Peter Bernstein & Jesse Van Ruller.

Peter Bernstein & Jesse Van Ruller. Alexanderplatz Jazz Club la nuova stagione. Giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 gennaio 2024 ore 21,00. Peter Bernstein, chitarra e Jesse Van Ruller, chitarra

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 gennaio, lo straordinario duo di chitarre composto da Petr Bernstein e Jesse Van Ruller.

Tre concerti imperdibili e unici. Peter Bernstein fa parte della scena jazz di New York, ha all’attivo oltre 200 registrazioni e numerose esibizioni in festival, concerti e club.

Come leader, Peter ha pubblicato 12 album e un DVD, Live at Smoke.

Ha avuto la sua prima occasione mentre frequentava la New School, quando ha incontrato il leggendario chitarrista Jim Hall.

Hall chiese a Peter di partecipare al suo concerto.

L’evento ha visto la partecipazione di chitarristi come John Scofield e Pat Metheny ed è stato pubblicato come “Live at Town Hall Vol. 2” di Music Masters.

Hall ha osservato che Peter “… ha prestato attenzione al passato così come al futuro. Peter Bernstein & Jesse Van Ruller

È il chitarrista più impressionante che abbia mai sentito. Suona meglio di tutti per swing, logica, sensibilità e gusto. Sempre nel 1990, Peter Bernstein fu scoperto dal sassofonista contralto Lou Donaldson e prese parte con lui alla prima di quattro registrazioni.

È stato un membro fisso del suo gruppo per tutti gli anni ’90. “Alcune persone ce l’hanno e basta.” ha detto Donaldson. “…la maggior parte delle volte devi insegnare a qualcuno cosa fare, ma Peter sa tutto.”

Peter ha anche goduto di lunghi rapporti musicali con il leggendario batterista Jimmy Cobb (Cobb’s Mob), così come con l’organista Larry Goldings e il batterista Bill Stewart come membro del loro acclamato trio.

Il New York Times li ha definiti “il miglior trio d’organo dell’ultimo decennio”.

Insieme hanno registrato una dozzina di dischi. Dal 1995 al 1997, Peter è stato membro della band di Joshua Redman e ha suonato nel CD Freedom in the Groove di Redman.

Peter Bernstein & Jesse Van Ruller.
Peter Bernstein & Jesse Van Ruller.

Ha suonato con il quartetto di Diana Krall dal 1999 al 2001 e con il Dr. Lonnie Smith, il leggendario organista che ha fatto il suo debutto negli album di George Benson Cookbook. Peter Bernstein & Jesse Van Ruller

Ha anche registrato cinque CD con l’organista Melvin Rhyne, noto per la sua associazione con Wes Montgomery. Inoltre, Peter è apparso in gruppi guidati da Sonny Rollins, Bobby Hutcherson, George Coleman, David Fathead Newman, Etta Jones e Nicholas Payton.

Peter Bernstein su Jesse van Ruller: “Ho incontrato Jesse per la prima volta intorno al 1995, dopo che vinse il concorso Thelonious Monk.

Ho avuto modo di suonare con lui quando ho visitato la scuola in cui insegnava a Hilversum qualche anno dopo. Sono stato abbastanza fortunato “Abbiamo suonato con lui in alcuni concerti nel corso degli anni, alcuni solo in duo, altri come parte di un concerto con più chitarristi.

Abbiamo fatto un piccolo tour in Italia nel 2018 come parte del progetto tributo del chitarrista Rale Micic a Jim Hall. Jesse è stato uno di loro.

“E’ uno dei miei musicisti preferiti sin dalla prima volta che l’ho sentito ed è sempre un piacere e un’ispirazione suonare con lui.”

Jesse Van Ruller ha vinto il prestigioso Thelonious Monk

Award a Washington nel 1995.

La giuria, composta da Pat Metheny e John Scofield, Jim

Hall, Pat Martino e Mark Whitfield era dell’opinione che Jesse fosse uno dei talenti più promettenti del suo tempo. Nello stesso anno si diploma summa cum laude al Conservatorio di Hilversum.

Da allora ha collaborato con molti dei più importanti musicisti jazz del mondo.

È stato nominato più volte ai Ducth Bird e agli Edison Awards e ad oggi ha pubblicato 11 album come leader o co-leader.

Jesse su Peter Bernstein: “Intorno al 1993 o 94, la prima volta che venni a New York come giovane chitarrista e studente di jazz, andai nell’East-Village, camminai in giro e ascoltai una debole musica jazz.

Seguii il suono ed entrai in un club chiamato Visiones. Il suono era quello di un trio chitarra-organo-batteria ed era la chitarra più swing, originale e piena di sentimento che avessi mai sentito.

E veniva da qualcuno che non poteva essere molto più grande di me.

Era Il trio di Peter con Larry Goldings e Bill Stewart. Quell’esperienza ha portato avanti nel tempo la musica che conoscevo solo a distanza, appartenente ad una generazione più vecchia, e l’ha resa rilevante per me.

Chiaramente da allora sono stato un ammiratore del modo di suonare di Peter e molti anni dopo ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a suonare insieme di tanto in tanto.

Peter è il tipo di improvvisatore che anch’io cerco di essere: impressionare non cercando di impressionare nessuno, sempre alla ricerca dello sviluppo melodico, non fare affidamento sul materiale preparato e “essere nel momento”. Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it 

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Zagarolo Circolo Culturale "Lya De Barberiis".

Zagarolo, Circolo Culturale “Lya De Barberiis”. In arrivo un corso di management musicale con formazione e tirocinio

Lo scenario professionale nel mondo dei beni culturali è cambiato radicalmente e impone la ricerca di una generazione creativa e dinamica così il Circolo Culturale “Lya De Barberiis”, presso la sede di Viale Ungheria 93/95 a Zagarolo.

Zagarolo, Circolo Culturale “Lya De Barberiis”. Il Circolo ha organizzato un corso sperimentale e innovativo che per la prima volta consentirà agli interessati di avvicinarsi al mondo del management della cultura e dello spettacolo.

Si tratta di un corso di formazione affiancato all’attività facoltativa di tirocinio in modo da fondere in un unico contesto omogeneo gli elementi teorici a quelli pratici.

Il corso propone un piano formativo elaborato attraverso il confronto con associazioni di categoria e rappresentanti dei diversi settori della “Music Business”.

