Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”, si confrontano e colloquiano insieme, mercoledì 25 ottobre alle 18.00. Il secondo concerto della stagione di Roma Sinfonietta mette a confronto Europa e Oriente.
Un confronto tra mondo cristiano e mondo musulmano, superando il vecchio e pernicioso schema della contrapposizione di due civiltà. Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”.
Il gruppo Musica Antiqua Latina porta nell’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” il progetto “Monteverdi 400, Monteverdi incontra Abdul Qadir Maraghî”.
Partendo dal Combattimento di Tancredi e Clorinda, un capolavoro assoluto della musica del Seicento composto da Claudio Monteverdi sui versi della Gerusalemme liberata del Tasso, questo progetto riformula il dramma di Clorinda e Tancredi e le sue simbologie, esplorando il raffinato mondo identitario dell’eroina musulmana Clorinda, aprendosi alle fascinazioni degli imperi di Oriente e delle loro musiche.
Si viene così a scoprire che la ‘porta girevole’ del Mediterraneo confluisce in codici condivisi, tradizioni sapienziali, poetiche universali. Storie come Lo Schaikh San’an e la fanciulla cristiana del poeta persiano Aṭṭār di Nishapur (1145/46 – 1221), oppure la musica coeva del mondo turco, di cui Abdul Qadir Maraghî (circa 1350 – 1425) è uno dei massimi rappresentanti, completano l’affresco storico del “madrigale rappresentativo” di Monteverdi.
Un dialogo nell’arte che non conosce diversità, ma solo varietà, in un caleidoscopio di suoni, colori, timbri, emozioni.
Insieme a Musica Antiqua Latina, e al suo direttore Giordano Antonelli, partecipano al concerto i due tenori Safa Korknaz e David Maria Gentile e il soprano Hersi Matmuja.
Musica Antiqua Latina promuove la riscoperta e la diffusione del grande repertorio barocco italiano.
È stata ospite di numerosi festival in tutta Europa, tra le quali il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, I concerti del Quirinale, Festival Perla Baroku (Varsavia), I Concerti nel Parco, Goldberg Festival Danzica (Polonia), IIC Istanbul, Festival di Innsbruck.
Le sue incisioni hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.
Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”
Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti
I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefonicamente06 3236104– per email:romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium E.Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.
Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/10/Musica-Antiqua-Latina.jpg506900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-10-24 09:03:222023-10-24 09:03:24Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”
Nathalie “I JUST WANNA BE FREE”. Esce il 20 ottobre 2023. Il “J’accuse” in musica di Nathalie contro i soprusi dell’essere umano
Nathalie “I JUST WANNA BE FREE”, anticipa Freemotion, l’album diffuso e a impatto zero, autoprodotto in camper ed en plein air interamente con i pannelli fotovoltaici
Una nuova tappa del suo diario di viaggio musicale, tra sonorità cupe e misteriose, alla ricerca di libertà. Nathalie “I JUST WANNA BE FREE”
Esce il 20 ottobre 2023 la nuova tappa di “Freemotion”, l’album diffuso della vincitrice di X Factor 4, Nathalie, dal titolo “I just wanna be free”, un inno di rabbia lucida interamente in inglese contro ogni tipo di abuso di potere, ai danni della natura, contro i diritti umani, sfruttando i più poveri per ricavare profitto.
Si tratta di una sensibilizzazione dal linguaggio universale che nasce sul suo camper e grazie ai pannelli fotovoltaici con cui Nathalie autoproduce “Freemotion” e che trova nuova forma nelle parole di “I just wanna be free”.
Nathalie “I JUST WANNA BE FREE”.
Da qui ha origine il “J’accuse” di Nathalie che si interroga sui metodi con cui l’uomo sta depauperando il pianeta e non solo, richiamando quel senso di giustizia che dovrebbe impedire di prendere decisioni in maniera aggressiva contro gli interessi di chi è più debole.
“Avere coscienza di queste dinamiche è il primo passo per la libertà: rivendicazione della propria libertà di scelta e autodeterminazione, della propria libertà consapevole di azione”.
Queste sono le parole di Nathalie, che raccontano la libertà come rivendicazione sociale dal valore universale.
Da questi valori nasce il progetto di Nathalie di autoprodurre il suo nuovo album in camper con l’utilizzo dei soli pannelli fotovoltaici.
Un album nato grazie al crowfunding di cui “I wanna be free” è la sua tappa più accusatoria, diretta, un vero e proprio grido di rabbia per riportare libertà laddove la stanno togliendo.
Un album quindi che nasce con una forte impronta green per stare dalla parte del pianeta, contro gli abusi di potere. L’aumento delle temperature, la siccità, l’innalzamento del livello dei mari e la deforestazione sono fenomeni strettamente legati al comportamento dell’uomo aggressivo sulla terra.
Nathalie “I JUST WANNA BE FREE”. Nathalie “I JUST WANNA BE FREE”.
Un tema caro a Nathalie, ad esempio, è quello della foresta amazzonica e il suo continuo disboscamento illegale ad opera dell’uomo.
Il viaggio di Freemotion, di cui “I just wanna be free” è la quarta tappa, è iniziato a maggio con “Una canzone per noi/ A song for us”, seguito poi da “Lonely God” e “Arcobaleno/Morning Rainbow” – il singolo più rappresentativo dell’album, una canzone simbolo del viaggio artistico verso la natura e una nuova umanità che sta compiendo Nathalie.
Un diario a tappe musicali per seguire l’artista nel suo viaggio.
Cantautrice esile e appassionata, nella sua musica mescola atmosfere intimistiche e rock. Bilingue dalla nascita e grande viaggiatrice, scrive i testi in italiano, francese, inglese e spagnolo.
Raggiunge il grande pubblico nel 2010 vincendo X Factor 4 nella squadra di Elio e portando il suo inedito “In punta di piedi” in finale. Nel 2011 è tra i Big del Festival di Sanremo con la direzione artistica di Gianni Morandi, partecipando con la canzone “Vivo sospesa”.
Ha all’attivo l’EP “In punta di piedi” (2010) e gli album “Vivo Sospesa” (2011), “Anima di Vento” (2013), registrato tra Roma e gli Abbey Road Studios di Londra e “Into the Flow” (2018), album concepito attorno all’elemento acqua, da cui è stato estratto il singolo “Smile-in-a-box”, il cui video vede come ospite l’attore Stefano Fresi.
