artista Corrado Veneziano che presenta, in anteprima, una selezione della sua nuova produzione pittorica intitolata “Danzare i sogni. Animali immaginari tra movimento, vento, voli”, composta da tre pergamene di grandi dimensioni, che ritraggono centauri, basilische, sirene, e altre figure animali dalle fattezze umane.

Le Opere saranno esposte durante il Festival, dal 6 all’8 di luglio presso la Sala Nobile del Comune di Nepi.

L’ingresso è aperto a tutti.

La mostra verrà inaugura il 6 giugno dopo la conferenza stampa di presentazione del Festival.

Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, il Festival, nelle tre serate del 6, 7 e 8 luglio, è una grande maratona di danza e garantisce un programma vasto, innovativo di grande respiro e di sicura qualità artistica.

A rappresentare le varie discipline nelle tre serate in programma la massima espressione della danza, grandi stelle di chiara fama, ognuna protagonista indiscussa nel proprio genere.

Il Premio “Carla Fracci per i giovani” giunto alla terza edizione, istituito alla Sua memoria, verrà consegnato come nelle precedenti edizioni proprio durante la serata finale del Festival dal maestro Beppe Menegatti.

Il nome del vincitore verrà reso noto durante la serata.  Interesse da tutto il mondo della danza per l’arrivo dell’etoile Giuseppe Picone star mondiale della danza.  

La sua sarà una esibizione che impressionerà anche i neofiti della danza dal titolo “Elevarsi” con coreografie dello stesso Picone.  Di grande prestigio la presenza di Ileana Citaristi, danzatrice di origine italiana, considerata tra le più grandi studiose e interpreti di danza Classica Odissi.  

Indiana di adozione, difatti vive nella regione dell’Orissa dal 1979, dedita allo studio ed alla ricerca dei due stili di danza classica indiana Odissi e Chhau.

Una danza affascinante dove miti e storie raccontate attraverso il linguaggio della mimica danzata dove gestualità, ritmo, melodia si fondono a creare immagini poetiche ispirate appunto alle immagini scultoree dei templi antichi.

Una novità assoluta la sua creazione “Ganga Yamuna” con musica di Gopala Panda.

Alma Manera porterà con la sua potente voce, freschezza, allegria e colori con i ballerini di Matteo Addino, Experience Dance Company, con le coreografie dello stesso Addino.

E, poi  ancora, tanta qualità con le eccellenze del corpo di Ballo del Teatro Nazionale dell’Opera e del balletto di Stara Zagora: Anelia Dimitrova, Fiordi Lloha, Maxim Sidenko e Marcelo Molina, con la compagnia Etnika Mvula Sungani Physical con  la superba interprete l’Etoile Emanuela Bianchini con le coreografie dell’eclettico Mvula Sungani, il tango appassionato di Roberta Beccarini e Juan Manuel Acosta, il folk con fantasie musicali popolari del gruppo folcloristico I Peddaroti,  Tove Villför e Filippo Zara con ritmi Latino/Americani e il vincitore di Ballando con le Stelle on the road Thomas Piaggi. 

A completare la seratale magiche ed emozionanti interpretazioni di Alma Manera che si esibirà anche in un duetto con il tenore italo americano Jonatha Cilia Faro.

Al pianoforte Kozeta Prifti. Le serate sono condotte da Beppe Convertini e da Roberta Beta.

A dire la sua, l’opinionista della RAI “Vox Populi” Rossella Erra. Il tuttoalla presenza della madrina Giusy Versace.

Durante l’ultima serata del Festival ritorna il prestigioso premio “Lo Schiaccianoci d’Oro”, istituzionalizzato nella prima edizione del Festival.

“A grandi artisti, ad esponenti autorevoli del settore tersicoreo e del mondo artistico –culturale, un riconoscimento per la loro dedizione ad un’arte, quale la danza, e che hanno fatto della danza una loro espressione di vita.”

Il premio è un’opera creata in esclusiva per il Festival, dall’artista Enrico Manera.

Quest’anno i premiati: Giuseppe Picone, il Teatro Nazionale Dell’Opera e del Balletto di Stara Zagora, Mvula Sungani, Ileana Citaristi, Kristian Cellini, Alessandro Egger, Tove Villför, Thomas Piaggi, Francesca Bernabini, il Gruppo Folk I Peddaroti, Corrado Veneziani e Pupi Avati.

Sarà presente l’ambasciatore della Bulgaria in Italia, S.E. Todor Stoyanov, con una delegazione istituzionale.

Nel dettaglio:

La Milonga in Palcoscenico con i maestri Roberta Beccarini e Pablo Garcia

-giovedì 6 luglio 2023 – ore 21.15. Castello Dei Borgia – Nepi.