Si articola in 10 lezioni teoriche di 90 minuti che a partire da mercoledì 31 gennaio terminerà nel mese di giugno secondo il seguente calendario:
31.01 – 14.02 – 28.02 – 13.03 – 27.03 – 10.04 – 24.04 – 8.05 – 22.05 – 12.06, tutti gli incontri sono previsti dalle ore 21 alle 22.30. 

Zagarolo Circolo Culturale "Lya De Barberiis".
Zagarolo Circolo Culturale “Lya De Barberiis”.

Il corso mira a fornire e ampliare le competenze tecniche, artistiche e di ascolto in un ambiente creativo nel quale l’affiancamento dei tutor sarà indispensabile per apprendere gli aspetti tecnici della produzione.

Nello specifico si affronteranno gli aspetti legati al:

  • management artistico e gestione degli eventi
  • legislazione dello spettacolo e contrattualistica
  • ufficio stampa, database e archiviazione dati
  • relazioni esterne e istituzionali
  • marketing, pubblicità e comunicazione
  • fundraising e crowfunding
  • ascolto critico

Alcune attività pratiche di tirocinio sono previste in coincidenza degli appuntamenti artistici contemplati nell’ambito della stagione concertistica 2024 (giorni e orari verranno stabiliti in accordo con i docenti durante le lezioni).

Zagarolo, Circolo Culturale "Lya De Barberiis".
Zagarolo, Circolo Culturale “Lya De Barberiis”.

Altri compiti assegnati ai candidati potranno essere svolti in autonomia da casa e supervisionati dai manager contestualmente al giorno di lezione.

Nel corpo docente si segnala la presenza della Prof.ssa Simona Manzoni, direttore marketing Teatro Olimpico di Roma, e il Prof. Giovanni Oliva considerato tra i massimi esperti in Italia in organizzazione e legislazione dello spettacolo.

Il corso si svolge con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e del Comune di Zagarolo.

Per tutte le informazioni rivolgersi al 339.4095656.

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Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio. La più grande manifestazione espositiva-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio. Un inno al pianeta e alla vita all’aria aperta.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio

Tra le novità della XIII edizione Slow plants – il primo mercato di piante made in Italy di coltivatori indipendenti e sostenibili, l’Outdoor Living Village con arredi e complementi per un modo tutto mediterraneo di vivere gli spazi esterni, la sezione dedicata alle città del futuro, lezioni gratuite di giardinaggio per salvare il pianeta, incontri e formazione per professionisti.

Al centro dell’evento, anche i nuovi trend sulla grande terrazza in cui imparare i segreti del planting design, le opere selezionate dai concorsi di progettazione del Festival per regalare un nuovo piccolo polmone verde alla nostra città e trasformare i balconi in micro ambienti giocosi, ecologici e colorati, e un suggestivo Giardino d’artista di Ciriaco Campus.

Il Festival del Verde e del Paesaggio (www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it), la più grande manifestazione espostivo-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano, torna al Giardino Pensile dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma nel weekend dal 5 al 7 aprile.

Per tre giornate il Giardino sarà il protagonista come luogo in cui sperimentare modi di vivere più sostenibili e a più stretto contatto con la natura, traendo ispirazione proprio dallo stile di vita mediterraneo, con il suo portato di valori e valore.

Ed è proprio reinterpretando questo stile che la vita all’aria aperta si fa bisogno profondo, e non trend del momento, e il prendersi cura del pianeta si fa più contemporaneo perché prende avvio e centro dalla propria casa e, soprattutto, dalla città in cui si abita. 

Continua così in questa 13° edizione, la riflessione iniziata lo scorso anno su casa e città felice e sulla creazione di spazi capaci di promuovere l’equilibrio tra benessere fisico, emotivo, cognitivo e spirituale rigenerando l’ambiente naturale.

Giardini dunque, come salotti all’aria aperta – privati, pubblici, comunitari – resistenti al cambiamento climatico, ricchi di alberi e biodiversità vegetale ed animale.

Luoghi nei quali trovare un modello di società più giusta dal punto di vista ambientale e sociale e avere uno stile di vita urbano più consapevole.

Ma soprattutto nei quali progettare un modo “nostrum” di stare in quel “giardino planetario” di cui l’uomo, in totale comunità con tutti i viventi, deve diventare custode e giardiniere.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.
Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.

L’edizione del Festival 2024 si presenta particolarmente intensa e ricca di iniziative originali.

Tra questeuna novità importante riguarderà il Concorso “Avventure creative”: da quest’anno il migliore progetto selezionato dalla Giuria del Festival verrà effettivamente realizzato riqualificando una grande area spartitraffico grazie all’impegno dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma che ne curerà anche la manutenzione. 

Debutta inoltre Giardino d’artista, la nuova sezione che proporrà installazioni di arte contemporanea per dare il benvenuto ai visitatori.

Inaugura quest’anno con un’opera firmata da Ciriaco Campus, artista che con il suo lavoro si interroga sul rapporto tra l’Uomo e la realtà.

Un rinnovato spazio all’immaginazione fantastica anche per il Concorso “Balconi per Roma” rivolto ad architetti, paesaggisti, agronomi, designer, artisti e creativi di ogni nazionalità quest’anno chiamati a trasformare il balcone in un vero e proprio palcoscenico prendendo spunto da viaggi, arte, cinema, musica, libri o tendenze.

Particolarmente scenografica sarà la grande terrazza-giardino ideata dalla Scuola del Verde, dove, senza più confini tra dehor e spazio domestico, si potrà imparare a creare la propria “stanza” mediterranea, verde e a cielo aperto.

Grande attenzione all’intreccio tra città e protezione dell’ambiente con la sezione Biodivercity: incontri sulla città”: eventi e iniziative di riflessione sul cambiamento climatico, le strategie per scrivere una nuova pagina di difesa del pianeta puntando sulla città come motore principale della riconversione ecologica della società, visto che oggi ci vive il 70% degli abitanti del Pianeta, sono responsabili del 75% delle emissioni di CO2 e del 50 % della produzione di rifiuti e consumano tra il 60% e l’80% di energia.

In questo contesto, si parlerà anche del futuro-presente di Roma che, pur tra tante difficoltà e contraddizioni, è pur sempre il comune più verde d’Europa e capitale europea della biodiversità.

Tante le progettualità già attivate dall’Amministrazione capitolina o in programma nei prossimi mesi, grazie anche alla forza dei numeri della capitale: 22 aree naturali protette, zone agricole e orti urbani che coprono il 67% del suo territorio, 1300 specie vegetali censite solo all’interno del G.R.A. pari al 20% della flora italiana, il 32% delle specie nidificanti in Italia e il 26% delle specie di mammiferi presenti nel nostro Paese. 

