A Federico Bianca il premio Narrativa Saggio di Etnabook.

A Federico Bianca il premio Narrativa Saggio di Etnabook. Come direbbe la scrittrice statunitense Jacqueline: “Il dolore riscatta tutto”. Un dolore che rappresenta la consapevolezza della vita, ma al tempo stesso anche un monito di morte.

L’esordio narrativo di Federico Bianca con i racconti di “Riscatto” (alcuni erano già apparsi su antologie e concorsi nazionali), per i tipi di Felici Editore, lo scorso 20 settembre ha vinto il primo premio della sezione Narrativa Saggio di Etnabook.

Federico Bianca appare destinato a far parlare gli ambienti letterari per potenza di racconti proposti al lettore e forte stile identitario del suo autore.

Nel mondo che immagina e crea in questa prima prova, alberga una sofferenza che preannuncia il pareggio dei conti.

Il riscatto finale, nella sua penna, si realizza con il compimento del proprio destino.

Tutti coloro che abitano le storie raccontate nel volume sono dei falliti, che non cercano redenzione attraverso soluzioni vitali e vie di speranza.

Sono personaggi sopraffatti, che vogliono semplicemente farla finita. Sembra che si dica: “Sono un perdente.

Qualcuno deve pur farlo”, come Fausto Gianfranceschi nella sua Lode della torre d’avorio”.

La giuria ha premiato la scrittura ironico-tragica di Federico Bianca, che dimostra ampiamente al lettore, nei racconti pubblicati, una larga conoscenza dei generi e sottogeneri pop cinematografici e fumettistici.

A Federico Bianca il premio Narrativa Saggio di Etnabook.
A Federico Bianca il premio Narrativa Saggio di Etnabook.

Sono storie che ci permettono di discendere, come nelle pieghe ambivalenti del titolo della raccolta, nelle improvvise svolte dell’esistenza.

E Bianca non è deus ex machina che interviene in nessuna trama narrata. Né giudica alcunché di ciò che racconta.

È però sicuramente tanto abile a descrivere i demoni delle vite altrui – ambientate nelle situazioni storiche più disparate, sempre puntigliosamente e “realisticamente” descritte – che sorge il dubbio di quanti demoni atavici abitino silenziosamente nelle pieghe della sua grande cultura di letterato.

Federico Bianca, classe 1982, si avvicina al mondo della letteratura, dei fumetti e del cinema sin da bambino.

Studi ineccepibili: diploma di Maturità Classica, e poi Laurea triennale in Lettere Moderne. A seguire, la Laurea Specialistica in Filologia Moderna e un Dottorato di Ricerca in Italianistica.

È un professionista siciliano, che continua a vivere nella sua terra, specializzato nell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Tutor esterno alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, nonché docente di ruolo di materie letterarie negli istituti secondari di secondo grado.

Finora ha pubblicato tre monografie per Convivio Editore, dimostrando il suo spiccato interesse per un’ottica europea e internazionale e per la multidisciplinarietà:

“Lolita, un mito euramericano tra romanzo e sceneggiatura”; “Carlo Alianello nella cultura italiana e europea”; “Giovanni Papini: la vita, le opere, la poetica”.

Un Autore di cui risentiremo parlare.

Ufficio stampa: L.b.d. Communication srls (lbdcommunicationsrls@gmail.com)

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Andrea Casta “The Space Violin - Visual Concert”.

Andrea Casta “The Space Violin – Visual Concert”. Sabato 21 ottobre il violinista “Jedi” Andrea Casta atterra al Teatro Lirico Giorgio Gaber.

Uno show che trascinerà il pubblico in una esperienza immersiva tra musica, visual art e light design. Andrea Casta “The Space Violin – Visual Concert”

La musica e racconto visivo connessi in forma innovativa, come mai si è visto, condurranno il grande pubblico in una esperienza immersiva insieme ad Andrea Casta.

Andrea il violinista elettrico italiano più celebre al mondo che, sabato 21 ottobre alle 21.00, atterra per la prima volta sul palco del Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano con il suo “The Space Violin – Visual Concert”.

L’artista ha illuminato i palchi di 32 nazioni, raggiungendo 2 milioni di spettatori dal vivo e 400.000 followers sui social network. Musicista, cantante e produttore, fa della narrazione visiva la sua cifra artistica.

Ilviolinista Jedi”, così definito per il caratteristico archetto luminoso che ricorda una spada laser, dopo oltre 40 date estive tra teatri all’aperto, djset nei club e concerti nella natura, debutterà con il suo tour invernale a Milano presentando il suo show che regalerà al pubblico un’esperienza unica tra musica, visual art e light design, resa ancora più potente dall’acustica perfetta dello storico teatro milanese, restituito alla città restaurato solo nel 2021.

Dai successi pop all’elettronica dance che farà ballare il pubblico, da omaggi agli autori italiani alla storia del rock, ogni spettatore si riconoscerà nel percorso musicale crossover che va dai Coldplay ad Avicii, dai Queen a Bowie, da Morricone a Battisti. Ogni brano è un’avventura visiva che coinvolge gli spettatori in un viaggio tra natura e futuro, con effetti immersivi che sottolineano le 3 grandi tematiche affrontate: l’uomo e la natura, le bellezze italiane e la tecnologia.

Andrea Casta “The Space Violin - Visual Concert”.
Andrea Casta “The Space Violin – Visual Concert”.

Sul palco Andrea Casta sarà accompagnato da IVANIX, dj, producer e sound designer di fama internazionale, già insieme a lui in tour e al Circo Massimo lo scorso giugno per l’opening dei concerti romani di Vasco Rossi.

Sarà presente anche Paolo Zanetti, uno dei chitarristi più apprezzati nel panorama pop italiano e sono attesi diversi special guest di fama internazionale.

Non mancherà la parte più immaginifica del Visual Concert che vedrà Andrea Casta nei panni del Comandante AJ, il protagonista del concept album fantascientifico “The Space Violin Project” che, con canzoni ed episodi video, proietta lo spettatore nel 2235 e vive nelle illustrazioni di Lorenzo Gubinelli.

Nel 2023 Casta ha vinto per la seconda volta in carriera il Dance Music Awards come Best Performer, ha aperto il Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza ed è sempre più seguito anche grazie alle sue iconiche esibizioni per la serie A di calcio e la Coppa del Mondo di Sci Alpino.

Musica da vedere, lo spettacolo sarà un’esperienza innovativa che supera i confini del concerto.

(biglietti disponibili su Ticketone e al botteghino del Teatro Lirico).

Donatella Gimigliano

Giornalista – Relazioni Pubbliche & Comunicazione

Socio Professionista Qualificato FERPi

Cellulare: +39 3287310171

Email: d.gimigliano@bixpromotion.it

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OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024.

OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024. Dal 7 novembre 2023 al 22 maggio 2024. Trenta spettacoli in programma, dai grandi nomi del teatro ai giovani autori.

OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024. Poi attori e registi della scena classica e contemporanea.

OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024. Silvano Spada presenta i protagonisti della sesta stagione in Via Giulia.

Un mix di sogni prendono vita sul palco di Via Giulia, alla ricerca di un equilibrio emotivo che racconti l’essere umano, in bilico tra le tante maschere che ognuno può indossare.

Sogni che sotto i riflettori dell’OFF/OFF Theatre, si fanno materia, componendo il variegato programma della sesta stagione firmata da Silvano Spada, guida artistica di un calendario che partirà il 7 novembre 2023 per proseguire fino al 22 maggio 2024.

Pino Strabioli, Giulia Di Quilio, Pierfrancesco Poggi, Santino Fiorillo, Fiamma Satta, Melania Giglio, Eva Robin’s, Patrizia Bernardi, Rose Freeman, Anas Arqawi, Met Decay, Saverio Peschechera, Dacia Maraini, Valerio Di Benedetto, 

Francesca Reggiani, Duccio Camerini, Edoardo Sani, Paola Gassman, Anna Mazzamauro, Kaspar Capparoni, Laura Lattuada, Carlo Caprioli, Clara Galante, Edoardo Purgatori, Guenda Goria, Lucia Bendia, Lorenzo Balducci,

Elena Croce, Pino Quartullo, Roberta Giarrusso, Gaia Aprea, Federica Torchetti, Andrea Lintozzi, Riccardo Alemanni, Leonardo Mazzarotto, Serafino Iorli, Vinicio Marchioni, Milena Mancini, Margò Paciotti,  H.E.R., Giulio Corso, 

Manuela Zero, Natalia Simonova, Vincenzo Coppola, Francesco Barra, Urbano Barberini, Ennio Coltorti, Jesus Emiliano Coltorti, Grazia Di Michele,  Patrick Rossi Gastaldi e Francesco Montanari, saranno interpreti dei trenta spettacoli che vedranno sullo stage grandi nomi, giovani autori, attori e registi della scena italiana. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Un viaggio artistico composto da testi classici e contemporanei ed una ricerca che parte da una riscoperta culturale, quella del Teatro di Varietà per il pubblico di oggi. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Poi l’omaggio ad un grande autore come Giuseppe Patroni Griffi e il suo testo-cult, “Metti, una sera a cena”, sullo sfondo del periodo d’oro del grande Teatro con protagonisti Visconti, Strehler, Compagnia dei Giovani, Eduardo De Filippo e tantissimi altri che hanno reso il Teatro, un mito.

Uno sguardo all’indietro per riscoprire il valore più profondo dell’intrattenimento, per una prospettiva sul domani.

Si conferma ormai come consuetudine nei programmi dell’OFF/OFF Theatre, l’ampia attenzione ai temi dell’attualità: i rapporti uomo/donna, i giovani, i social, la piaga del bullismo, il gender fluid, la malintesa solidarietà e il rispetto delle disabilità e comicità, musica, canzoni e burlesque con l’incontro di personaggi di ieri e di oggi, tra cui menzionare Ezio Bosso, Pietro Orlandi, Italo Calvino, Anna Magnani, Dacia Maraini, la poetessa Maria Luisa Spaziani, Paolo Villaggio, Greta Garbo, Marlene Dietrich, Giuseppe Verdi, Shakespeare e Marlowe e Adolf Hitler.

«Viva il Teatro, perché il Teatro rende vivace, varia e intelligente la vita ed è parte integrante della società perché a teatro ci si incontra, si incrociano persone e mondi, si riflette o diverte, si è spinti a pensare o ci si rilassa sorridendo o ridendo in un match di sensazioni ed emozioni dal vivo, tra gli attori in scena e il pubblico in sala.

E il Teatro è per tutti, giovani e adulti, colti e meno colti, di destra o di sinistra. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

O meglio, il Teatro è per tutti coloro che non vogliono addormentarsi davanti a un televisore o passare le loro ore di fronte a un computer o, al massimo, uscire per una serata sushi.

In tutto il mondo, in Inghilterra, in Francia, negli Stati Uniti, in Germania, il Teatro è motore sociale, fa parte della quotidianità culturale e di divertimento e non è un rito sacrale, un club riservato a iniziati o adepti.

E la cultura alta e la cultura “altra” non sono in antitesi e sono ambedue indispensabili alla più moderna e attuale vita sociale e collettiva, proiettata in un mondo in continuo cambiamento». OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Silvano Spada

OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024.
OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024.