Ha collaborato con artisti italiani e internazionali tra cui Franco Battiato, Raf, Elio e le Storie Tese, Skunk Anansie, Toni Childs e il produttore degli Oasis Owen Morris.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/10/Freemotion_NATHALIE_Foto-di-Marta-Petrucci-5-Copia.jpg506900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-10-22 09:54:152023-10-22 09:54:17Nathalie “I JUST WANNA BE FREE”
Teatro Palladium arriva La festa del Cinema. Dal 19 al 29 ottobre 2023. Da oggi, giovedì 19 ottobre, la Festa del Cinema arriva al Teatro Palladium con una rassegna di cinque titoli
Il programma sarà inaugurato dall’anteprima mondiale di Who to love di Giorgio Testi presentato al pubblico da un live show esclusivo di Dave Stewart, Mokadelic e Greta Scarano. Teatro Palladium arriva La festa del Cinema
Teatro Palladium arriva La festa del Cinema. Il giorno successivo si terrà un’altra anteprima assoluta firmata da Giorgio Testi, Negramaro – Back home.
Ora so restare, con la partecipazione in sala di tutti i membri della celebre band
Il ciclo di proiezioni dedicate al mondo della musica proseguirà con Catching fire: the Story of Anita Pallenbergdi Alexis Bloom e Svetlana Zill
Al Teatro Palladium sarà inoltre proiettato il nuovo film di Michel Gondry,Le Livre des solutions, e l’anteprima diThe Royal Hoteldi Kitty Green, che indaga in profondità le dinamiche di genere
Teatro Palladium arriva La festa del Cinema.
Teatro Palladium – Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma
La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma coinvolgerà alcune delle più importanti realtà culturali della Capitale.
Fra queste il Teatro Palladium, storica sala romana di proprietà dell’Università Roma Tre, con l’intento di valorizzare e promuovere un’idea di spettacolo fondata sulla formazione dei giovani e sul rapporto fra tradizione e ricerca.
Per il 2023, il Teatro Palladium ospiterà cinque titoli da domani, giovedì 19, fino al 23 ottobre.
Il primo appuntamento si terrà giovedì 19 ottobre alle ore 21.00 con l’anteprima mondiale di Who to love.
Dopo aver realizzato video, show e riprese live di concerti per i Blur, gli Oasis, Sting, i Rolling Stones, i London Grammar, Giorgio Testi dirige il video di finzione di trenta minuti Who To Love, creato da Dave Stewart insieme all’album dallo stesso titolo di prossima uscita.
Il film sarà presentato al pubblico con un live show esclusivo che vedrà la presenza di Dave Stewart assieme ai Mokadelic e Greta Scarano.
Il giorno seguente, alle ore 20, sarà la volta del documentario Negramaro – Back home. Ora so restare, anche in questo caso diretto da Giorgio Testi.
Dopo venti anni di successi, i Negramaro tornano a casa, a Galatina, in Salento, dove tutto è cominciato.
Circondati da artisti, amici (Fiorella Mannoia, Niccolò Fabi, Samuele Bersani, Diodato, Malika Ayane, Ermal Meta, Samuel, Ariete, Aiello, Cesare Dell’anna, Raffaele Casarano, Rosa Chemical, Sangiovanni, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko) che hanno accompagnato e condiviso la loro musica, i Negramaro festeggiano venti anni di volo, in bilico tra sogno e realtà.
Il documentario vedrà la partecipazione in sala di tutti i membri della celebre band.
Il 21 ottobre, alle ore 20, il Teatro Palladium ospiterà il documentario Catching fire: the Story of Anita Pallenberg di Alexis Bloom e Svetlana Zill.
Teatro Palladium arriva La festa del Cinema.
Il documentario, basato sulle memorie inedite di Anita Pallenberg e narrato da Scarlett Johansson, racconta la storia di un’impenitente rock’n’roller, un’attrice, musa e madre che salì alla ribalta negli anni ’60 e ’70.
Anita ci introduce nel suo mondo, con l’aiuto di amici e famigliari, che includono i figli Marlon e Angela e il loro padre Keith Richards. Home movies e fotografie di famiglia esplorano la vita con i Rolling Stones, in un racconto dolceamaro che oscilla tra trionfo e crepacuore.
Il giorno successivo alle ore 20, nell’ambito dell’omaggio al cineasta francese Michel Gondry, sarà proiettato Le Livre des solutions (Il libro delle soluzioni), una commedia imprevedibile e scatenata che segna il ritorno di Gondry dopo otto anni di pausa dal grande schermo.
La rassegna al Teatro Palladium si chiuderà lunedì 23 ottobre alle ore 20 con The Royal Hotel di Kitty Green: la documentarista australiana prosegue la sua indagine sulle intricate dinamiche della cultura maschile riflettendo sulle dinamiche di genere in una società tuttora influenzata da pregiudizi profondamente radicati.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/10/Senza-titolo-1-11.jpg495800Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-10-19 10:14:522023-10-19 10:14:55Teatro Palladium arriva La festa del Cinema
Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet. Nuova stagione, venerdì 20, sabato 21 ottobre ore 21,00
Daniele Scannapieco, sax, Tommaso Scannapieco, contrabbasso, Luigi Del Prete, batteria, Michele De Martino, piano. Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet
L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, giunto ormai al 40° anno di attività, con la direzione artistica di Eugenio Rubei, inserito dai critici tra i 100 club di jazz più importanti al mondo, luogo dove si sono incontrati musicisti di tutto il mondo.
Con Daniele Scannapieco, sax, sul palco il fratello Tommaso al contrabbasso, Michele Di Martino al piano e Luigi Del Prete alla batteria, un progetto molto affiatato, dotato di un grande interplay e una spiccata vocazione al mainstream, che fa diventare un saggio di bop in grande stile, con decise inflessioni hard-bop.
Un percorso musicale quello di Scannapieco, che dalla sua esplosione ha creato sempre grande consenso di pubblico e critica attorno a lui e alle formazioni con cui si presenta nei grandi festival.
Gli intrecci fra moderno e postmoderno, cui assisteremo, sono certamente più complessi di quanto suppone chi crede di vedere tra essi un’opposizione imposta dalla standardizzazione, quali si sono dedicati, oltre naturalmente alla composizione di brani originali.
Daniele Scannapieco è uno degli esponenti di punta della cosiddetta scena campana del jazz, che ha prodotto molti talenti.
Dopo il diploma al Conservatorio “Giuseppe Martucci” ha fatto parte della Salerno Liberty City Band, per poi trasferirsi a Roma.
Qui ha conosciuto tra gli altri Stefano Di Battista e con lui si trasferì in Francia per un lungo tour.
Con Fabrizio Bosso ha fondato gli High Five, storica formazione jazz che e ha come componenti Julian Oliver Mazzariello al piano o Luca Mannutza al piano, Pietro Ciancaglini o Tommaso Scannapieco al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria.
Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet.