Sempre ricca l’offerta di lezioni tematiche, workshop e seminari aperti a cittadini, dedicati a temi di tendenza come rain gardens, tetti verdi, muri vegetali, giardini “senz’acqua, e agli evergreen del planting design in terrazza e delle tecniche di coltivazione in vaso per giardini urbani.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.
Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.

Altrettanto numerose le occasioni di aggiornamento professionale per operatori del settore, paesaggisti e architetti, per i quali il Festival è ormai un evento da non perdere.

Tra queste spicca il progetto formativo totalmente gratuito “CITY4Pollinators” rivolto agli operatori del verde e curato dagli esperti dell’Università di Bologna per ricreare e ampliare anche in città habitat adatti a ospitare api e insetti impollinatori, così decisivi per il presente-futuro del nostro Pianeta.

Il Festivalcommenta Gaia Zadra, ideatrice e direttrice della manifestazioneabbraccia la filosofia del giardino planetario e incoraggia a pensare alla casa, alla città e al Pianeta come giardini di cui prendersi cura per riattivare un rapporto simbiotico tra esseri viventi e ambiente circostante.

Il giardinaggio che salva il mondo?

Anche, sicuramente lo cambia in meglio per la sua capacità di innescare circuiti virtuosi di valore condiviso. – prosegue Gaia Zadra – Non è un caso che il Festival sia cresciuto così tanto negli anni proprio in una città come Roma che ha voluto annoverarlo tra i Grandi Eventi capaci di attrarre un pubblico qualificato e più attento a rispettare le fragilità della città ma anche di viverne a pieno tutte le potenzialità ambientali, culturali e sociali.

Per il suo essere al centro del Mediterraneo e come grande metropoli contemporanea forte delle sue radici – conclude Gaia Zadra – Roma è il luogo ideale da cui rilanciare e valorizzare uno stile di vita, appunto, mediterraneo, più rispettoso dei ritmi della natura e delle persone.”

L’orizzonte del fenomeno giardinaggio in città è ormai corale e senza confini, con circa il 39% degli italiani che si dichiara appassionato di cura del verde e sempre più attento alla sostenibilità con ormai quasi l’85% di loro che dichiara di aver cambiato i propri comportamenti per diminuire l’impronta ecologica (Nomisma).

È a questa crescente sensibilità che si rivolge la proposta dello Slow Plants market del Festival del Verde: il mercato dei coltivatori indipendenti e sostenibili, un’area interamente dedicata in cui si ritroveranno produttori che coltivano e producono in modo naturale, senza usare torba o pesticidi, che celebra così piante locali, stagionali, naturali con i migliori vivaisti del nostro Paese.

Un impegno insomma per un vivaismo consapevole che si fa carico di evitare problematiche ambientali che a lungo andare possono pregiudicare fortemente l’ambiente come l’inquinamento delle falde acquifere causato dall’abbondante uso di diserbanti, la perdita di suolo fertile e la fruibilità biologica del terreno, l’utilizzo di materiali a elevato impatto ambientale come la torba, la produzione di rifiuti e scarti, organici e inorganici, non reimmessi nel ciclo, il mancato riutilizzo dei vasi in plastica.

Su questi temi il Festival intende stimolare una ulteriore presa di coscienza da parte dei produttori, ma soprattutto dei consumatori, affinché prestino massima attenzione alla qualità delle piante che scelgono.

Completa la proposta del Festival l’Outdoor Living Village con arredi, tessuti e complementi per creare stanze all’aperto” in cui rilassarsi, divertirsi, mangiare, dormire, leggere e passare del tempo e la sezione Altri Giardini, dedicata al garden design per la quotidianità e aperta a giardinieri, garden designer, paesaggisti, agronomi e botanici che vogliono proporre al grande pubblico, giardini capaci di suggerire un nuovo abitare urbano.

Infine, le proposte per i più piccoli curate dalla Scuola del Verde che dallo scorso anno ha anche germogliato una nuova manifestazione con cadenza annuale dedicata all’outdoor education, “Bambini Botanici” e attività di animazione e sensibilizzazione che vivono tutto l’anno.

Anche nei giorni del Festival bambini e ragazzi potranno quindi cimentarsi in giochi e cacce al tesoro, letture e laboratori teatrali e sperimentarsi giardinieri in erba

Gi orari del Festival sono 10.00 – 19.00 dal venerdì alla domenica. Sono possibili convenzioni e riduzioni sul biglietto di ingresso, è previsto un servizio di consegne piante alla macchina o a domicilio ed è consentito l’accesso ai cani.

Il Festival del Verde e del Paesaggio conta sulla collaborazione e sul patrocinio del Comune di Roma (Assessorato all’agricoltura e ambiente).

Si avvale inoltre dei patrocini di InArch Lazio, Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Roma e provincia, Ordine agronomi e dottori forestali, Museo Orto Botanico di Roma, Fondazione Treccani Cultura, AIAPP, Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, e della collaborazione con Carabinieri forestali ambientali e agroalimentari, Lipu, FAI.

E’ inoltre in via di formalizzazione il patrocinio da parte di Regione Lazio.

Il Festival del Verde e del Paesaggio è inoltre partner del FAO Park – Biblioteca globale degli alberi e dei fiori, il primo progetto dedicato alla protezione della biodiversità in 7 continenti, realizzato a Villa Doria Pamphilj a Roma.

L’appuntamento all’Auditorium Parco della Musica è in collaborazione con Fondazione Musica per Roma

Media contact

Angela La Terra – 347 0553433

angela_laterra@yahoo.com

Caterina Banella – 338 8768154

caterinabanella@gmail.com

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Il That's Amore Burlesque Festival Rome

Il That’s Amore Burlesque Festival Rome è un festival internazionale del burlesque italiano nato a Roma nel 2019.

Giunta alla sua ottava edizione che ha fatto dell’internazionalità la propria bandiera e rappresenta un’eccellenza in Italia proprio in questo. That’s Amore Burlesque Festival Rome

That’s Amore Burlesque Festival Rome. Nato da un’idea di Sophie Sapphire, Marzia Bortolotti giornalista/pubblicista ed insegnante di danza sportiva e burlesque, performer e producer del festival, coadiuvata dalla coproducer ed amica Ann Da Loos insegnante di bellydance, performer e modella, laureata in storia dell’arte.