IL PROGRAMMA – OFF/OFF THEATRE 2023-24

La Stagione prende il via martedì 7 novembre con una operazione culturale, l’omaggio al teatro di varietà con lo spettacolo “OFF/OFF Variety”.

Uno spettacolo di Silvano Spada, con Pino Strabioli, Pierfrancesco Poggi, Santino Fiorillo e Giulia Di Quilio, con le coreografie di Francesco Spizzirri. (Prima Nazionale).

Il Varietà: ballerini, comicità, canzoni, burlesque.

Da Londra, Parigi, New York, Berlino e, in tutto il mondo, il Varietà è uno spettacolo di grande successo e l’Off/Off Theatre, anche in Italia, ripropone il Varietà al pubblico di oggi.

Da venerdì 24 novembre, con Melania Giglio diretta da Daniele Salvo, debutta “Io e Lei”, testo di Fiamma Satta (Prima Nazionale). OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Una seduta psicoanalitica bruciante e senza filtri, un punto di vista sulla disabilità spiazzante e anticonformista che turba, diverte e fa riflettere.

Da giovedì 7 dicembre in scena Eva Robin’s protagonista di EvƏ, un testo di Jo Clifford, con Patrizia Bernardi, Rose Freeman, Anas Arqawi, Met Decay e Saverio Peschechera, diretti da Andrea Adriatico. (Prima romana).

Dio creò Adamo ed Eva e, come affermazione di superiorità, prima il maschio e poi la femmina, due generi ben distinti, ma non fu prevista la condizione dell’essere umano con un po’ dell’uno e un po’ dell’altra, né la fluidità di storie e identità diverse.

Da mercoledì 13 dicembre debutta “Pietro Orlandi, Fratello”, nuovo testo di Giovanni Franci, con Valerio Di Benedetto. (Prima Nazionale). OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

“Una stand up Tragedy”, resoconto dell’incontro avvenuto tra Pietro Orlandi e l’autore/regista.

Da giovedì 21 dicembre grande ritorno per Francesca Reggiani, protagonista del suo nuovo testo “Agitarsi prima dell’uso”.

Lo sguardo sull’attualità che viviamo, la confusione del nostro tempo e le mitomanie dell’oggi.

Da mercoledì 3 gennaio, Duccio Camerini insieme a Edoardo Sani, è protagonista di “Una vita nel teatro”, testo di David Mamet tradotto da Roberto Buffagni e diretto da Camerini. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Il grande drammaturgo Mamet scrive di una educazione teatrale che non è così lontana da quella sentimentale e pone al confronto due generazioni di attori.

Da venerdì 12 gennaio, per la prima volta in Via Giulia arriva Anna Mazzamauro, protagonista in scena di “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi”, con l’accompagnamento di Sasà Calabrese alla chitarra e pianoforte.

Un dietro le quinte, un rimbalzo di emozioni tra il ragionier Ugo Fantozzi e la signorina Silvani: il loro primo disastroso incontro, Fantozzi che racconta il suo matrimonio, il cinema che l’ha reso leggenda, la piccola mostruosa Mariangela al concorso per bimbi belli, il ristorante giapponese… e tanta musica.

Da venerdì 19 gennaio, è la volta del nuovo allestimento di “Metti, una sera a cena”, di Giuseppe Patroni Griffi, con Kaspar Capparoni, Laura Lattuada, Carlo Caprioli, Clara Galante, Edoardo Purgatori, regia di K. Capparoni, adattamento di Fausto Nicolini e scena di Alessandro Chiti (prima nazionale). OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024.
OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024.

Un testo cult del Teatro e del Cinema e un omaggio ad un autore oggi attualissimo.

E, sullo sfondo, il periodo di un grande Teatro quando sulle scene trionfavano La Compagnia dei Giovani, le regie di Visconti e Strehler, Eduardo de Filippo e tanti altri protagonisti che hanno reso il teatro, un mito.

Da martedì 30 gennaio debutta Guenda Goria in “Ezio Bosso – Musica Libera”, omaggio al grande pianista scomparso. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Testo di G. Goria e Mirko Gancitano, regia di Felice Panico. Il racconto in musica dell’artista che ha commosso l’Italia e che ha trasmesso al pubblico il messaggio che l’arte e la bellezza sono contagiose e cambieranno il mondo.

Da mercoledì 14 febbraio, Elena Croce e Lorenzo Balducci portano in scena “Back to Black”, scritto e diretto da Silvano Spada (prima nazionale). OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

I rapporti di coppia e le infinite sfumature nella realtà di ognuno.

C’è un momento nella vita in cui si resetta il passato e ci si confronta con l’attuale: curiosità inesplorate, tentazioni schivate, occasioni perdute e il tempo trascorso nella routine.

Da martedì 20 febbraio, Pino Quartullo e Roberta Giarrusso debuttano con “28 motivi per innamorarsi”, testo di Jennifer Lane, adattamento e regia di Fabrizio Coniglio. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Singolare, ma scientifico test sulle affinità amorose.

E anche il pubblico può prendere parte al gioco.

Da martedì 27 febbraio, torna sul palco di Via Giulia Gaia Aprea con “Giovanna d’Arco”, di Maria Luisa Spaziani, regia di G. Aprea, con musiche a cura di Davide Pennavaria. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Santa ma eretica, donna ma uomo, dolce ma inflessibile, umile ma nobile. Chi è oggi Giovanna? Una donna che potremmo incontrare ovunque.

Da sabato 2 marzo, debutta “Interrail”, scritto da Armando Quaranta e Riccardo d’Alessandro, con Federica Torchetti, Andrea Lintozzi, Riccardo Alemanni e Leonardo Mazzarotto, regia di D’Alessandro (prima nazionale). OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Vent’anni tra feste e alzatacce, lezioni in facoltà e i primi lavori: emozioni, finte sicurezze e vere indecisioni per voler diventare grandi e ritrovarsi, semplicemente ad essere giovani.

Da mercoledì 13 marzo debutta Serafino Iorli in “Mammoletta”, scritto insieme a Federica Tuzi, per la regia di Mariano Lamberti. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Il boom economico degli anni ’60 e il figlio maschio che gioca di nascosto con le bambole.

Il cortocircuito tra una madre impotente, un padre padrone e un figlio che si invaghisce dei suoi compagni di scuola.

Da sabato 16 marzo Vinicio Marchioni racconta la capitale con lo spettacolo “Roma e Dintorni tra sacro e profano”, di cui è autore e interprete. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Roma e la romanità, tra la bellezza più assoluta e la suburra più oscena: comica, cinica e disincantata.

Un viaggio immaginifico da Trilussa a Califano, da Belli a Remo Remotti.

Da martedì 19 marzo Vinicio Marchioni torna in veste di regista per dirigere Milena Mancini nella pièce “Amore – Il Teorema di Sarah”.

In un’epoca di social, emoticon e stories a termine, grandi riflessioni di genere e molta confusione, tutti vogliono essere straordinari, più straordinari di tutti.

Ma la normalità è qualcosa da ripudiare, qualcosa di mediocre, di statico, che non fa notizia? E che cos’è l’amore?

Da venerdì 5 aprile sul palco arrivano Margò Paciotti e H.E.R. protagoniste dello spettacolo “Gender Games”, a cura di Ondadurto Teatro, per la regia di Lorenzo Pasquali. OFF/OFF Theatre | Stagione Teatrale 2023 – 2024

Il continuo ribaltamento dei punti di vista nel mondo che ci circonda, un percorso intimo, un viaggio emotivo per abbattere i confini del genere con tanta musica, dalla classica al rock, al pop, all’elettronica.

Da martedì 9 aprile prende il via lo spettacolo “Contenuto Pornografico”, con Manuela Zero e Giulio Corso, interpreti del testo scritto e diretto da Tommaso Agnese.

Da una parte megafono con slogan di rivolta e dall’altra manganello e scudo, l’indifferenza che incontra l’odio, una società in frantumi, terrorismo e tradimento e un avatar della realtà virtuale protagonista della società consumistica.

Ma l’odio è più forte dell’amore?

Da venerdì 12 aprile largo al nuovo spettacolo di teatro-canzone, di Pierfrancesco Poggi, con il suo “Cabaret Story”. Risate in musica lunga più di un secolo: da Petrolini a Jannacci, da Nebbia a Villaggio.

Da martedì 16 aprile arriva “Adolf prima di Hitler”, con Vincenzo Coppola e Francesco Barra, con la partecipazione di Jessica Ferro, protagonisti del testo scritto e diretto da Antonio Mocciola.

Vienna inizi ‘900. In un modesto monolocale convivono due amici per la pelle: uno è Gustav Kubizek e l’altro è Adolf Hitler.

Tra di loro un rapporto morboso, viscerale e indicibile all’epoca.

Da venerdì 19 aprile il teatro accoglie uno spettacolo di grande successo e acclamato dal pubblico per oltre venti anni, “Sulle spine”, con protagonista Urbano Barberini diretto da Daniele Falleri.

Comicità e crudeltà si mescolano ad un’ironia travolgente. Quali ripercussioni può avere sulla vita di un adulto la ferita, mai rimarginata, di vessazioni subite nell’adolescenza?

Da venerdì 3 maggio è la volta di “Shakespeare in Love with Marlowe”, testo di Vittorio Cielo con Ennio Coltorti e Jesus Emiliano Coltorti.

La vita segreta di Shakespeare, il suo rapporto con il potere e con Kit Marlowe, i due geni del Teatro elisabettiano, protagonisti insieme in scena.

E poi la vita e un episodio misterioso: chi uccise Marlowe? E l’ombra di Elisabetta I en travesti.

Da martedì 7 maggio arriva “Il fascino indiscreto dell’ipocrisia”, di e con Grazia Di Michele e Patrick Rossi Gastaldi anche regista.

Due protagonisti in scena affrontano con ironia le condizioni esistenziali nelle quali si trovano. Il concetto di ipocrisia che serpeggia nelle pieghe dei rapporti personali e professionali.

Progetti solidali spesso infestati da cattivi pensieri e certa retorica della solidarietà e del diversamente abile, vissute come insofferenze.

Da venerdì 10 maggio è di scena “Shakespeare in Burlesque”, di e con Giulia Di Quilio, drammaturgia di Valdo Gamberutti.

Cosa c’entra Shakespeare con il Burlesque?

Fingere di parlare di ieri per smascherare l’oggi e con il Burlesque, forma d’arte e strumento di emancipazione femminile, inserirsi nel dibattito incandescente tra body positivity e gender fluid e app di incontri e sesso virtuale.

Da mercoledì 15 maggio arriva “Play House”, di Martin Crimp, diretto e interpretato da Francesco Montanari.

Un uomo e una donna. L’amore, la noia, la famiglia, il sesso, i battibecchi, il rancore: l’impressione di spiare dal buco della serratura la vita drammaticamente esilarante di un uomo, disperatamente solo.

Martedì 21 maggio, debutta l’ultimo spettacolo di stagione “A letto con Marlene”, con Santino Fiorillo a cura di Pino Strabioli.

