A suo tempo “Cattive inclinazioni” suscitò un’ondata di polemiche e di perplessità.
“Cattive inclinazioni” in home-video: dopo oltre quindici anni diventa “pellicola di culto”!. Il film di Pierfrancesco Campanella, realizzato nel 2003 ed appena rieditato in dvd dalla CG Entertainment, sta incredibilmente ottenendo un grosso riscontro di pubblico, oltre a un forte interesse mediatico.
“Cattive inclinazioni” in home-video: dopo oltre quindici anni diventa “pellicola di culto”!. Uscito sugli schermi distribuito dalla potente major americana Columbia Tristar, venne lanciato come thriller che omaggiava la tradizione dei gialli all’italiana degli anni settanta, quelli diretti da veri e propri maestri del settore come Dario Argento, Lucio Fulci, Umberto Lenzi, Sergio Martino e molti altri.
Un genere che faceva realizzare grandi incassi a fronte di budget spesso modesti e soprattutto che veniva facilmente esportato nel mondo, a differenza delle “commedie” che generalmente non oltrepassano mai i confini nazionali.
In realtà “Cattive inclinazioni” si rifà a quel filone noir entrato nella storia del cinema, anche perché nobilitato e rivalutato dalle dichiarazioni in anni recenti di Quentin Tarantino, ma lo fa in modo assolutamente personale, spingendo volutamente l’acceleratore sulla chiave trash.
In pratica Campanella prende in giro in modo plateale il thriller tradizionale, sparigliando le carte e giocando la cifra stilistica del tono grottesco e dell’atmosfera surreale.
Già dall’insolita arma del delitto (una squadra metallica da disegno) ai nomi buffi dati ai personaggi, al cast piuttosto “eterogeneo”, per non parlare del fatto che non ci sia un “unico” assassino, oltre alla divertita rappresentazione dell’ambiente televisivo, assetato di sangue a fini di share di ascolto.
Tutto rende evidente l’intenzione del regista di affrontare l’operazione con divertita autoironia.
Ironia che evidentemente manca a molti intellettualoidi ipercritici, che forse si prendono troppo sul serio e che non hanno compreso la sottile follia che pervade la trama di questo film, additando a difetti quello che invece dovrebbe essere un pregio:
l’assoluta originalità di un prodotto anticonformista e fuori dagli schemi.
Che può piacere o meno ma che non può essere “additato” a priori per il solo fatto che sia esageratamente poco verosimile, non assecondando la liturgia tradizionale del giallo puro.
Il film di Campanella, a dispetto di alcuni suoi feroci “detrattori”, ha comunque regalato molte soddisfazioni al suo autore: grande successo di vendita e noleggio in versione videocassetta, a ridosso dell’uscita cinematografica, e in seguito programmato a tappeto con successo su Sky.
Per poi essere teletrasmesso su RaiDue.
Ma soprattutto è stato il mercato internazionale a rispondere positivamente, in particolar modo quello USA, dove il film è approdato in edizione doppiata in lingua inglese col titolo “Bad inclination”.
Oggi la riscoperta in edizione dvd, con arricchimento di interessanti contributi extra, ha portato alla “rivalutazione” a posteriori di un’opera forse non perfetta ma insolita e coraggiosa.
Il cast artistico è composto da Eva Robin’s, Mirca Viola, Elisabetta Cavallotti, Elisabetta Rocchetti, Florinda Bolkan e Franco Nero, quest’ultimo in un curioso cameo.
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