Il That’s Amore è una competizione, in cui professioniste del settore e nuove leve si sfidano per aggiudicarsi vari titoli suddivisi in categorie a seconda del livello di conoscenza.

La parola Amore è stata scelta per rappresentare questa manifestazione intesa anche come forma di inclusività,

perché non conosce età, forma fisica, colore, nazionalità, esattamente come dovrebbe essere il burlesque e la vita stessa.

Focus del contest è porre l’attenzione sulla passione per questa disciplina, ancora poco conosciuta e compresa qui in Italia, anche se la nascita di questa fantastica arte risale alla fine dell’ottocento nell’Inghilterra Vittoriana.

Il That's Amore Burlesque Festival Rome
Il That’s Amore Burlesque Festival Rome

Quando in uno spettacolo teatrale la cui sovversiva ironia sconfinò nella satira contro la classe dirigente dando vita ad un format subito apprezzato dal pubblico, stanco ed annoiato di tanto rigore sulle scene.

Una disciplina che ha sempre fatto parlare di sé, sia perché prevede uno strip, sia perché è un’arte sensuale che mai però dovrebbe sconfinare nella volgarità ma che anzi racchiude in sé eleganza, raffinatezza e charme oltre che glamour per i meravigliosi costumi che sono vere e preziosissime opere d’arte.

Il That’s Amore è stato il primo festival italiano su nave da Crociera a settembre 2022, portato in scena sul meraviglioso palco della nave Magnifica MSC grazie all’ausilio del tour operator Italian Luxury che ha curato i dettagli tecnici nella rappresentanza di Donatella D’Arpa e Santo Davide.

Il 27 gennaio il That’s Amore Burlesque Festival tornerà al Teatro Italia con due spettacoli e due competition diverse fra loro con la presenza di più di 60 artiste provenienti da tutto il mondo.

Già dal mattino alle ore 10.00 si potrà usufruire dei workshop tenuti dagli artisti di punta del Festival per raffinare la formazione in questa arte.

Le lezioni saranno tenute da Dotty Mac LaneQueen of Amore 2022, Kiki Chéri pluripremiata artista internazionale, Sven Whatever attore cantante e boylesque internazionale e la meravigliosa Rudy Ruby stella mondiale.

Dalle ore 16.00 il sipario si aprirà con il Cocktail Gala Competition dove si sfideranno oltre le artiste singole nuove leve del burlesque, per la prima volta nella storia del festival anche i gruppi per l’assegnazione dei titoli di THE BEST e l’elezione della PRINCESS OF AMORE 2024.

Il That's Amore Burlesque Festival Rome
Il That’s Amore Burlesque Festival Rome

Ore 20.30 Competition Queens e Gala Stars, performer già professioniste nell’ambiente gareggeranno per i titoli:

QUEEN OF AMORE 2024

QUEEN OF EMOTION 2024

QUEEN OF HEART 2024.

Le Queens vincitrici e la Princess riceveranno premi in denaro, il gruppo vincitore una coppa, le artiste singole l’assegnazione dei The Best con medaglia e fascinator realizzati a mano da La Chambre de Sophie Sapphire sponsor dell’evento.

Subito dopo l’esibizione delle artiste in gara nella sera, andranno in scena gli ospiti speciali della manifestazione, oltre che l’attesissima meravigliosa madrina MISS RUDY RUBY che è fra le prime dieci perfomer apprezzate ed amate a livello mondiale e la fantastica Sgt Die Wies un’esplosione di energia pazzesca che cattura il pubblico con il suo talento.

Condurranno la manifestazione Sophie Sapphire, Ann Da Loos e Lulù Txispun producer di un altro apprezzatissimo festival internazionale del burlesque in SpagnaBarcelona meeting and Festival“.

Sarà presente una giuria internazionale per valutare le artiste.

Le presentazioni di ciascuna artista coinvolta in questa ottava edizione sono dettagliatamente presentate sui social del festival (Ig, fb, telegram e tik tok) oltre che nel sito ufficiale.

https://thatsamoreburlesquefestivalrome.art/ dove si possono acquistare i biglietti per la manifestazione.

Il giorno prima del Festival ci sarà il Party Debut presso il The Bridge food and Beer via Giustiniano Imperatore 3, per festeggiare la nuova edizione, presentare le artiste in gara, ma anche per assegnare la prima medaglia e premio:” The Best Debut” perché ci sarà comunque una gara.

Madrina dell’evento Betty Blonde producer di un Gala Burlesque di beneficenza a Rovigo in aiuto alle donne con un carcinoma alla mammella, che negli anni ha raccolto fondi per l’acquisto di attrezzature e parrucche da destinare al post intervento e riabilitazione alla vita.

Un giorno e mezzo dedicato alla bellezza, al talento, alla sensualità, l’eleganza e l’ironia che richiede un lavoro di preparazione che dura un anno intero e parte dal giorno dopo la chiusura dell’ultima edizione fino alla prossima, perché si sa l’Amore richiede cura, dedizione e sacrificio continue ma i suoi frutti sono preziosi per tutti coloro che hanno scelto di avere fiducia nei propri sogni e che non smettono mai di crederci.

That’s Amore Burlesque Festival Rome ottava edizione

Sabato 27 gennaio Teatro Italia Via Bari, 18 Roma

Francesco Caruso Litrico

Ufficio stampa – Comunicazione e Promozione

3334682892 – fralit@alice.it

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Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera,

Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera, sabato 24 e domenica 25 febbraio ospita la “due giorni pet friendly” più famosa d’Italia, Bambility debutta a Roma con Quattrozampeinfiera.

Il connubio perfetto tra bambini e cani. Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera

Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera. Informazione e formazione, incontro con le aziende, sport e sfilate con propri amici fedeli.

www.quattrozampeinfiera.it

Il profondo legame tra bambini e cani, una fonte inesauribile di gioia, benessere e stimolo, sarà protagonista dell’edizione di Quattrozampeinfiera  Roma.

L’evento si terrà presso Fiera Roma, sabato 24 e domenica 25 febbraio e accoglierà per la prima volta Bambility, il progetto educativo e ludico finalizzato allo sviluppo delle capacità sociali, emotive e motorie dei bambini attraverso la meravigliosa relazione con i cani.

Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera,
Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera,

Escape Dog Room Bambility, attività unica e divertente, coinvolgerà i bambini e ragazzi in giochi ed enigmi da risolvere con la collaborazione del cane, ponendo l’attenzione sull’importanza di un’interazione positiva.