Due uomini, forse due amanti, Parigi, una camera d’albergo, un gioco en travesti e Marlene Dietrich.

EVENTI, INCONTRI, DATE UNICHE – OFF/OFF THEATRE 2023-24

Martedì 21 novembre, in occasione del cinquantenario dalla scomparsa di Anna Magnani, sul palco accompagnati da Pino Strabioli si svolgerà l’incontro dal titolo “Anna Magnani, per sempre” (Ingresso libero).

Lunedì 11 dicembre, incontro con Dacia Maraini intervistata da Silvano Spada su “Riflessioni sull’Oggi”. (Ingresso gratuito).

Martedì 9 gennaio è la volta di “Mio caro Verdi… un bacio sul cuore”, con Paola Gassmann, Paola Sanguinetti soprano e Davide Burani all’arpa, interpreti del testo di Antonella Campani, per la regia di D. Burani.

Giuseppina Strepponi, seconda moglie di Giuseppe Verdi: amica, confidente, consigliera.

Soprano all’epoca celeberrimo, per amore di Verdi abbandonò le scene, creando grandissimo scandalo.

Poi, da parte di Verdi, l’amore finì ma “invecchiarono insieme nel mondo della musica”.

Il 7 febbraio 2024, si ricorda Italo Calvino, con “Raggio di sole – Una fiaba d’amore”, diElia Castello, con Lucia Bendia, per laregia di Fabio Massimo Iaquone.

Un viaggio tra le pagine del grande scrittore e la sua storia d’amore con l’attrice e scrittrice Elsa De Giorgi.

Il 15 aprile 2024, Greta Garbo – Hollywood la fabbrica dei sogni”, di e con Natalia Simonova.

Greta Garbo, “la Divina” misteriosa e irraggiungibile, ma allo stesso tempo, fragile che non concede nulla di sé stessa agli altri, che sfugge e ossessiona.

Una bellezza, al suo tempo, che già interpreta la donna moderna che tratta l’uomo alla pari. Una femminista priva di femminismo.

Il Teatro durante l’anno ospiterà alcuni degli appuntamenti del festival “Drag Me Up”, diretto artisticamente da Karma B e Margò Paciotti, prodotto da Ondadurto Teatro (date in via di definizione).

OFF/OFF THEATRE

Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Costo Biglietti: Intero 35€; Ridotto Over 65 25€; Ridotto Under35 15€

Costo Biglietti: Off/Off Variety – Agitarsi prima dell’uso – Metti, una sera a cena:

Intero 45€; Ridotto Over 65 30€; Ridotto Under35 15€

  Orario spettacoli:

Dal martedì al sabato h.21,00 – Domenica h.17,00

Info e Prenotazioni+39 06.89239515 dalle h. 16.00offofftheatre.biglietteria@gmail.com

Prevendita on line: www.vivaticket.it

SITO: http://off-offtheatre.com/ – FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ – IG: https://instagram.com/offoff.theatre?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

Ufficio Stampa Carla Fabi e Roberta Savona
Carla 338 4935947 carlafabistampa@gmail.com –  Roberta 340 2640789 savonaroberta@gmail.com
www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavonahttps://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona

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Javier Girotto Quartet Alexanderplatz,

Javier Girotto Quartet Alexanderplatz, da giovedì 12 ottobre 2023 al via la nuova stagione. “ALREDEDORES DE LA AUSENCIA” “LIVE”

JAVIER GIROTTO – SAX SOPRANO & FLAUTI ANDINI, NATALIO MANGALAVITE: PIANOFORTE – TASTIERE & VOCE, LUCA BULGARELLI: BASSO ELETTRICO, FRANCESCO DE RUBEIS: BATTERIA – PERCUSSIONI

Javier Girotto & Aires Tango, Venerdì 13 ottobre, Javier Girotto, sassofoni e flauti, Marco Siniscalco, basso, Alessandro Gwis, pianoforte,Francesco De Rubeis, batteria e percussioni

Sabato 14 ottobre Javier Girotto al sax baritono e soprano, Paolo Recchia e Daniele Tittarelli sax alto,Gianni Savelli sax tenore,Marco Siniscalco basso, Pietro Iodice batteria

Riapre, giovedì 12 ottobre, l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, giunto ormai al 40° anno di attività, con la direzione artistica di Eugenio Rubei, inserito dai critici tra i 100 club di jazz più importanti al mondo, luogo dove si sono incontrati musicisti di tutto il mondo.

Molti di questi artisti hanno lasciato una traccia nel locale che è ancora visibile nelle pareti, interamente ricoperte dalle firme dei più grandi jazzisti mondiali.

Javier Girotto Quartet Alexanderplatz,
Javier Girotto Quartet Alexanderplatz,

Apertura, giovedì 12 ottobre, con una “carta blanca” di Javier Girotto.

Giovedì 12 ottobre, Javier Girotto Quartet “Alrededores dela Ausencia”.

Javier Girotto è uno dei musicisti più sensibili e capaci che ci sia in circolazione. L’ambiente musicale è quello del jazz ma anche quello della musica argentina, del tango in particolare, di cui è uno dei principali esponenti in Europa, sin dalla metà degli anni novanta quando pubblicò il primo di dieci dischi con gli Aires Tango, una delle formazioni di riferimento di quella rilettura del tango con elementi jazzistici che ha appassionato decine di migliaia di spettatori nel corso degli anni.

Ma Girotto è anche un musicista che passa con estrema disinvoltura al jazz classico, alle formazioni in solo, duo, trio, con grandi orchestre o sestetti di soli fiati.

Al suo attivo ha una trentina di dischi, come leader o co-leader, in uno dei quindici differenti progetti che porta in giro per l’Europa.

Alrededores de la Ausencia ha due novità che lo contraddistinguono dal resto delle produzioni precedenti.

È’ il primo disco che Javier registra nella natìa Argentina, insieme ad alcuni straordinari musicisti di Cordoba (città in cui è nato).

È il primo disco che esce per la neonata etichetta JG Records, etichetta che lo stesso Girotto ha creato per un senso spiccato di indipendenza che ogni anno si fa più deciso.

Il disco è un atto d’amore, assoluto ed irrinunciabile, alla propria musica, alle proprie radici culturali, alle sconfinate terre d’Argentina; dodici brani in cui l’arte altissima di questo musicista infaticabile approda alla piena maturità. Venerdì 13 ottobre, Javier Girotto e Aires Tango. 

Il gruppo nasce nel 94 da un’idea del sassofonista e compositore argentino Javier Girotto, che ispirandosi alle proprie radici musicali e fondendole con le modalità espressive tipiche del Jazz crea un terreno musicale nuovo.

Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Javier Girotto con Aires Tango arriva ad un repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per la natura improvvisativa che per il continuo ricambio del materiale musicale.

La musica Javier Girotto- Aires Tango rispecchia fedelmente i tratti della melodia tangueira e dell’improvvisazione jazzistica.

Il risultato è una sorta di Tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine per le melodie ed i ritmi che lo animano, ma meno vincolato dai canoni del Tango tradizionale e perciò terreno fertile per un’improvvisazione d’ispirazione Jazz; in questo modo gli Aires giungono a una musica di notevole libertà espressiva e di grande fascino, nella quale gli echi del passato si fondono con le istanze del linguaggio musicale più moderno.

Sabato 14 ottobre, Javier Girotto questa volta con Six Sax.  

Ritorno di una delle prime formazioni fondate da Javier Girotto agli inizi della sua carriera italiana, i Six Sax, quattro sax, un basso e una batteria, che nel lontano 1995 salutò il primo disco a nome del leader, per l’etichetta Via Veneto Jazz.

Oggi li rincontriamo con Javier Girotto al baritono e al soprano, Paolo Recchia e Daniele Tittarelli all’alto, Gianni Savelli al tenore e gli amici di sempre Marco Siniscalco al basso e Pietro Iodice alla batteria.

Il loro repertorio, una miniera poco sfruttata in questi anni, riluce di nuovo smalto, per il loro originale approccio alle composizioni, tutte firmate da un inesauribile Javier Girotto, per la maestria tecnica e per le coraggiose scelte linguistiche.

La musica, benché possegga ampi spazi per l’improvvisazione, si serve di strutture compositive per evidenziare le capacità solistiche dei singoli musicisti, organizzati in situazioni sonore collettive, ma anche in trii, duetti e soli, in una scaletta che comprenderà tutte le anime del compositore, come Cordoba, La Habana y La Toscana, Earth problems, John’s dreams, dedicata a Coltrane, Homenaje ad Astor,

un tributo a Piazzolla, Sax Sex Six o The G4 formula, sulla strada di uno sperimentalismo che dopo Aires Tango, e i diversi duo, imperniati su classici e stilemi argentini, lo fa “strambare” verso atmosfere decisamente jazzistiche

Inizio concerti ore 21,00

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

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Roma, Mia Market “Lucana Doc”.

Roma, Mia Market “Lucana Doc”. La Lucana Film Commission sarà presente ad uno dei più importanti appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva, che ogni anno si tiene nella Capitale, presso il Cinema ed il palazzo Barberini.

Proprio nella Sala 4 del Cinema Barberini di Roma, giovedì 12 ottobre alle ore 12,30, la Lucana Film Commission presenterà il bando LUCANA DOC di prossima pubblicazione. Roma, Mia Market “Lucana Doc”

Roma, Mia Market “Lucana Doc”. Margherita Gina Romaniello, Presidente della Lucana Film Commission, e Riccardo Romani, consigliere della LFC e grande documentarista, presenteranno al pubblico di addetti ai lavori, questo nuovo bando, nato grazie ad un finanziamento speciale che la Regione Basilicata ha messo a disposizione della Lucana Film Commission e destinata al cofinanziamento di 4 documentari.

Questi ultimi dovranno essere ambientati in Basilicata, dovranno avere ad oggetto i 4 assi narrativi fissati nel bando (Lucana dreamers, Carpe diem, Salus per aquam, Energie della terra), ed hanno lo scopo di valorizzare le location, ma anche i talenti lucani.

Il bando, di prossima pubblicazione, si apre alle produzioni italiane ed internazionali, ma guarda anche a quelle lucane, riconoscendo fra l’altro premialità in presenza di professionisti e maestranze lucane.

Per la prima volta un bando rivolto alle produzioni di audiovisivo in Basilicata “detta le regole” non solo d‘ingaggio, ma anche di contenuti.

La Lucana Film Commission infatti con LUCANA DOC attua la sua vocazione a voler essere “creatrice di storie”, e non solo soggetto che agevola e supporta le produzioni.

Roma, Mia Market “Lucana Doc”.
Roma, Mia Market “Lucana Doc”.

Individuando 4 assi narrativi precisi, tutti finalizzati al racconto dell’identità lucana e delle sue specificità, la LFC assegna una traccia ad un tema che verrà svolto, che è quello di partire dalla Basilicata per un racconto fra passato e contemporaneità, fra personaggi del passato e del mondo di oggi, toccando tematiche come la sostenibilità, la transizione energetica, e la riconoscibilità delle proprie radici.