Gli anni duemila sono per il musicista sassofonista un’importante tappa per la sua carriera artistica.
Vince, infatti, il prestigioso premio europeo “Django d’Or” ed il premio “Positano” come miglior musicista campano. Inoltre, per due anni consecutivi (2002 – 2003) è tra i primi classificati di Top Jazz della rivista Musica Jazz.
Ad oggi insegna Sassofono jazz al Conservatorio di Salerno “Giuseppe Martucci” ed è attivo nel panorama jazzistico italiano, riscuotendo grande successo in ogni suo concerto.
Ha collaborato con Danilo Rea, Flavio Boltro, Dado Moroni, Greg Hutchinson, Dee Dee Bridgewater, Giovanni Tommaso, Henri Salvador, Eric Legnini. E, ancora, Enzo Pietropaoli, Dino Piana, Roberto Gatto.
Almanacco Barbanera 2024. Un anno di felicità e buone pratiche per tutti, tanti consigli in più per un vivere quotidiano consapevole e rispettoso della natura
Dal 21 ottobre il famoso Almanacco Barbanera, “Memoria del mondo” Unesco, è in libreria e in tutte le edicole d’Italia, insieme al Calendario lunario.
Almanacco Barbanera 2024. Più spazio a illustrazioni e ottimismo per colorare la vita di ogni giorno.
Sostenibile per vocazione, ricco di tradizioni e sempre attento al mondo che cambia, l’Almanacco Barbanera da sabato 21 ottobre torna nelle edicole e librerie italiane con tanti pratici consigli per un vivere quotidiano armonioso e consapevole.
L’almanacco più celebre e longevo d’Italia, riconosciuto “Memoria del mondo” dall’Unesco, è pronto a entrare nelle case degli italiani per portare ogni giorno ottimismo e fiducia nel futuro e seminare un po’ di quella vaga e “socratica” capacità con cui dal 1762 ci esorta a guardare alle cose del mondo con incanto, gentilezza e un pizzico di ironia.
L’edizione 2024, fresca e colorata, si propone nell’elegante veste grafica firmata da Roberta Pinti e con le sognanti illustrazioni di Monica Zani:
immagini tratte da antichi almanacchi giocano con soggetti dal gusto contemporaneo e riempiono le pagine dicolori che invitano alla meraviglia e sfumano i confini tra passato e presente, suggerendo la ciclicità del tempo su cui si fonda tutto il pensiero di Barbanera. Almanacco Barbanera 2024
Ogni dettaglio sottolinea labellezza delle piccole cose, il filo conduttoreche attraversa tutto l’almanacco, dai dialoghi tra il saggio filosofo e l’amico Silvano – citazione dei Barbanera settecenteschi – alle pagine del giardino, quest’anno incentrate sui rapporti simbiotici e sulle convivenze pacifiche del mondo vegetale.
Rispetto al passato, la nuova edizione si arricchisce di tanti nuovi e utili consigli– ben quattro pagine in più ogni mese – dedicati al verde, alle attività in casa e al benessere personale, con il recupero di antiche tecniche e metodi naturali, qualche gioco per allenare la mente e tenere lontana la pigrizia e pillole per “amarsi un po’”.
Mese dopo mese, le fasi della Luna e il ciclo delle stagioni ispirano le pagine dell’almanacco, esortano a fare tesoro di piccole idee contro lo spreco, a rivalutare antichi rimedi per la cura del corpo e dello spirito e a fare più verde il pianeta attraverso buone econsolidate pratiche per svolgere, al momento giusto e nel modo migliore, i lavori in casa e in cantina, nell’orto enel frutteto, in giardino e sul balcone. v
Per i piaceri da condividere a tavola, ogni mese l’Almanacco propone una ricetta delle tradizioni regionali italiane che valorizza ingredienti di stagione conditi con curiosità storiche, scientifiche e culturali. Almanacco Barbanera 2024
Almanacco Barbanera 2024.
Oltre che alla terra, l’occhio attento di Barbanera si alza, come sempre, anche al cielo, che tanto ci incuriosisce e un po’ ci orienta nel sentire e nel vivere quotidiano. Almanacco Barbanera 2024
Poste in apertura di ogni mese, le pagine dedicate agli astri abbinano alla presentazione delle costellazioni protagoniste del cielo di stagione, suggerimenti su come osservare i principali eventi astronomici senza bisogno di telescopi, curiosità tra mito e scienza e un glossario delle “parole celesti” più comuni.
Naturalmente il Barbanera 2024 non dimentica di riproporre i grandi classici della cultura d’almanacco: le previsioni astrologiche, degli specchietti sintetici sulle coltivazioni e i cibi di stagione, proverbi tramandati di generazione in generazione e la tradizionale tavola delle effemeridi con i santi del giorno, gli orari del levare e calare del sole e della luna, previsioni meteo, curiosità calendariali e le più importanti ricorrenze religiose e civili.
Simbolo universale di un genere letterario che ha contribuito a diffondere cultura per tutti, e per questo riconosciuto “Memoria del mondo” Unesco (https://www.unesco.org/en/memory-world/collection-barbanera-almanacs),l’Almanacco Barbanera continua a farsi narratore e interprete del tempo. Almanacco Barbanera 2024
Forte di una saggezza antica, ma capace di stare al passo con i tempi, anche questo ottobre torna puntuale in edicola e in libreria, insieme al classico Calendario, per offrire ai propri lettori sempre nuovi spunti per vivere felici.
Barbanera patrimonio dell’umanità, “Memoria del mondo” Unesco
Nel 2015 l’Unesco ha accolto la Collezione Barbanera, conservata presso la Fondazione Barbanera 1762, nel prestigioso registro “Memory of the World”, il programma che censisce e tutela i più significativi patrimoni documentari dell’umanità come l’alfabeto fenicio, la Sinfonia n° 9 di Beethoven, i film dei fratelli Lumière, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, o il Diario di Anna Frank. Almanacco Barbanera 2024
Almanacco Barbanera 2024.
Con il titolo di “Memoria del mondo” l’Unesco ha quindi riconosciuto valore di universalità all’Almanacco Barbanera, quale simbolo di un genere letterario che ha contribuito a sviluppare e a trasmettere identità e cultura popolare. Almanacco Barbanera 2024
Queste le parole riportate nella motivazione espressa dall’Unesco: «Il suo valore è universale e deriva dal suo essere simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura e l’identità di intere nazioni prima dell’avvento delle più moderne forme di comunicazione di massa».