La manifestazione prevede numerose attività sportive, con appassionanti sfide come il canicross, una corsa campestre in cui cane e umano gareggiano insieme.

Il dog scooter e il bike joring, che coinvolgono il traino di un mezzo su due ruote da parte di uno o più cani.

Il treibball, un’interessante disciplina che insegna ai cani a spingere palloni attraverso una porta, e altre attività come il dog duathlon, il disc dog, l’acquadog per i cani amanti dell’acqua.

La puppy class, dedicata ai cuccioli che devono apprendere le basi della socializzazione, renderanno l’evento un’esperienza completa e coinvolgente per gli amici a quattro zampe.

In aggiunta, numerose aziende del settore pet saranno presenti, offrendo l’opportunità di scoprire le ultime novità, il cibo più adatto ai propri cani e gatti e le ultime tendenze del mercato.

Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera,
Fiera di Roma “Bambility” Quattrozampeinfiera,

Per partecipare all’evento:

Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00, con chiusura casse alle 18.00.

Ingresso gratuito per bambini (0-10 anni non compiuti), cani e gatti.

Biglietto intero € 12, con sconto di € 9 scaricabile online.

Biglietto online disponibile a € 8.5.

Per ulteriori informazioni e dettagli sull’evento, è possibile contattare l’organizzazione tramite email all’indirizzo info@quattrozampeinfiera.it o telefonando al numero 0362.1636218.

Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito web quattrozampeinfiera.it.

Ufficio stampa

Daniela Fabietti 3351979415

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Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”.

Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”. Il Signor DJI, la nuova stagione, martedì 23 gennaio 2024 ore 21,00. Buon Compleanno Giorgio Gaber, Buon Compleanno Django Reinhardt

Piji, voce e chitarra, Gian Piero Lo Piccolo, clarinetto, Egidio Marchitelli, chitarra, Francesco Saverio Capo, contrabbasso. Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, martedì 23 gennaio, Piji Unplugged Quartet, in Il Signor DJI’, Buon Compleanno Giorgio Gaber e Buon Compleanno Django Reinhardt.

La residenza artistica di Piji all’Alexanderplatz Jazz Club nel mese di gennaio è dedicata a due dei suoi principali maestri: Giorgio Gaber e Django Reinhardt.

Oltre alle sue canzoni Piji, presenterà diversi omaggi a queste due figure fondamentali per il suo percorso artistico, figure molto diverse, ma con diversi punti in comune e che avrebbero compiuto gli anni proprio in questi giorni:

– Django Reinhardt (nato il 23 gennaio 1910), probabilmente il chitarrista più importante di tutti i tempi, colui a cui si deve l’invenzione del jazz manouche nella Parigi degli anni Trenta

– Giorgio Gaber (nato il 25 gennaio 1939), cantautore tra i giganti della storia della musica e del teatro italiani, anche lui chitarrista e anche lui inventore di un genere, il Teatro Canzone, nella Milano degli anni 70.

Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”.
Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”.

Il primo spettacolo di Teatro-Canzone firmato da Gaber fu “Il signor G” (1970).

E allora la crasi tra questo titolo e la pronuncia delle iniziali del nome di Django ha creato questa strana creatura che, proprio come Piji stesso, è figlia di queste due meravigliose, illustri storie musicali.

È così che martedì 23 gennaio prenderà vita IL SIGNOR DJÌ.

Oltre a Piji (voce e chitarra) saliranno sul palco Gian Piero Lo Piccolo (clarinetto), Egidio Marchitelli (chitarra), Francesco Saverio Capo (contrabbasso) più diversi ospiti ad omaggiare chi Gaber, chi Django.

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it 

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Alexanderplatz Jazz Club “Bluemonday”.

Alexanderplatz Jazz Club “Bluemonday”. Il jazz diventa poesia, la nuova stagione, lunedì 22 gennaio 2024 ore 21,00

Filippo La Porta, Nicola Bultrini, Mauro Verrone, pino e sax, Giulio Scarpato, contrabbasso, Massimiliano De Lucia, batteria. Alexanderplatz Jazz Club “Bluemonday”

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, lunedì 22 gennaio, ‘Bluesunday’, il jazz diventa poesia.

Incontro di versi e note tra il poeta Nicola Bultrini e il critico Filippo La Porta con Mauro Verrone, pino e sax, Giulio Scarpato, contrabbasso e Massimiliano De Lucia, batteria.

Nicola Bultrini è un poeta, Filippo La Porta è un critico letterario.

Oltre a dedicarsi alla letteratura hanno una comune passione, la musica e in particolare il jazz.

Inevitabile chiedersi, ma che c’entra il jazz con la poesia? 

Duke Ellington diceva “Non significa niente se non ha swing”, ma questo vale anche per la poesia.

Alexanderplatz Jazz Club “Bluemonday”.
Alexanderplatz Jazz Club “Bluemonday”.

Quando ascoltiamo un brano jazz o leggiamo una poesia, prima di “capire” un senso, ci lasciamo trascinare da qualcosa di più profondo, emozioni indefinite, sensazioni, battiamo il piede per tenere il tempo.

Da queste intuizioni nasce Bluesunday, il jazz diventa poesia, che non è un concerto, non è un reading letterario, ma è un incontro brillante e effervescente di versi e di note.

Chiacchierando come si fa tra amici, Bultrini e La Porta con i tre musicisti, analizzano i legami profondi tra il linguaggio jazzistico e quello poetico, mettendo in luce gli elementi in comune: la centralità del ritmo, il racconto di storie, misticismo e spiritualità, il rapporto con la tradizione.

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

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Alexanderplatz Josef Feco Trio.

Alexanderplatz Josef Feco Trio. L’anno della musica Boema, la nuova stagione, domenica 21 gennaio 2024 ore 21,00, Josef Feco, contrabbasso e basso, Martin Feco, batteria, Drahoslav Bango, pianoforte

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, omenica 21 gennaio, Josef Feco Trio, uno dei miglior gruppi musicali della Repubblica Ceca inaugurerà il 2024: l’Anno della Musica Boema con il concerto a Roma.

Il gruppo è guidato dal bassista riconosciuto al livello internazionale, Josef Fečo. Al pianoforte il grande talento della Slovacchia, Drahoslav Bango. Alexanderplatz Josef Feco Trio

Il trio è completato dal giovane batterista Martin Fečo.