Si è scelto il “docu” (documentario, ma anche docufilm, docuserie) piuttosto che il classico lungometraggio perché questo strumento narrativo, oltre ad essere tornato di gran moda soprattutto alle piattaforme, ed essere fra i generi preferiti dai registi più importanti nel panorama mondiale, sembra essere il più adatto e versatile per la narrazione di un territorio come quello lucano.

Nel panel sarà presente anche Bruno Zambardino, esponente di Cinecittà presso la Direzione Generale Cinema del MIC, che interverrà spiegando il forte legame e l’interesse stringente che il MIC ha nel binomio cinema e territori, ma anche di quello cinema e turismo, e racconterà i punti chiave del portale Italy For Movies, il portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione cinematografica e audiovisiva, nato nel 2017 grazie ad un protocollo d’intesa fra la DGCA ed il MIBACT.

Afferma Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata: “Valori, bellezze e talenti lucani.

La Regione Basilicata e la Lucana Film Commission puntano sulle produzioni in terra lucana e incentivano la creatività e la valorizzazione degli elementi naturali che caratterizzano l’identità della nostra Basilicata.

C’è stato un lungo lavoro di programmazione che finalmente vede la possibilità di sortire effetti concreti per stimolare le produzioni audiovisive nella nostra regione”

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“Cooperativa Manser” Ex Cartiera Latina.

“Cooperativa Manser” Ex Cartiera Latina. La serata solidale. Ad avvicendarsi sul palco anche l’attrice Cinzia Leone, che ha incantato e commosso i presenti

Grande successo di pubblico alla Ex Cartiera Latina in Roma per la serata di sensibilizzazione sulle fragilità mentali organizzata da Cooperativa Manser Sociale.

“Cooperativa Manser” Ex Cartiera Latina. A moderare il dibattito la ex cestista e modella Valentina Vignali, che si è rivolta in modo particolare ai giovani, una generazione sempre più fragile e bisognosa di supporto.

Ad avvicendarsi sul palco anche l’attrice Cinzia Leone, che ha incantato e commosso i presenti con uno splendido monologo sul “silenzio” a volte autoimposto, altre dettato da quei problemi di incomunicabilità che rappresentano il paradosso di un’epoca così “social”, e poi per far sorridere gli interventi ironici e dissacranti dei The Pills.

Erano presenti inoltre tutti i ragazzi della pizzeria Fermentum e della Sartoria Sociale, due realtà volute fortemente dalla Manser e che rappresentano due imprese di eccellenza nel campo della ristorazione e dell’artigianato sartoriale.

A prendere il microfono anche Massimo Cozza – Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL ROMA 2, Pierpaola D’Alessandro Vice Direttore Generale Vicario Comune di Roma, Francesco Laddaga – Presidente Municipio VII, Romano Amato – Assessore Bilancio, Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Servizi alla Persona Municipio VI, Erika Battaglia Presidente Commissione VI Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro e il Presidente di Confcooperative Lazio, Marco Marrocci.

Interverrà inoltre l’Assessore ai Servizi Sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona Massimiliano Maselli.

La serata è proseguita poi con un concerto con protagonisti CITRIESTE, cantautore romano, Wissal Houbabi poeta,artista e scrittrice marocchina e molti altri.

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Teatro Europa Aprilia “Zecchino d’Oro Show”.

Teatro Europa Aprilia “Zecchino d’Oro Show”. Uno show imperdibile per far cantare e ballare insieme il pubblico di grandi e piccini. 24 marzo 2024 ore 17,00

Teatro Europa Aprilia “Zecchino d’Oro Show”. Lo Zecchino d’Oro con il Piccolo Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni, mette in scena per la prima volta lo Zecchino d’Oro Show.

Teatro Europa Aprilia “Zecchino d’Oro Show”. Spettacolo teatrale unico nel suo genere dedicato a tutte le famiglie, che nasce dalla collaborazione tra Antoniano, Stefano Francioni Produzioni e FriendsTV.

Riempiranno i teatri con la musica che ha accompagnato l’infanzia di intere generazioni di bambine e bambini, nonni, nonne e genitori facendo ballare e cantare anche le nuove. Teatro Europa Aprilia

Il 24 marzo alle 17,00, al Teatro Europa di Aprilia, data organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci e Bruno Jorillo.

Zecchino d’Oro Show, è un evento speciale che racconta, canta, anima, tutto il mondo colorato dello Zecchino d’Oro– spiega la Direttrice del coro Sabrina Simoni – Un’esperienza immersiva per la prima volta nei teatri.

Un evento che è ancora più speciale da vivere insieme perché sarà in scena proprio nell’anno che festeggia 60 anni di Piccolo Coro dell’Antoniano.

Canteremo insieme, condividendo musica, storie, energia, passione ed entusiasmo.

Quello che accompagna ogni giorno il coro”. Teatro Europa Aprilia

Una storia sospesa tra sogno e realtà con il Piccolo Coro dell’Antoniano, nei 60 anni dalla sua nascita, in una versione totalmente inedita.

Ci saranno, oltre al Piccolo Coro formato da 65 bambini e bambine tra i 4 e i 12 anni, la band dei Buffycats,idue piccoli attori fratellino e sorellina Gregorio e Sabina e una mascotte d’eccezione: l’anisello Nunù.

Il repertorio musicale è quello di Antoniano.

I ritornelli indimenticabili, i personaggi più amati, dai 44 gatti al Katalicammello e al Panda con le Ali, rivivono in uno show in cui il pubblico è protagonista quanto il cast in palcoscenico: una full immersion a tutto Zecchino per i bambini di oggi e per chi non ha mai perso di vista il bambino dentro sé.

Lo spettacolo interattivo trascinerà il pubblico in un’avventurosa caccia al tesoro per trovare gli zecchini d’oro che il Gatto e la Volpe hanno sottratto a Pinocchio. Teatro Europa Aprilia

La missione speciale è recuperarli tutti per trovarsi proiettati, tra suggestioni sonore, giochi di luci ed effetti speciali, in quel mondo di musica e canzoni radicato nell’immaginario del nostro Paese.

I veri protagonisti saranno la voglia di divertirsi e di vivere un momento spensierato condiviso in famiglia.

Il Piccolo Coro rappresenta, da sempre, i valori di Antoniano quali l’accoglienza, la solidarietà, l’uguaglianza, la cura dell’umano e l’attenzione ai più fragili. Teatro Europa Aprilia

La musica, il canto, l’arte e la cultura sono lo strumento e il linguaggio universale attraverso il quale diffonderli.

«In Antoniano musica e solidarietà sono unite da sempre afferma Frate Giampaolo Cavalli, direttore de L’Antoniano Il canto dei bambini e delle bambine del Piccolo Coro è la cifra distintiva di questo legame, il linguaggio universale che tiene insieme mondi apparentemente così distanti.

C’è chi ha bisogno di pane, di un piatto di pasta, di una coperta e chi, come i più piccoli che frequentano il nostro centro terapeutico, grazie alla musica riesce a trovare modi inediti per esprimere le sue potenzialità e momenti preziosi di serenità e bellezza. È così che lo Zecchino d’Oro è entrato nelle case facendo cantare famiglie intere, regalando gioia. Teatro Europa Aprilia

Lo spettacolo a quasi settant’anni dalla nascita di Antoniano vuole rinnovare questa lunga storia di cura e magia. Perché questa terra non smette di averne bisogno». Teatro Europa Aprilia

Una speciale playlist con le canzoni di Zecchino d’Oro Show per prepararsi a cantare e ballare in teatro è online sul canale YouTube del Piccolo Coro dell’Antoniano.

Inoltre, disponibili sempre su www.youtube.com/antonianodibologna anche tutti i brani dello Zecchino d’Oro, recenti e passati: oltre 700 canzoni per un totale di oltre 2 milioni di iscritti e 2 miliardi di visualizzazioni.

Teatro Europa Aprilia “Zecchino d’Oro Show”.
Teatro Europa Aprilia “Zecchino d’Oro Show”.

CREDITS ZECCHINO D’ORO SHOW

Organizzatori e produttori: Stefano Francioni Produzioni, FriendsTV e Antoniano

Regia:Morena D’Onofrio

Progetto creativo a cura di: Fausto Massa, Vittorio Ripoli, Fabrizio Palaferri e Angela Senatore

Autori: Fausto Massa, Vittorio Ripoli

Cast: Antoniano – Zecchino d’Oro

Coreografie: Lucrezia Lando

Scenografie: Daniele Tibo

Costumi: Monica Mulazzani – Zecchino d’Oro

Responsabile musicale brani Zecchino d’Oro: Marco Iardella

ANTONIANO

L’Antoniano è un luogo dove si vive concretamente la solidarietà e dove le iniziative culturali, l’intrattenimento e la comunicazione sociale vengono declinati secondo i valori francescani, riprendendo, rinnovando e alimentando lo spirito francescano e mettendolo al servizio dei più deboli e del mondo dell’infanzia. Teatro Europa Aprilia

In particolare, lo Zecchino d’Oro,attesissimo appuntamento annuale e tassello importante nella storia della televisione italiana, rappresenta un mondo dove i bimbi si riconoscono, attraverso brani per l’infanzia ispirati a valori e ideali etici, sociali e solidali.

Allo Zecchino d’oro i bambini imparano a cantare, ma anche a stare insieme, a fare nuove amicizie, a impegnarsi senza mai dimenticare il divertimento.

È una realtà in cui tutti i bambini sono sullo stesso piano e che permette loro di abbattere distanze e differenze per giocare e crescere insieme, diffondendo un messaggio di fratellanza.

Grazie alla musica del Piccolo Coro trasmette questi valori e messaggi educativi, sempre a dimensione di bambino, con allegria, vivacità e spensieratezza: la musica diventa soprattutto un mezzo di espressione, attraverso il quale scoprirsi e scoprire il mondo che li circonda, le emozioni che provano ed i piccoli e grandi eventi che caratterizzano la loro vita di tutti i giorni. Teatro Europa Aprilia

Zecchino d’Oro nasce più di 60 anni fa, per ispirare, attraverso la musica, gioia, speranza e solidarietà e ancora oggi è un’importante chiave dell’immaginario collettivo che si tramanda e si rinnova di generazione in generazione.

PICCOLO CORO “MARIELE VENTRE”

Il Piccolo Coro nasce nel 1963 dall’idea di Mariele Ventre alla cui memoria oggi è intitolato.

Il suo sogno era quello di creare un coro che accompagnasse i solisti che eseguivano i canti allo Zecchino d’Oro.

È così che, in occasione della settima edizione del festival, Mariele Ventre raggruppa 8 piccoli solisti che avevano partecipato alle prime edizioni dello Zecchino.Teatro Europa Aprilia

Con il passare del tempo il coro si ingrandisce e diventa una vera e propria scuola di canto.

Inizia anche a tenere i primi concerti.

Dal 1995 la direttrice del Piccolo Coro è Sabrina Simoni. Teatro Europa Aprilia

Con Sabrina Simoni il Piccolo Coro continua a portare avanti il progetto originario della sua fondatrice, cioè quello di fare dell’esperienza corale un vero e proprio percorso di crescita personale e di gruppo, con lo sguardo all’evoluzione dei linguaggi musicali e dei contenuti artistici.

