Tiziana Luxardo presenta il Calendario Codacons 2021. Primi scatti nella giornata contro l’omofobia, bifobia e transfobia
Tiziana Luxardo presenta il Calendario Codacons 2021. Dodici mesi di famiglie in bianco e nero
Dove c’è famiglia. Gli scatti di Tiziana Luxardo per il prossimo Calendario Codacons, ritraggono le famiglie, quelle che meritano pari rispetto.
Prima giornata di scatti per la fotografa romana di fama internazionale, che ha scelto, quest’anno, un argomento di grande attualità.
I calendari commissionati da Codacons a Luxardo sono diventati un cult ed hanno sempre trattato tematiche di carattere sociale.
Un sodalizio che dura, oramai, da anni e che ha creato attenzione su temi delicati con dibattiti e spaccature.
Da quello sulla prostituzione intitolato “Belle de jour belle de nuit” a quello dedicato alla piaga del caporalato “Siamo uomini o Caporali”, dal calendario sul bullismo “Bulli e pupe” a quello rivolto alla poco conosciuta problematica di sesso e disabilità dal titolo “Il riscatto di Afrodite”.
“Ho pensato alla famiglia ed al suo significato profondo” – rivela Luxardo nella prima giornata di scatti – “Ho scelto la data del 17 Maggio per iniziare il lavoro quale propiziatoria.
I miei ritratti di famiglia bianco e nero, dodici per i dodici mesi, raccontano la famiglia che non deve subire pregiudizi.
Due donne, due uomini, i loro figli, i loro genitori”.
La fotografa – supportata nella scelta dei soggetti dalle associazioni attive nell’ambito dei diritti LGBT+ come Agedo Roma, Di Gay Project e Famiglie Arcobaleno – ha voluto, infatti dare inizio al lavoro nella Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, ricorrenza istituita il 17 maggio 2004 e riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite (IDAHOBIT).
“Una bella foto è per sempre”, il motto di Tiziana Luxardo, erede di una storica famiglia di professionisti che ha immortalato i più importanti nomi italiani.
“Sono una persona legata al passato ed al contempo proiettata verso il futuro”, dice di sé la fotografa.
“Mi hanno definita una conservatrice/progressista ed è per questo che, per il calendario Codacons di quest’anno, ho scelto di raccontare la famiglia – a prescindere – senza nessuna discriminazione sociale perché la famiglia esiste, dove esiste l’amore”.
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