L’Anno della Musica Boemaè un progetto unico che nasce nel 1924 quando per la prima volta viene festeggiato il centesimo anniversario dalla nascita del noto compositore ceco Bedřich Smetana.

In seguito, l’Anno della Musica Boema viene festeggiato ogni dieci anni, tranne qualche eccezione, e gradualmente viene arricchito da altri anniversari dei più importanti compositori cechi (Antonín Dvořák, Josef Suk, Leoš Janáček, Bohuslav Martinů e altri). 

Rispetto ai precedenti Anni della Musica Boema, l’edizione di quest’anno sarà dedicata non soltanto alla musica classicama anche al jazz e aglialtri generi musicali. Offrirà quindi una grande varietà della scena musicale ceca al pubblico in tutto il mondo. Josef Fečo Trio 

Josef Fečo proviene da una famiglia di musicisti rom. Josef suonava la chitarra dall’età di 4 anni, ma il suo desiderio era suonare il violino come suo nonno.

Lo suonò fino ai 11 anni, ma poi rimase affascinato dal cimbalom (dulcimer) e vi dedicò i suoi sforzi.

Divenne membro di una band guidata da suo nonno chiamata (ROMALE AVEN JIVAS IMAR).

Con la band ha girato diversi festival prestigiosi in tutta Europa.

Alexanderplatz Josef Feco Trio.
Alexanderplatz Josef Feco Trio.

Nel 1994 è diventato studente del Conservatorio Jaroslav Ježek, dove si è diplomato nel 2000, specializzandosi in contrabbasso e basso elettrico.

Josef è ora il bassista più noto nella Repubblica Ceca, i suoi interessi musicali includono jazz, funk, pop, soul e folk. Inoltre, compone e arrangia. 

Martin Fečo è nato in una famiglia di musicisti. Suo padre è il noto musicista ceco Josef Fečo.

Martin è cresciuto non solo con il jazz ma anche con la musica popolare tradizionale rom.

All’età di 5 anni, ha iniziato a suonare la batteria. Successivamente ha imparato a suonare la chitarra.

A 16 anni ha iniziato a studiare percussioni al Conservatorio Internazionale di Praga.

Durante i suoi studi ha partecipato a numerosi progetti con musicisti famosi.

Attualmente è membro del Josef Fečo Jazz Trio. Oltre a ciò, per la Omerta Records suona musica rom moderna alla chitarra. 

Drahoslav Bango è pianista, compositore e produttore slovacco.

Da ragazzo ha frequentato il concorso internazionale Mozart Amadeus, dove ha ricevuto un attestato di merito e un premio per il partecipante più giovane.

Successivamente ha vinto il 1° posto al concorso Dezider Kardoš in Slovacchia.

Ha studiato al conservatorio statale di Bratislava con la professoressa Tatiana Lenková-Hurová.

Ha continuato i suoi studi con i professori Jiraský e Slavíková presso l’Accademia di musica e arti sceniche Janáček di Brno.

Durante i suoi studi ha partecipato a diversi concorsi come: Concorso pianistico internazionale di Novák, Concorso per talenti Danubia a Vienna o Concorso Liszt Ferenc a Budapest. 

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“Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”.

“Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”. SOGNI E DIALOGHI CON IA. Il 24 gennaio alla Casa degli Artisti di Milano un incontro su “Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”.

Sulle orme dell’opera La belle au bois dormant di Giuliana Cunéaz. “Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”

“Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”. Casa degli Artisti, Via Tommaso da Cazzaniga angolo Corso Garibaldi, 89/A Milano ore 19.00, Ingresso libero

Continua l’impegno di Var Digital Art by Var Group nello sviluppo e nella diffusione dell’arte digitale come nuovo linguaggio per narrare il contemporaneo mettendo in connessione vecchie e nuove pratiche. “Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”

Alla Casa degli Artisti di Milano, il 24 gennaio, in occasione della mostra “Visibile/Invisibile.

Tecniche della meraviglia”, sarà presentata l’opera “La belle au bois dormant” di Giuliana Cunéaz, realizzata in collaborazione con la Factory di VDA by Var Group.

Sarà fatto in occasione di un evento che vedrà protagonisti artisti, esperti e critici d’arte che accompagneranno il pubblico in un viaggio nei nuovi mezzi e media digitali al servizio dell’arte e della sua narrazione.

“Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”.
“Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”.

“La belle au bois dormant” è un’opera interattiva che consente allo spettatore di vivere un’esperienza immersiva attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale. “Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”

Sdraiandosi su un letto realizzato dall’artista con l’inserimento di elementi polimaterici, che evocano l’universo tecnologico, il visitatore si trova di fronte alla propria visione proiettata su un monitor.

L’intento è di lasciarsi trasportare in un universo onirico, come quello de “La bella addormentata nel bosco”.

È il visitatore stesso a innescare il procedimento immersivo scrivendo una frase su un tablet, che viene rielaborata, in base a una serie di input inseriti da Giuliana Cunéaz per mezzo dell’Intelligenza Artificiale, in grado poi di materializzare le emozioni del visitatore.

Giuliana Cunéaz utilizza come porta d’accesso al nostro immaginario il mondo nanomolecolare. “Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”

Sono proprio le recenti scoperte scientifiche e l’opportunità di entrare in contatto con la parte infinitesimale della materia, gli elementi utilizzati per creare nature multiple, in perenne metamorfosi, che ampliano la sfera della conoscenza.

“Utilizzando le immagini scientifiche, ho visitato boschi, fiori e pulviscoli meravigliosi che ho, poi, ricreato attraverso la modellazione e l’animazione 3D,” spiega l’artista.

Alla realizzazione dell’opera hanno collaborato Roberto Beragnoli, Stefano Fiorio Sanatana e Alessandro Reani.

Il 24 gennaio 2024 dalle ore 19.00, durante l’incontro “Sogni e dialoghi con IA”, partendo dall’analisi dell’installazione in mostra di Giuliana Cunéaz, si approfondirà il ruolo dell’IA come strumento impiegato nel processo artistico che, in questo caso, diventa elaboratore/creatore di sogni e di “meraviglie”.

“Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”.
“Intelligenza Artificiale e Arte Contemporanea”.

L’opera e la presentazione del catalogo della mostra diventeranno così occasione per conoscere da vicino tutta l’attività e l’operazione a supporto dell’arte contemporanea da parte di Var Digital Art by Var Group.