Oggi il Piccolo Coro è uno dei cori più conosciuti e più apprezzati al mondo, composto da 65 bambini dai 4 ai 12 anni, con anche un repertorio di canzoni in lingue diverse: inglese, francese, spagnolo, cinese e tante altre. Teatro Europa Aprilia

LE ESIBIZIONI IN ITALIA E LE COLLABORAZIONI CON GLI ARTISTI

Il Piccolo coro dell’Antoniano vanta, inoltre, diverse collaborazioni con artisti italiani e la presenza ad appuntamenti nazionali e internazionali importanti.

Nel 2015 si è esibito due volte all’Expo di Milano.

Nel 2017, anno in cui lo Zecchino d’Oro ha compiuto 60 anni, il Piccolo Coro è stato invitato come ospite al Festival di Sanremo, un’esperienza che si è ripetuta anche l’anno successivo. Teatro Europa Aprilia

In questa seconda occasione il coro è stato co-protagonista per la serata dei duetti insieme alla band bolognese Lo Stato Sociale, con la quale ha interpretato “Una vita in vacanza”.

Nel 2018 ha aperto il concerto de Lo Stato Sociale in Piazza Maggiore a Bologna, esibendosi davanti a 10mila persone. Teatro Europa Aprilia

Nel 2019, il Piccolo Coro si è esibito all’Unipol Arena di Bologna durante il concerto del cantautore Calcutta, insieme al quale ha cantato “Oroscopo” davanti a un pubblico di 14mila paganti.

Nell’estate dello stesso anno, il Piccolo Coro ha lanciato la sua prima hit estiva dal titolo “Come i pesci, gli elefanti e le tigri”.

Nel 2022 è uscito “Filastrocca per grandi”.

LE TOURNÉE ALL’ESTERO

Il Piccolo Coro Mariele Ventre, da diversi anni esporta la cultura italiana all’estero e conta ormai cinque tournée internazionali, tutte sold out. Teatro Europa Aprilia

Nel 2015 è stato per la prima volta a Shangai. Un’esperienza che si è ripetuta negli anni successivi con 8 spettacoli tra Shanghai a Pechino nel 2016 e altri 7 concerti a Shangai l’anno successivo.

Nel 2018 il Coro è partito per la quarta tournée in Cina, esibendosi in 6 concerti a Shanghai e 2 a Nanchino.

Tra il 2020 e il 2021, a causa della pandemia da Covid-19 che non gli ha permesso di spostarsi fisicamente, il Piccolo Coro ha svolto la sua tradizionale tournée in Cina attraverso una proiezione olografica. Teatro Europa Aprilia

A fine 2023 il Coro è nuovamente atteso in Cina per 6 nuovi concerti.

GLI APPUNTAMENTI ISTITUZIONALI

Il Piccolo Coro ha preso parte ad alcuni appuntamenti istituzionali importanti.

Ha incontrato Papa Giovanni Paolo II nel 1979 e Papa Francesco in tre occasioni diverse, nel 2015, nel 2017 e nel 2022.

È stato ospite per ben due volte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel 2017 e nel 2021.

PREMI E RICONOSCIMENTI

Nel 2018 il comune di Bologna ha conferito al Piccolo Coro il Nettuno d’Oro, un’onorificenza civica attribuita a chi ha onorato la città di Bologna con la propria attività.

Il Piccolo Coro ha ottenuto, lo stesso anno, il Golden Play Button per aver superato 1 milione di iscrizioni e 1 miliardo di visualizzazioni sulla pagina Youtube ufficiale.

I VALORI

Da 60 anni ormai il Piccolo Coro dell’Antoniano si fa portavoce di importanti valori di solidarietà, uguaglianza, rispetto e attenzione agli ultimi.

E lo fa attraverso la forza della musica.

Il Piccolo Coro ispira e dona gioia e allegria a tanti bambini, ma le sue canzoni catturano l’interesse e l’attenzione anche dei più grandi, creando un profondo legame tra le diverse generazioni.

Rappresenta l’infanzia pura, semplice e giocosa dei bambini e fa divertire e, grazie al consueto appuntamento con lo Zecchino d’Oro, vengono sostenuti i progetti sociali di Antoniano e in particolare le tante mense francescane distribuite sul territorio italiano.

Sito web Zecchino d’Oro zecchinodoro.org/
Pagina Facebook Zecchino d’Oro www.facebook.com/zecchinoofficial/

Pagina Instagram Zecchino d’Oro www.instagram.com/zecchinodoro/
Piattaforme musicali smi.lnk.to/piccolocoroantoniano

Canale YouTube Zecchino d’Oro www.youtube.com/antonianodibologna

Sito web Antoniano www.antoniano.it/
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Ufficio Stampa Zecchino d’Oro Show: Parole & Dintorni (Sara Testori – sara.testori@paroleedintorni.it)

Responsabile Comunicazione e Marketing Antoniano: Maura La Greca (maura.lagreca@antoniano.it – 320 3147204)

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Luigi Caiola “We all Love Ennio Morricone”.

Luigi Caiola “We all Love Ennio Morricone”. Il 13 ottobre presso l’Auditorium Ennio Morricone Università Tor Vergata di Roma

Luigi Caiola “We all Love Ennio Morricone”. Manager del Maestro Morricone presenta il suo libro.

Il 13 ottobre ore 12 presso l’Auditorium Ennio Morricone Università di Tor Vergata di Roma, verrà presentato “We all love Ennio Morricone Libro edito dalla Lab DFG in cui Luigi Caiola racconta ai giovani studenti i 18 anni da manager del Maestro.

La presentazione avverrà a seguito del concerto di Javier Girotto & Aires Tango che eseguiranno alcuni brani di Morricone.

A introdurre l’appuntamento sarà la giornalista Luisa Celani.

Il titolo del libro è anche il titolo del CD tributo We all love Ennio Morricone, in cui alcuni dei suoi più noti brani sono interpretati da artisti di fama mondiale come Quincy Jones, Céline Dion, Bruce Springsteen, Roger Waters, Metallica, Herbie Hancock, Andrea Bocelli, Renée Fleming, Yo-Yo Ma e altri.

Un libro di fatti, aneddoti, in cui il manager Luigi Caiola, a contatto con il genio musicale, narra le tappe del percorso, che dal 1997 portano Morricone ad apparire al grande pubblico, diventando icona popolare, star. 

In rassegna ci sono i più significativi dei 250 concerti, la realizzazione del CD, l’Oscar alla carriera vinto al Kodak Theatre di Los Angeles.

Luigi Caiola “We all Love Ennio Morricone”.
Luigi Caiola “We all Love Ennio Morricone”.

Luigi Caiola racconta da un punto di vista inedito, il carattere, l’umore, la personalità di Morricone, la cui figura viene sublimata dai concerti di cui è anima assoluta e corpo insieme alle orchestre, che incontra in ogni parte del mondo.

Il libro sarà presto uno spettacolo musicale, frutto di una promessa fatta dall’autore ad un amico prematuramente scomparso, il “visionario” Franco Dragone, e di un docu-film che ne racconterà la gestazione e l’allestimento.

Riferendosi alla lunga e proficua collaborazione con il Maestro, Luigi Caiola si definisce “un topolino”; ma sarà proprio quel topolino, un produttore di provincia, che riuscirà a “stanare” il genio e portarlo in giro per il mondo, come non aveva mai fatto prima, per dirigere la sua musica nei teatri più prestigiosi, ritrovando una seconda giovinezza.

In occasione del primo concerto, a Londra: 

“Ennio stava per fare il suo ingresso in scena, un attimo prima di lui entrò sul palco l’addetto per posizionare le partiture sul leggio e il pubblico esplose letteralmente, tributando una lunghissima standing ovation a colui che pensavano fosse il grande Maestro Ennio Morricone in persona. In effetti, nessuno lo aveva mai visto prima, perché fino a quel momento Ennio non era quasi mai apparso né in tv né tantomeno in concerto”.

Luigi Caiola “We all Love Ennio Morricone”.
Luigi Caiola “We all Love Ennio Morricone”.

 CAIOLA LUIGI

Tra il 1997 e il 2001 ha prodotto il concerto e il CD Taranta Power di Eugenio Bennato in Italia e nel mondo. Tra il 2001 e il 2015 ha prodotto il concerto del compositore italiano Ennio Morricone, realizzando oltre 250 spettacoli in tutto il mondo.

In campo discografico, ha realizzato 30 CD e DVD, e ha ricevuto un Disco di Platino, due Dischi d’Oro, due Grammy Nominations, un Grammy Award. E’ stato promotore della petizione per l’Oscar alla carriera ad Ennio Morricone, ottenuto nel 2007. 

Tra il 2013 e il 2015 ha prodotto, nell’ambito del workshop di Città della Pieve con la direzione artistica di Franco Dragone, gli spettacoli “T’Ammore” e “Belcanto” rappresentati con successo a New York, Parigi, Berlino, Berna, Roma Napoli e in altre città d’Italia e d’Europa.

Nel 2016 ha coordinato le attività di marketing e promozione del Napoli Teatro Festival, con la direzione artistica di Franco Dragone.

Nel 2018 ha prodotto lo spettacolo “The lamb lies down on Broadway” rappresentato in anteprima a Roma, Firenze, Orvieto e Assisi.

Nel 2020 ha curato l’allestimento teatrale, per la Direzione Artistica di Franco Dragone, dell’evento in live streaming mondiale “Believe in Christmas” con Andrea Bocelli. 

Nel 2021 ha prodotto lo spettacolo “We all love Ennio Morricone” rappresentato in anteprima a Minturno, Roma e Napoli.

Francesco Fusco

Ufficio stampa

3384980862

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Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”.

Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”. La storia di un antieroe, o, per converso, il vero volto dell’eroe di propaganda

Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”, la faccia scarnificata del Milite Ignoto sotto l’epica maschera del patriottismo, della democrazia e del progresso che, ieri come oggi, si cerca di esportare in territorio nemico di conquista.

Il prossimo febbraio Lorenzo Flaherty torna sul palco nei panni di Antonio Trentin nello spettacolo “Solo – una vita” diretto da Monica Massone prodotto da Quizzy Teatro – coregia dei video di Monica Massone e Sergio A.Notti, elaborazioni grafiche di Paolo Pio.

Uno spettacolo di particolare intensità che andrà in tournée nei maggiori Teatri Italiani.

“Antonio Trentin, il protagonista, aspirante maestro e fante durante la Grande Guerra, potrebbe essere ciascuno di noi – afferma la  regista e autrice Monica Massone –  egli avverte la presenza di un “Altro”, indefinito e soverchiante, incarnato, di volta in volta, dalla figura del padre, della madre, della sorella, del “Professore”, dell’amico, della comunità d’appartenenza, della donna desiderata, dell’ufficiale addestratore, del commilitone, del nemico, che, senza preavviso, senza ragione, senza alcuna considerazione, comprensione o compassione, annulla, in un solo istante, ogni sogno o vocazione futura.