Sotto un cielo di Stelle

-venerdì 7 luglio 2022 – ore 21.15. Castello dei Borgia – Nepi

Gran Gala del Festival e cerimonia finale di consegna del Premio “Lo Schiaccianoci d’oro”

-sabato 8 luglio – ore 21.15. Castello dei Borgia – Nepi

PER INFORMAZIONI: Segreteria Organizzativa – Cell. 346.6142314

www.festivalinternazionaledelladanzaedelledanze.com

PER PRENOTAZIONI E ACQUISTI BIGLIETTI

PROLOCO di NEPI

Via G. Matteotti, 32 – Nepi

Tel. +39 328 469 7435 – 0761 170 7105 – E-mail: proloco_nepi@virgilio.it

Costo del biglietto: € 10,00 serata del 7 luglio – € 10,00 serata dell’8 luglio

Abbonamento per le due serate: € 15,00

UFFICIO STAMPA

Ennio Salomone

Tel. + 39 346.6142314 – E-mail: salomone.ennio@gmail.com

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“Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!,

“Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!, dal 29 giugno al 2 luglio 2023. Arena Estiva del Teatro Sociale, Alba

La Sedicesima edizione di Alba Jazz,dal 29 giugno al 2 luglio, presenta quattro giorni di musica con band leader donne:

“Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!. SISTERS IN JAZZ INTERNATIONAL, ANIKA NILLES & NEVELL, TIA FULLER QUARTET e RITA MARCOTULLI con FURIO DI CASTRO e ROBERTO GATTO.

Il direttore artistico Fabio Barbero e l’Associazione Alba&Jazz quest’anno, nell’ambito del progetto “le energie inattese” hanno scelto di portare sul palco donne jazziste di fama internazionale, per far conoscere agli appassionati il loro bagaglio di personalità, entusiasmo, carica creativa ed energia.

Un Festival di grande musica, fatta da Donne nel Jazz.

Il palco sarà L’Arena Estiva del Teatro Sociale, e le prime a salirvi saranno Sisters in Jazz International. “Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!

Un progetto nato negli Usa per creare una rete tra musiciste di vari paesi. “Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!

L’idea ha prosperato, con diverse formazioni, in tutto il mondo: ad Alba Jazz approda un quintetto formato dalla nostra Stefania Tallini al pianoforte, a rappresentare l’Italia, Izabella Effenberg, polacca, tedesca di adozione, al vibrafono; la sassofonista tedesca Alexandra Lehmler, e Dorota Piotrowska alla batteria, polacca statunitense d’adozione.

Un Jazz che si nutre della vitalità creativa di linguaggi diversi che si incontrano.

Divertente, forte, originale, l’apertura perfetta per la nostra sedicesima edizione!

Il 30 giugno vi presentiamo Anika Nilles. Una strepitosa batterista che dalla Germania arriva con il suo gruppo Anika Nilles & Nevell:

Santino Scavelli alle percussioni, Jonathan Ihlenfeld Cuñado al basso, Simon Grey e Patrick Rugebregt alle tastiere e Joachim Schneiss alla chitarra.

“Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!,
“Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!,

Ascolteremo una musicista con uno stile molto personale, un drumming potente che scorre tra Rock, Funk, Jazz, Pop: non contaminazioni, ma un linguaggio nuovo raggiunto anche con una padronanza dello strumento che vi stupirà. “Alba Jazz 2023” Suona al Femminile!

Il 1° luglio: arriva ad Alba, per la prima volta in Italia, Tia Fuller, sassofonista, flautista, compositrice, un’esperienza vastissima, a partire dal pop (direttrice musicale del gruppo di Beyoncé dal 2006), al soul e al Rythm and Blues (Aretha Franklin, Patti Labelle, Dionne Warwick) al Jazz (Jimmy Heath, Don Braden e Don Byron). Ma anche Chaka Khan, Jay-Z, Erykah Badu, difficile elencare tutti i nomi che si sono avvalsi della sua musica.

Nel cartone Disney Pixar “SOUL” è lei a interpretare il personaggio della sassofonista Dorothea Williams.

Ad Alba, Tia si presenta da jazzista, nominata più volte ai Grammy, in quartetto con Shamie Royston, al piano, Luca Fattorini al contrabbasso, e Marco Valeri alla batteria.

L’ultima serata, il 2 luglio è affidata a Things: Rita Marcotulli al pianoforte, Furio Di Castri al contrabbasso, Roberto Gatto alla batteria, nella formazione che aveva dato luogo alla registrazione del disco, Things, registrato nel 1985, ai tempi d’oro del Music Inn tempio del Jazz a Roma.

Ebbene il trio si è ricomposto: Jazz, tra standard, nuove composizioni originali e il guizzo creativo di una delle nostre pianiste più amate in Italia e all’estero e di due musicisti straordinari per concludere in bellezza questa sedicesima, inusuale, importante, e bellissima edizione.