La Fondazione Barbanera 1762 opera con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare la grande tradizione almanacchistica europea, che ha in Barbanera il suo più autorevole erede, interprete e continuatore. Almanacco Barbanera 2024
Custodisce oggi la più ricca collezione di lunari e almanacchi al mondo consultabile online (www.bibliotecabarbanera.it), ed è anche un luogo di ricerca, volto a sviluppare pensiero critico sul futuro della tradizione.
Nei suoi archivi trovano posto oltre agli almanacchi, libri da risma, edizioni a diffusione popolare e pregiate edizioni di astronomia, astrologia, botanica e medicina popolare.
Oltre 50.000 tra volumi e documenti che testimoniano la fortuna e la lunga storia di una cultura antica e quanto mai viva.
Tutti i volumi sono disponibili per la consultazione. Almanacco Barbanera 2024
Barbanera: Almanacco eCalendario Lunario
Un concentrato di notizie e consigli da tenere in casa, che ci ricorda più da vicino i primi lunari in foglio che fin dal Medioevo viaggiavano per fiere e mercati.
Nelle pagine del calendario troviamo le effemeridi, tanti suggerimenti per sapere cosa fare nell’orto, in giardino e in cantina seguendo le fasi lunari, uno sguardo curioso alle stelle e all’oroscopo, e tanta attenzione allo star bene e alle buone pratiche.
Ambientalista per vocazione
Il Barbanera tramanda buone pratiche e suggerisce un più sano rapporto con la Terra e le stagioni già da secoli, quando l’ambiente non era ancora un’urgenza per l’umanità.
E da allora non ha mai smesso di offrirci spunti per ritrovare il valore delle sane abitudini quotidiane e per fare la cosa giusta al momento giusto, seguendo il ritmo delle stagioni e il favore della luna. Almanacco Barbanera 2024
Su questo si basa la coltivazione biologica attenta al recupero di antiche varietà di ortaggi e frutta dell’Orto giardino delle stagioni che circonda la casa editrice, o la scelta di stampare esclusivamente con inchiostri naturali e su carta proveniente da foreste reimpiantate e sostenibili.
La casa di Barbanera, l’almanacco “vivente” nel cuore dell’Umbria
Da più di due secoli e mezzo fedele a sé stesso, eppure sempre al passo con i tempi, l’Almanacco Barbanera nasce in Umbria, a Spello, in un complesso rurale del XVIII secolo di circa 7 ettari. Almanacco Barbanera 2024
È la casa di Barbanera che ospita in un antico bachificio, la redazione dell’almanacco, la Fondazione Barbanera 1762 (con una biblioteca specializzata in almanacchistica e l’archivio storico della Campi, storica casa editrice del Barbanera) e l’Orto giardino delle stagioni, scrigno prezioso di biodiversità, firmato dal paesaggista Peter Curzon, dove convivono ortaggi rari o in via d’estinzione, fiori, erbe officinali e frutti dimenticati selezionati da Isabella Dalla Ragione, della Fondazione Archeologia Arborea. Qui, seguendo i ritmi del cielo e della terra e il crescere e il calare della luna, si sperimenta ogni giorno la filosofia da sempre suggerita da Barbanera.
Una storia lunga 262 anni
Per lunghi secoli, e soprattutto dall’illuminismo in poi, lunari e almanacchi sono stati la lettura popolare più diffusa, accessibile a tutti per economicità e chiarezza dei contenuti. Almanacco Barbanera 2024
Tra quelli stampati in Italia, il più celebre e longevo è sicuramente il Barbanera, presente già dalla metà del ‘700 nella doppia forma di lunario da parete e di almanacco, fin da subito destinato a diventare in Italia una sorta di “vangelo” per i ceti rurali che ne traevano insegnamenti indispensabili per la conduzione delle terre e un riferimento culturale e identitario per tutti, come testimoniano le centinaia di romanzi, racconti e poesie che lo citano e ne confermano la grande fortuna popolare.
Il Barbanera riscosse un tale successo che tutto l’Ottocento fu caratterizzato da coedizioni autorizzate in altre città d’Italia e da controversie legali con un’infinità di copie pirata. Almanacco Barbanera 2024
Certo è che, viaggiando per fiere e mercati, il Barbanera, anche con i suoi cloni, per lungo tempo ha contribuito all’unificazione culturale e linguistica d’Italia, alla diffusione e “semplificazione” di saperi più complessi, a tramandare tradizioni antiche e utili per la vita di ogni giorno.
Molte fonti attestano come spesso il Barbanera fosse l’unico “libro” a entrare nelle case, con le sue immagini della luna e le previsioni del tempo.
Nella prima metà del Novecento la casa editrice Campi, nata a Foligno nel 1892, acquisisce in esclusiva il marchio Barbanera rinnovandone contenuti e modalità distributive.
Affiancando le edicole ai venditori ambulanti e ai cantastorie, il Barbanera raggiunge ogni angolo della penisola italiana insieme ad altre edizioni in foglio che raccontavano “fattacci” di cronaca, “miracoli”, pronostici o riportavano i testi delle canzoni più in voga.
Nel 1939 i fogli volanti con i testi delle canzoni divennero “Il Canzoniere della Radio”, da cui prese le mosse nel 1952 “TV Sorrisi e Canzoni”, creato da Agostino Campi e pubblicato dalla sua casa editrice fino al 1980.
Barbanera nelle memorie letterarie
Il Barbanera è citato in tutti i più importanti dizionari italiani (Zingarelli, Devoto-Oli, Treccani, Sabatini Coletti e De Agostini).
Con la sua tradizione e il suo immaginario, è stato accolto nelle opere di numerosi personaggi illustri: da Luigi Capuana a Luigi Pirandello, da Gabriele D’Annunzio (che lo definì il ‘fiore dei Tempi e la saggezza delle Nazioni’) a Eugenio Montale, da Maria Luisa Spaziani a Leonardo Sciascia, senza dimenticare Gioacchino Belli, Vasco Pratolini, Gesualdo Bufalino e tanti altri autori contemporanei come Oriana Fallaci, Umberto Eco,Loriano Macchiavelli, Andrea Vitali o Giacomo Papi.
A metà tra storia e leggenda: Barbanera filosofo della natura
Noto come filosofo, astronomo e astrologo degli Appennini, eremita, conoscitore di erbe e osservatore curioso della natura, Barbanera è passato alla storia per la proverbiale saggezza e la bontà delle sue previsioni.
Sembra sia vissuto a Foligno nel corso del Settecento, e la sua vita, ancora oggi ammantata di mistero, ci restituisce la figura di un affascinante personaggio dalla folta barba nera depositario di antichi saperi e dispensatore di consigli e “avvisi ad uso degli agricoltori”.
Che sia mito o realtà, certo è che proprio nella città umbra già nel 1762 Barbanera diede alle stampe il suo primo lunario, cui seguirono anno dopo anno sempre nuove edizioni.