Colpevole di tradire il “Bene” di una collettività, sino a subirne la condanna e l’estromissione; solo, appunto, tra una moltitudine di gente che ha saputo sacrificare se stessa pur di salvare l’apparenza di democrazia e progresso proclamati da una società che, falsamente, sembra tutelare il benessere di tutti, indistintamente. Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”

Antonio Trentin è, perciò, l’unico personaggio a essere interpretato da un attore, mentre tutti gli altri sono proiezioni, ombre, citazioni, allusioni, entità senza corpo, senza anima, rappresentazioni di un ruolo, di una carica, di un concetto.

Persino Dio, in una società ancora profondamente religiosa, sembra essere scomparso, assente nonostante l’invocazione, o, forse, indifferente alla sorte del singolo. Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”

Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”.
Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”.

La guerra è, pertanto, il sublimare all’eccesso un disagio che Antonio percepisce ma non ha la cultura e la dialettica per esprimere, poiché nessuno gliene ha (volutamente) trasmesso gli strumenti, né la scuola, né la famiglia, né, tantomeno, la società.

È una lotta tra Antonio e la Società che è il suo vero nemico e che, nel disperato tentativo di attribuirne un volto, proietta sulla minaccia austro-ungarica, sulla prostituta al bordello in retrovia, sui cavalli al fronte, sugli ufficiali, sui civili “al caldo”, sull’immagine stessa della sua famiglia.

Antonio, in un progressivo scoppio di violenza oltre ogni limite di oscenità, ha come risultato amore e odio per la medesima tecnologia che, se temuta in tempo di “pace”, ora, come ordigno di guerra, è adorata e agognata per adattamento e assuefazione alla sofferenza. Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”

“Solo – Una vita” è una tragedia in tre atti: il primo colloca Antonio entro i confini della famiglia, della scuola e del gruppo di amici, nel secondo la Guerra si avvicina ad Antonio, turbandone gli equilibri sociali, nel terzo si assiste alla progressiva distruzione della psiche e dell’identità del protagonista.

Lo spettacolo, tramite il realismo e la circostanza storica e storico – culturale entro cui agisce, vuole essere, l’esplorazione di una mente in disgregazione, che è costretta a godere di questa miseria psichica, propria e altrui, poi, in un lampo di lucidità, trova nel suicidio il solo modo per sottrarsi alla conferma e al reiterarsi della schiavitù in cui è sempre vissuto. Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”

“SOLO – una vita” è un omaggio di riconoscenza a chi donò la vita per obbedire a degli ordini di morte, non capito e mai perdonato.

“SOLO – una vita” è lo sforzo di restituire una dignità a milioni di uomini, oltraggiati dalla guerra, uniformati, dimenticati: prima che soldati, nomi, cognomi, professioni, talenti, ambizioni, progetti, speranze, schiacciati sotto il peso della Storia.

“SOLO – una vita” è un invito allo studio della Storia, per immedesimarsi in una condizione, per pensare come chi ci ha preceduto e, per similitudine, intuire di essere stati tutti oggetto di manipolazione e di sfruttamento, per liberarsi, si spera, dalla coatta accettazione della guerra come espediente per ottenere una “PACE” provvisoria, avvisaglia di un nuovo prossimo conflitto.

Parlo della Grande Guerra, perché essa è all’origine tanto dei Totalitarismi, quanto del Secondo Conflitto Mondiale e di una moltitudine di Crisi Internazionali che, ancora oggi, producono

Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”.
Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”.

effetti su scala globale e, indirettamente, ricadono sulla nostra vita, sulla nostra condotta, sulla nostra morale, sulle nostre economie e sui nostri stili di vita: un’Apocalisse storica che resta scolpita, ancora oggi, nel nostro quotidiano.

Antonio è ciascuno di noi, poiché “cambia la forma, ma non la sostanza” dell’egemonia darwiniana: la conoscenza delle dinamiche e dei meccanismi che muovono la Storia, la coscienza critica individuale sono le sole “armi” che abbiamo per cedere il meno possibile di noi stessi, della nostra individualità, della nostra unicità, al Potere.

Un unico attore sulla scena che interagisce con i video e le immagini originali risalenti al periodo 1913-1918, che occupano l’intera superficie del fondale. Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”

In questa contrapposizione tra la matericità del corpo del protagonista e la bidimensionalità di tutti gli altri personaggi e degli ambienti, si rimarca l’impressione di solitudine, estraniamento e di un “altrove mnemonico”.

Immagini e video guidano lo spettatore in questo viaggio nella metamorfosi psichica di Antonio.

I video e le immagini nel Prologo ed epilogo che sono, rispettivamente, un percorso all’indietro nel tempo, dal 2023 al 1913, e in avanti, dal 1913 al 2023 documentano la manipolazione a opera di un Potere che non si conosce ai danni dei singoli individui, quasi del tutto impossibilitati a darsi realmente vita;

I suoni originali delle battaglie combattute tra il 1915 e il 1918 e la musica di genere elettronico daranno un apporto fondamentale nel suggerire la comparazione con il presente e l’incombenza di una tecnologia sempre più intrusiva, terrificante e schiacciante. Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”

Lo spettacolo è un omaggio a Stanley Kubrick e al suo “Full Metal Jacket”, nel denunciare un sistema dichiara manipolazione e annichilimento delle peculiarità del singolo e omogeneizzazione del pensiero.

In ultima analisi, in Antonio riecheggia l’ideale nietzschiano di “Superuomo” ma nell’accezione di ricerca e superamento costante di sé stesso e dei propri limiti, siano essi connaturati o intimati dall’esterno.” Lorenzo Flaherty in “Solo – una vita”

Ufficio stampa: cell 3337000725 mail isagia@alice.it

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Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024. “Il teatro è un viaggio verso infiniti mondi…” E’ l’invito con cui Vincenzo Zingaro, direttore artistico lancia la nuova stagione.

E’ l’invito con cui Vincenzo Zingaro, direttore artistico del Teatro ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico), riconosciuto dal MIC (Ministero della Cultura), lancia la nuova Stagione Teatrale 2023/24.

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024. Una stagione che porta avanti un importante progetto di studio e rivisitazione dei grandi classici del Teatro e della Letteratura,che si è fortemente distinto in campo nazionale.

Come di consueto, nomi prestigiosi della scena italiana e nuovi talenti si alterneranno, offrendo visioni originali dei classici, in chiavi espressive coinvolgenti anche per i più giovani.

Universali e fortemente attuali le tematiche affrontate, dalla guerra, alla violenza sulle donne, all’importanza della democrazia, alla necessità dell’ascolto e dell’accoglienza del “diverso”, attraverso generi differenti: dalla tragedia, alla commedia classica, alla letteratura, fino alla drammaturgia contemporanea.

Per il suo progetto trentennale dedicato al Teatro Classico, il 16 Marzo 2023, Vincenzo Zingaro è stato premiato alla CAMERA DEI DEPUTATI come “eccellenza nazionale”.Significativi gli attestati di stima. Gennaro Sangiuliano (MINISTRO DELLA CULTURA):

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

“L’opera di Vincenzo Zingaro, attore, regista di grande statura e del suo Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico), è un invito all’esperienza dei classici e della loro contemporaneità perenne.

Intere generazioni, che affollano il Teatro Arcobaleno, scoprono quanto sia attuale il teatro classico. Vittorio Sgarbi (SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA):

“Zingaro rientra di merito nell’illuminata élite di artisti che plaudono all’autenticità, indipendentemente dalle mode che guardano con sprezzo al passato…

Non posso che apprezzare e sostenere l’ingegnoso lavoro che Zingaro conduce da anni, restituendo al teatro la sua natura più autentica, sedotta dalla sacralità delle origini e aperta all’epopea di nuovi riti”. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

Federico Mollicone (PRESIDENTE COMMISSIONE CULTURA CAMERA DEI DEPUTATI): Con Zingaro, il teatro classico non è stato mai così contemporaneo”. Anche per questa nuova stagione teatrale, il Teatro ARCOBALENO propone quindi un cartellone ricco di significativi appuntamenti di alto profilo culturale, offrendo grandi emozioni e divertimento.

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

Si apre, dal 19 al 22 ottobre, con Debora Caprioglio in NON FUI GENTILE, FUI GENTILESCHI di Roberto D’Alessandro e Federico Valdi, che ripercorre la travagliata vita della grande pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi.

Segue, dal 26 al 29 ottobre, L’ASINO D’ORO di Apuleio con la frizzante regia di Francesco Polizzi. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

Di sconcertante attualità, dal 10 al 19 novembre, la satira di Karl Kraus ne GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITA’, regia di Gianni Leonetti, con Beatrice Palme.

Nicasio Anzelmo, dal 1 al 17 dicembre, firma la regia di PSEUDOLUS, celebre e divertente commedia di Plauto, con Pietro Romano e Giovanni Carta.

Si festeggia il nuovo anno, il 31 dicembre, con lo spettacolo musicale A MEZZANOTE VA…,con Nando Citarella e Anna Lisa Amodio; in occasione dell’Epifania, il 6 e 7 gennaio, per i più piccoli e le famiglie, la commedia musicale CINDERELLA SWING di Alessandro Carvaruso, con Alessandra De Pascalis.

Il tema della giustizia e della nascita della democrazia è trattato, dal 12 al 21 gennaio, ne LE EUMENIDI di Eschilo, con Beatrice Fazi e Patrizio Cigliano, diretti da Vanessa Gasbarri. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

Dal 26 gennaio al 4 febbraio, un’altra scoppiettante commedia di Plauto, CURCULIO, è interpretata da Edoardo Siravo, con la regia di Cinzia Maccagnano. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

A seguire, dall’8 all’11 febbraio,Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini saranno i protagonisti della tragedia I PERSIANI di Eschilo, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi e l’adattamento di Roberto Cavosi.  

Mentre Giuseppe Pambieri, Micol Pambieri e Gianluigi Fogacci, dal 16 febbraio al 3 marzo, saranno i protagonistidell’EDIPO A COLONO di Sofocle, con laregiadi Giuseppe Argirò.

La Compagnia CASTALIA, dall’8 al 24 marzo, porterà in scena lo straordinario capolavoro della commedia classica LA PACE di Aristofane, con l’adattamento e la regia di Vincenzo Zingaro, una favola ironica e poetica sul delicato tema della guerra e dell’affannosa ricerca della pace tra i popoli. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

Giuseppe Manfridi, dal 4 al 7 aprile, propone un testo inedito, tratto da IL MERCANTE DI VENEZIA di Shakespeare, SHYLOCK, IL GIUDEO, diretto ed interpretato da Ennio Coltorti.

I tormenti interiori dello scienziato, di fronte all’invenzione dell’arma atomica, dal 12 al 14 aprile, verranno indagati nello spettacolo LA SCOMPARSA DI MAJORANA, dal romanzo di Leonardo Sciascia, per la regia di Fabrizio Catalano, con Loredana Cannata e Alessio Caruso.

COPPIA D’ASSI, dal 18 al 21 aprile, Giovanni de Nava interpreta L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA di Pirandello e IL CANTO DEL CIGNO di Čechov.

La coreografa Rossana Longo, dal 25 al 28 aprile, porterà in scena OTELLO IN DANZA. A chiudere la stagione, dal 3 al 12 maggio, un appassionante viaggio nell’Epica cavalleresca con ORLANDO FURIOSO di Ludovico Ariosto, diretto ed interpretato da Vincenzo Zingaro.