INFO:

albajazz@albajazz.com
tel. +39 3483351660

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Diane Warren premio “Ischia Global Fest 2023”

Diane Warren premio “Ischia Global Fest 2023”. Diane Warren, la mitica compositrice americana (14 nomination all’Oscar ed una statuetta alla carriera nel 2022)

Diane Warren riceverà il 12 luglio il premio “Ischia William Walton Legend Award”, massimo riconoscimento musicale della 21esima edizione dell’Ischia Global Film & Music Festival (dal 9 al 16 luglio) Premio promosso dall’Accademia internazionale Arte Ischia con il sostegno del MiC (Dg Cinema e audiovisivi) e della Regione Campania.

Diane Warren premio “Ischia Global Fest 2023”. Ad annunciarlo è il fondatore e produttore del festival Pascal Vicedomini nel corso della cerimonia di premiazione nei saloni del Coni in Roma dove il giornalista napoletano ha ricevuto il premioFair Play for Life” per la sezione spettacolo insieme ad Osvaldo Bevilacqua, Bruno Luverà, Andrea Purgatori ed altre personalità dell’informazione con la partecipazione della Banda Musicale dell’Esercito Italiano.

“Sarà un onore rendere omaggio ad una grandissima donna e soprattutto ad un artista che è già nella storia della musica mondiale” dichiara Vicedomini precisando che a premiarla sarà “l’altrettanto leggendario” produttore americano Clive Davis, “colonna” del festival che si annuncia tra i più attesi dell’estate nel panorama dello showbiz internazionale.

Tra gli ospiti di risonanza internazionale che hanno già con entusiasmo confermato la loro presenza alla nostra kermesse ischitana, “ha infine riferito Vicedomini,” è da citare l’iconico regista americano Rob Marshall.

Il creatore del film Oscar ‘Chicago‘ (2003) e recentemente del live action ‘La Sirenetta’. Marshall sarà premiato con l’Ischia Legend Award’ – Nel nome di Luchino Visconti” il 15 luglio nel corso del gala di chiusura al Regina Isabella.

Diane Warren premio “Ischia Global Fest 2023”
Diane Warren premio “Ischia Global Fest 2023”

Il popolare autore, anche coreografo e grande uomo di teatro, ha portato sullo schermo musical di successo e grandi storie da “Nine”, l’omaggio al Fellini di 8%, ai “Pirati dei Caraibi” – Oltre i confini del mare, da “Into the Woods” a “Il ritorno di Mary Poppins” e “Memorie di una Geisha”. “

L’ Ischia Global Film & Music Fest è realizzato in collaborazione con Riflessi, RS Productions, Givova, Banca Ifis, Vulcano Buono, Caremar con la partecipazione di The Hollywood Reporter e di Rai – Radio2.

UFFICIO STAMPA

MARIDI’ VICEDOMINI

Mob: 338/2259860 – 333 /9921506

maridyvicedomini@gmail.com

www.maridicommunication.com

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Civitavecchia, “IL FESTIVAL DEGLI ARTISTI”.

Civitavecchia, “IL FESTIVAL DEGLI ARTISTI”. 1 e 2 luglio a Civitavecchia, Direzione artistica di Pino Quartullo

Sabato 1 e domenica 2 dalle ore 18 nei luoghi più suggestivi di Civitavecchia si terrà il Festival degli artisti sotto la direzione dell’attore e regista Pino Quartullo.

Civitavecchia, “IL FESTIVAL DEGLI ARTISTI”. Questa nuova edizione, in sinergia con il Sindaco Ernesto Tedesco e l’Assessore alla Cultura e Turismo Simona Galizia, si avvale anche del Patrocinio dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro – Settentrionale.

Come in passato la città si trasformerà in un immenso chapiteau sul mare, con oltre centoventi artisti che si esibiranno dalla Marina al porto antico, dal centro storico al Forte Michelangelo fino alla Fontana del Vanvitelli.

Su questa splendida “croisette” laziale sarà possibile a tutti, gratuitamente, da vedere da vicino giocolieri, mimi, clown, acrobati, fantasisti, attori, maghi, danzatori, cantanti e musicisti che doneranno ai luoghi una valenza nuova e unica.

“L’arte di strada, di forte impatto popolare, sofisticata e poetica, divertente e stupefacente, è fruibile da pubblico di ogni età (bambini, adulti, anziani) e di ogni estrazione sociale e culturale.

Civitavecchia, “IL FESTIVAL DEGLI ARTISTI”.
Civitavecchia, “IL FESTIVAL DEGLI ARTISTI”.

Un’arte che discende dal nostro passato più puro di intrattenitori – spiega Pino Quartullo – dagli histriones e circenses dell’antica Roma, alle maschere dei commedianti dell’arte, e come allora vive all’aperto, nelle piazze, a contatto diretto del pubblico, spesso coinvolgendolo direttamente”.

Da mercoledì 21 giugno sui profili social (@festivaladstradacv) sarà possibile scoprire tutti gli artisti che parteciperanno e crearsi un proprio percorso. 

L’organizzazione del festival è curata dall’ associazione culturale La Città degli artisti.

Francesco Fusco

3384980862

www.francescofuscopress.com

francesco.fusco81@gmail.com 

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