Per l’efficacia dei consigli e la capacità di parlare a tutti, la sua fama crebbe di giorno in giorno travalicando i confini regionali, fino a fare delle sue “creature” il Calendario e l’Almanacco italiani per antonomasia. www.barbanera.it
Sapori in cammino… Tra Gusto, Spiritualità e Salute. Evento: Lungo i sentieri di San Francesco. A Montelibretti la 5° edizione di Sapori in Cammino.
Il Comune di Montelibretti, Città dell’Equitazione e dell’Olio, con il contributo di Arsial e della Regione Lazio, promuove la 5° edizione di “Sapori in Cammino.
Sapori in cammino… Tra Gusto, Spiritualità e Salute. Un cammino tra gusto, spiritualità e salute”, la tradizionale camminata non competitiva lungo i sentieri di San Francesco, nella suggestiva cornice paesaggistica della Sabina Romana, tra storia, natura e prodotti tipici.
Si parte domenica 22 Ottobre alle ore 10:00 da via Roma, intersezione con via Vignacce, dove si espleteranno le operazioni di iscrizione gratuita alla camminata, che inizierà ufficialmente alle 10:30, per concludersi, dopo 5 km, alle ore 12:00 presso Parco della Resistenza, dove sarà allestito il pranzo a base di pasta tipica alla sabina, maialino a rosto, insalata e bevande.
A prendere parte all’appuntamento ci sarà il podista e campione europeo della 10 km e della mezza maratona Umberto Persi. Prima della partenza è previsto un momento dedicato alla spiritualità, con la celebrazione della Santa Messa, presso il Centro Anziani G. Cavallari.
Uno spazio importante sarà riservato anche all’enogastronomia, mediante i numerosi stand di prodotti tipici locali allestiti sin dal mattino al Parco della Resistenza, all’interno della tradizionale Sagra della Pizza Fritta, dove si potrà acquistare anche l’olio novello della sabina, direttamente dai produttori.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16:00, presso il Parco della Resistenza, si terrà infine un convegno istituzionale dal titolo: “Oleoturismo e Cammini Spirituali”, teso a sottolineare il forte legame di questo territorio con le produzioni agricole di qualità, come l’olio DOP della Sabina, e la sua storia che affonda le radici nella cristianità.
Sapori in cammino… Tra Gusto, Spiritualità e Salute.
Due concetti che rappresentano un potenziale di qualità su cui investire e creare sviluppo sostenibile. Sapori in cammino… Tra Gusto, Spiritualità e Salute
Al convegno, moderato dalla Consigliera Comunale di Montelibretti Roberta Rossi Brunori, sono annunciati gli interventi del Sindaco di Montelibretti Luca Branciani, dell’On. Alessandro Palombi, dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Giancarlo Righini,
del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonello Aurigemma, della Consigliera Regionale Micol Grasselli, del Commissario del Parco dei Monti Lucretili Marco Piergotti, del Presidente di Coldiretti Lazio David Granieri, del Coordinatore Regionale Associazione Città dell’Olio Alfredo D’Antimi, mentre in rappresentanza del Comitato Nazionale dell’Ottavo Centenario della Morte di San Francesco, ci sarà Mons. Antonino Treppiedi. Sapori in cammino… Tra Gusto, Spiritualità e Salute
“Questo appuntamento – dichiara il Sindaco di Montelibretti Luca Branciani – coniuga due aspetti che caratterizzano l’identità di Montelibretti: il turismo lento, favorito dalle bellezze storiche e paesaggistiche, e le produzioni agricole di qualità, prima tra tutte l’olio extravergine di oliva della Sabina, già riconosciuto con la “Denominazione Originaria Comune” da Agro Camera ed Anci Lazio, vera eccellenza nota e commercializzata in tutto il mondo.
Due concetti su cui intendiamo investire, perché crediamo possano rappresentare un modello di sviluppo capace di tenere insieme: crescita economica, sostenibilità ambientale, salute e benessere”.
A dare rilievo all’appuntamento i numerosi e prestigiosi enti patrocinanti, come: Il Parco dei Monti Lucretili, il GAL Terre Sabine e Tiburtine, L’Associazione Città dell’Olio, la BCC Provincia Romana, Coldiretti, Rete Associativa Via di Francesco del Lazio, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, DE.C.O. Montelibretti, Via di Francesco Montelibretti, con la media partnership di Radio Roma Sound 90 FM.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/10/Senza-titolo-1-9.jpg510900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-10-18 11:10:342023-10-18 11:11:06Sapori in cammino… Tra Gusto, Spiritualità e Salute
La Pellicola d’Oro “I mestieri del Cinema”. I professionisti raccontano le loro competenze ad un pubblico di studenti. Sabato 21 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica
Sabato 21 ottobre ore 10 presso lo Spazio Lazio Terra di Cinema della Regione Lazio all’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma si terrà il Premio de La Pellicola D’oro.
La Pellicola d’Oro “I mestieri del Cinema”. Le aziende raccontano le loro competenze ad un pubblico di studenti.
Il premio cinematografico è promosso ed organizzato dall’Ass.ne Culturale “Articolo 9 Cultura & Spettacolo” e dalla “S.A.S. Cinema” di cui il presidente è lo scenografo e regista Enzo De Camillis, sottolineando la collaborazione del: MiC Direzione Generale Cinema, l’ANICA, l’APA, l’Ass.For. Cinema.
Ponendosi l’obiettivo di portare alla ribalta quei “mestieri” il cui ruolo è fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico.
Sono stati invitati: Francesco Rutelli (Presidente Anica), Antonella Barbieri (Direttore Generale APA).
La Pellicola d’Oro “I mestieri del Cinema”.La Pellicola d’Oro “I mestieri del Cinema”.
Hanno confermato: gli studenti del Cine Tv Rossellini e del Liceo Artistico Alessandro Caravillani.
Le aziende: Rancati, Simona Balducci (Responsabile delle costruzioni di Cinecittà), Tecnici di Effetti Speciali.
Teatro Ghione Animals Pink Floyd Celebration, giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 ottobre ore 21,00. The Dark Side of The Moon 50 Th Anniversary & Their Mortal Remains
Al Teatro Ghione di Roma, da giovedì 19 a sabato 21 ottobre, Animals Pink Floyd Celebration.
Teatro Ghione Animals Pink Floyd Celebration. Durante il concerto, oltre all’esecuzione integrale di The Dark Side of The Moon, gli Animals riproporranno anche tutti i più grandi successi anni 70’ dei Pink Floyd.