Con un evento che, dopo l’introduzione di Christian Gancitano, vedrà gli interventi di Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra, Daniele Sandon, della LitoArt, che ha realizzato il catalogo della mostra,

Paolo Bazzani, autore del progetto grafico, e l’artista Giuliana Cunéaz, Davide Sarchioni, Art Curator Var Digital Art, Alessandro Tiezzi, Head of Var Digital Art, Roberto Beragnoli, esperto di IA e automazione e Chiara Canali, critica d’arte e curatrice.

Giuliana Cunéaz (Aosta 1959), vive e lavora a Milano. Dall’inizio del 2000 realizza i suoi lavori in CGI.

Nel 2004 è stata tra le prime artiste a utilizzare il 3D nell’ambito di una ricerca dove scienza e tecnologie rappresentano i suoi principali ambiti d’indagine.

Le sue sperimentazioni coniugano la componente virtuale con quella materica e sono molti i lavori plastici che si sviluppano intorno a differenti ambiti di ricerca.

Negli ultimi anni l’immersività ha assunto un aspetto preponderante come dimostra la sua videoinstallazione I Cercatori di Luce (2021) che prevede specifici riferimenti a performance, cinema, danza e teatro.

Tra le manifestazioni a cui ha partecipato vanno segnalate: Biennale di San Paolo, Tina B. di Praga, Biennale di Siviglia Youniverse, Anteprima Torino nell’ambito della Quadriennale di Roma, Project Daejeon, Biennale Light Art di Mantova.

Molti i luoghi che hanno ospitato le sue opere come: Museo Revoltella, Trieste; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Museo Pecci, Prato; Castello Ursino, Catania; Museo Riso, Palermo; Università La Sapienza e Macro Testaccio, Roma;

Castello Gamba, Châtillon; Gallerie d’Italia e La Triennale, Milano; Museo d’Arte, Lugano, Museo di Storia Naturale, Verona, Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri, Città di Castello e il Museo Puškin di Mosca attraverso un progetto online.

Nel 2022 il MEET Digital Center di Milano ha ospitato la mostra personale C’è tanto spazio laggiù in fondo, un progetto espositivo e immersivo.

Var Digital Art, è il progetto che nasce all’interno di Var Group – operatore leader nel settore dei servizi e delle soluzioni digitali – che ha l’obiettivo di creare un polo dinamico di sperimentazione, studio, ricerca e produzione dedicato al rapporto tra Arte e Tecnologia Digitale.

 VDA by Var Group ha collaborato alla realizzazione dell’opera inedita di Giuliana Cunéaz, concepita dall’artista proprio per essere presentata nell’ambito della mostra collettiva “Visibile/Invisibile.

Tecniche della meraviglia”.

Var Digital Art ha contribuito alla realizzazione dell’opera, implementandone tutta la dimensione digitale: grazie all’esperienza, il know-how e le competenze di Var Group sono state generate delle video animazioni, a partire dalle immagini elaborate e fornite dall’artista stessa con il supporto di Roberto Beragnoli, attraverso sistemi di intelligenza artificiale.

La Factory di Var Digital Art by Var Group è stata attivata e messa a disposizione dell’artista sotto la supervisione di Davide Sarchioni, in qualità di direttore artistico del progetto VDA.

Ufficio stampa HF4

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Marta Volterra marta.volterra@hf4.it

Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it 347.449.91.74

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Visionatici Music Festival prima tappa a Roma,

Visionatici Music Festival prima tappa a Roma, dei casting. Il 27 e 38 gennaio presso la Galleria delle Arti, Media parnership Rai Radio Live Napoli

Tra gli ospiti in giuria l’attrice e conduttrice radiofonica Federica Sbrenna, il giornalista Marco Gustavo Cipolla. Visionatici Music Festival prima tappa a Roma

Visionatici Music Festival prima tappa a Roma,
Visionatici Music Festival prima tappa a Roma,

Visionatici Music Festival prima tappa a Roma. La speaker radiofonica del gruppo RTL 102.5 Alice De Fabritiis, lo speaker di Radio Zeta Francesco Ciannamea

Prossime tappe a NAPOLI, MILANO, MODENA, BOLOGNA, LECCE, PALERMO

Il 27 e 28 gennaio, presso la Galleria delle Arti di Roma, si terrà la prima tappa della terza edizione de IVISIONATICI MUSIC FESTIVAL.

Contest per artisti emergenti a carattere nazionale e sociale, organizzato dall’associazione culturale IVISIONATICI con la media partnership di Rai Radio Live Napoli e il patrocinio del NUOVOIMAIE.

Visionatici Music Festival prima tappa a Roma,
Visionatici Music Festival prima tappa a Roma,

Ricordiamo, infatti, che anche quest’anno il contest sarà itinerante e toccherà alcune delle principali città d’Italia, tra cui Roma, Napoli, Milano, Modena, Bologna, Lecce e Palermo. 

In occasione di ogni semifinale, sul palco si esibiranno circa 40 artisti emergenti, che verranno valutati da una giuria di qualità composta da:

il cantautore Lorenzo Licitra, l’attrice e conduttrice radiofonica Federica Sbrenna, il giornalista Marco Gustavo Cipolla, la speaker radiofonica del gruppo RTL 102.5 Alice De Fabritiis elo speaker di Radio Zeta Francesco Ciannamea.

Durante la tappa di Roma, Lorenzo Licitra si esibirà sul palco, presentando il suo nuovo singolo Il mio giusto momento, rilasciato il 12 gennaio, e il singolo Libero

Anche la cantautrice Veronica Di Nocera si esibirà in entrambe le serate, le quali saranno presentate dagli speaker e conduttori Riccardo Zianna e Gianluca Natali.

In occasione di entrambe le semifinali, Radio Roma e Music.it intervisteranno gli artisti e gli ospiti presenti. Inoltre, durante tutte le tappe del contest verrà promossa una raccolta fondi per sensibilizzare riguardo il cambiamento climatico, il cui ricavato verrà devoluto all’associazione Retake, presente in loco.

Lo scopo de IVISIONATICI MUSIC FESTIVAL è quello di promuovere e garantire visibilità ad artisti singoli, duo e band, favorendo loro i mezzi concreti per poter realizzare il proprio progetto musicale.

Il montepremi della scorsa edizione, infatti, è stato di oltre 30.000 euro. Ricordiamo che le iscrizioni per partecipare alla terza edizione del festival sono ancora aperte e basterà andare sul sito www.ivisionatici.it dove, nella sezione ISCRIZIONE, sarà possibile compilare il modulo di iscrizione e consultare il regolamento.