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

CALENDARIO SPETTACOLI

DAL 19 AL 22 OTTOBRE 2023 (Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

NON FUI GENTILE, FUI GENTILESCHI

LA VITA DI ARTEMISIA GENTILESCHI

di Roberto D’Alessandro e Federico Valdi

Regia Roberto D’Alessandro -Con Debora Caprioglio

Il ritratto emozionante di una delle più grandi pittrici italiane: la sua infanzia, il suo amore per la pittura, la difficoltà in un mondo dominato ferocemente da uomini. Artemisia fu abusata dal suo tutore.

Il trauma di quella violenza e dell’estenuante processo segneranno profondamente l’anima e l’opera della pittrice.

Un tema tragicamente attuale: il suo coraggio e la sua determinazione ne fanno una figura di riferimento per la lotta dei diritti delle donne.

DAL 26 AL 29 OTTOBRE 2023 (Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

L’ASINO D’ORO di Lucio Apuleio

Adattamento e Regia Francesco Polizzi

Con Francesco Polizzi, Andrea Lami, Roberta Anna, Vincenzo Iantorno, Martin Loberto

Alessandra de Rosario

Il giovane Lucio, apprendista mago, viene trasformato in asino.

Dopo una serie di peripezie, fra maghi, briganti, dee ed animali fantastici, finalmente viene restituito alla natura umana grazie alla dea Iside.

Nel viaggio il nostro eroe si imbatterà nel racconto di Amore e Psiche, che riproduce in versione di favola esoterica l’intera vicenda e ne svela il carattere iniziatico.

L’appassionante avventura è un’allegoria del percorso dell’uomo, da “bestia” ad “angelo”. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

DAL 10 AL 19 NOVEMBRE 2023 (Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITA’ di Karl Kraus

Adattamento e Regia Gianni Leonetti

Con Beatrice Palme e con Camillo Ciorciaro, Gianluca delle Fontane, Francesca Di Meglio

L’opera narra la tragedia della prima guerra mondiale.

Kraus, il più grande scrittore satirico tedesco, è l’unico autore a prendere posizione contro la guerra, seppellendola con la sua feroce e sghignazzante penna.

Egli inveisce contro la barbarie in cui politici, militari, autorità e uomini comuni operano danzando come marionette.

Un’umanità sciocca e ridicola incapace di comprendere il tragico destino che l’attende. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

DAL 1 AL 17 DICEMBRE 2023 (Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

PSEUDOLUS (Il Bugiardo)di T. M. Plauto

Adattamento e Regia Nicasio Anzelmo

Con Pietro Romano e Giovanni Carta e con Paolo Ricchi, Matteo Tanganelli

Divertente commedia, tra i massimi esemplari della maturità drammaturgica di Plauto.

Il protagonista Pseudolo è un emblema del servo astuto orditore di inganni e motore di esilaranti equivoci, che ha influenzato tutto il teatro comico moderno.

A fargli da antagonista, il laido lenone Ballione, una delle figure tipiche e più vivaci del teatro plautino.

Con la sua proverbiale abilità, Pseudolo, tra mille peripezie, riuscirà a mettere nel sacco tutti i suoi avversari. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

31 DICEMBRE 2023 SPECIALE CAPODANNO

A MEZZANOTTE VA…

UN SECOLO DI CANZONI E RISATE

Ideato e curato da Nando Citarella e Leonora Baldelli

Con Nando Citarella e Anna Lisa Amodio

e con Leonora Baldelli, Umberto Vitiello, Fabio Colajanni, Massimo Ceccarelli

Una travolgente serata di Capodanno fra Canzoni, Romanze, Sketch e Bottoni, per raccontare un secolo di musica del nostro Bel Paese.

Il 6 e il 7 GENNAIO 2024 SPECIALE EPIFANIA (Sabato e Domenica ore 17,30)

CINDERELLA SWING

LA FAVOLA ANCORA DA RACCONTARE

Scritto e diretto da Alessandro Carvaruso -Con Alessandra De Pascalis e Jessica Ferro

Un’emozionante rivisitazione della favola di CENERENTOLA in commedia musicale…

Uno spettacolo per tutta la famiglia, per trascorrere insieme, grandi e piccini, le festività dell’Epifania! Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

DAL 12 AL 21 GENNAIO 2024 (Venerdì e Sabato – Domenica ore 17,30)

LE EUMENIDI di Eschilo

Adattamento e Regia Vanessa Gasbarri

con Patrizio Cigliano e Beatrice Fazi

e con Nuni Borrino, Giovanni Esposito, Francesca Galasso, Maria Concetta Gasdia, Alessandra Nastasi, Luca Pappalardo, Vittoria Paravati, Federica Pirro, Sonia Pulitelli, Tiziana Rossi, Gabriele Salvatori

Il tema della giustizia, affrontato nell’ultima delle tre tragedie eschilee che compongono l’Orestea.

Se nell’Agamennone e ne Le Coefore è la vendetta a regolare i contrasti, ne Le Eumenidi viene istituito un tribunale, presieduto da Atena.

L’antica legge del taglione, retaggio di un mondo arcaico, cede il posto ad una nuova forma di giustizia in cui la comunità di cittadini è chiamata a giudicare.

E’ la nascita della democrazia.

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

DAL 26 GENNAIO AL 4 FEBBRAIO 2024 (Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

CURCULIO di T. M. Plauto

Adattamento e Regia Cinzia Maccagnano – Traduzione Giusto Monaco

Con Edoardo Siravo e con Gabriella Casali, Raffaele Gangale, Luna Marongiu, Cristina Putignano

Altra commedia latina.

Un grande interprete, Edoardo Siravo, in un ruolo che lo vede protagonista di un rocambolesco e spassoso vortice di inganni, nato da un innamoramento “impossibile” tra un giovane ed una giovane di proprietà di un lenone.

I personaggi tipici della commedia plautina danno vita a situazioni esilaranti, nelle quali il pilastro della comicità è Curculio, parassita vorace, capace di generare una catena di imbrogli e di travestimenti. Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

DALL’8 ALL’11 FEBBRAIO 2024 (Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

I PERSIANI di Eschilo

Regia Patrick Rossi Gastaldi

Traduzione e Adattamento Roberto Cavosi

Con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini

e con Silvia Siravo, Alessio Caruso, Alessandro D’Ambrosi, Stefano De Maio

Due grandi protagonisti della scena italiana, Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, nella più antica tragedia a noi pervenuta integra, l’unica che tratti un argomento storico anziché rifarsi alla mitologia.

La battaglia di Salamina, combattuta tra Persiani e Greci, nel 480 a.C., è il simbolo della guerra tra un Re dispotico (Serse) e il sistema democratico ateniese.

Una tragedia di straordinaria attualità che sancisce un principio sacrosanto: “Ci sono confini che non si possono superare…”

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

DAL 16 FEBBRAIO AL 3 MARZO 2024 (Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

EDIPO A COLONO di Sofocle

Adattamento e Regia Giuseppe Argirò

Con Giuseppe Pambieri, Micol Pambieri, Gianluigi Fogacci      

e con Luigi Mezzanotte, Elisabetta Arosio, Roberto Baldassari, Melania Fiore, Vinicio Argirò

Un evento che vede protagonista Giuseppe Pambieri, tra i massimi interpreti del Teatro italiano, per indagare le profondità dell’archetipo teatrale che più ha attraversato la cultura occidentale.

La tragedia di Sofocle ribadisce il diritto all’accoglienza dello straniero e il rispetto delle sacre leggi dell’ospitalità.

La salvezza del genere umano non sta nell’esclusione, ma nella “social catena” che produce solidarietà e annichilisce ogni egoismo, privilegiando il bene della collettività.

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

DALL’8 AL 24 MARZO 2024  (Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

LA PACE di Aristofane

Adattamento e Regia Vincenzo Zingaro

Con Giovanni Ribò, Piero Sarpa, Fabrizio Passerini, Rocco Militano, Laura De Angelis

Mario Piana, Irene Catroppa

Dopo lo straordinario successo de Le Nuvole, Vincenzo Zingaro riporta in scena un altro capolavoro di Aristofane.

Scritta durante la guerra del Peloponneso, l’interminabile conflitto fra Sparta e Atene, La Pace sembra aderire perfettamente alla realtà precaria del nostro tempo.

Nel clima fantasioso e spettacolare della commedia, Aristofane, alternando momenti di grande comicità ad altri di toccante lirismo, ci offre, con una coscienza straordinariamente moderna, l’invito ad un’importante riflessione sul delicato tema della guerra e dell’affannosa ricerca della pace fra i popoli.

DAL 4 AL 7 APRILE 2024 (Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

SHYLOCK, IL GIUDEO di Giuseppe Manfridi

da IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare

Regia Ennio Coltorti

Con Ennio Coltorti, Jesus Emiliano Coltorti, Giuseppe Manfridi, Adriana Ortolani,

In un dibattito furente col pubblico, all’interno di uno spazio scenico tradotto in arena, Shylock, il vero protagonista di uno dei massimi capolavori shakespeariani, è chiamato a proclamare tutte le proprie ragioni, andando al fondo di una storia dal cui lieto fine è l’unico ad essere ferocemente escluso.

Un testo toccante, scritto da un grande autore per un grande interprete, in cui il celebre ebreo sembra presagire la futura tragedia del suo popolo.

DAL 12 AL 14 APRILE 2024 (Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

LA SCOMPARSA DI MAJORANA dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia

Trasposizione teatrale e Regia Fabrizio Catalano

Con Loredana Cannata, Alessio Caruso, Roberto Negri, Giada Colonna

In questa stagione, caratterizzata dallo sfaldamento dei valori morali, dall’ansia del profitto e dalla deriva della scienza, è necessario rievocare figure come quella di Ettore Majorana.

Scomparso nel 1938, il giovane fisico aveva forse intuito prima d’ogni altro la strada per la creazione di una devastante arma nucleare; atterrito, aveva voluto estraniarsi dal mondo prima che questo precipitasse nel baratro dell’era atomica.

Questa la tesi di uno dei maggiori autori del ‘900, che allo scienziato e al suo dramma interiore ha dedicato uno dei suoi libri più illuminanti.

DAL 18 AL 21 APRILE 2024 (Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

COPPIA D’ASSI

L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA – IL CANTO DEL CIGNO

di Luigi Pirandello e Anton Čechov      

Interpretato e diretto da Giovanni de Nava

Due celebri atti unici, autentici piccoli capolavori, due “Assi” della drammaturgia mondiale.

Due modi di interrogarsi di fronte alla morte e al senso della vita, nella scrittura scenica di due giganti della drammaturgia.

Ma Coppia d’Assi anche perché rappresentano due “pezzi forti” del repertorio di Giovanni de Nava, uno degli ultimi straordinari mattatori del teatro italiano.

DAL 25 AL 28 APRILE 2024 (Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

OTELLO IN DANZA

Ideazione, Regia e Coreografia Rossana Longo

Con Umberto Desantis, Valerio De Vita, Angelica Dini, Emiliano Perazzini, Federica Santinelli

Con la partecipazione straordinaria in voce di Vincenzo Zingaro nella parte di Yago

Una coinvolgente rivisitazione in Danza dell’Otello di Shakespeare con le musiche di Giuseppe Verdi.