Saranno accompagnati dai video originali d’epoca proiettati sul grande schermo circolare e immersi nel nuovo disegno luce e laser, oltre a riprodurre fedelmente il palco, l’abbigliamento, e la strumentazione della mitica band inglese.
Animals Pink Floyd Celebration
Gli Animals Pink Floyd Experience sono: Aldo Recalchi, voce e basso, Andrea Codispoti, voce e chitarre, Marco Novielli, voce e tastiere, Gianluca Catalani, batteria. Completano la formazione Alberto Sorrentino, chitarre, Elena Cherubini, Valentina Gagliardi, Giorgia Corsi ai cori e Tonino Ciotti, sax e chitarre.
Segni, La Sagra del Marrone DOC. Tutto è pronto per la sessantaseiesima edizione della festa della Castagna. Dal 19 al 22 ottobre quattro giorni pieni di appuntamenti
Eventi culturali, rievocazioni storiche, convegni e degustazioni enogastronomiche. Segni, La Sagra del Marrone DOC
C’è grande attesa per l’edizione numero 66 della tradizionale Sagra del Marrone, che si terrà a Segni da giovedì 19 a domenica 22 ottobre.
Come ogni anno, in questi giorni il borgo del caratteristico comune della provincia di Roma si animerà con eventi legati alla cultura, alla storia, all’intrattenimento e all’enogastronomia, celebrando il prodotto tipico e ormai conosciuto in tutta Italia e in tutto il mondo: il marrone segnino.
A celebrarlo, una sagra che ancor più che negli anni passati sarà una meravigliosa occasione di incontro, di confronto, di valorizzazione della storia e delle bellezze del paese.
Con l’insediamento del nuovo sindaco Silvano Moffa, eletto lo scorso mese di giugno, la città di Segni ha già richiamato tantissimi turisti in occasione degli ultimi eventi, ridando lustro alla sua storia e alla sua tradizione.
Per la sagra, si prevedono quattro giorni ricchi di appuntamenti.
Il sindaco Silvano Moffa presenta così questa edizione: “La Sagra del Marrone è entrata ormai tra gli eventi più caratteristici e caratterizzanti della nostra città.
La Sagra del Marrone DOC.
Celebriamo con gioia questo prodotto tipico di Segni, il pregiato marrone segnino, che sarà protagonista indiscusso di queste giornate di festa e di promozione culturale del nostro territorio. Una vetrina importante, resa possibile grazie al lavoro di un’intera città.
Un grazie va fin da ora alle tante associazioni, ai produttori, ai commercianti e a tutti coloro che si impegneranno ad animare angoli, cantine e scorci del nostro splendido e suggestivo centro lepino.
Sarà un piacere accogliere i numerosi visitatori che affolleranno le piazze e le strade di Segni.
Siamo pronti ad offrire loro i piatti tipici della nostra tavola, a far conoscere le nostre bellezze architettoniche ed archeologiche, aprendo le porte dei complessi monumentali più importanti e quelle del museo archeologico”.
Tra gli appuntamenti di spicco nel programma della sagra, il sindaco di Segni punta l’attenzione sulla “creazione del biodistretto del Marrone, che verrà presentato nella serata di venerdi 20 ed è una delle azioni volte a valorizzare il nostro ricchissimo patrimonio.
Tra le rievocazioni storiche, il singolare e unico Corteo della Copeta, ripreso dai testi degli antichi Statuti Medievali, sarà un’altra grande attrazione in un calendario ricco di eventi” conclude il sindaco Silvano Moffa.
La Sagra del Marrone DOC.
IL PROGRAMMA DELLA 66ma SAGRA DEL MARRONE DI SEGNI (DAL 19 AL 22 OTTOBRE 2023)
GIOVEDI 19 OTTOBRE
Ore 17,30: Biblioteca Comunale: apertura mostra di scultura “Il Fantastico e il Visibile” di Adamo Dell’Orco, Leone d’Oro alla Carriera, in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino
Ore 18,00: Inaugurazione mostra pittori segnini;
Ore 19,30: Apertura delle fraschette, degustazione di prodotti a base di marrone segnino
VENERDI 20 OTTOBRE
Dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 Apertura Museo Archeologico Comunale;
18,00: Convegno in Sala Pio XI Piazza Cardinale P.Felici – “Sagra del Marrone tra cultura, storia, tradizione e biodistretto” Partecipano esponenti istituzionali e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca
19,30: Apertura delle fraschette – degustazione di prodotti a base di marrone segnino
21,00: Piazza Cardinale Pericle Felici: Concerto dei Brigallé
SABATO 21 OTTOBRE
10,30: Visite guidate a cura del Museo Archeologico presso l’area archeologica del Ninfeo di Q. Mutius e porta Saracena
Dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 Apertura Museo Archeologico Comunale (per info e prenotazioni: museo@comune.segni.rm.it – 06.97260072 – www.museosegni.com)
11,00: Piazza Santa Maria: Le gioiose note dei ragazzi della scuola Don Cesare Ionta a cura della prof.ssa Paola Vittori
17,00: Piazza Risorgimento: Trucca bimbi a cura degli “Amici del Curato”
17,00: Esibizione dei Calabballà
17,00: Visite guidate a cura del museo archeologico presso l’area del Foro e del Criptoportico dei Volumni (appuntamento presso il museo archeologico comunale)
19,30: Apertura delle fraschette – degustazione prodotti a base di marrone segnino
21,30: Piazza Pericle Felici concerto dei “Tali e Quali O Quasi”
DOMENICA 22 OTTOBRE
10,30: Visite guidate a cura del Museo Archeologico presso l’area archeologica del Ninfeo di Q. Mutius e porta Saracena (appuntamento presso l’area del Ninfeo)
Dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 Apertura Museo Archeologico Comunale
11,00: Piazza Santa Maria: Concerto Banda Musicale della Città “Eugenio Blonk-Steiner” diretta dal maestro Mario Vari – Ospiti: Istituto Comprensivo “Goffredo Petrassi” e liceo musicale “Farnesina” di Roma;
12,00: Apertura delle fraschette – degustazione prodotti a base di marrone segnino
Premiazione del torneo di Tennis “Marroni Bowl 2023” presso i campi sportivi comunali “Mario Colaiacomo Betto”
15,00: Corteo Storico della Copeta – figuranti in costumi d’epoca accompagnati dagli sbandieratori delle contrade di Carpineto
17,00: Esibizione dei Calabballà;
19,30: Apertura delle fraschette – degustazione prodotti a base di marrone segnino
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/10/Senza-titolo-1-8.jpg471900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-10-17 11:06:362023-10-17 11:07:41Segni, La Sagra del Marrone DOC
Roma incantata da Ana Karina Rossi. con la sua voce e la sua interpretazione, un talento uruguayano puro nel canto giunto a Roma appositamente da Parigi
Grande successo il 12 ottobre a Roma per Ana Karina Rossi, un talento uruguayano puro nel canto giunto a Roma appositamente da Parigi, artista internazionale accompagnata al piano da un altro talento il Maestro Fabrizio Mocata, un’ora e mezza di spettacolo dedicato al Tango che ha incantato gli oltre 200 invitati nella Sala Baldini in piazza Campitelli.