Francesco Fusco

Ufficio stampa

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Teatro Palladium “Le parole non bastano”,

Teatro Palladium “Le parole non bastano”, libri in dialogo con la musica tra reading musicali, esecuzioni dal vivo

Teatro Palladium “Le parole non bastano”, parole con il Premio Strega Tiziano Scarpa, Raiz, Giancarlo De Cataldo, Flo, Rita Charbonnier.

Estratti da Stabat Mater di Tiziano Scarpa, Il bacio di Brianna di Gennaro della Volpe – in arte Raiz -, Colpo di Ritorno di Giancarlo De Cataldo, La canzone che ti devo di Flo, Lamante di Chopin di Rita Charbonnier. Teatro Palladium “Le parole non bastano”

Ore 19.00, 26 gennaio, 2, 9, 16, 23 febbraio Teatro Palladium – Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma. Ingresso gratuito

Per i suoi vent’anni, il Teatro Palladium dedica ampio spazio anche alla letteratura, confermando la sua mission di dialogo tra linguaggi, e trasformandosi in palcoscenico di letture trans-disciplinari per mettere in connessione le arti e le visioni. 

Lo spazio di Garbatella, a partire dal 26 gennaio 2024, si trasformerà così in palcoscenico letterario, con “Le parole non bastano” il format letterale-musicale che, giunto alla sua terza edizione, porta in scena musica e parole, grandi autori e voci – tra cui Tiziano Scarpa, Raiz, Flo, Rita Charbonnier e Giancarlo De Cataldo – e brani selezionati per offrire al pubblico un dialogo dal vivo tra libri e musica.

Un viaggio fra parole e note, fra spettacolo e riflessione, nuovi affascinanti racconti di grandi narratori, dal premio Strega Tiziano Scarpa al giallista Giancarlo De Cataldo, insieme a musicisti deccellenza, per esplorare il sottile confine fra musica e letteratura.

A cura di Luca Aversano e Mariolina Venezia, “Le parole non bastano” nasce con l’intento di far incontrare musica e letteratura, portando “in scena” romanzi e opere di fiction dove protagoniste sono le sette note: non necessariamente romanzi appena usciti, ma testi esemplari di questo rapporto d’elezione, con i musicisti che eseguono i brani musicali dei quali si parla, e alcuni brani letterari letti da attori o dagli autori stessi. 

Teatro Palladium “Le parole non bastano”,
Teatro Palladium “Le parole non bastano”,

Ad aprire la terza edizione di Le parole non bastano” il 26 gennaio sarà Gennaro della Volpe – in arte Raiz – a partire da Il bacio di Brianna (Mondadori 2021); il 2 febbraio protagonista sarà Giancarlo De Cataldo con il suo romanzo Colpo di Ritorno (Einaudi 2023); il 9 febbraio spazio a FLO e a La canzone che ti devo (Coppola Editore 2023), mentre il 16 febbraio sarà la volta di Rita Charbonnier a partire dal suo romanzo Lamante di Chopin (Marcos y Marcos 2023) con Caterina Scotti al pianoforte.

A chiudere “Le parole non bastano” 2024, il 23 febbraio, sarà l’ospite d’eccellenza Tiziano Scarpa con Stabat Mater (Einaudi 2008), vincitore del Premio Strega nel 2009.

In questi cinque appuntamenti, autrici e autori si incontreranno con esperti e docenti di letteratura, accompagnati da alcuni moderatori d’eccezione: John Vignola con Raiz, Ugo Barbara con Giancarlo de Cataldo, Ennio Speranza con Rita Charbonnier, Jacopo Pellegrini con Tiziano Scarpa.

I libri in dialogo parlano di compositori, strumenti, storie e generi musicali.

Attraverso approfondimenti, reading musicali, esecuzioni dal vivo e parole, muovendosi tra la lettura e l’esecuzione di brani scelti, si amplificherà la forza delle immagini e delle emozioni richiamate dalle pagine scritte.

“La rassegna Le parole non bastano nasce dal piacere di far dialogare la letteratura con la musica, brani recitati, brani musicali, riflessioni, per portare i racconti e le emozioni fuori dalla pagina scritta” spiega Mariolina Venezia.

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
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Alexanderplatz Giovanni Tirabassi Quartet.

Alexanderplatz Giovanni Tirabassi Quartet. Special Guest Toku, la nuova stagione, giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 gennaio 2024 ore 21,00

Giovanni Mirabassi, pianoforte, Toku, tromba e voce, Gianluca Renzi, contrabbasso, Marco Valeri, batteria. Alexanderplatz Giovanni Tirabassi Quartet

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 gennaio, Giovanni Mirabassi Quartet special guest Toku.

Giovanni Mirabassi, il pianista italiano più lirico della sua generazione, ha all’attivo ben 17 dischi d’oro, un Prix de l’Académie du Jazz e un Django d’Or!

L’anno scorso ha vinto anche il premio André Chedid du Printemps de poètes per l’adattamento musicale di una poesia di René Guy Cadou in duetto con Cyril Mokaiesh!

Ha lavorato con alcuni dei più grandi nomi della musica: Chet Baker, Jesse Davis, Charles Aznavour, Eliot Zigmund, Stefon Harris, Henri Texier e Nathalie Dessay… e non smette mai di sorprenderci!

Dopo una collaborazione scenografica con un video-artista e un artista visivo per un piano solo immersivo al Théâtre du Châtelet, poi un quartetto con l’elettro-sassofonista Guillaume Perret, si riunisce ora con il suo grande amico dall’altra parte del mondo, il cantante e trombettista Toku, la voce più bella del Giappone, per una serie di concerti eccezionali!

Toku e Giovanni sono habitué del Blue Note Tokyo, il più famoso jazz club del Giappone.

Alexanderplatz Giovanni Tirabassi Quartet.
Alexanderplatz Giovanni Tirabassi Quartet.

Da tempo scritturato dalla Sony Jazz Japan, il musicista nipponico vanta una serie di prestigiose collaborazioni con artisti del calibro di Kenny Baron, Ron Carter, Chris Cheek, Lew Soloff, Philip Katherine e persino Cindy Lauper!

I due musicisti saranno accompagnati da Gianluca Renzi, superbo contrabbassista molto apprezzato nel panorama jazz italiano e internazionale che vive negli Usa e torna in Italia appositamente per questi concerti e dal batterista Marco Valeri.

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

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