Uno spettacolo ricco di pathos, in cui i sentimenti dei personaggi, avviluppati dalle diaboliche spire di Jago, acquistano una rinnovata potenza evocativa ed emotiva di straordinario impatto.

Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.
Teatro Arcobaleno la nuova stagione 2023/2024.

DAL 3 AL 12 MAGGIO 2024 (Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)

ORLANDO FURIOSO di Ludovico Ariosto

Interpretato e diretto da Vincenzo Zingaro -Musiche originali Giovanni Zappalorto

Dopo il successo di EPOS, Vincenzo Zingaro condurrà gli spettatori nell’avvincente mondo dell’Epica cavalleresca, attraverso quello che Voltaire definì “il poema che è insieme l’Iliade, l’Odissea e il Don Chisciotte”: l’ORLANDO FURIOSO, una delle massime espressioni letterarie e poetiche di tutti i tempi.

Tra battaglie, amori e viaggi fantasiosi, l’opera è uno straordinario affresco degli innumerevoli aspetti della nostra esistenza, trasfigurati in un linguaggio poetico multiforme, che alterna ironia e tragicità, fantasia e realtà.

Uno spettacolo unico, immaginifico, dove la parola e la musica si fondono e si danno battaglia trasformandosi in fantastiche visioni.

UFFICIO STAMPA
Maurizio Quattrini
Telefono 338.8485333 – e-mail: maurizioquattrini@yahoo.it

UFFICIO PROMOZIONE (Cral, Gruppi, Associazioni)
Elisabetta Martinelli
Telefono 324.9993008 – e-mail: elisabettamartinelli73@gmail.com

INFO BIGLIETTI E ABBONAMENTI

TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico) Via F. Redi 1/a – 00161 Roma

Tel. 06.4402719 / 06.44248154 – e-mail: info@teatroarcobaleno.it  –  sito: www.teatroarcobaleno.it

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Roma, Festival delle passeggiate.



Roma, Festival delle passeggiate. Solo camminando torneremo ad innamorarci. Dal 20 al 29 ottobre per raccontare la città in “slow e-motion”, visite performative alla scoperta della Roma contemporanea

Roma, Festival delle passeggiate, fra arte urbana, scorci inconsueti e vicoli mai percorsi, con la curatela di Giulia Anania e Tiziano Panici

Roma, Festival delle passeggiate. 20 ottobre partenza ore 17.00 da Parco della Torre – Viale di Tor Marancia, 29

21 ottobre partenza ore 17.00 Largo Beato Placido Riccardi

22 ottobre partenza ore 11.00 Piazza Caduti della Montagnola

27 ottobre partenza ore 17.00 da Piazza Caduti della Montagnola

28 ottobre partenza ore 17.00 Parco della Torre – Viale di Tor Marancia, 29

29 ottobre partenza ore 11.00 Parco Veratti/Gino Strada

Per i camminatori instancabili, per chi è innamorato della città di Roma fuori dai percorsi turistici più conosciuti ma dentro alle sue forme più contemporanee e urbane, fra street art e periferie, fra scorci inconsueti e vicoli mai percorsi-

Dal 20 al 22 ottobre e dal 27 al 29 ottobre arriva a Roma la prima edizione del Festival delle passeggiate – solo camminando torneremo ad innamorarci, promosso da Dominio Pubblico, a cura di Giulia Ananìa, cantautrice e poetessa che da anni racconta Roma in cammino dal centro alle periferie e Tiziano Panici, direttore artistico di Dominio Pubblico, che a sua volta da anni crea e promuove  spettacoli e format di arte pubblica in territori complessi.

Il Festival delle Passeggiate coinvolge tre quartieri del Municipio VIII di Roma Capitale: Valco San Paolo (Vasca Navale e Largo Giuseppe Veratti) – Montagnola – Tor Marancia.

Una zona che in sé racchiude tante anime della città eterna, con la speranza di rendere il festival un appuntamento fisso che attraversi tutta Roma e che coinvolga le tante realtà che si occupano di raccontare la città in “slow e-motion”.

Il programma dell’iniziativa è articolato in 6 passeggiate performative itineranti, distribuite lungo due weekend -dal 20 al 22 ottobre e dal 27 al 29 ottobre- e articolate in quattro itinerari, un percorso a tappe che si snoderà nel cuore dei quartieri del Municipio VIII, con l’obiettivo di tornare turisti dei nostri luoghi scoprendo arte, storia e storie anche lì dove oggi ci può sembrare ci sia un vicolo dismesso.

A guidare le passeggiate, l’attore e regista Tiziano Panici e la cantautrice e poetessa Giulia Ananìa, insieme a tanti ospiti: il regista e attore e autore Ariele Vincenti, la cantautrice folk Lavinia Mancusi, la cantautrice Diana Tejera, collaboratrice storica della poetessa Patrizia Cavalli, il cantautore Emilio Stella.

Roma, Festival delle passeggiate.
Roma, Festival delle passeggiate.

Seguirà le passeggiate la conduttrice radiofonica Margherita Schirmacher di “Ticket to read” che per l’occasione sarà nella speciale veste di radio in cammino con i passeggiatori e in in diretta su radiounderground.

Le domeniche mattina saranno dedicate ai più piccoli con il laboratorio d’animazione Per Fare un Gioco a cura di Roberto Capone, che impegnerà i bambini a costruire con i loro sogni e le loro mani “La Città Sognata”.

Saranno coinvolte nelle passeggiate anche realtà attive nei diversi quartieri: case editrici, centri culturali, comunità di altri paesi, librerie, artisti, persone che lavorano nel sociale ed artigiani.

Il primo weekend inizia con “Il mare nel cortile”, venerdì 20 ottobre: un percorso che si snoderàall’interno del Museo Condominiale di Tor Marancia, e che sarà in parte dedicato ad Agostino Di Bartolomei, indimenticato Capitano della Roma, cresciuto nella borgata.

Si prosegue sabato 21 ottobre con “L’arte dei tramonti”: nel quartiere di Valco San Paolo si parlerà di lotta politica, cultura omosessuale e diritti degli individui.

Domenica 22 apre con “La resistenza della memoria”, una passeggiata performativa che farà rivivere l’importanza del ricordo e della memoria nel quartiere della Montagnola, dove ogni angolo di strada raccontala resistenza civile che ha tentato di arginare l’invasione tedesca, combattendo una sanguinosa battaglia nel ‘43.

Il secondo weekend parte venerdì 27 ottobre con “Il pane quotidiano”, passeggiata nel quartiere della Montagnola. Sabato 28 è la volta de “Il mio quartiere è il più bello del mondo”, una passeggiata nel quartiere di Tor Marancia che attraverserà il Parco della Torre, il Liceo Artistico Caravaggio e la Scuola Popolare Sciangai. Domenica 29 si chiude con “Il sorriso dell’Universo” e una passeggiata attraverso gli Orti Urbani di Largo Veratti, una delle eccellenze del territorio, e lungo il percorso‘nDonnamo – via libera alle donne, sulla toponomastica femminile che interessa lo stesso quadrante.

Roma, Festival delle passeggiate.
Roma, Festival delle passeggiate.

I quartieri attraversati non sono quelli che si trovano nelle cartoline di Roma almeno fino ad oggi.

Tiziano Panici ha chiesto a Giulia Anania di disegnare delle cartoline poetiche di San Paolo Veratti Tor Marancia e Montagnola quartieri che meritano di essere celebrati, per invitare gli abitanti a tornare i turisti dei nostri luoghi, perchè le nostre traiettorie sono un monumento alla vita.

Chiunque nei giorni del festival potrà prendere gratuitamente le cartoline sentimentali; conservarle o spedirle per dire qualcosa di bello a qualcuno a cui teniamo o semplicemente per invitarlo a passeggiare con noi.

Perchè è solo passeggiando insieme che torneremo ad innamorarci.

Il Festival delle passeggiate sarà la restituzione pubblica del Progetto che per tutto il mese di ottobre ha coinvolto il territorio nella scoperta, rivalutazione e riqualificazione del Municipio VIII.

https://drive.google.com/drive/folders/1-4nzFN3pfZR9XFVRtY9pKduJDWnXHEKc

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2023 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it

Marta Volterra marta.volterra@hf4.it

Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74

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Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats,

Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats, di Paolo Vanacore, presentato da Ipatia Production, dal 13 al 15 ottobre 2023, diretto e interpretato da Gianni De Feo, con l’amichevole partecipazione in voce di Leo Gullotta.

Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats, arrangiamenti musicali di Alessandro Panatteri

Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats, videoarte Roberto Rinaldi, Produzione Ipazia Production, Ufficio Stampa Andrea Cavazzini

“Vediamo il mondo una volta sola, da bambini. Il resto è memoria”. (Louise Glück)

In un freddo e ventoso autunno romano, lo psicanalista e filosofo James Hillman percorre la strada lastricata di foglie che dal lungotevere conduce alla Piramide Cestia, dove è seppellito il poeta inglese John Keats, colui che egli stesso considera la propria nobile guida: il daimon, una presenza divina incaricata di portare a compimento il disegno superiore che l’anima di ognuno di noi ha scelto prima di nascere e di cui si è dimenticato nel momento in cui è venuto al mondo.

Un incontro allo stesso tempo reale e sovrannaturale, che diviene ricerca della propria vocazione come memoria di qualcosa di indefinito che durante l’esistenza non si riesce ad afferrare e che fa sentire sempre incompiuti.

Hillman riprende il concetto di Keats della poesia intesa come “fare anima”, intendendo uno sforzo nella comprensione di sé stessi al fine di acquisire una propria singolare identità e, ovviamente, la giusta collocazione nel mondo. Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats

Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats,
Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats,

La trama del racconto di Vanacore si dipana tra poesia musica e arte, in una scenografia essenziale: pochi elementi che sembrano emergere dalla sabbia o sospesi tra le onde del mare, quell’oceano infinito che bagna Atlantic City da cui riemergono i primi ricordi d’infanzia.

Fanno da sfondo numerose videoinstallazioni: opere astratte dai colori brillanti e contrastanti che verranno proiettate sullo schermo, realizzate dall’artista Roberto Rinaldi, che daranno forma alla parola seguendo il filo della narrazione, della musica, e dell’arte. Teatro Lo Spazio

Una narrazione contrappuntata da brevi picchi poetici su brandelli lirici dello stesso Keats, evocati dalla voce di Leo Gullotta. Teatro Lo Spazio. Daimon – L’ultimo canto di John Keats

Alcune tra le più suggestive canzoni di Franco Battiato e Giuni Russo, cantate dal vivo da De Feo sugli arrangiamenti di Alessandro Panatteri, delineano il percorso più intimo e sottile di questo viaggio dell’anima, all’ombra della luce. Teatro Lo Spazio

Info:

Teatro Lo Spazio

Via Locri, 42 – Roma

Orari spettacoli

Da venerdì e sabato ore 21/domenica ore 18,00

Biglietti: intero:15 euro – ridotto: 12 euro

(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)

informazioni e prenotazioni

339.775.9351 / 06 77204149

info@teatrolospazio.it

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