Roma incantata da Ana Karina Rossi. Alte personalità, Vip, celebrities, giornalisti tv ma soprattutto tanti appassionati di tango hanno affollato la serata che con la sua magia ha trasportato tutti fuori dal tempo, come solo le vere rappresentazioni artistiche sanno fare.
Roma incantata da Ana Karina Rossi.
Ad aprire lo spettacolo Sylvia Irrazabal, a lungo Addetta Culturale dell’Ambasciata dell’Uruguay in Italia, e ora manager culturale ed organizzatrice di eventi, che ha salutato gli ospiti, e ha reso omaggio alla vedova di Astor Piazzolla, Laura Escalada, giunta da Buenos Aires per l’occasione e Presidente della Fondazione Astor Piazzolla.
Presente in prima fila anche un’altra ospite di eccezione Regina Schreker, fashion designer emusa di, Andy Warhol iconicae poliedrica protagonista della moda, top model acclamata nel 1971 Lady Universe, poi affermatasi come stilista, che ha donato alla vedova di Piazzolla un foulard di sua creazione e un profumo della sua nuova collezione.
Uno spettacolo travolgente che ha regalato al pubblico romano la passione del Tango, l’emozione nel corpo e nello spirito attraverso brani famosi nel mondo, sulle cui note due ballerini straordinari come Vanessa Presutti e Peter Manchia, hanno dato vita al ballo più amato di tutti i tempi.
Roma incantata da Ana Karina Rossi.
Tra le personalità presenti, l’ambasciatore Luigi Maccotta, il critico d’arte professor Alfio Borghese, l’ingegner Luigi Cuozzo, l’attrice Fatima Schialdone presidente di TangoEventi, Humberto Grimaldo Duran coordinatore dell’Osservatorio per l’America Latina per l’Unesco, la dottoressa Loredana Paolesse presidente dell’associazione culturale Il Cibo & l’Arte, la diplomatica francese Yvonne Tarabal, l’attrice Adriana Russo, il giornalista e scrittore Federico Guiglia.
Incantate anche le tante giornaliste televisive della Rai presenti come: Josephine Alessio conduttrice del Tg di Rainews24, Lara Nicoli del Tg3 rubriche, la cantante e conduttrice Pamela D’Amico di Isoradio.
Un vero successo grazie allo sforzo produttivo ed organizzativo della dott.ssa Sylvia Irrazabal alla quale abbiamo chiesto:
A Roma tanti eventi ma pochi spettacoli in grado di suscitare emozioni profonde, perché?
“Innanzitutto voglio ringraziare tutti per aver partecipato al grande successo di quest’evento e soprattutto questo pubblico appassionato che ha risposto con calore alle grandi doti artistiche e interpretative di Ana Karina, ai virtuosismi espressivi e creativi del Maestro Fabrizio Mocata e alle performance dei due ballerini Peter e Vanessa, v. campioni europei di Tango de Salon.
Roma incantata da Ana Karina Rossi.
Quali le componenti di questo successo?
“Per prima cosa, le capacità espressive e interpretative di Ana Karina che vibrando di passione interna e scenica, sa trasmettere attraverso tutte le tonalità della sua voce, la gestualità del suo corpo, le espressioni del suo viso ed il suo sguardo a chi l’ascolta e la vede vibrazioni uniche.
Sono vibrazioni uniche che sono in grado di trasformare il pubblico da spettatore a parte integrante fondamentale dell’evento.
Ma un evento come questo richiede anche una capacità di motivare e saper arrivare ad un pubblico sensibile, curioso e ricettivo ed in particolare a tutti coloro che vedono nell’espressione artistica del Tango Rio platense – perché il Tango è patrimonio dei due paesi che si affacciano sul Rio della Plata, l’Argentina e l’Uruguay – un frammento autentico e universale di dialogo interculturale che avvicina tutti i popoli del nostro pianeta, l’abbraccio sincero come riconquista di una fisicità che oggi si è perduta, con una forte valenza sociale che ha nel Tango condivisione, relazione e riscoperta del valore del rapporto umano”.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/10/foto-scena.jpg583900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-10-16 15:12:142023-10-16 15:12:19Roma incantata da Ana Karina Rossi
Giorgio Lupano “Northwards”, docuserie con Giorgio Lupano ed il premio Nobel prof. Terry Callaghan sulla ricerca scientifica nell’Artico. In uscita dal 21 ottobre su Youtube e dal 13 ottobre su Rainews
Il 21 ottobre esce su Youtube la docuserie “Northwards” (Verso Nord) dedicata al tema del cambiamento climatico, alle sue evidenze nell’Artico, ed alla ricerca scientifica portata avanti da INTERACT, progetto di ricerca e cooperazione internazionale creato nel 2011 dal premio Nobel prof. Terry Callaghan e finanziato dalla Comunità Europea. Giorgio Lupano “Northwards”
Giorgio Lupano “Northwards”. La serie in 7 brevi episodi è dedicata agli scienziati che lavorano in circa 80 stazioni di ricerca (sparse in tutto l’Artico e Sub-Artico) e al supporto fondamentale che ad essi fornisce il progetto.
Sono previste due premiere cinematografiche di “Northwards”: il 13 ottobre al Cinema Troisi di Roma, nella versione originale (sottotitolata in italiano) ed il giorno successivo al Palazzo Coelli di Orvieto, nella versione doppiata in italiano.
Ad Orvieto seguirà un dibattito, moderato dalla giornalista Roberta Ammendola, in cui interverranno Terry Callaghan, Margareta Johansson, Giorgio Lupano, Luisella Bianco e Fabio Catena.
“Northwards” è una docuserie avvincente – che vede come protagonista Giorgio Lupano – per la cui realizzazione sono occorsi due anni.
Ha l’obiettivo di raccontare l’attività di INTERACT, il più grande network di stazioni di ricerca terrestri nell’Artico, che coinvolge università e istituti di ricerca e 16 Stati europei e rende possibile il lavoro di migliaia di ricercatori nei luoghi più sperduti dell’emisfero boreale.
L’attività divulgativa viene fatta con un approccio “popular” ed un volto conosciuto del mondo dello spettacolo, come quello di Giorgio Lupano che racconta così la sua esperienza:
“Siamo partiti con questo progetto senza sapere cosa sarebbe successo.
