Scrivere di Dio: Omaggio a Tommaso d’Aquino nel Duomo di Orvieto. Uno spettacolo multimediale gratuito per riscoprire la vita e il pensiero del grande filosofo
Sabato 9 novembre 2024, il Duomo di Orvieto ospiterà lo spettacolo Scrivere di Dio – Tommaso d’Aquino
Un racconto multimediale scritto e interpretato da Guido Barlozzetti, che rende omaggio al pensatore a 750 anni dalla sua morte.
In occasione dell’anniversario, l’evento Scrivere di Dio è organizzato dal Festival Arte e Fede di Orvieto. Con il supporto di istituzioni locali e internazionali, lo spettacolo è gratuito, e si terrà alle ore 21:00 nella suggestiva cornice del Duomo.
L’iniziativa riflette l’importanza della figura di Tommaso d’Aquino nella storia della filosofia e della teologia cristiana, in un’epoca dove il dialogo tra ragione e fede rappresentava un tema centrale e cruciale.
Tommaso d’Aquino, teologo e filosofo domenicano, nacque nel 1225 e morì nel 1274. La sua canonizzazione avvenne nel 1323, e il suo pensiero rimane un riferimento per la Chiesa e per la filosofia occidentale.
Il titolo dello spettacolo, Scrivere di Dio, riprende le parole che, secondo la tradizione, Cristo pronunciò a Tommaso: “Bene scripsisti de me, Thoma.” Questa frase incarna il riconoscimento del valore del suo pensiero.
Guido Barlozzetti, autore e narratore, ha costruito un racconto che intende portare il pensiero di Tommaso d’Aquino al pubblico di oggi, esplorando il rapporto tra ragione e fede e le sfide intellettuali del XIII secolo.
Lo spettacolo è una narrazione multimediale articolata in “stazioni”, ciascuna delle quali rappresenta un aspetto della vita o del pensiero di Tommaso. La narrazione è accompagnata da suoni, immagini e video.
Le musiche sono affidate al compositore e contrabbassista Enzo Pietropaoli, noto per il suo approccio sperimentale. Le sue composizioni, eseguite dal vivo, aggiungono profondità alle parole e alle immagini del racconto.
La parte visiva è curata da Massimo Achilli, fotografo e autore di opere multimediali, mentre le elaborazioni grafiche e le animazioni sono a cura di Silvia Spacca, artista specializzata in 3D e visualizzazioni.
Il racconto si concentra su alcuni momenti chiave della vita di Tommaso, come il periodo trascorso a Parigi, dove studiò e insegnò in un contesto di polemiche accese, anche per il recupero del pensiero di Aristotele.
Orvieto, sede dello spettacolo, è stata una tappa significativa nella vita di Tommaso.
Qui scrisse l’Ufficio del Corpus Domini per Papa Urbano IV, che celebrava il miracolo eucaristico avvenuto a Bolsena, vicino a Orvieto.
Tommaso d’Aquino trascorse anche gli ultimi anni a Napoli, dove continuò a sviluppare il suo pensiero fino alla morte nell’abbazia di Fossanova. La narrazione riflette sul valore della sua opera.
Nella narrazione emerge l’importanza del rapporto tra ragione e fede, una questione che Tommaso affrontò con rigore.
Per lui, la ricerca della verità andava oltre i limiti umani, trasformandosi in preghiera e contemplazione.
Il Duomo di Orvieto offre una cornice simbolica alla rappresentazione, poiché Tommaso soggiornò qui dal 1261 al 1265, periodo in cui il suo prestigio come magister era riconosciuto anche al di fuori dell’Italia.
La narrazione utilizza parole, immagini e suoni in un dialogo costante, ricreando un ambiente immersivo che coinvolge il pubblico e avvicina i partecipanti all’essenza della filosofia e spiritualità di Tommaso.
L’evento è prodotto dal Festival Arte e Fede di Orvieto, con il patrocinio del Comune di Orvieto e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e della Consulta delle Fondazioni dell’Umbria.
Il progetto ha visto la collaborazione di numerose istituzioni culturali, come la Direzione Regionale dei Musei Nazionali della Toscana, la Galleria degli Uffizi, i Musei Vaticani e il Museo del Louvre di Parigi.
Il Festival Arte e Fede è diretto da Alessandro Lardani, ideatore e direttore artistico, con il supporto di varie istituzioni e sponsor locali, che contribuiscono al successo dell’iniziativa con una visione culturale e spirituale.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, l’Opera del Duomo, il Capitolo della Basilica Cattedrale di Orvieto e la Diocesi di Orvieto-Todi sono partner essenziali per il festival e per la realizzazione dell’evento.
Alla produzione dello spettacolo collaborano il Lions Club di Orvieto
L’Hotel Palazzo Piccolomini e varie organizzazioni locali, come l’Unitre, la Scuola Comunale di Musica e l’Istituto Storico Artistico Orvietano.
L’evento offre l’opportunità di riscoprire Tommaso d’Aquino, non solo come santo ma come filosofo, il cui pensiero sfida e interroga le menti contemporanee.
Questo spettacolo si propone di renderlo accessibile a tutti.
Guido Barlozzetti, ideatore dello spettacolo, è originario di Orvieto. Filosofo, scrittore e docente, ha una lunga carriera come narratore teatrale e autore di programmi televisivi, con un profondo interesse per la cultura e la spiritualità.
Barlozzetti ha scritto numerosi saggi e romanzi e ha condotto programmi su Rai1, oltre a essere docente di serialità televisiva all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, esperienza che arricchisce il suo approccio narrativo.
Massimo Achilli, curatore del progetto visivo, è un fotografo che lavora al confine tra teatro, fotografia e multimedia, collaborando con musicisti e attori in Italia e all’estero, con un particolare interesse per il jazz.
Enzo Pietropaoli, compositore jazz e contrabbassista, ha collaborato con artisti di fama internazionale. La sua musica accompagna il racconto con un’impronta sperimentale che amplifica le emozioni dello spettacolo.
Silvia Spacca è specializzata in 3D e arti digitali, con esperienza in progetti teatrali e multimediali. La sua collaborazione arricchisce l’evento con animazioni che rendono il racconto ancora più coinvolgente.
Lo spettacolo riunisce un team di professionisti che, insieme, offrono un’esperienza unica di riflessione e immersione nella figura di Tommaso d’Aquino.
L’appuntamento è per sabato 9 novembre, al Duomo di Orvieto.
Con questa rappresentazione, il Festival Arte e Fede propone un viaggio che unisce arte, spiritualità e cultura, riportando in vita un pensiero millenario che continua a parlare alle coscienze del presente.
Tommaso d’Aquino emerge come un pensatore capace di andare oltre i limiti della conoscenza umana, sfidando il pubblico a riflettere sulle questioni fondamentali di fede e ragione, e sulla possibilità di un dialogo tra le due.
La frase “Bene scripsisti de me, Thoma” rimane l’eco di un riconoscimento eterno, che suggella una vita dedicata alla verità e alla ricerca.
Il pensiero di Tommaso ci invita a superare le barriere del tempo.
In un mondo in costante cambiamento, il messaggio di Tommaso risuona con forza, ricordandoci il valore di un dialogo aperto tra razionalità e spiritualità, che può ancora ispirare il nostro tempo.
Lo spettacolo si propone come un’opportunità di riflessione e immersione, capace di rendere accessibile al pubblico un pensiero complesso ma profondamente umano, in un’atmosfera che invita alla contemplazione.
Per Info: festivalartefede@gmail.com – 347.8152428 – www.festivalartefede.it
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