Io sono l’uomo comune che arriva in un posto sperduto dove ci sono persone eccezionali che stanno cercando di salvare il mondo e non vengono credute.
Giorgio Lupano “Northwards”,
Lo scopo di questo progetto è proprio quello di dar loro voce.
Giorgio Lupano si presenta sul campo di lavoro degli scienziati per parlare con loro come farebbe l’uomo comune, estraneo all’ambiente artico ed alla ricerca; pone loro le domande, anche le più banali, che una persona digiuna di ricerca scientifica farebbe; tocca con mano cosa significhi vivere e lavorare nel freddo territorio del circolo polare artico.
Il tutto mediato dalla necessaria ironia che occorre per coinvolgere una platea non di addetti ai lavori – a cui si indirizza la docuserie – su argomenti molto importanti per il futuro del Pianeta.
Il viaggio “verso Nord” parte da Stoccolma dove Giorgio Lupano incontra il Premio Nobel prof. Terry Callaghan alla Swedish Royal Academy of Science (dove si assegnano i premi Nobel per le materie scientifiche) e da qui prosegue verso la stazione di ricerca di Abisko, nel nord della Svezia, dove incontra la coordinatrice del progetto INTERACT, la dott.ssa Margareta Johansson, che lo introduce agli studi sul permafrost.
La docuserie propone poi immagini suggestive girate nella tundra svedese, in Lapponia, dove Giorgio incontra il Sami Niklas Labba che, insieme alla dott.ssa Kirsi Latola, parla del delicato rapporto tra la comunità scientifica e le popolazioni indigene dell’Artico.
Giorgio Lupano “Northwards”,
Nelle successive puntate Lupano visita alcune remote stazioni di ricerca di INTERACT: in Finlandia, a Kilpisjarvi, per incontrare esperti di nuove tecnologie; in Groelandia (non raggiungerà mai l’Arctic Station, sperimentando in prima persona le difficoltà della vita in un ambiente così estremo) per farsi spiegare da Morten Rasch ed Elmer Topp-Jørgensen il complicato lavoro di uno Station Manager; e poi ancora in Islanda ed alle isole Faroe per incontrare Hannele Savela e parlare del programma di Transnational Access che permette a migliaia di scienziati da tutte le regioni del mondo di accedere alle stazioni di ricerca per condurre i propri studi sul cambiamento climatico.
Il viaggio si conclude in Gran Bretagna, a Glossop (vicino a Manchester), a casa del Prof. Terry Callaghan, per un riassunto sulle esperienze vissute e sulle cose apprese e per gettare uno sguardo sulle sfide che ci aspettano per salvaguardare il futuro del pianeta.
“30 anni fa nessuno ci ha creduto, noi avevamo previsto tutto!
– dichiara Terry Callaghan durante la conferenza stampa –
Oggi finalmente se ne parla e che sono molto orgoglioso di aver lavorato con questo gruppo e sono molto orgoglioso di me per aver accettato di far parte di questo bellissimo progetto.
La scienza non è una materia noiosa e non deve essere vissuta come tale; per questo abbiamo scelto di utilizzare un tono leggero ed ironico per trattare argomenti di vitale importanza e soprattutto per permettere a tutti, adulti e bambini, di comprenderli!”
Sarà possibile vedere la serie su RaiNews a partire dal 13 ottobre, andrà in onda una puntata al giorno fino alla data della pubblicazione su YouTube.
Giorgio Lupano “Northwards”,
Inoltre, sarà rilasciata anche sui canali web (www.eu-interact.org) e social di INTERACT.
Fortezza Est “Carne”, scritto e diretto da Lorenzo De Liberato, con Paolo Zaccaria, Giordana Morandini, Alice Cicetti, Luci Matteo Ziglio
Fortezza Est “Carne”, 19-20-21 Ottobre 2023 Fortezza Est
Debutta in prima assoluta a Fortezza Est dal 19 al 21 ottobre il nuovo spettacolo di Lorenzo De Liberato.
In scena Paolo Zaccaria, Giordana Morandini e Alice Cicetti, protagonisti di un racconto noir che offre una riflessione sulla percezione della verità di fronte al sospetto di un reato e di come la vita di un uomo normale possa inesplicabilmente sgretolarsi in un istante.
Carne è un puzzle dove la verità è l’ultimo degli obiettivi da raggiungere, una verità che rompe i confini dell’oggettività e si insinua nella personalità di ogni personaggio, corrotta dalle complesse sovrastrutture della società che ci incoraggia ad essere giudici e carnefici allo stesso tempo, condannando chiunque, anche colui che, fino a poco tempo prima, era la persona a noi più vicina, quella che ci infondeva sicurezza, quella che avremmo descritto perfettamente “uguale a noi”.
La storia di Carne ruota intorno a Susanne Taylor, una cameriera di un pub sulla remota sponda di un lago qualsiasi, che una notte, finito il turno, scompare nel nulla.
Dopo ventiquattro ore si mettono in moto le ricerche ma della ragazza non vi è traccia.
L’unica cosa che viene ritrovata è la borsetta della ragazza perfettamente intatta, e tra i suoi oggetti personali un fazzolettino del pub su cui è scritto il numero di Roger Samuel.
Lo spettacolo inizia qui, a casa dei giovani coniugi Samuel, un paio di giorni dopo la scomparsa di Susanne, dove la polizia irrompe gettando la vita di Roger in un vortice di ineluttabilità, all’interno del quale l’uomo cade sempre più vertiginosamente.
Il suo numero di telefono tra gli oggetti recuperati nella borsetta di Susanne, è un indizio più che sufficiente per renderlo un sospettato di quello che potrebbe essere l’ennesimo femminicidio, ma la cosa che più di tutte lo rende l’indiziato numero uno è la testimonianza di un cliente del pub che giura di aver sentito Roger pronunciare, nei confronti della cameriera, una frase estremamente sessista, il classico commento da uomo medio, il modo di parlare machista che può scappare senza pensarci dopo qualche birra e un paio di whisky.
Fortezza Est “Carne”, Fortezza Est “Carne”,
Ad un tratto il presente per Roger si trasforma in un incubo di solitudine, acuito da un passato confuso al quale nessuno dava alcun peso e che adesso esige venga pagato il conto.
CARNE
19-20-21 ottobre 2023 – Fortezza Est
Stagione Teatrale 2023-24 “Moto Perpetuo. Maree Teatrali”
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/10/Senza-titolo-1-7.jpg510900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-10-16 10:26:552023-10-16 10:26:57Fortezza Est “Carne”
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